• 4 giorni fa
L'Europa riuscirà a tenere il passo di Stati Uniti e Cina in settori cruciali - e strategici - come quelli delle automobili e dell'intelligenza artificiale? In un periodo difficile come questo - considerando anche la guerra in Ucraina che va avanti da ormai quasi tre anni - il futuro nel Vecchio Continente appare plumbeo.
Il lancio di DeepSekk (qui il nostro sondaggio) e i numeri difficili del comparto automotive, hanno aperto una delicata discussione su quello che potrebbe essere il futuro di un'Europa sempre più schiacciata tra Pechino e Washington.
Chi si è detto pessimista a riguardo è Giancarlo Marcotti, l'esperto finanziario che è stato ospite di una puntata andata in onda sul canale YouTube di Money.it dove si è parlato delle prossime mosse di Ursula von der Leyen, la presidente della Commissione europea fresca di riconferma a Palazzo Berlaymont.
Marcotti addirittura ha evocati scenari simili alla crisi del '29, puntando il dito contro il Green Deal e la decisione dell'Unione europea di bandire a partire dal 2035 della vendita in territorio comunitario di auto a motore endotermico.
“Probabilmente nel centenario della più famosa crisi economica del mondo - ha spiegato l'analista - ci ritroveremo in una situazione analoga a quella di cento anni fa, ma secondo alcuni moltiplicata all'ennesima potenza”.
Sulle auto così Marcotti auspica delle novità visto che stiamo parlando probabilmente del “comparto più importante per l'economia europea sia per il numero di persone impiegate sia per il prodotto, quindi per questo andiamo incontro a una crisi epocale perché andiamo a toccare un settore nevralgico”.
Un altro campo dove l'Europa al momento è molto indietro rispetto a Stati Uniti e Cina è quello dell'intelligenza artificiale, anche se in questo caso Giancarlo Marcotti si è detto più possibilista in merito a un miglioramento da parte dell'Ue.
“Il fatto che i cinesi abbiano dimostrato che si possono raggiungere dei buoni risultati anche senza investimenti faraonici come quelli annunciati da Trump - ha evidenziato l'analista -, ci dà anche fiducia, magari anche noi europei potremmo così giocarcela senza dover risultare ultimi staccati come siamo in questo momento”.

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Trascrizione
00:00ci ritroviamo ancora almeno per un'altra tre settimane Scholz come cancelliere tedesco,
00:09ci ritroviamo Macron come presidente francese e così via, quindi in Europa non c'è stata
00:20quella rivoluzione che invece c'è stata negli Stati Uniti con l'elezione di Trump.
00:26Per la verità sul piano, chiamiamolo von der Leyen ma insomma tanto per capirci,
00:34una novità c'è nel senso che sì ufficialmente è stato detto che il Green Deal deve proseguire
00:45eccetera, però le case automobilistiche tedesche gli hanno fatto presente alla von der Leyen che
00:57se si va avanti così con le multe, senza spostare, perlomeno spostare in là tutti questi ditcat che
01:11ha imposto l'Unione Europea, la questione famosa 2035 non si possono più vendere auto a motore a
01:22scoppio eccetera, cioè se si mantengono tutte queste cose qua si va incontro ad una crisi
01:30economica che è un termine che abbiamo usato spesso ma in questo caso non sarebbe proprio
01:37un termine a sproposito epocale. Probabilmente nel centenario della più famosa crisi economica
01:51del mondo, quella del 29, ci ritroveremo in una situazione analoga a quella di cento anni fa,
02:00ma secondo alcuni moltiplicata all'ennesima potenza, cioè ancora più grave rispetto appunto
02:12alla crisi del 29 che intendiamo sempre 1929, ma andando avanti di questo passo la crisi del 2029
02:22ripeto sarebbe peggiore. Quindi io da quel punto di vista lì mi attendo perlomeno a un cambio di
02:30passo nel senso che si ritorna un po' indietro, non che si va avanti, un cambio di passo nel senso
02:40di retrocedere, diciamo, perché veramente la questione 2035, siamo nel 2025, mancano ancora
02:54dieci anni, c'è tempo, no non c'è tempo perché se io nel 2035 devo vendere solo macchine elettriche
03:04è chiaro che le macchine a scopio non le devo più produrre da molti anni prima perché altrimenti mi
03:13restano nei miei magazzini. Quindi nella realtà la questione appunto automobilistica è una questione
03:26assolutamente prioritaria, ripeto le case automobilistiche europee hanno lanciato l'allarme,
03:36se non si cambiano queste regole che sono oramai state imposte si andrà incontro ad una crisi
03:47epocale. Diamo qualche dato su questo comparto, probabilmente il comparto più importante per
04:05l'economia europea, sia per il numero di persone impiegate sia per il prodotto, quindi per questo
04:16insomma andiamo incontro ad una crisi epocale perché andiamo a toccare un settore nevralgico,
04:26quindi su quello ecco mi aspetto che ci siano delle novità. Dalle altre parti, non so, quello che è
04:37successo recentemente in Cina, mi riferisco invece all'intelligenza artificiale, magari può darci,
04:43può dare anche all'Europa un po' di fiducia, nel senso che da quel punto di vista lì sembra,
04:51anzi sembra, è ufficiale che l'Europa è buon'ultima, nel senso che troviamo forse
05:01prima gli Stati Uniti o comunque se la giocano con la Cina, Stati Uniti-Cina o Cina-Stati Uniti,
05:08l'Europa è indietro e di molto, però il fatto che i cinesi abbiano dimostrato che si possono
05:16raggiungere dei buoni risultati anche senza investimenti faraonici come quello appunto
05:23annunciato dal Presidente Trump, è chiaro che ci dà anche fiducia, insomma, magari anche
05:37noi, noi europei intendo dire, potremmo così giocarcela, insomma, senza dover risultare ultimi
05:50staccati come siamo in questo momento, cioè è probabile che non serva mettere sul piatto della
06:00bilancia 500 miliardi per così, ne potrebbero bastare anche molti di meno per entrare in quel
06:13settore che a detta di molti rivoluzionerà l'intero globo, quindi stiamo a vedere, però
06:21insomma non disperiamo da quel punto di vista lì, io invece sono molto ma molto critico su due
06:32cose, primo questo continuare a parlare del Green Deal quando oramai è stato, cioè risulta per lo
06:41meno negli Stati Uniti non solo morto ma anche sepolto, cioè parlare del Green Deal si è rovesciata
06:50esattamente, mentre prima si doveva solo parlare del Green Deal, adesso è assolutamente un argomento
06:59che non si tocca più, lo si dà per chiuso, quindi pensare che la nostra Europa stia ancora parlando
07:07del Green Deal adesso è veramente deprimente. Poi l'altra cosa è l'aumento delle spese per
07:16quanto riguarda le armi che ovviamente non approvo totalmente, ci sono tantissimi modi per
07:24spendere i soldi, il peggiore è andare a costruire delle armi perché sappiamo che nella migliore
07:38delle visioni è non doverle utilizzare, farle arrugginire, questa è la migliore, dopo averle
07:49costruite le armi la cosa migliore è farle arrugginire perché se non le facciamo arrugginire
07:56e le usiamo è ancora peggio, quindi insomma mi basta, ecco mi fermo qua, nel senso mi sembra una
08:03cosa alla portata di tutti, un ragionamento che possono capire anche i bambini obiettivamente,
08:12quindi lasciamo perdere aumenti di spese per la difesa che sono soldi buttati, letteralmente
08:21buttati via, proprio quando non avremo più bisogno per altre cose molto più importanti.

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