• mese scorso
Proponiamo un estratto della diretta tv riservata ai nostri abbonati per la serie delle «Conversazioni del Corriere»: «Non dimenticare Auschwitz. Destre e antisemitismo in Europa», realizzata dagli studi di Corriere Tv in occasione della Giornata della memoria. Con l'ex direttore del Corriere della Sera Paolo Mieli, la corrispondente da Berlino e inviata ad Auschwitz Mara Gergolet e il corrispondente da Parigi Stefano Montefiori. Conduce Maria Serena Natale.Qui la versione integrale dell'evento.​Le «Conversazioni del Corriere» sono incontri riservati in esclusiva agli abbonati del Corriere della Sera, pensati per approfondire insieme i fatti più rilevanti: qui tutti gli appuntamenti.​Chi non è ancora abbonato può trovare qui le modalità per farlo.

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Trascrizione
00:00Sapete raccontarmi come andava adesso, a parte la genericità di definirli pogrom, come,
00:10dove, quando, i precedenti in mille anni di episodi di antisemitismo non troppo dissimili
00:20da Auschwitz? Per questo la senatrice Liliana Segrè ha detto quella frase, fra un po'
00:27di anni Auschwitz e la Shoah saranno come quelle cose che voi ricordate di mille anni,
00:34guardatevi dentro, ditevi cosa ci ricordiamo di quei mille anni e vi siete risposti sulla
00:40Shoah. Negli anni 20 del 900 l'Europa e il mondo erano in pericolo senza rendersene
00:46conto. Alla luce di quello che sta accadendo dall'Europa all'America, all'Asia, passando
00:52per il Medio Oriente, secondo te in questi anni 20 degli anni 2000, il mondo, l'Europa
00:59è in pericolo? Altro che esse è in pericolo, ma è in pericolo per i discorsi che stiamo
01:06facendo oggi, è in pericolo perché non si rende conto che le menti scivolano, guardate
01:13le guerre, non le provocano né gli incidenti né le pallottole, ma le provocano gli scivolamenti
01:23dei cervelli, delle menti. Io mi accorgo del pericolo quando vedo persone che non si pongono
01:34mai i dubbi che ci siamo posti oggi io e te, uno ha delle opinioni ma si pone dubbi, se
01:42sbagliassi in qualche cosa, quando tu sei convinto che gli altri che la pensano diversamente
01:49da te, abbiano tutti i torti e che tu abbia tutte le ragioni, in quel momento sei già
01:55in guerra. Siamo in una landa polacca impiatta, sempre
02:00fredda d'inverno, qui forse alle mie spalle vedete anche un po' di neve, anche se oggi
02:05ci sono 5-6 gradi, quindi è molto caldo rispetto a quella che è la temperatura normale di
02:11questo periodo. Questa è una città che ha vissuto lo sterminio, l'ha vissuto su scala
02:15industriale e anche parlando con le persone che qua vivono, con amici di amici polacchi,
02:23mi hanno raccontato proprio questo, non si dimentica mai, magari si vive lo stesso ad
02:27Auschwitz perché qui sono nati i tuoi genitori, perché qui hai una casa, ma questa storia
02:32della città non la puoi scollegare dalla tua vita e quindi è questo senso di oppressione,
02:37di tristezza, in un certo senso del male che l'uomo può fare all'uomo qui si percepisce
02:43appena ci metti i piedi. Quanto è sostanziale il lavoro che è stato
02:48fatto dall'estrema destra francese rispetto al passato collaborazionista, rispetto alle
02:54radici e alla matrice antisemita del Front che adesso è Rassemblement?
02:59È stato sincero e sostanziale in parte, rimangono degli aspetti tradizionali di un antisemitismo
03:10culturale e sociale legato all'estrema destra che ancora esiste, che è stato poi svelato
03:17dalle ultime elezioni legislative che sono state una sorpresa in parte per gli stessi
03:23rettici dell'Assemblema nazionale. Il fatto che Emanuele Macron abbia sciolto l'Assemblea
03:29nazionale per indire in tutta fretta le elezioni legislative nello spazio di poche settimane
03:35l'estate scorsa non ha dato tempo all'Assemblema nazionale di selezionare i candidati in modo
03:43accurato, ci hanno provato, però alla fine molti che erano presenti nelle liste, molti
03:51candidati dell'Assemblea nazionale che sono stati portati alle elezioni sono stati poi
03:57scoperti dai giornalisti, dai media come autori in passato di azioni antisemite.

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