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Il premio tanto atteso alla fine è arrivato: Beyoncé ha trionfato all’edizione 2025 dei Grammy Awards, portandosi a casa il premio per il miglior disco country e, soprattutto, per miglior disco dell’anno con Cowboy Carter, il primo di questo genere della sua carriera.
«Sono passati molti, molti anni», ha detto la star avvolta in un abito dorato reggendo tra le mani l’ambito premio, che le è stato consegnato da Taylor Swift. A presentare la categoria sono stati invece gli uomini e le donne del dipartimento dei vigili del fuoco di Los Angeles. La serata dedicata agli Oscar della musica, infatti, è stata dedicata alla Città degli Angeli, devastata dagli incendi scoppiati a inizio gennaio e ancora sotto choc per i danni subiti.
Queen B ha voluto dedicate il premio «alla signora Martell», in riferimento a Linda Martell, la cantante prima donna nera a suonare al Grand Ole Opry. Un premio importantissimo per Beyoncé, che pur essendo tra le artiste più premiate della storia non ha mai vinto la statuetta per il migliore album. E si tratta anche di una doppia soddisfazione, visto che Cowboy Carter era stato snobbato ai Country Music Awards, dove non era stato neppure nominato. Al momento dell'annuncio, l'abbraccio con la figlia Blue Ivy e il marito Jay Z.
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Grammy 2025, gli omaggi alla Città degli Angeli
La cerimonia di domenica, d’altronde, è stata importante e significativa da diversi punti di vista. È stata infatti una vera e propria lettera d’amore alla città di Los Angeles, con momenti memorabili.
Per rendere omaggio a LA si sono esibiti insieme Lady Gaga e Bruno Mars, che hanno cantato California Dreamin' proprio per celebrare la resilienza della città, mentre Billie Eilish e il fratello Finneas hanno commosso con Birds Of A Feather, dedicata sempre Los Angeles.
Music cares, il settore della Recording Academy che si occupa di iniziativa solidali, ha fatto sapere di aver raccolto più di 7 milioni di dollari per la ricostruzione della città e il sostegno agli artisti colpiti. Un coro di studenti di due scuole distrutte dai roghi ha accompagnato la versione di We are the world di Stevie Wonder e Herbie Hancock, omaggio all'iconico produttore Quincy Jones, scomparso a novembre.

Il discorso di Lady Gaga: «Le persone trans non sono invisibili»
Un altro momento memorabile è stato il discorso tenuto da Lady Gaga sul palco. La cantante, insieme con Bruno Mars, ha vinto il Grammy per  il miglior duetto con Die with a smile, che anticipa il suo nuovo album Mayhem, in uscita a marzo. Con un inedito look dark, capelli nerissimi e abito in tinta, Gaga ha preso la parola per ringraziare e anche per lanciare un potente messaggio.
«Le persone trans non sono invisibili - ha detto sul palco, suscitando una standing ovation – Le persone trans meritano amore. La comunità queer merita di essere sostenuta. La musica è amore. Grazie». Un riferimento, ovviamente, alle politiche e alle parole del nuovo presidente Donald Trump, duramente contestato dalla comunità hollywoodiana (e non solo).

Grammy 2025, Shakira vince per il miglior album latino e lo dedica ai migranti
Altro momento memorabile, la dedica di Shakira nel vincere il Grammy per il miglior album latino. La cantante 48enne ha trionfato con il suo inno alla forza e all’indipendenza delle donne, Las mujeres ya no lloran (Le donne non piangono più), e dal palco ha voluto lanciare un altro messaggio politico.
«Dedico il premio a tutti voi, fratelli e sorelle immigrati in questo Paese. Siete amati, siete preziosi e combatterò per voi. A tutte le donne che lavorano ogni giorno per mandare avanti la famiglia: siete una vera forza», ha detto Shakira stringendo il quarto Grammy della sua carriera. Alla cerimonia è arrivata accompagnata dai due figli.

Chappel Roan migliore nuova artista dell’anno
A Chappell Roan, cantante rivelazione del 2024 con Good luck Babe!, è andato il Grammy come miglior nuova artista dell’anno. Anche lei ha sfruttato il palco per lanciare un messaggio, questa volta diretto alle case discografiche.
«Mi sono detta che se mai avessi vinto un Grammy e fossi riuscita a stare qui davanti alle persone più potenti della musica, avrei chiesto che le etichette che guadagnano milioni di dollari dagli artisti offrissero uno stipendio dignitoso e assistenza sanitaria, soprattutto ali artisti emergenti. Io ho firmato il mio primo contratto che ero giovanissima, ancora minorenne. Quando sono stato licenziata, non avevo alcuna esperienza lavorativa al mio attivo, ho avuto difficoltà a trovare un lavoro durante la pandemia e non potevo permettermi un'assicurazione. È stato devastante sentirmi così impegnata nella mia arte e contemporaneamente s...

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