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Milano, 3 dic. (askanews) - Il mare, nella sua tragica potenza, diventa un grande cielo nello spazio dell'Agorà de Mudec di Milano, un luogo architettonicamente simbolico che ora Adrian Paci, uno degli artisti più consapevoli della scena contemporanea, ha trasformato in una sorta di visione sul Mediterraneo. "Ho immaginato un intervento che potesse emergere da questo spazio - ha detto Paci ad askanews -. Ovviamente è uno spazio bello, ha un design di alto livello, e pensavo come il mio intervento nello stesso tempo potesse essere aderente, ma anche potesse spostare qualcosa, potesse portare a questa bellezza una scossa. E proprio venendo a vedere questo spazio mentre salivo le scale, ho immaginato questa vetrata come se fosse il fondo di un mare e queste finestre come se fossero dei contenitori di storie tragiche che spesso questi mari contengono".L'installazione è notevole, cambia radicalmente le condizioni percettive del luogo e apre spazi di pensiero. Ci parla del dramma dei naufragi senza fine, ci parla del ruolo dell'informazione - perché le immagini di onde sono tutte riprese dai quotidiani che le hanno utilizzate per descrivere le notizie delle morti in mare - ma ci parla anche dei nostri sentimenti di fronte alla difficile maestosità delle acque, oltre che dei modi diversi in cui si può guardare a una stessa storia."Qui siamo di fronte all'evocazione, l'evocazione di storie tragiche - ha aggiunto l'artista albanese -. Però sono anche tutte storie di speranza, dietro tutte queste migliaia di morti c'è comunque una grande speranza, cioè questo mare da queste persone è visto come un grande luogo di speranza. Ecco, in qualche modo non vorrei mai che perdessimo questo orizzonte nel guardare il mare, anche come un territorio che collega le terre, non soltanto che le separa".Basta poco per instillare un dubbio, oppure per scardinare perfino la retorica più solidale: perché questo dovrebbe fare l'arte, ossia guardare alle diverse prospettive in modo anche scomodo, ma senza perdere un'idea di tenerezza e cercando così di abbracciare più mondo possibile. Il lavoro di Adrian Paci lo fa ed è proprio per questo che resta così forte e impegnato. L'installazione "Il vostro cielo fu mare, il vostro mare fu cielo", anticipa la mostra dedicata a tema del viaggio che il Mudec ospiterà nel 2025.

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00:00Il mare, nella sua tragica potenza, diventa un grande cielo nello spazio della Gora del
00:04Mudek di Milano, un luogo architettonicamente simbolico, che ora Adrian Paci, uno degli
00:09artisti contemprani più consapevoli, ha trasformato in una sorta di visione sul Mediterraneo.
00:15Ho immaginato un intervento che potesse emergere da questo spazio qua. Ovviamente è uno spazio
00:22bello, un design di alto livello, e pensavo come il mio intervento nello stesso tempo potesse
00:28essere aderente, ma anche potesse spostare qualcosa, potesse portare a questa bellezza
00:36una scossa. E proprio venendo a vedere questo spazio, mentre salivo le scale, ho immaginato
00:42questa vetrata come se fosse il fondo di un mare, e queste finestre come se fossero dei
00:48contenitori di storie aimetragiche, che spesso, insomma, questi mari contengono.
00:55L'installazione è notevole, cambia radicalmente le condizioni percettive del luogo e apre spazi
01:00di pensiero. Ci parla del damma dei neofagi senza fine, ci parla del ruolo dell'informazione,
01:05perché le immagini di onde sono tutte riprese dai quotidiani che le hanno utilizzate per
01:09descrivere le notizie delle morti in mare. Ma ci parla anche dei nostri sentimenti di fronte
01:14alla difficile maestrosità delle acque, oltre che dei modi diversi in cui si può guardare
01:20a una stessa storia.
01:21Qua siamo di fronte all'evocazione, l'evocazione di storie tragiche, però sono anche tutte
01:28storie di speranza. Dietro a tutte queste migliaia di morti c'è comunque una grande speranza,
01:35questo mare da queste persone è visto come un grande luogo di speranza. In qualche modo
01:41non vorrei mai che perdessimo questo orizzonte nel guardare il mare, anche come un territorio
01:48che collega le terre, non soltanto che li separa.
01:52Basta poco per instillare un dubbio, oppure per scardinare perfino la retorica più solidale,
01:58perché questo dovrebbe fare l'arte, ossia guardare le diverse prospettive in modo anche
02:02scomodo, ma senza perdere un'idea di tenerezza e cercando così di abbracciare più mondo
02:07possibile. Il lavoro di Adrian Paci lo fa ed è proprio per questo che resta così forte
02:13e impegnato. L'installazione Il vostro cielo fu mare, il vostro mare fu cielo anticipa
02:18la mostra dedicata al tema del viaggio che il MUDEC ospiterà nel 2025.

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