• mese scorso
Il concetto di inclusione, nonostante sia diventato centrale in molte discussioni a tema sociale e professionale, è ancora immerso in un vortice confusionario e incoerente. Si parla di accoglienza, apertura e predisposizione all’integrazione, ma dietro molte dichiarazioni pubbliche, si celano ancora marcati pregiudizi, pettegolezzi e divisioni.

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https://www.radioroma.it/2025/02/20/ponti-di-comprensione-tra-inclusione/

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Trascrizione
00:00a casa di amici, il salotto di
00:04Radio Roma. Siamo qui con la
00:06dottoressa Angela Veltri,
00:08psicoterapeuta, che è tornata a
00:10trovarci perché insieme oggi
00:12affronteremo un altro degli
00:13aspetti che con cui conviviamo
00:15eh siamo consapevoli,
00:17perfettamente consapevoli di
00:18convivere con queste dinamiche
00:20chiamiamole così perché se no
00:21si capisce subito eh però in
00:24alcuni casi facciamo troppo
00:26poco per risolverle o per lo
00:28meno quello che si dice è
00:30soltanto apparenza. Sto
00:32parlando del concetto di
00:34inclusione. Eh se ricordate
00:37bene se ci avete seguito in
00:39questi giorni proprio il
00:41diciotto eh febbraio martedì è
00:43stata la giornata eh mondiale
00:46della sindrome di Asperger.
00:47Abbiamo avuto modo di
00:48confrontarci con diverse
00:50personalità molto importanti che
00:52rientrano in questo mondo che
00:54ci hanno parlato ovviamente di
00:56ehm alle difficoltà no? Di
00:58queste di queste persone e
01:00insieme abbiamo trovato come
01:02dire un un cavillo di cui
01:04tutti parliamo cioè l'inclusione
01:06in realtà se ne parla così
01:08tanto ma in realtà è solo
01:10apparenza perché ehm come si
01:12dice no? Eh sì sì se ne parla
01:14però poi alla fine non si
01:16comprende bene il significato
01:18perché altrimenti non avremmo
01:20problemi magari di di bullismo
01:22di in alcuni casi mi permetto
01:25e poi ovviamente sarà lei a
01:27spiegarlo meglio quindi la
01:29domanda che che le pongo per
01:31iniziare dottoressa è ehm qual è
01:33la visione attuale della
01:35dell'inclusione oggi come come
01:37vede ehm questa questo concetto
01:39eh come vede percepito anche
01:41questo concetto e qual è
01:43l'influenza sul benessere
01:45psicologico delle persone?
01:47Allora l'inclusione in termini
01:49molto semplici è dare
01:51l'opportunità eh agli altri eh
01:53di poter essere
01:55accettati all'interno
01:57della società di un
01:59contesto al di
02:01là della sessualità
02:03al di là della
02:05disabilità al di là
02:07di altre differenze
02:09esempio contesti
02:11socio-economici
02:13e dare a tutti le
02:15pari opportunità questo
02:17vuol dire inclusione
02:19quindi includere l'altro
02:21al di là di quello che ha
02:23e o che non ha
02:25che cosa succede? Questo
02:27termine eh come
02:29hai appena detto tu Giulia
02:31eh viene usato ma
02:33poi nella realtà non è sempre
02:35così parliamoci chiaro
02:37noi in questa trasmissione dobbiamo essere
02:39sinceri il problema
02:41eh sta forse a monte
02:43ma adesso vi voglio spiegare
02:45quante cose
02:47buone da questo termine
02:49nel senso che
02:51essere eh
02:53inclusi vuol dire dare all'altro
02:55un senso di appartenenza
02:57appartenenza appunto alla
02:59società appartenenza a un gruppo
03:01e appartenere
03:03vuol dire relazionarsi
03:05molte volte io ho detto
03:07che stare in relazione
03:09procura tantissime
03:11relazioni sane
03:13sempre parliamo ma procura
03:15tantissime cose positive
03:17abbiamo
03:19un aumento dell'autostima
03:21un aumento delle competenze
03:23una vita senza stress
03:25senza ansia
03:27senza depressione
03:29una resilienza
03:31cioè la capacità di superare
03:33le difficoltà e di trovare
03:35soluzioni più
03:37diciamo elevata rispetto
03:39alla media quindi appartenere
03:41a una rete sociale
03:43dà tante possibilità
03:45per avere una vita
03:47serena
03:49quindi questo è
03:51diciamo la premessa di tutto
03:53no?
03:55la vita serena abbiamo accennato
03:57chiaramente a concetti molto importanti
03:59quali l'ansia, la depressione
04:01quindi insomma ecco
04:03questo intendevamo come influenza
04:05sul benessere psicologico
04:07delle persone ma io adesso
04:09proprio in questo esatto momento penso
04:11al più vulnerabili
04:13però attenzione anche a questo termine
04:15perché quando una persona soffre
04:17è vulnerabile a prescindere
04:19oggi vorrei porre l'attenzione
04:21visto che ci seguono in questo momento
04:23anche tantissimi genitori
04:25sui figli e i primi approcci
04:27anche no? alle relazioni
04:29interpersonali
04:31in che modo le esperienze
04:33di esclusione possono andare anche a pesare
04:35sulla propria identità
04:37ovviamente ci sarebbe
04:39anche tanto altro da chiedere come autostima
04:41eccetera però partiamo proprio dall'influenza
04:43sul concetto di identità
04:45allora
04:47influiscono tantissimo
04:49allora se noi abbiamo un figlio
04:51che viene escluso
04:53questa esclusione
04:55va a incidere proprio sulla sua
04:57crescita perché va a incidere
04:59sull'autostima, va a incidere
05:01sulle sue competenze
05:03tu non sei accettato
05:05tu non vai bene, questo è il messaggio
05:07ed è una cosa
05:09molto molto, lo dico chiaramente
05:11molto brutta
05:13purtroppo Giulia
05:15succede
05:17succede spesso
05:19nelle scuole come abbiamo visto
05:21succede in ambienti dove poi
05:23ci sono tante persone
05:25ognuno
05:27di noi sappiamo che è diverso
05:29ognuno di noi ha una modalità diversa
05:31di relazionarsi che dipende
05:33attenzione sempre dal
05:35contesto familiare in cui
05:37uno vive
05:39quindi se noi abbiamo di base
05:41una famiglia che
05:43ascolta il proprio figlio
05:45che lo segue, che gli spiega
05:47le cose
05:49equilibrata diciamo così
05:51allora è un conto
05:53se abbiamo delle famiglie in cui
05:55c'è una trascuratezza
05:57c'è
05:59un'ambivalenza
06:01ma per varie ragioni
06:03perché si lavora
06:05perché ci possono essere problemi
06:07perché uno
06:09non ce la fa, insomma ci possono essere
06:11anche delle fragilità
06:13le cose non è che vengono fatte sempre volontariamente
06:15anche involontariamente
06:17succede anzi molto spesso
06:19si può
06:21creare un senso di esclusione
06:23cioè io non vado bene
06:25io vorrei un attimo
06:27concentrarmi se è possibile
06:29anche sull'aspetto ad esempio
06:31faccio proprio un esempio
06:33anzi ancora di più
06:35immaginiamo
06:37che
06:39all'interno di una scuola
06:41facciamo questa immaginazione
06:43ci sia un
06:45bambino o bambina
06:47che si è preso di mira
06:49e che o gli abbassano i pantaloni
06:51o passano tra i banchi
06:53e gli rompono gomme, matite
06:55gli fanno dispetti
06:57o che quando mangia
06:59non so un panino
07:01ma un frutto, una banana
07:03viene preso in giro
07:05o viene ripreso
07:07queste sono cose
07:09solo perché
07:11perché ha l'espressione
07:13da buona o da buono
07:15o perché ha delle sue fragilità
07:17sono cose che
07:19segnano la vita
07:21di una persona
07:23perché se le porta dietro
07:25poi la scuola
07:27noi parliamo dall'asilo
07:29sono tanti anni
07:31è vero che si cambia classe
07:33si cambia scuola
07:35ma purtroppo
07:37è come se uno poi si porta un'impronta dentro
07:39ed è molto difficile
07:41la persona si sente sola
07:43e l'esclusione
07:45specialmente tra i pari
07:47specialmente nella prima e nella seconda
07:49adolescenza
07:51io lo dico proprio in termini semplici
07:53ti ammazza
07:55ti denigra
07:57ti annienta
07:59e quando poi si cerca
08:01in qualche modo
08:03perché poi immaginiamo dei genitori
08:05che vedono così il proprio figlio
08:07come si devono sentire
08:09molto spesso si parla
08:11con la scuola, con i professori
08:13che cercano in qualche modo di risolvere il problema
08:15si parla anche con i genitori
08:17dei bambini
08:19che di solito
08:21si mettono anche in gruppi
08:23fanno i gruppetti
08:25i gruppetti che poi rispecchiano
08:27i gruppetti di famiglia
08:29e il genitore
08:31che nella media
08:33possiamo immaginare
08:35come possa rispondere
08:37rispondere no è colpa di tuo figlio
08:39oppure io credo al mio
08:41non ha fatto niente
08:43e il problema non si risolve
08:45il problema rimane statico
08:47ed è una vergogna
08:49se io immagino tutto questo scenario
08:51io mi sento male
08:53allora come si fa
08:55per risolvere dato che
08:57andare
08:59a dire guarda le cose stanno
09:01così non si viene creduti
09:03oppure si viene svalutati
09:05perché vedere poi
09:07i genitori
09:09piangere per questo non è una cosa
09:11bella, allora
09:13io penso e immagino
09:15che i genitori debbano
09:17dire va bene mi stai dicendo
09:19queste cose sul mio figlio
09:21posso credere al mio figlio
09:23che non è vero ma con mio figlio
09:25parlo e cerco di risolvere
09:27la situazione
09:29non che uno
09:31contro l'altro perché non siamo
09:33tutti bambini siamo adulti
09:35allora insieme risolviamo il problema
09:37mio figlio è colpevole non è colpevole
09:39lui è vittima non è
09:41vittima non importa risolviamo il problema
09:43siamo in pace
09:45così si fa
09:47invece il caro Giulia
09:49sai perché succede questo?
09:51sai perché le risposte sono
09:53è tuo figlio
09:55o io credo a mio figlio
09:57è mancanza di responsabilità in quel senso
09:59andiamo più a fondo
10:01è perché quando si parla
10:03dei propri figli in linea generale
10:05si parla del proprio
10:07narcisismo
10:09della propria educazione inevitabilmente
10:11sì ma ancora più giù
10:13è il narcisismo perché il figlio
10:15è una parte
10:17di se stessi quindi se tu colpisci
10:19mio figlio tu colpisci me
10:21certo
10:23quindi si evita a priori piuttosto che
10:25invece cercare di arrivare
10:27a comprendere e risolvere poi l'accaduto
10:29che poi è un cane che si morde la coda
10:31perché da queste situazioni non se ne esce
10:33e non se ne esce a testa alta
10:35a testa alta
10:37se ne esce quando tu risolvi il problema
10:39e tutto è in armonia
10:41anche perché poi
10:43generando ancora più conflitto
10:45i bambini che poi in qualche modo
10:47assorbono vedono altri
10:49comportamenti aggressivi proprio dalla famiglia
10:51in questo senso e quindi
10:53di responsabilizzazione
10:55e tutto quello che poi ne consegue
10:57questa è una cosa molto interessante
10:59anche perché mi sono tornate in mente
11:01alcune scene cult di alcuni film
11:03tipici americani in cui
11:05si vede questa banda, questo gruppetto
11:07che se la prende sempre con una sola
11:09persona oppure
11:11quella che si dimostra magari essere più brava a scuola
11:13quindi il famoso preso appunto
11:15in giro perché è secchione
11:17perché studia tanto, perché
11:19è introverso, perché non esprime le sue
11:21emozioni magari davanti agli altri
11:23però chissà per quale motivo
11:25non se la prendono mai con un loro
11:27con coloro che hanno lo stesso carattere
11:29sarebbe troppo semplice, sarebbe troppo complicato
11:31allora questa cosa qua
11:33è complicato
11:35sì perché
11:37uno se la prende sempre
11:39con chi è debole
11:41non se la prende mai con chi
11:43è al pari
11:45con i livelli di rabbia
11:47chiaramente, chiariamo, il senso di
11:49debolezza non è una cosa
11:51negativa, si parla del carattere
11:53chiaramente
11:55diciamo così
11:57ci sono
11:59non so se vi capita, delle persone
12:01anche adulte, che hanno gli occhi
12:03buoni, entra in una stanza
12:05una persona, voi vi accorgete subito
12:07dagli occhi, dallo sguardo
12:09di voce, che è una persona buona
12:11allora che sia adolescente
12:13o sia una persona adulta
12:15se capita con una persona
12:17che è in risolta
12:19e quindi che vuol dire
12:21che non
12:23ha una struttura dell'io
12:25integrata
12:27la prende
12:29di mira perché deve
12:31essere all'apice
12:33cioè io distruggo te
12:35perché io così mi sento superiore
12:37io non distruggo te
12:39e io devo avere a che fare
12:41con la mia piccolezza
12:43e non ci voglio avere a che fare
12:45noi dobbiamo sempre ricordare che l'essere umano
12:47personatore, il dolore, non lo vuole sentire
12:49cioè lo sentono
12:51i masochisti
12:53ma perché lì c'è il piacere
12:55ma in linea generale
12:57nessuno vuole sentirsi piccolo
12:59o avere dei dolori
13:01quindi se la strada che loro trovano
13:03è quella di schiacciare l'altro
13:05ad esempio come uomini
13:07che se vedono
13:09una donna debole
13:11la controllano
13:13gli dicono le cose non piacevoli
13:15la denigrano
13:17gli distruggono l'autostima
13:19e via dicendo
13:21questo è
13:23vorrei adesso porre l'attenzione
13:25se mi permette sulle conseguenze
13:27di questa
13:29mancata inclusione
13:31quindi esclusione sociale
13:33dagli amici di scuola
13:35dal gruppetto del catechismo
13:37da qualsiasi contesto
13:39esso sia
13:41ma è possibile che
13:43un bambino soprattutto
13:45ma poi anche un adulto
13:47perché chiaramente
13:49parliamo anche di quello
13:51possa sviluppare come conseguenza
13:53l'ansia?
13:55Sì, può sviluppare
13:57quella che viene definita l'ansia sociale
13:59cioè
14:01la paura del giudizio
14:03altrui, la paura delle persone
14:05e quindi con
14:07le conseguenze di chiudersi
14:09di non uscire
14:11di cadere in depressione
14:13di non
14:15avere una vita
14:17equilibrata
14:19di non fare più le attività
14:21della quotidianità
14:23è una cosa molto grave
14:25perché
14:27blocca la vita
14:29Si sente spesso
14:31parlare di quest'ansia sociale
14:33alle volte come sempre
14:35perché poi ovviamente ogni termine
14:37è un po' come resilienza
14:39prima ha citato resilienza
14:41quindi mi viene in mente che ci sono tantissimi
14:43termini che noi oggi nella maggior parte dei casi
14:45usiamo anche un po' a sproposito
14:47e ansia sociale è una di queste
14:49ma cosa in realtà significa davvero ansia sociale?
14:51Ansia sociale
14:53è paura del giudizio
14:55altrui, è paura
14:57di non essere accettati
14:59è una paura così profonda
15:01che blocca la persona
15:03proprio nell'uscire
15:05cioè la persona si
15:07isola perché ha paura di tutto
15:09e di tutti
15:11e rimane sola
15:13e questo è dovuto
15:15a traumi
15:17che possono succedere
15:19in famiglia, che possono succedere a scuola
15:21che possono succedere anche in altri contesti
15:23Noi qui siamo
15:25in un contesto come diceva anche lei prima
15:27molto molto inclusivo
15:29e quindi dove cerchiamo di promuovere
15:31anche l'empatia
15:33e a proposito di questo
15:35secondo lei qual è il suo consiglio
15:37per aiutare a promuovere questa empatia
15:39in modo tale che
15:41queste cose non possano accadere
15:43a parte il dialogo
15:45tutto quello di cui abbiamo parlato fino adesso
15:47Allora di base
15:49è che quando succedono queste dinamiche
15:51l'attenzione è
15:53concentrata su se stesso
15:55cioè faccio
15:57l'esempio del narcisista
15:59insomma
16:01la concentrazione è su se stesso
16:03l'altro scompare
16:05se noi invece facciamo la domanda
16:07ma come mi sentirei io
16:09a essere trattato così
16:11come sto trattando io l'altro
16:13e quindi questa poi
16:15sarebbe un po'
16:17una prima porta per entrare all'interno
16:19dell'empatia
16:21questo è importante
16:23come mi sentirei io
16:25allora di solito le persone che
16:27escludono le persone
16:29di base
16:31anche loro hanno avuto questo vissuto
16:33che sia consapevole o non consapevole
16:35perché hanno acquisito poi
16:37questo modello di comportamento
16:39certo inevitabilmente anche inconsapevolmente
16:41come dicevamo prima
16:43ma ci sarebbe da dire
16:45diciamo
16:47o da far venire una terza persona
16:49e dire tu ti sei comportato
16:51con questa donna
16:53oppure tu con quest'altro tuo compagnetto
16:55in questa maniera ma se io facessi la stessa
16:57cosa a te tu come ti sentiresti
16:59bene?
17:01allora uno potrebbe dire
17:03sì sì chi se ne frega
17:05ma in realtà
17:07non è così
17:09cioè noi possiamo mentire
17:11agli altri ma a fin dei conti
17:13non si mente a se stessi
17:15perché prima o poi la coscienza
17:17si spussa
17:19non si scappa e prima o poi
17:21ogni vittima
17:23questo ricordatelo diventa carnefice
17:25è un circolo vizioso
17:27perché il bambino
17:29che viene o la persona
17:31che viene adulta maltrattata
17:33poi te la fa pagare
17:35non la fa pagare
17:37a quella persona
17:39ma la fa pagare a qualcun altro
17:41magari nei confronti della persona
17:43che ha praticato una sorta di bullismo
17:45non riesce a reagire
17:47ma in futuro
17:49svilupperà questo atteggiamento
17:51nei confronti di una persona
17:53che poi è innocente insomma che non ha avuto mai
17:55questa è una cosa
17:57che può capitare
17:59concluderei
18:01diciamo questo momento
18:03perché poi c'è anche un'altra
18:05domanda che volevo porle
18:07con non fare agli altri
18:09questa espressione che mi piace tantissimo
18:11non fare agli altri ciò che non vuoi sia fatto a te
18:13ma poi
18:15Giulia è così semplice
18:17basta comunicare con educazione
18:19e mettersi nei panni
18:21degli altri
18:23questa persona mi sta dicendo questo
18:25posso essere innocente
18:27però aiuto
18:29a risolvere la situazione
18:31se i genitori
18:33facessero così
18:35anche se pensano mio figlio non ha fatto
18:37niente ma comunque ti aiuto
18:39a te a risolvere questa situazione
18:41perché non ti si ripropone
18:43non ci sarebbero
18:45più problemi gravi
18:47perché quelli che poi vanno
18:49diciamo ne pagano le conseguenze
18:51sono tutte due
18:53sono sia i bulli
18:55che la vittima
18:57sia il narcisista che la dipendente
18:59tutti
19:01tutti pagano poi
19:03non è vero che c'è un vincitore
19:05tutti perdenti
19:07diciamo in tutta la
19:09come dire il nostro
19:11dialogo riflessivo
19:13che spero sia arrivato al numero
19:15più ampio di persone possibili
19:17diciamo che la cosa più importante
19:19che è emersa secondo me
19:21secondo il mio modesto parere
19:23è il fatto
19:25che poi
19:27se un genitore tende a proteggere
19:29chiaramente il proprio figlio
19:31in realtà sta proteggendo anche se stesso
19:33in un modo o nell'altro e quindi
19:35è vero
19:37anche che proteggere i figli
19:39da un certo punto di vista è una cosa bellissima
19:41secondo me perché viene anche spontaneo
19:43è parte di noi
19:45il nostro figlio è parte di noi
19:47però poi bisogna distinguere qual è quella parte di noi
19:49un pochettino più tossica
19:51da quella che è
19:53invece più protettiva in senso buono
19:55brava, si
19:57hai detto in parole molto semplici e chiare
19:59questo concetto che è importantissimo
20:01e spero che
20:03i genitori che ci stanno guardando
20:05in questo momento, ma poi tutte le persone
20:07perché ovviamente il messaggio non è solo rivolto
20:09a loro, possano magari
20:11rapportarsi proprio in questo
20:13modo con i propri figli
20:15cercare in qualche modo di dialogare
20:17noi lo ripetiamo sempre in questo
20:19spazio ma il dialogo è importante
20:21è necessario, è essenziale
20:23l'ultima domanda che volevo
20:25fare perché mi è venuta in mente questa cosa
20:27del pettegolezzo
20:29che è anche un'altra fonte
20:31non necessariamente magari
20:33molto spesso anche queste formule
20:35di comportamento
20:37nascono perché
20:39vediamo un elemento di debolezza
20:41tra mille virgolette, insomma di fragilità
20:43alle volte perché purtroppo c'è una difficoltà
20:45fisica, ma alle volte
20:47non si sa per quale motivo
20:49io mi chiedo
20:51un bambino come si può sentire
20:53prima parlavamo
20:55di questa ansia sociale come conseguenza
20:57ma anche le domande
20:59perché mi escludono, perché mi
21:01fanno questo, io credo ecco l'empatia
21:03di cui dicevamo prima, di cui parlavamo prima
21:05mettersi nei panni di un bambino
21:07cioè provate a pensare in questo esatto
21:09momento come un bambino, le domande
21:11che un bambino si può porre, ma anche un adulto
21:13su questa
21:15cosa, perché mi escludono
21:17perché lo fanno, perché
21:19spettacolano su di me, c'è una
21:21cattiveria
21:23secondo me non essere
21:25empatici in questo senso, soprattutto
21:27nei confronti di una persona molto più vulnerabile
21:29è veramente una cattiveria
21:31
21:33la mia risposta è sì
21:35ma questo
21:37diciamo
21:39i bambini
21:41l'abbiamo detto più volte, vanno ascoltati
21:43vanno educati
21:45è tutto parte
21:47dalla famiglia, al di là del temperamento
21:49al di là del temperamento
21:51il bambino
21:53se prende una strada che non va bene
21:55va corretto
21:57se il genitore non lo corregge
21:59il bambino va per la strada sbagliata
22:01allora io
22:03vi lascerei con una cosa
22:05molto importante, una frase
22:07una riflessione
22:09è che come nella vita
22:11noi avremo sempre
22:13qualcuno che è meglio di noi
22:15in senso buono, nella vita
22:17avremo anche qualcuno che è peggio di noi
22:19quindi se noi genitori
22:21non riadrizziamo
22:23non aiutiamo
22:25i nostri figli
22:27poi noi non siamo eterni
22:29purtroppo dobbiamo fare i conti con questo
22:31che non siamo eterni
22:33e i nostri figli se non li prepariamo bene
22:35al mondo del lavoro
22:37ad essere adulti
22:39a stare con gli estrani che non sono i compagni
22:41perché i compagni
22:43sono sempre i compagni poi in fin dei conti
22:45ma sono gli estrani
22:47e non li rendiamo forti come si deve
22:49in una maniera costruttiva
22:51poi lì sarà veramente un dramma
22:55a casa di amici
22:57il salotto di Radio Roma

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