La situazione degli ospedali a Gaza è tragica, ne restano solo due parzialmente operativi, ma manca il personale medico sanitario, molti sono morti e altri deportati dall’esercito israeliano, che ha provveduto anche a distruggere le apparecchiature mediche, è una vera e propria guerra nella guerra.
La lettera inviata dai medici italiani per Gaza al nostro governo chiede che: Il governo italiano invii aiuti per ospedali e popolazione.
#Gaza #medici #ospedali #salute #sanità #Israele #palestina #acqua #cibo #pane
La lettera inviata dai medici italiani per Gaza al nostro governo chiede che: Il governo italiano invii aiuti per ospedali e popolazione.
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NovitàTrascrizione
00:00Allora andiamo al punto perché bisogna andare a quel punto lì. I medici italiani per Gaza
00:06hanno preparato una lettera che indirizzano al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni,
00:14al Ministro degli esteri Antonio Tajani e al Ministro della Salute e della Sanità
00:19Orazio Schillaci. Cosa chiedete in questa lettera?
00:25Noi chiediamo di leggersela prima di tutto e di leggerla fino in fondo nel senso che
00:33è una lettera che noi mandiamo in una situazione di emergenza e gli illustriamo la situazione
00:40che adesso vi illustrerò e sostanzialmente chiediamo che il governo italiano intervenga
00:46almeno a livello umanitario in maniera urgente come si fa in un'emergenza, mandando quindi
00:53squadra medica, medicina, possibilità di passaggio per i pazienti più gravi che non
01:01riescono a essere curati. Poche essenziali cose in questa lettera le chiediamo, ma le
01:07chiediamo perché quello che sta succedendo dall'8 ottobre, quindi quanti giorni saranno?
01:16Più di 50 giorni. Nel nord della striscia di Gaza è una cosa che qualcuno forse non
01:26crede, ma è veramente alluscinante. È stata dichiarata una parte quindi del nord di Gaza,
01:34nei distretti di Betlaia, di Jabalia e di Betanon, sono stati dichiarati zone militari,
01:43dove abitavano 700 mila persone e queste persone è stato chiesto di andare via immediatamente
01:50senza provvedere dei corrideri di uscita, ma non solo. In questa zona c'erano ancora,
01:58dopo essere stati aggrediti, riaperti e aggrediti di nuovo, quindi lavorando comunque a bassa
02:04capacità, preospedali, un ospedale che primariamente si occupava di trauma, un ospedale che si
02:12occupava primariamente di maternità e ortopedia, il primo si chiamava l'Indonesian, il secondo
02:19Alauda e il terzo l'ospedale chiamato Erdogan, che era un ospedale che ha cura intensiva
02:27pediatrica, dialisi e anche cura intensiva neonatale. L'Indonesian e l'Alauda al
02:40tempo in cui noi scriviamo questa lettera, una decina di giorni fa, erano già stati
02:46praticamente costretti a chiudere, per così dire a punta di fucile, nel senso che sono
02:52stati attaccati, bombardati e poi il personale è stato fatto evacuare. Il Kamal Erdogan
02:58che era rimasto, era stato già attaccato, era stato invaso, una quarantina delle persone
03:06che ci lavoravano in uno stato, non so come si direbbe in italiano, in inglese si dice
03:12abduper, cioè portate via, non si sa dove e questo è successo praticamente in quasi
03:21tutti gli ospedali nella striscia di Gaza.
03:23Quindi praticamente gli ospedali, dottoressa per pazienza, per far capire bene al pubblico,
03:27gli ospedali sono stati bombardati, sono stati aggrediti da militari armati e molti medici
03:34e infermieri, sanitari sono morti, sono rimasti feriti e molti altri sono stati rapiti perché
03:40non si sa dove li hanno portati.
03:42Ma questo è successo in tutta Gaza dall'inizio di questa operazione, ma poi ci torniamo su
03:49questo aspetto. In particolare l'emergenza era, era rimasto quest'ultimo presidio che
03:55dava comunque cura a queste forse meno di 700 mila persone, no all'inizio di ottobre
04:05erano 700 mila persone, adesso forse meno perché molte sono state fatte scappare e
04:13adesso sono nella città di Gaza che adesso viene bombardata, ma comunque dava dei servizi
04:22essenziali e il direttore giustamente dell'ospedale ha detto io non mi muovo da qua, perché ci
04:32sono dei pazienti e non mi garantiscono che questi pazienti vengano accuditi altrove,
04:37io non mi muovo ed è stato sotto attacco continuo e noi abbiamo, chiedeva mandateci dei medici,
04:46mandateci delle medicine e anche dell'acqua e del cibo, perché questo assedio nel nord
04:52di Gaza è stato fatto a fase della dichiarazione del ministro, allora ancora il ministro dell'azienda
04:59israeliano e ha detto niente acqua, niente cibo, niente benzina e niente altro entrerà
05:10in queste zone del nord di Gaza, perché non le dichiariamo zone di guerra, che significa
05:17dichiarare zone di guerra nel lessico israeliano è chiunque vogliamo lo spariamo, sostanzialmente,
05:25molto brutalmente significa questo, siete tutti nemici combattenti, inclusi i neonati.
05:32Ora abbiamo scritto questa lettera, non abbiamo avuto risposta a questa lettera tutt'oggi,
05:39speranze saremo, perché io credo che in questo momento è assolutamente importante che gli
05:48stati si prendano una responsabilità e reagiscono, da vari punti di vista,
05:53quelli umanitari o certamente subito, ma non solo. Questa era l'occasione della lettera,
06:02ora continuano ad arrivarci addizioni a questa lettera e ci sono colleghi in Inghilterra che
06:10stanno facendo una cosa, una richiesta simile al loro governo e secondo me questa è una cosa
06:20a cui bisognerà portare enorme attenzione, ma non tanto e non solo perché bisogna trovare i
06:30colpevoli, bisogna sì, quello sì, ma perché la gente sta morendo e non sta morendo i feriti
06:35soltanto, stanno morendo quelli che sono malati cronici, i neonati che nascono pretermine rischio,
06:42le donne che partoriscono in condizioni indecenti, spesso in mezzo alla strada,
06:48in questo momento ne hanno di casa e tutti coloro che hanno bisogno di cura, di patologie, di terapie,
06:58insomma immagino i malati cronici, ma non so gli oncologici, gli diabetici.
07:03All'improvviso non abbiamo ospedali in qualsiasi città di questo paese.
07:10Quindi anche tutte le persone che hanno bisogno, per esempio idealizzati,
07:13io adesso mi vengono in mente tante persone che hanno necessità per sopravvivere.
07:17Ad un certo punto è l'unico che è rimasto, idealizzati sono stati tra le vittime non contate
07:27diciamo di questa guerra, perché ce n'erano 10.000 all'inizio della guerra, adesso ce ne
07:35sono poche migliaia, i bambini idealizzati che erano in cura all'ospedale Nasser pediatrico,
07:42sono stati dispersi quando hanno occupato l'ospedale Nasser e mandato fuori tutti
07:48quanti i pazienti e i medici e di loro lo stesso medico che se ne prendeva cura non la traccia.