La Val Passiria, a un’oretta di distanza da Merano, è una meraviglia dell’Alto Adige che vale la pena di visitare, e non solo per praticare sci. Ci sono infatti piccoli paesini incantati come Plan, una vera e propria perla alpina dove la mobilità è gentile, o come San Martino in Passiria, dove si trovano trattorie storiche come la locanda sudtirolese Lamm, e dove, tra le case, si può ammirare l’unico vigneto della Val Passiria: la cantina Passir. iODonna è stata proprio a San Martino in Passiria e a Plan: ecco la nostra cronaca di viaggio.
[caption id="attachment_2505767" align="aligncenter" width="1024"] Un cavallo a Plan (Pfelders) in Val Passiria, Alto Adige (Foto di Eleonora Giovinazzo)[/caption]
Mangiare nella trattoria storica Lamm Mitterwirt a San Martino
La trattoria Lamm Mitterwirt esiste dal 1777. A gestirla è la famiglia Fontana, composta da Arnold e Hildegard, e dai figli Thomas e Alexander. Hildegard, cuoca autodidatta, è la prima cuoca della Val Passiria ad aver ottenuto 1 cappello e 13 punti nella guida gastronomica Gault Millau. In questa trattoria storica l’uso responsabile di prodotti locali ha una grande importanza.
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[caption id="attachment_2505752" align="aligncenter" width="1024"] Arnold Fontana nella stube della trattoria Lamm Mitterwirt a San Martino in Passiria (Foto di Eleonora Giovinazzo)[/caption]
Arnold Fontana, a cui si illuminano gli occhi mentre racconta la sua storia, ha rilevato il locale dai genitori quando aveva diciannove anni. Due anni dopo ha trovato l’amore, Hildegard, che da cuoca autodidatta si dedica da anni con passione alla creazione di piatti genuini e accostamenti di sapori eccezionali. Nel 2022 hanno ristrutturato il locale, restituendogli la sua anima, ricostruendo la Stube principale con la boiserie recuperata in un maso contadino della Val Passiria. La stufa a legna viene ancora oggi accesa a mano. Il calore che emana e l’accoglienza che si respira in un questa trattoria a gestione familiare, la rende un posto del cuore difficile da dimenticare.
[caption id="attachment_2505761" align="aligncenter" width="1024"] Praline ripiene di formaggio di capra al forno su carpaccio di rape rosse e gelatina di mele (Foto di Eleonora Giovinazzo)[/caption]
Di questa locanda, che si trova sulla piazza principale di San Martino in Passiria, si hanno le prime testimonianze scritte nel XVII secolo. Un secolo più tardi diventata celebre perché amata dall’eroe dell’insurrezione popolare tirolese di inizio Ottocento Andreas Hofer. E, sempre tra queste pareti, si svolgevano gli interrogatori ai ribelli da parte dei Bavaresi, che avevano occupato il Tirolo appoggiati da Napoleone. Mangiare qui equivale a fare un viaggio nella storia e nella cucina altoatesina, tra tradizione e reinterpretazione. Particolarmente apprezzati tra i piatti vegetariani sono i canederli alla rapa rossa, le praline ripiene di formaggio di capra al forno su carpaccio di rape rosse e gelatina di mele e ravioli integrali fatti in casa ripieni di gorgonzola biologico della Val Passiria, crema di zucca e burro fuso di noci. Una goduria per gli occhi e per il palato.
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Fare una visita guidata nell’unico vigneto della Val Passiria: la cantina Passir
A pochi passi dalla trattoria storica Lamm Mitterwirt si trova il primo e unico vigneto della Val Passiria: quello della cantina Passir. È stato avviato nel 2012 e si tratta di tre ettari di vigneti. Una parte del vigneto è tra le case, al centro di San Martino in Passiria, con le montagne sullo sfondo. La sommelier Sonja Zehani ci ha accompagnato, con una passione e un entusiasmo contagiosi, in una visita guidata alla scoperta del vigneto e dei vini prodotti dalla cantina. I loro vini si possono comprare solo sul luogo e non vengono spediti, qualcosa di unico nell’era delle spedizioni in tutto il mondo.
[caption id="attachment_2505754" align="aligncenter" width="1024"] Sonja Zehani nel vigneto di San Martino in Passiria, cantina Passir (foto di Eleonora Giovinazzo)[/caption]
La cantina Passir produce 15mila bottiglie l’anno e il costo delle bottiglie va dai 16 ai 32 euro. «Non si deve mai dimenticare che il vino si beve un pezzo di terra di un paese» ci tiene a sottolineare poeticamente Zehani. La cantina ha partecipato tre volte al Piwi Wine Award International, conquistando per la terza volta consecutiva la medaglia d’oro per il vino Solaris. Tra gli ottimi vini di loro produzione ci sono anche il Kerner e lo Chardonnay. Da provare assolutamente.
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Ciaspolata ...
[caption id="attachment_2505767" align="aligncenter" width="1024"] Un cavallo a Plan (Pfelders) in Val Passiria, Alto Adige (Foto di Eleonora Giovinazzo)[/caption]
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La trattoria Lamm Mitterwirt esiste dal 1777. A gestirla è la famiglia Fontana, composta da Arnold e Hildegard, e dai figli Thomas e Alexander. Hildegard, cuoca autodidatta, è la prima cuoca della Val Passiria ad aver ottenuto 1 cappello e 13 punti nella guida gastronomica Gault Millau. In questa trattoria storica l’uso responsabile di prodotti locali ha una grande importanza.
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[caption id="attachment_2505752" align="aligncenter" width="1024"] Arnold Fontana nella stube della trattoria Lamm Mitterwirt a San Martino in Passiria (Foto di Eleonora Giovinazzo)[/caption]
Arnold Fontana, a cui si illuminano gli occhi mentre racconta la sua storia, ha rilevato il locale dai genitori quando aveva diciannove anni. Due anni dopo ha trovato l’amore, Hildegard, che da cuoca autodidatta si dedica da anni con passione alla creazione di piatti genuini e accostamenti di sapori eccezionali. Nel 2022 hanno ristrutturato il locale, restituendogli la sua anima, ricostruendo la Stube principale con la boiserie recuperata in un maso contadino della Val Passiria. La stufa a legna viene ancora oggi accesa a mano. Il calore che emana e l’accoglienza che si respira in un questa trattoria a gestione familiare, la rende un posto del cuore difficile da dimenticare.
[caption id="attachment_2505761" align="aligncenter" width="1024"] Praline ripiene di formaggio di capra al forno su carpaccio di rape rosse e gelatina di mele (Foto di Eleonora Giovinazzo)[/caption]
Di questa locanda, che si trova sulla piazza principale di San Martino in Passiria, si hanno le prime testimonianze scritte nel XVII secolo. Un secolo più tardi diventata celebre perché amata dall’eroe dell’insurrezione popolare tirolese di inizio Ottocento Andreas Hofer. E, sempre tra queste pareti, si svolgevano gli interrogatori ai ribelli da parte dei Bavaresi, che avevano occupato il Tirolo appoggiati da Napoleone. Mangiare qui equivale a fare un viaggio nella storia e nella cucina altoatesina, tra tradizione e reinterpretazione. Particolarmente apprezzati tra i piatti vegetariani sono i canederli alla rapa rossa, le praline ripiene di formaggio di capra al forno su carpaccio di rape rosse e gelatina di mele e ravioli integrali fatti in casa ripieni di gorgonzola biologico della Val Passiria, crema di zucca e burro fuso di noci. Una goduria per gli occhi e per il palato.
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Fare una visita guidata nell’unico vigneto della Val Passiria: la cantina Passir
A pochi passi dalla trattoria storica Lamm Mitterwirt si trova il primo e unico vigneto della Val Passiria: quello della cantina Passir. È stato avviato nel 2012 e si tratta di tre ettari di vigneti. Una parte del vigneto è tra le case, al centro di San Martino in Passiria, con le montagne sullo sfondo. La sommelier Sonja Zehani ci ha accompagnato, con una passione e un entusiasmo contagiosi, in una visita guidata alla scoperta del vigneto e dei vini prodotti dalla cantina. I loro vini si possono comprare solo sul luogo e non vengono spediti, qualcosa di unico nell’era delle spedizioni in tutto il mondo.
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La cantina Passir produce 15mila bottiglie l’anno e il costo delle bottiglie va dai 16 ai 32 euro. «Non si deve mai dimenticare che il vino si beve un pezzo di terra di un paese» ci tiene a sottolineare poeticamente Zehani. La cantina ha partecipato tre volte al Piwi Wine Award International, conquistando per la terza volta consecutiva la medaglia d’oro per il vino Solaris. Tra gli ottimi vini di loro produzione ci sono anche il Kerner e lo Chardonnay. Da provare assolutamente.
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Ciaspolata ...
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