• 17 ore fa
Ci sono il Lazio e la Lombardia sul podio italiano per il ricorso alla procreazione medicalmente assistita (PMA). Un incremento significativo che vede la nostra Regione in testa per il numero di coppie trattate con metodologie avanzate di PMA: i numeri arrivano dall’ultima Relazione del ministro della Salute, Orazio Schillaci, al parlamento, sul tema della procreazione medicalmente assistita.

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Trascrizione
00:00Non solo Roma, le notizie dalla regione con Elisa Mariani.
00:08Buongiorno e ben tornati a Non Solo Roma, la puntata che chiude questa settimana insieme.
00:14Come sempre siamo in diretta sul canale 14 del Digitale Terrestre per raccontarvi la nostra capitale,
00:21ma anche il nostro territorio, specialmente di venerdì, sapete,
00:26l'ultima mezz'ora di questa trasmissione è dedicata proprio interamente alle notizie del territorio,
00:32ma partiamo come sempre dall'inizio, perché oggi questa puntata si apre parlando di un tema particolarmente delicato,
00:39quello legato alla cosiddetta procreazione assistita.
00:43Si tratta di una delle tecniche più avanzate e anche più complesse,
00:47di cui stiamo in verità sentendo sempre più parlare negli ultimi tempi nel nostro paese,
00:53e se non dimenticare dalle notizie che ci sono giunte forse ne sentiremo parlare ancora di più.
00:58Sì, perché proprio il Lazio e la Lombardia sono in testa per le richieste di accesso proprio a questa pratica,
01:06a questa tecnica, numeri alla mano negli ultimi due anni nel Lazio i bambini che sono nati grazie a questa tecnica
01:14sono praticamente raddoppiati, ma c'è anche un altro aspetto da considerare.
01:18Proprio a partire da gennaio 2025, quindi da circa tre mesi in questo nuovo anno,
01:24la PMA, ossia la procreazione medica assistita, è stata inserita nei livelli essenziali di assistenza
01:31e dunque va direttamente a carico del sistema sanitario regionale.
01:35Motivo per cui sembra che le email, ma anche i centralini delle strutture ospedaliere
01:41siano stati letteralmente presi d'assalto negli ultimi tre mesi appunto di questo 2025.
01:47Noi non ne vogliamo parlare nel contesto dei numeri, in un certo senso perché voglio dire,
01:54quelli possono un po' raggiungerli tutti, basterebbe aprire il web e informarsi,
01:59ma vogliamo cercare di fare un'analisi dal punto di vista sociologico,
02:03sì perché la nostra società sta inevitabilmente cambiando anche e soprattutto sotto questo punto di vista
02:09e ci facciamo aiutare in questa analisi dal professor Luigi Spedicato, sociologo.
02:14Buongiorno e ben ritornato a Non Solo Roma.
02:17Buongiorno, grazie per l'invito.
02:20Grazie a lei professore, un piacere.
02:23Allora io inizierei subito con la domanda diretta perché effettivamente questi numeri
02:28ci tratteggiano un quadro molto interessante sul fronte dei cambiamenti della nostra società,
02:33cioè le nuove coppie, le coppie del nuovo millennio si affidano sempre di più a questa nuova tecnica.
02:41Se la domanda è perché le domande esplodono, le domande di procreazione medicalmente assistita,
02:47come tutti i fenomeni ci sono diverse cause che interagiscono tra di loro,
02:53io identificherei tre fattori.
02:55Il primo è quello relativo all'età delle donne che ricorrono in media,
03:02naturalmente parliamo di media, a questo tipo di procreazione.
03:06Questa età è una delle più alte in Europa,
03:10in 34 anni, da quando è stata approvata la legge,
03:16no scusate, i 34 anni si riferiscono alla media delle donne nel 2005,
03:20siamo arrivati già a 37 anni.
03:22Perché questo influenza il maggior ricorso alla PMA?
03:2637 anni come media sono sostanzialmente anni in cui si è stabilizzato un percorso di vita,
03:34probabilmente c'è una maggiore presenza di lavoro a tempo indeterminato,
03:38quello che consente di usufruire della maternità,
03:41senza rischiare di perdere il posto, perché fra l'altro altri numeri,
03:45quelli di IMSS, del Ministero del Lavoro e dei centri per l'impiego,
03:50dicono che la gravidanza è una delle prime cause, tra le donne ovviamente,
03:54di abbandono del lavoro, unito a questo anche alla carenza di servizi sul territorio,
03:59a partire dagli assidi nido.
04:01Dunque le donne hanno un quadro di vita più stabile,
04:06probabilmente c'è una relazione più stabile,
04:09sicuramente è stato affrontato anche il problema della casa,
04:13dell'abitazione per quelle giovani coppie,
04:15che quando sono giovani hanno molte difficoltà a accedere a una casa,
04:20le garanzie sul mutuo, la mancanza o il limite nell'aiuto dei genitori e così via.
04:26Quindi questo dato, che sembra un dato numerico,
04:28rinvia a dei cambiamenti profondi nella società italiana,
04:32ma ci sono due fattori che si legano e quindi determinano questo aumento.
04:37Il primo è il miglioramento delle tecniche mediche, della tecnologia medico-scientifica,
04:43per esempio parlo del problema della crioconservazione degli ovuli,
04:47perché anche quello è un dato che sta crescendo,
04:50si ricorre sempre di più a una crioconservazione
04:54che ha anche qui un elemento molto interessante.
04:57A ricorrere spesso, non abbiamo dati precisi,
05:01ma abbiamo testimonianze, racconti, storie di vita,
05:04a ricorrere alla conservazione degli ovuli.
05:06Sono giovani donne che però pensano in quella fase della loro vita,
05:10quando hanno degli ovuli particolarmente vitali
05:14e quindi con maggiori probabilità che l'impianto nell'utero possa poi avere successo,
05:19sentono però di non avere le condizioni sociali ed economiche
05:24per poter poi affrontare una gravidanza, portarla a termine e avere un bambino.
05:29Ecco, qui il dato medico si salda con il dato sociale di cui parlavamo prima.
05:35Però è proprio qui che io volevo arrivare, professore,
05:38perché effettivamente una donna che decide di ricorrere a questa tecnica,
05:43pensando che in un futuro magari potrà avere dei figli,
05:46quando magari si sentirà più stabile dal punto di vista economico,
05:49come ha giustamente sottolineato lei.
05:51Però quali sono le conseguenze di avere dei figli in età molto avanzata?
05:56Ci sono poi delle conseguenze anche sotto questo punto di vista.
05:59Noi immaginiamo, non so, un ragazzo di 20 anni che ha una madre di 60-70 anni,
06:04comincia a diventare insomma complicato.
06:07Questo fa parte, Elisa, di un processo generale di trasformazione
06:12del rapporto fra le generazioni.
06:15Sì, le distanze intergenerazionali crescono.
06:18Crescono le differenze, crescono le prospettive sul mondo,
06:22cioè che cos'è il mondo intorno a me, come faccio a entrare nel mondo.
06:26Si chiama socializzazione.
06:28È un percorso che da bambini ci trasforma in adolescenti
06:31e poi ci trasforma in adulti.
06:33Ma noi dobbiamo essere accompagnati da qualcosa o da qualcuno in questo percorso.
06:38Avere una grande differenza di età ha due conseguenze,
06:42tra gli altri fattori che analizzeremo oggi qui.
06:45Primo, cresce l'importanza del gruppo dei pari.
06:50Ma questo gruppo dei pari spesso non è più, come avveniva prima,
06:55un gruppo fisico, è un gruppo che si vive sui social network,
06:59con tutti i problemi che questo comporta.
07:02Quindi, anche a causa della profonda differenza di competenze digitali
07:07fra un genitore di 60 anni e un figlio anche soltanto di 15 anni.
07:12Perché poi, se l'età media è 37,
07:15avere un figlio di 15-16 anni significa essere già nei 50 anni e passa.
07:21Bene, non è un dato soltanto anagrafico,
07:24è un dato di esperienza del mondo.
07:28L'esperienza del mondo fatta in una famiglia,
07:30in cui, per esempio, come avveniva in passato, ci sono fratelli e sorelle,
07:35mentre quasi tutte le attuali famiglie sono famiglie con un solo figlio.
07:39È abbastanza raro ormai trovarne più di uno.
07:42Ecco, questo scava dei fossati di cultura e comunicazione tra le generazioni,
07:49anche quando queste generazioni vivono sotto lo stesso tetto
07:53e si chiamano genitori e figlio.
07:56Tra le altre cose, a me viene in mente anche un altro aspetto
07:59che va un po' ad allontanarsi dal tema che stiamo trattando, professore,
08:03perché le nuove generazioni di oggi stanno urlando,
08:06in tutte le maniere possibili e immaginabili, che hanno un disagio.
08:10Quindi immagino quelle successive, magari spero di no,
08:14ma potrebbero avere un disagio ancora più forte per via del cambiamento climatico,
08:18di tutti i temi che noi già sappiamo.
08:20Come faranno i genitori molto più grandi di loro,
08:22che hanno magari tre generazioni di differenza, a capirli, a comprenderli?
08:27Possiamo dire che è un errore pensare che generazioni diverse
08:32si parlino attraverso lo scambio di beni materiali.
08:35Un genitore anziano ha una situazione, anziano o più avanti negli anni,
08:39il concetto di anziano è un concetto sociale e culturale,
08:42non c'è mai una data anagrafica in cui si diventa anziani.
08:46Sono persone che hanno sicuramente dei redditi da lavoro
08:50o da qualsiasi altra natura e sono più pronti a spendere.
08:55Infatti sono fra l'altro il target privilegiato degli investitori pubblicitari
08:59e tentano di riempire molto spesso questo gap comunicativo,
09:06questo gap di valori e di interpretazioni del mondo
09:09con gadget prevalentemente tecnologici.
09:12Ovviamente quando sono gadget ad alta tecnologia
09:15approfondiscono ancora di più il divario nelle competenze digitali.
09:19Questo è un errore.
09:20L'adolescenza, il passaggio dall'infanzia all'adolescenza
09:25e dall'adolescenza all'età adulta sono passaggi critici.
09:27Hanno bisogno di dialogo, hanno bisogno di comunicazione.
09:31Non sempre le famiglie sono preparate per questo.
09:34Devo dire che spesso nelle nostre analisi
09:36noi troviamo famiglie spaventate da questo ruolo
09:40e questo è un grosso problema.
09:42Il silenzio che consegue allo spavento
09:45spesso viene riempito di oggetti nella vita quotidiana.
09:48È un errore.
09:49Grandissimo, grandissimo errore.
09:51Poi le volevo anche chiedere,
09:53nel considerare questi numeri,
09:55questo vero e proprio boom di richieste
09:57per accedere proprio alla PMA,
10:00non tratteggia in qualche modo
10:02anche una perdita di relazioni sentimentali
10:05tra gli italiani secondo lei?
10:07Si può arrivare a pensare a questo?
10:09Stiamo estremizzando magari?
10:11Non necessariamente.
10:13La freddezza tecnologica
10:15che accompagna l'impianto inutero di un embrione
10:19magari crioconservato
10:21non esclude, anzi direi che
10:24dovrebbe essere il frutto di una intensa
10:27proficua relazione di coppia.
10:29Non è una decisione facile.
10:30Primo perché comporta appunto una procedura medica
10:33e la donna non può essere lasciata sola
10:36dal proprio partner.
10:37In secondo luogo
10:39è una scelta che poi impegnerà negli anni successivi
10:41anche dal punto di vista economico
10:43oltre che delle relazioni di cura
10:46e di affetto verso il bambino
10:48o la bambina che nasce.
10:50Riterrei che non dobbiamo scambiare
10:52la setticità di una sala operatoria
10:55in cui si opera l'impianto
10:57con la freddezza o la setticità delle relazioni.
11:01Non escludo che questo possa accadere
11:03e conosciamo situazioni in cui sono state donne
11:06che hanno non più una relazione attiva
11:08o hanno cambiato il proprio partner
11:11o il proprio compagno a ricorrere alla PMI.
11:13Però ecco, è un investimento emotivo
11:16prima di tutto la scelta di avere un figlio.
11:18Più che emotivo lo chiamerei un investimento emozionale.
11:22Prefigura un futuro da condividere.
11:24Che cambia per sempre davvero l'esistenza di ognuno di noi.
11:28Assolutamente, assolutamente sì.
11:30Sotto tutti i punti di vista.
11:32Professore, la ringrazio di cuore.
11:33Un'analisi davvero molto interessante
11:35che ci ha fornito degli spunti di riflessione
11:37ancora più interessanti.
11:38Ci torneremo su magari disturbandola di nuovo.
11:41Quindi grazie davvero.
11:43Grazie perché non sarà mai un disturbo
11:45parlare con voi e con il vostro pubblico.
11:47Grazie davvero, un piacere.
11:48Arrivederci professore.
11:50Dalla questione delicatissima legata alla PMA,
11:55la procreazione medicalmente assistita,
11:58voltiamo decisamente pagina tra pochissimi istanti
12:00perché parliamo di una manifestazione
12:02tra le più importanti dell'anno
12:05targata WWF che torna a richiamare un po'
12:10la cooperazione di tutti quanti
12:11per salvare il nostro pianeta tra poco.
12:14Eccoci di nuovo in diretta.
12:17Bentornati a Non Solo Roma.
12:19Una domanda.
12:20Cosa sono 60 minuti nei tempi frenetici
12:24che viviamo oggi?
12:25Ad alcuni potranno sembrare
12:27un lasso di tempo molto breve
12:29proprio perché conduciamo una vita davvero
12:33ai limiti della fretta in ogni cosa che facciamo.
12:36Per altri possono sembrare un tempo ragionevole
12:39magari per la riflessione,
12:40magari per fermarsi a pensare a cosa stiamo facendo.
12:44Ecco, questi 60 minuti di cui vogliamo parlarvi
12:47sono effettivamente carichi di significato,
12:50carichi di riflessione
12:52e si inseriscono in una manifestazione
12:55molto importante che ogni anno
12:57è tenuta in piedi e portata avanti dal WWF.
13:02Sapete quanto impegno mette
13:04l'associazione ambientalista per lanciare
13:08ovviamente ogni anno l'allarme
13:10sulle condizioni del nostro pianeta.
13:12Ebbene anche quest'anno torna
13:14una nuova edizione dell'Ora della Terra
13:17e ecco perché parlavamo proprio dei 60 minuti.
13:20Cioè sabato 22 marzo dalle 20.30 alle 21.30
13:24si chiede insomma a tutte le persone
13:26che abitano in Italia ma anche nel mondo
13:29di spegnere le luci.
13:30Ovviamente in maniera simbolica
13:32un atto di amore per il nostro pianeta
13:35che come sappiamo è fortemente sottoposso
13:38purtroppo al peso della crisi climatica,
13:41della crisi ambientale.
13:42Insomma tutti i temi che purtroppo
13:44conosciamo molto bene.
13:46Noi parliamo con il presidente del WWF
13:48Roma e Lazio Raniero Maggini.
13:50Bentornato a Non Solo Roma.
13:52Grazie a voi.
13:54Allora torniamo con la diciannovesima edizione
13:57dell'Ora della Terra presidente.
13:59Quest'anno però ogni anno anzi devo dire
14:02assume un significato ancora più profondo
14:04perché i numeri ci raccontano di un pianeta
14:07purtroppo in sofferenza no?
14:11Allora questo purtroppo sì.
14:13Poi c'è da dire che appunto si parla di un
14:16grandissimo enorme evento di sensibilizzazione
14:20ma in realtà è un vero e proprio movimento.
14:22Un movimento che ci ricorda appunto
14:25l'urgenza di intervenire.
14:27È ora di dire basta con ipotesi.
14:30Insomma sapete che ci sono anche versioni
14:33negazioniste rispetto all'acquisizione climatica
14:36e bisogna invece iniziare veramente
14:39a correre, a fare tutto ciò che peraltro
14:43è noto per poter almeno adattarci
14:47agli effetti già determinati
14:49del cambiamento climatico e certamente
14:51impattare poi su quelli che sono
14:53consumi tradizionali che generano
14:55gli stessi cambiamenti climatici.
14:57Quindi è veramente fondamentale che
15:00sempre più persone aderiscano a questa
15:03iniziativa, a tutte quelle iniziative che
15:05appunto ci ricordano questa esigenza,
15:10questa urgenza e soprattutto l'impatto
15:13significativo che ha sulle nostre vite.
15:15Credo che ormai sia abbastanza evidente
15:18a tutti che i cambiamenti climatici
15:21già prodotti insomma sono entrati
15:23fortemente nella nostra quotidianità.
15:25Basti pensare purtroppo alle alluvioni,
15:27alla concentrazione di queste piogge
15:29intense in tempi più ridotti, sempre più
15:33ridotti, che poi sono speculari a
15:36successivi momenti di siccità sempre
15:38più estesi.
15:40Come abbiamo visto anche un po' in Italia,
15:42no? Purtroppo, soprattutto in Italia
15:44nell'ultimo periodo.
15:46Sì, noi in Italia siamo molto fortunati,
15:49abbiamo tanta acqua a disposizione,
15:51tuttavia abbiamo delle situazioni di
15:53grave crisi già anche conclamata.
15:55Basti pensare a due passi da Roma,
15:56il sistema degli Albani.
15:58Molti dei paesi, dei comuni che si
16:01affacciano attorno ai laghi sono in
16:04sofferenza da tanto tempo, spesso hanno
16:07il razionamento dell'utilizzo dell'acqua,
16:09per cui non è un tema molto distante,
16:13molto distante da noi e dobbiamo
16:15veramente cercare di accelerare su tutte
16:17quelle pratiche che possono essere messe in
16:19gioco.
16:20Ovviamente, certo, i cittadini possono fare
16:23la loro parte, sicuramente non concorrendo
16:26a comportamenti scorretti e facendo
16:29piccole scelte quotidiane che possono
16:31aiutarci, certo i decisori però debbono
16:34invertire veramente il passo, debbono
16:39evitare e arginare definitivamente il
16:42consumo di solo, che chiede peraltro
16:44ulteriori servizi, per cui naturalmente
16:46aumentiamo anche i consumi e invece
16:49dobbiamo veramente entrare in un'epoca
16:51in cui la razionalizzazione del consumo
16:54è la legge guida, oserei dire, e certamente
16:58maggior rispetto per quello che abbiamo
17:00d'intorno, che non dobbiamo mai dare per
17:02scontato, quindi non solo l'acqua, che
17:04appunto dicevo in Italia, fortunatamente
17:06è disponibile, ma che comunque sia...
17:10Però ecco, Presidente, lei ha detto
17:12secondo me una cosa molto interessante,
17:14i cittadini possono fare la loro parte,
17:16indubbiamente la fanno, perché poi siamo
17:18diventati molto più sensibili al tema
17:20nel corso degli anni, però i decisori
17:22politici potrebbero fare molto di più.
17:25Che cosa potrebbero cambiare secondo lei
17:27e cosa non stanno facendo correttamente,
17:29per esempio?
17:31Beh, quando parliamo di consumo del solo,
17:33ad esempio, un po' troppo spesso c'è
17:35eccessiva simpatia al cemento, diciamo,
17:38in tutti i sensi.
17:39Specialmente a Roma.
17:40Nel senso, allora, a Roma c'è una
17:43bruttissima abitudine, ad esempio, sul
17:45piano urbanistico, che è quella della deroga,
17:47e se abbiamo definito delle norme,
17:50tra l'altro con un percorso di confronto
17:53con i cittadini importanti che portò nel 2008
17:56al piano regolatore, non possiamo
17:58sistematicamente mettere in discussione
18:01quelle previsioni, anche con cubature
18:03molto importanti.
18:04Io faccio sempre un esempio, intanto,
18:06per capirci, insomma.
18:07Sì al precedente progetto, quello attuale
18:09di Stadio della Roma, vanno in deroga
18:12alle previsioni del piano regolatore.
18:14Allora, noi non possiamo immaginare
18:16che in un momento in cui ci dobbiamo
18:18interrogare sugli impatti che andiamo
18:20ad esercitare su consumi energetici,
18:22consumi idrici, noi mettiamo in modo
18:25una struttura che ha un impatto
18:28veramente significativo, che non era
18:30prevista.
18:31Quindi, ovviamente, sommiamo quei consumi,
18:35oltre a inibire naturalmente la superficie
18:38del terreno, che non è più permeabile,
18:41e quindi contribuisce in realtà
18:43al riscaldamento, e soprattutto
18:45al riscaldamento delle città, con gli
18:47effetti che, peraltro, in modo assai
18:49preoccupante, vediamo crescenti anche
18:51durante l'estate.
18:52Lo conosciamo molto bene, certo.
18:53Esattamente.
18:54Presidente, allora, guardi, lei me la sta
18:55proprio servendo sul piatto d'argento,
18:57perché io devo fare un po', adesso la voce
18:59è scomoda, no?
19:00Ha citato la questione dello Stadio
19:02della Roma, no?
19:03Ma la questione, invece, impianti e rifiuti
19:05a Roma, come la mettiamo?
19:06Perché c'è la questione dei due diversi
19:09biodigestori che dovrebbero sorgere a
19:11Casalsilce e a Cesano, e poi c'è il
19:13controverso, controversissimo,
19:16insomma, inceneritore di Santa Palomba,
19:18che, secondo i dati, dovrebbe anche, tra
19:21le altre cose, prendere un po' di acqua
19:23dai laghi albani, un po' è riduttivo, è
19:25un eufemismo.
19:26Su questo cosa diciamo, effettivamente?
19:28Perché è importante sentire anche la
19:30voce del WWF, secondo me, soprattutto la
19:32voce del WWF.
19:33Allora, partiamo da quest'ultima
19:35considerazione.
19:36Se una situazione è in grave crisi,
19:38e il sistema degli albani è in gravissima
19:40crisi idrica,
19:42immaginare un impianto che ha bisogno
19:44comunque di importanti volumi, è
19:46francamente incomprensibile.
19:48Molto, molto di più
19:51è incomprensibile, in realtà, il
19:53pensiero di risolvere il problema dei
19:55rifiuti, che andrebbero ricotti a monti,
19:58e non immaginare, invece, come dire, una
20:01soluzione
20:04in qualche modo, diciamo,
20:08proiettata nel tempo, pensando, ma
20:11soprattutto pensando di continuare a
20:12aumentare i consumi, quindi a produrre
20:14maggiormente rifiuti. Allora, se il nodo è
20:17la sostenibilità, e lo è,
20:19allora noi dobbiamo cercare di capire
20:21come quella ricerca tanto auspicata per
20:25aumentare la qualità della nostra vita
20:27possa ridurre, ad esempio, tutti quegli
20:30imballaggi che ci ritroviamo tra i piedi
20:32per farla, per dirla semplicemente, e
20:34questo è uno degli elementi sostanziali.
20:37Ma la cosa gravissima, che intanto si
20:40continua con questa mistificazione, che
20:42sono impianti che aiutano l'economia
20:45circolare, no, sono una contraddizione
20:47rispetto all'economia circolare, e un
20:49impianto di 600 mila tonnellate, così
20:52come previsto a Roma, non solo metterà
20:55in discussione la raccolta differenziata
20:57su città ed ex province, quindi città
20:59metropolitane, ma su un intero centro Italia.
21:02Quindi stiamo facendo una scelta che è
21:05antitetica a quello che oggi ci serve, e
21:08diciamolo ancora meglio, perché altrimenti
21:10sembra scollata dai ragionamenti che
21:12facevamo appunto sulla questione
21:16climatica, noi quando produciamo un bene
21:19estraiamo risorse naturali, le
21:22trasformiamo con un costo energetico
21:24aggiuntivo, quindi ogni volta che bruciamo
21:27un bene o una materia che è ancora
21:30utilizzabile, in realtà noi stiamo
21:32sprecando energia, e stiamo sprecando
21:35materie che spesso sono anche
21:39risorse persone che spesso
21:42stanno diventando anche rare in alcuni
21:44casi. Tra le altre cose bruciare, insomma
21:46sappiamo che ha dei danni soprattutto
21:48all'aria che respiriamo, insomma
21:50quella è proprio la primissima cosa
21:52che sappiamo. Comunque per ritornare
21:54dopo questa brevissima parentesi
21:56Presidente, alla manifestazione più
21:59grande che insomma il WWF crea ogni
22:02anno, 19esima edizione, cosa si chiede
22:04insomma a chi è all'ascolto e a chi
22:07vuole partecipare, di spegnere la luce
22:09per un'ora giusto? Di spegnere la luce per un'ora
22:12dalle 20.30 alle 21.30 a questo domani
22:15il 22, che è contestualmente anche la
22:18giornata appunto mondiale dell'acqua
22:20quindi insomma un appuntamento
22:22duplice oseremmo dire, e quindi
22:24chiamiamo veramente tutti i cittadini, i
22:26cittadini romani, della città
22:28metropolitana, ovviamente gli italiani, ma
22:31tutto il mondo partecipa e sempre con
22:33maggiore adesione a questo evento
22:36globale, è importante ovviamente e
22:39fortunatamente anche lì l'adesione c'è
22:42da parte delle amministrazioni, da parte
22:46delle aziende, ognuno deve veramente fare
22:48la propria parte e incominciare a
22:51cambiare passo in modo significativo come
22:53dicevamo prima, anche su quelle scelte
22:55che sono già oggi alla portata e che
22:58troppo spesso invece purtroppo non
23:00pratichiamo, quindi bisogna un po'
23:03rimetterci in discussione, non dare per
23:05scontato che tutto quello che abbiamo a
23:08disposizione possa essere proiettato
23:12all'infinito nel futuro e quindi
23:15incominciare tra virgolette una forma di
23:18risparmio, è un risparmio in realtà senza
23:21privarci di qualcosa, semplicemente
23:23facendo una lotta allo spreco perché
23:25oggi veramente abusiamo delle risorse
23:27disponibili e creiamo veramente tanto
23:29tanto spreco, io faccio sempre degli
23:31esempi molto semplici quando andiamo a
23:33fare la spesa, talvolta anche per prendere
23:37una porzione di formaggio tagliato
23:40abbiamo non solo la vaschetta di
23:42oristirolo e la confezione di plastica
23:45cui è avvolto il formaggio, ma anche il
23:49celofan che lo avvolge, cioè veramente
23:53dobbiamo evitare, perché non ce lo
23:55possiamo permettere, soprattutto non ce
23:57lo possiamo permettere pensando alla
24:00biodiversità da cui dipendiamo e quindi
24:03tutto il nostro territorio, alla ricchezza
24:05della vita che ospita e alle future
24:07generazioni, insomma non possiamo essere
24:09così egoisti di bruciare, per tornare
24:12ad esempio all'idea dell'incenditore, le
24:15risorse per il prossimo futuro. Esatto,
24:18ma soprattutto mi permetto di aggiungere
24:20anche, e qui lo dico in chiusura,
24:22spreghiamo un sacco di cibo, ma quanto ne
24:25spreghiamo Presidente, ma veramente dei
24:27numeri allarmanti, invece basterebbe anche
24:30qui fare come facevano le nostre nonne,
24:32non si butta assolutamente niente, si
24:34creano nuovi piatti e questo è un
24:37piccolissimo esempio che però può
24:39contribuire anche ad aiutare
24:41il nostro pianeta. Allora io la
24:43ringrazio di cuore Presidente, è stato un
24:45piacere, domani sabato 22 marzo dalle
24:4920.30 alle 21.30 spegniamo le luci per un
24:52ora, insomma guardiamo le stelle e la luna
24:54che sono sempre belli da guardare e
24:56aiutiamo il nostro pianeta, grazie
24:57davvero. Ringraziamo di essere ricchi di
25:01foreste, di acque che ci consentano di
25:05vivere tanto tanto meglio, pensate al
25:08covid, dove le foreste non c'erano
25:10ovviamente è stato molto molto più
25:13impattante, quindi ricordiamoci che lo
25:15facciamo perché è necessario per la vita
25:19sul pianeta, ma anche per la nostra
25:21qualità della vita. Grazie a voi. Grazie
25:23a lei Presidente, è prestissimo. Ancora
25:26una piccolissima pausa pubblicitaria e
25:28poi ci dedichiamo interamente al nostro
25:30territorio, partiamo con la redazione
25:32del Far Online che ci racconta un po'
25:34le ultime della settimana, tra poco.
25:39Bentornati a non solo Roma, ultima
25:41mezz'ora della nostra trasmissione
25:43interamente dedicata al territorio,
25:45partiamo come facciamo tutti i venerdì
25:47con il nostro approfondimento nella
25:49parte del litorale del Lazio, insieme
25:52alla redazione del Far Online, il Far
25:55Online chiedo scusa, il quotidiano
25:56telematico che ci consente ogni giorno di
25:59restare informati. Buongiorno al direttore
26:01Angelo Perfetti. Buongiorno, buongiorno a te
26:05e ovviamente a tutti coloro che ci stanno
26:06guardando. Grazie direttore per essere
26:09insomma ancora una volta in nostra
26:11compagnia. Allora oggi partiamo con una
26:13polemica o meglio era partita con una
26:16polemica, poi si è trasformata in una
26:19tragedia, il che fa ancora più rabbia
26:21perché andiamo ad Ostia. Andiamo ad
26:24Ostia dove dopo otto giorni di
26:27patimento in ospedale un anziano che era
26:31caduto sulla pista ciclabile purtroppo
26:34è deceduto, è morto, quindi una vittima
26:37di che cosa? Possiamo dire una vittima
26:40dell'incuria, in realtà ne avevamo
26:42parlato del fatto che si fanno queste
26:44piste ciclabili chilometri e chilometri
26:47che sono bellissime, che passano in
26:51mezzo a dei o accanto a lungomare come
26:54in questo caso, in mezzo alle pinete
26:56collegano città intere, quindi il concetto
26:59è bello, peccato però che poi manchi la
27:02manutenzione, quindi si inaugurano opere
27:04che poi non si riescono a mantenere in
27:07sicurezza. Questo signore
27:10consideriamo che aveva il casco, quindi
27:13si era premunito, poverino, per cercare
27:16anche di essere protetto in caso di
27:19incidenti. Era sulla pista ciclabile,
27:22quindi era in una parte anch'essa che
27:25doveva essere protetta. Ora, per carità,
27:29le cose accadono, la vita può portare
27:32anche a delle morte improvvise, però è
27:34certo che poter recriminare, magari senza
27:39averne nemmeno la certezza assoluta, ma
27:41comunque poter recriminare sul fatto che
27:43queste piste ciclabili sono o piene di
27:46sabbia, o piene di rovi, o piene di buche,
27:50o con l'asfalto non adeguato, o con le
27:53pozze d'acqua nel momento in cui piove,
27:55è una cosa che oggettivamente è
27:57inaccettabile. Inaccettabile ancor più
27:59quando ci troviamo a scrivere di persone
28:02che muoiono. Io voglio dire una cosa,
28:04chiudendo questo segmento,
28:07non è che i giornalisti fanno gli
28:09uccelli del malogorio, non è che gli
28:12giornalisti raccontano cose sperando che
28:15poi accada la notizia. Il problema è
28:18proprio il contrario, che i giornalisti
28:20per mestiere le cose le vedono, le vedono
28:22prima, perché vanno in giro appunto per
28:26cercare di controllare cosa non va. I
28:29giornalisti sono quelli che danno voce a
28:32coloro che protestano e che hanno visto
28:34cose che non vanno e che chiaramente
28:36nessuno le ascolta perché il potere
28:39costituito tende a mettere la
28:42sordina, diciamo così, alle
28:44proteste dell'ultimo arrivato,
28:47dell'associazione Dalde Itali o anche se
28:50vogliamo dell'opposizione politica che
28:52risulta essere sempre un disturbo.
28:55Quindi non è che siamo delle cassandre
28:57che sappiamo che poi accadranno delle
29:00cose, è che le vediamo prima le cose che
29:02non vanno, le denunciamo.
29:04Assolutamente sì. Direttore io ti
29:07cito un insomma un episodio che è molto
29:10lontano nel tempo e sono sicura che tu
29:12conoscerai assolutamente. Disastro del
29:14Vaillant, sei mesi prima che la diga
29:16entrasse in funzione una giornalista, la
29:18Merlin, aveva denunciato che quella diga
29:21era pericolosa e che ci sarebbe potuta,
29:23insomma potrebbe, avrebbe potuto
29:25scatenarsi una tragedia e così è stato.
29:28Ovviamente non penso che la Merlin
29:30fosse una cassandra come hai giustamente
29:32detto tu, ma aveva forse studiato?
29:35Certo, era andata sul posto, aveva visto,
29:37aveva parlato con le persone, aveva visto
29:40le criticità, le aveva sollevate.
29:42Invece di trincerarsi dietro il muro del
29:46sono solamente attacchi predestuosi, sono
29:50polemiche che non portano a niente, forse
29:52magari una verifica avrebbe in quel caso
29:56evitato una tragedia enorme, ma tante
29:58piccole tragedie familiari perché poi la
30:01tragedia enorme perché ha coinvolto, il
30:03vaionta ha coinvolto l'intera nazione,
30:05ma pensiamo alla famiglia di questa
30:07persona è tanto quanto, è una tragedia
30:10enorme la scomparsa di un, per nulla poi
30:13capito, per una cosa che si poteva, si
30:15poteva evitare.
30:17Diciamo che non vale nemmeno più il detto
30:21se ci scappa il morto intervengono,
30:24questo è molto molto triste. Una volta si
30:26diceva non intervengono mai finché non
30:28ci scappa il morto. Esatto. Forse negli
30:31anni 70. Un modo di dire triste ma era così.
30:34Adesso bisognerà capire come evolve.
30:38Adesso bisognerà capire come evolve però
30:41questa situazione. E noi ci staremo sopra, come
30:43fare online ci staremo sopra.
30:45Assolutamente sì perché c'è chi parla di
30:46rifiuto speciale, no non si poteva
30:48intervenire, insomma staremo ovviamente a
30:51vedere purtroppo come evolve questa
30:53tragedia, davvero un dramma dei nostri
30:56tempi, aggiungo. Torniamo invece a parlare
30:59un po', non so direttore come lo vogliamo
31:01definire, disagio giovanile questo? Non so,
31:04è un tema che abbiamo trattato. Un altro
31:07dramma purtroppo dei nostri tempi perché
31:11la notizia è che alcuni ragazzi,
31:15sottolineo tre giovani di cui due minorenni,
31:19uno di 16, uno di 17 anni, l'altro di 21,
31:23insomma poco più grande, pensate un po'
31:26che storia. Per una notizia,
31:29la notizia la facciamo noi, per una
31:31bicicletta che era stata prestata, che
31:34era stata rubata e quindi non era stata
31:36restituita, si chiedeva il compenso. Dato
31:40che il ragazzetto di 19 anni non
31:43aveva i soldi per poter restituire il
31:46quantum della bicicletta, allora loro
31:48che hanno pensato bene di andare a
31:50minacciarlo. Quella foto che avete appena
31:52fatto vedere è ciò che è stato trovato
31:55nelle mani di questi ragazzini di 16 e
31:5717 anni. Coltelli, una pistola che non è
32:01finta, attenzione, quella è ad aria
32:02compressa, quindi non è considerata un'arma
32:05come una vera e propria pistola calibro
32:0822, calibro 7,65 o calibro 9 per quelle
32:12che sono un po' più importanti, ma
32:15comunque fa male e insieme alla pistola
32:18e a quei coltelli che vedete che non sono
32:20per niente dei coltellini diciamo quelli
32:24svizzeri apri tutto, c'era anche della
32:27droga. Ora, pensare che dei ragazzi che
32:31per una bicicletta che non è stata
32:33restituita arrivano a sparare con una
32:35pistola, che adesso a 16 anni è quella
32:38ad aria compressa, a 18 quale sarà? A 20
32:40quale sarà? Con due coltellacci in tasca.
32:44È una generazione, quella dei 16 anni,
32:47che tratta la violenza come pane
32:49quotidiano, non è più l'eccezione.
32:52L'eccezione diventa il ragazzo per bene,
32:54il ragazzo che studia, la comitiva che fa
32:57al massimo la birra tra amici e si
33:00diverte.
33:01Quella è l'eccezione, quello che prima
33:03era la regola. Adesso la regola è
33:05violenza, coltelli, pistole. Non va bene,
33:10è chiaro che non va bene, è chiaro che
33:12c'è un problema culturale dietro, è
33:14chiaro che c'è, come dicevi te all'inizio,
33:16un disagio giovanile che lo Stato non
33:18riesce a intercettare. Dal mio punto di
33:20vista, che frequento anche le famiglie
33:23di coloro che hanno questo tipo di
33:25problemi, perché noi, tante volte la
33:28gente non lo sa che cos'è il mestiere
33:31giornalista. Il mestiere giornalista non è
33:32solo raccontare le cose che accadono, è
33:35parlare con le famiglie delle persone
33:37che hanno problemi di tossicodimendenza,
33:39parlare con le famiglie sfrattate, è
33:41parlare sì col vescovo, con l'assessore,
33:45con l'onorevole, ma è parlare anche con
33:49chi è stato arrestato, con l'avvocato di
33:52chi è stato arrestato e entrare dentro
33:54le storie. Noi spesso le raccontiamo.
33:56E che fa molto male spesso.
33:59Fa male perché ti rendi conto che dal
34:02nostro punto di vista l'unica cosa che
34:04possiamo fare è dargli voce, che è già
34:06tanto per carità, però non è risolvere i
34:09problemi. Beh, questi disagi si
34:13scontrano con un sistema che sulla carta
34:16è perfetto, pieno di strutture. Penso a
34:20zerde, penso ai disabili adulti, penso ai
34:25centri di antiviolenza, no? Sulla carta
34:29abbiamo tutto. Poi però quando vai nel
34:33dentro al problema, al massimo trovi la
34:37prima interfaccia.
34:39Dopodiché se riesci a risolvere bene,
34:41se no sei abbandonato a te stesso. Perché?
34:44Per risolvere i problemi che mancano i
34:47fondi, mancano i mezzi,
34:50mancano le strutture, quindi manca il
34:52personale. Ma possiamo in una nazione
34:56che ci dà, che ci impone tasse agli
35:01imprenditori, e io lo so bene, anche oltre
35:04il 50%, ai lavoratori dipendenti
35:07idem, che ci impone tasse che risalgono
35:10ancora all'epoca della guerra per quanto
35:13riguarda la benzina, ma possiamo noi
35:16accettare che la risposta sia sempre
35:20non ci sono risorse? In teoria no, in
35:23pratica per quale motivo scendiamo in
35:25piazza? Per la Roma, per la Lazio, per la
35:28nazionale? No, queste sono le, diciamoci
35:32la verità, le piazze le riempiamo per
35:35queste cose qui, per i concerti.
35:37Sì, forse abbiamo voglia di evadere
35:39proprio perché siamo schiacciati e
35:41stressati da questo sistema, ma forse
35:44dai nostri antipaticissimi cugini
35:47francesi dovremmo imparare a scendere in
35:49piazza per le pensioni, per il lavoro,
35:52per l'assistenza sociale, per
35:55il welfare, cosa che non facciamo e non
35:57parlo di questo governo, io parlo in
35:59generale proprio della classe politica
36:01italiana che da 30 anni a questa parte
36:03ci ha ridotto così. E tra le altre cose ci
36:06ha portato anche a non credere più poi
36:07nella politica, no? Perché basterebbe
36:09guardare i dati di affluenza, anche
36:11quello è un tema, no? Secondo me.
36:13Direttore, ecco, visto che ci rimane un
36:15minuto circa a disposizione, ti lascio
36:17concludere, però concludiamo con un bel
36:20progetto in questo caso, dai. Sì,
36:22concludiamo con un bel progetto che
36:24però riguarda sempre cose purtroppo
36:26negative, cioè l'udopatia. È un progetto
36:30che il comune di Fiumicino sta facendo
36:32ed è meritorio anche un progetto pilota
36:34per anche altri comuni che vogliano
36:37istituire delle task force di aiuto a
36:40queste persone che sono avviluppate in
36:43questo baratro che è la ludopatia, perché
36:47c'è un'alta incidenza soprattutto di
36:50giovani.
36:51Allora, noi sappiamo che ci sono
36:54generazioni antiche, diciamo, no? Cioè i
36:58vecchietti, come gli diciamo oggi, ah, quel
37:00vecchietto si è giocato tutta la pensione.
37:02Purtroppo questa cosa sta accadendo
37:04sempre più spesso, se le giocano al bingo
37:06se le giocano alle slot machine, se le
37:09giocano lì dove possono andare in
37:12presenza. Dov'è il rischio per i giovani?
37:14È che giocano là dove invece c'è il
37:17mezzo informatico ad aiutarli. Quindi i
37:20giovani magari al bingo non ci vanno
37:22perché, oppure ci vanno, ma comunque in
37:25maniera minore degli anziani, però hanno
37:28il telefonino in mano, si collegano, giocano
37:30e magari hanno appena trovato un lavoro
37:33e si giocano tutto quello che hanno
37:35trovato lì, oppure hanno delle esigenze
37:39di come, mettiamo anche solamente la
37:42voglia di fumare, no? Che ha un costo
37:44mensile e se tu non riesci a recuperare
37:47quel costo, magari quel costo che hai
37:49perso per il gioco, pensi di rivincerlo
37:53al gioco e quindi ti indebiti ancora e
37:56quindi poi vai a finire nelle mani di
37:58persone che gli scrupoli certo non se le
38:01fanno. Quindi l'anidropatia non è più
38:03solo una cosa degli anziani, non è più
38:05solo una cosa dei giocatori incalliti di
38:07poker, è una cosa che riguarda anche i
38:09ragazzini che la paghetta se la giocano
38:12col telefonino, magari ha i siti online
38:16che gli promettono di restituirgli in
38:18cambio, non so, mille euro in bitcoin.
38:21E' vero. E' un dramma anche questo. E' un
38:24dramma anche questo assolutamente perché
38:26poi ne va ovviamente anche delle, ci sono
38:29dietro delle famiglie poi, no? Insomma
38:32dimentichiamo anche questo quando si
38:33tratta purtroppo di giovani.
38:37Ebbene ha fatto il comune che è un'istituzione
38:39a intervenire per cercare, cioè le istituzioni
38:42questo devono fare anche, no? Non guardare
38:45il basso, ma intervenire per cercare poi
38:47di metterci in mano,
38:48purché non ci si scontri poi dopo con la
38:50carenza di risorse che blocca tutto.
38:53Di cui abbiamo parlato. Ovviamente invito
38:55i nostri delle spettatori ad approfondire
38:57appunto questo tema legato a un progetto
38:59che, insomma, sta andando avanti grazie
39:01al comune di Fiumicino e che il Faro
39:03Online ha spiegato benissimo. Grazie
39:05davvero direttore, a venerdì prossimo
39:07allora. Grazie a voi, un saluto a tutti,
39:10comunque vediamo positivamente la vita
39:12che da qualche parte l'aspetto positivo
39:15c'è. Assolutamente sì, grazie ancora e
39:17grazie ovviamente alla redazione
39:19preziosissima del Faro Online. Ci
39:21fermiamo per una brevissima pausa
39:23pubblicitaria e concludiamo poi la nostra
39:25puntata andando a Frosinone, a stra poco.
39:30Bentornati a Non Solo Roma, concludiamo
39:32questa puntata come facciamo tutti i
39:34venerdì, andando a Frosinone. Con noi
39:37oggi c'è il condirittore di Frosinone
39:39News, Roberta Dipucchio, che è già pronta
39:42a raccontarci tutte le ultime della
39:44novità a partire, come sempre, dalla
39:46cronaca. Buongiorno a te Roberta.
39:48Buongiorno a te Elisa e come sempre un saluto
39:51a chi ci segue.
39:52Grazie, è un piacere per noi averti qui
39:54come sempre. Allora, partiamo parlando
39:58insomma di un caso abbastanza
39:59emblematico per il Frosinate che
40:03termina, forse non si sa, con una
40:05condanna a 20 anni di carcere. Lascio a
40:07te i dettagli.
40:09Sì, un caso emblematico, forse uno dei
40:12casi che negli ultimi anni ha scosso di
40:14più la cronaca di Frosinone e dell'intera
40:17provincia. Parliamo dell'omicidio di
40:19Via Aldomoro. Era il 9 marzo dello
40:22scorso anno, il 9 marzo del 2024, un
40:24sabato sera come in tanti, quando
40:27all'interno dello Shake Bar, uno dei
40:29locali della Movida, più frequentati e
40:31più noti del centro di Frosinone, si
40:34consumò un delitto. Ecco, come stai
40:36mostrando con queste immagini, il corpo
40:39a terra di un giovane albanese, Kazmi
40:42Kazem, a 27 anni, rimarrà impresso nella
40:45mente delle centinaia di persone che a
40:47quell'ora, all'ora più o meno dell'aperitivo,
40:49affollavano la zona. Nella giornata di
40:52mercoledì, il 19 febbraio, quindi poco
40:55più di un anno dopo il delitto dello
40:57Shake, è arrivata la condanna, 20 anni in
41:01primo grado, per il killer dello Shake Bar.
41:04Reconfesso Michele Azzacca, 24 anni,
41:07albanese anche lui, come la vittima e
41:10sono state accolte le richieste del
41:12pubblico ministero, considerato il rito
41:14abbreviato, 20 anni è il massimo della
41:17pena. La giustizia è fatta, ma ovviamente
41:21questo episodio ha scosso quella che era
41:24l'idea di Frosinone come città, sì, in
41:27cui c'è criminalità, ma comunque come
41:29una città più sicura rispetto a tante
41:32altre. In realtà è stato un pugno in
41:34faccia questo episodio per farci capire
41:36che non era così, perché se ci sono
41:38persone armate che vanno in giro in un
41:41locale pieno di gente, il video di quei
41:43ragazzi e di quelle famiglie che gridavano
41:45e si nascondevano sotto i tavoli, rimarrà
41:47comunque per sempre nelle nostre memorie
41:49e ci farà capire che purtroppo neppure
41:52Frosinone è più quella città tranquilla e
41:54sicura che pensavamo. Assolutamente sì,
41:58infatti io ancora ho le immagini impresse
42:00delle persone che stavano mangiando,
42:02magari un panino, magari ecco come hai
42:04detto tu facendo un aperitivo, che si
42:05sono nascoste sotto al tavolo. Io ricordo
42:07c'erano anche bambini presenti addirittura
42:09dentro al locale, Roberta, è vero? C'erano
42:12bambini, furono esplosi sei colpi
42:15d'arma da fuoco in mezzo a tanta gente,
42:17uno mortale raggiunse Casme, maschi tre
42:20i suoi connazionali, il fratello della
42:22vittima, rimasero feriti e quei colpi,
42:25quei sei colpi avrebbero potuto centrare
42:27chiunque perché sono stati esplosi
42:29comunque in pieno centro quando c'era
42:32ancora tanta gente. Sì, verissimo, ecco
42:37devo dire questo omicidio che ha fatto
42:39davvero molto scalpore, che ha insomma
42:42dato effettivamente una bella botta
42:45alla provincia di Frosinone. Andiamo a
42:47trattare anche un altro tema, qui
42:49Roberta ti dico ci prendiamo forse
42:51qualche minuto in più perché sembra
42:53essere una piaga che non si estingue
42:55quella delle truffe alle persone
42:57fragili, prevalentemente gli anziani e tu
42:59qui ci racconti due diverse storie che
43:02però insomma sono emblematiche
43:05anche queste allo stesso modo.
43:07Sì, un reato odioso tanto quanto
43:10forse in abitazione ma come hai detto
43:12tu, qui forse ancora più odioso perché
43:14le vittime sono anziani, persone
43:16in difese, persone che si fidano e la
43:19cosa più brutta è che si falleva proprio
43:22sui loro affetti perché tutte le truffe
43:25messe a segno da anni degli anziani, in
43:27particolare le ultime due che abbiamo
43:28raccontato nel corso di questa settimana
43:30una a Castro De Voci, un'altra a Ripi
43:34sono state messe a segno con la stessa
43:37tecnica, cioè la prima informando un
43:39anziana di un fantomatico incidente di
43:41suo figlio, un falso carabiniere
43:43l'ha raggiunta telefonicamente
43:45dicendole che avrebbe dovuto consegnare
43:47denaro per evitare conseguenze più gravi
43:50per il figlio come ad esempio il carcere
43:52e ovviamente una mamma anziana
43:54impaurita, la prima cosa che purtroppo
43:57fa magari poi è aiutare il figlio e
43:59quindi in questo caso ha consegnato il
44:01denaro ai malviventi che si sono regati a
44:03casa sua, salvo poi accorgersi che per
44:06fortuna il figlio non avesse avuto alcun
44:08incidente ma che lei fosse rimasta
44:10vittima di una truffa. Insieme hanno
44:12chiamato i carabinieri che hanno avviato
44:13le indagini, stessa cosa per il caso di
44:16Ripi, qui invece la donna è stata
44:19contattata con un messaggio WhatsApp di
44:22ovviamente un truffatore che fingiva di
44:24essere suo figlio, le chiedeva di aver
44:27bisogno di denaro urgente per delle cose
44:29da fare, la donna si è arriccata
44:31all'ufficio costale, ha ricaricato una
44:33poste pay per circa 1300 Euro, ovviamente
44:36quei soldi non sono mai andati al figlio
44:38ma cosa mi preme dire riguardo questo
44:41truffe agli anziani? Ci sono tante campagne
44:43le stanno facendo anche gli stessi
44:44carabinieri nei centri anziani eccetera
44:47ma quello che secondo me deve passare è
44:49che dobbiamo essere noi a informare i
44:52nostri anziani, i nonni, gli zii, cioè
44:55dialogare, spiegare loro quale sono
44:58queste tecniche di truffa è fondamentale
45:00perché ovviamente magari delle campagne
45:02sui social ma quanti anziani possono
45:04raggiungere, quanti ottantenni o
45:06novantenni utilizzano i social? Molti
45:09spesso sono soli. Ma no, mia nonna non c'è là,
45:11mia nonna non c'è là a WhatsApp. E mia nonna
45:13che forse ci sta guardando neanche, c'è
45:15là, però non cade nelle truffe per
45:19fortuna perché comunque tutti i giorni
45:21magari ecco io e te facendo questo lavoro
45:23le bombardiamo e quindi comunque
45:25spieghiamo loro quali sono le tecniche
45:27addirittura la mia l'altro giorno ha
45:30detto che la vanno truffata i tecnici
45:31della caldaia che invece erano veri
45:33però talmente terrorizzate che forse
45:37riescono ad essere messe più in guardia
45:40quindi secondo me il messaggio che deve
45:42passare è che proprio dobbiamo essere noi
45:44a sensibilizzare i nostri anziani ben
45:46vengano le campagne dell'arma dei
45:48carabinieri ma se noi non spieghiamo
45:51quali sono queste tecniche i nostri
45:53anziani continueranno a cadere è vero
45:55anche che negli ultimi giorni ci sono
45:57stati anche tantissimi tentativi di
45:58truffa che non sono andati a buon fine
46:00proprio perché molti anziani sono
46:02riusciti a comprendere hanno allestato
46:04i carabinieri piuttosto che i figli e
46:06quindi non sono andate a buon fine
46:08quindi questo secondo me è anche un
46:10segnale positivo però purtroppo ce ne
46:13sono tanti che come le ultime due invece
46:15vanno a segno però c'è da dire anche
46:17un'altra cosa Roberto io questo lo dico
46:19con estrema onestà no se a me
46:21chiamassero e mi dicessero vabbè mio
46:23figlio è piccolo no se mi chiamassero
46:25mi dicessero guarda è successo qualcosa
46:26a tuo figlio se non mi prende un infarto
46:28in diretta al telefono anche io forse
46:31potrei per un attimo credere che sia
46:33vero ok quindi questi truffatori hanno
46:36ingegnato secondo me delle tecniche
46:38talmente tanto raffinate che molto
46:40spesso non si possono neanche biasimare
46:42gli anziani dire ma sono persone
46:44assolutamente cioè ci sanno fare
46:47questo il problema magari è importante
46:50anche far capire che nessun carabiniere
46:52o avvocato va in casa per chiedere soldi
46:55o gioielli per evitare il carcere o
46:58altre conseguenze e quindi il caso vuole
47:01sempre che bisogna chiamare magari un
47:03figlio piuttosto che un nipote per
47:05accertarsi di quanto accaduto o le stesse
47:07forze dell'ordine è vero esattamente così
47:10e devo dire però Roberto noi concludiamo
47:13con una storia bellissima no che vede
47:16protagonista ancora una volta un anziano
47:18però questa cioè faremo fatica forse a
47:21raccontarla perché davvero ti smuove no
47:24delle corde profonde una storia da libro
47:28cuore che abbiamo dato in esclusiva è
47:31emozionato davvero i nostri lettori
47:33perché i retroscena non sono positivi
47:37però c'è un bell'etofine di quelli che
47:39vorremmo raccontare più spesso questo
47:41anziano 95 anni di supino ha perso la
47:45moglie la scorsa settimana qualche sera
47:48fa era solo in casa in via selvotta ha
47:51sentito dei rumori provenienti dal
47:53portone si è spaventato ed ha chiamato i
47:55carabinieri temendo che ci fossero i
47:57ladri i carabinieri sono subito arrivati
47:59nella sua abitazione hanno insomma
48:01attenzionato la zona hanno visto che il
48:03portone non presentava segni di
48:05frazione particolari per cui lo hanno
48:07rassicurato ma poi fermandosi a parlare
48:10con lui si sono accorti che in realtà
48:12questo anziano ostre ad essere
48:14terrorizzato era forse tremendamente solo
48:18hanno parlato un po con lui dopodiché
48:20sono riusciti a mettersi in contatto con
48:22il figlio che risiede all'estero in
48:25Francia e hanno compreso quanto era
48:28accaduto cioè hanno compreso che la mamma
48:31di questo ragazzo e quindi la moglie del
48:3395enne fosse deceduta da pochi giorni e
48:36che lui evidentemente oltre ad avere
48:39paura dei ladri perché sicuramente aveva
48:41sentito questi rumori ma magari aveva
48:44proprio paura di essere rimasto da solo
48:46in quella casa che forse per tanti anni
48:48era stata famiglia, condivisione invece
48:50si è ritrovato lì da solo a 95 anni e
48:54la cosa bella è stata che i militari
48:57dell'arma non si sono fermati soltanto a
48:59quello che era il loro lavoro formale
49:01cioè dopo l'intervento sono andati via
49:03sono rimasti lì, lo hanno ascoltato, hanno
49:05compreso che ci fosse un disagio e
49:07quindi hanno avvisato il figlio che ha
49:09comunicato loro che sarebbe tornato a
49:11casa il più presto per fare compagnia al
49:13papà ma soprattutto per capire come
49:15aiutarlo perché magari ecco anche qua
49:17tante volte gli anziani per non essere
49:20invadenti, per non dare fastidio, per non
49:22disturbare, magari questo 95 anni al
49:24figlio non aveva detto assolutamente
49:26nulla, non aveva detto di sentirsi solo
49:28non aveva detto di avere paura di
49:30rimanere in quella casa da solo e quindi
49:33comunque oglie tu fine perché sicuramente
49:35adesso avrà vicino suo figlio e
49:37sicuramente magari adesso verrà anche
49:39aiutato ad affrontare questo momento
49:41assolutamente sì ma poi mi piace anche
49:44sottolineare come tanti i nostri
49:47professionisti come hai detto giustamente
49:48tu non si fermano soltanto a fare il
49:50loro lavoro ma vanno a fondo capiscono
49:52che c'è un problema dal punto di vista
49:54emotivo dal punto di vista psicologico
49:56allora insomma si allargano anche un po'
49:59a fare a fare altro no sostanzialmente
50:01quindi è davvero una storia stupenda che
50:04ci fa molto piacere perché tu hai
50:05condiviso con noi Roberta ovviamente
50:08ringrazio di cuore la redazione di
50:10Frosinone News e vi aspetto venerdì
50:12prossimo allora qui a non solo Roma
50:15grazie a voi come sempre a venerdì un
50:18piacere nostro grazie davvero e di nuovo
50:21ringraziamo ovviamente tutte le redazioni
50:23dei quotidiani telematici che ci aiutano
50:25un po' no a raccontarvi le notizie del
50:27territorio ogni settimana qui a non solo
50:30Roma noi ci fermiamo qui ringrazio la
50:32regia quest'oggi unica a cura di Matteo
50:35Lopini e vi aspetto lunedì prossimo
50:37lunedì anzi alle 13 con un'altra diretta
50:40saremo sempre qui sul canale 14 per
50:42Radio Roma News grazie ancora a tutti
50:44voi e buona giornata
50:48a non solo Roma le notizie dalla regione
50:51con Elisa Mariani

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