“Se ciò che io dico risuona in te, è semplicemente perchè siamo entrambi rami di uno stesso albero” – William Butler Yeats
Si sente spesso parlare di Empatia. Viene utilizzata nel linguaggio quotidiano, e posta prepotentemente al centro di scopi egoistici o di ottenimento di vantaggi a spese degli altri. In alcune dinamiche interpersonali o professionali infatti, si usa far leva sulle emozioni altrui. Si usano comprensione e ascolto come strumenti volti all’ottenimento di potere, controllo o favori. Ma cosa vuol dire realmente empatia?
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https://www.radioroma.it/2024/11/29/empatia-larte-di-comprendere-laltro/
Si sente spesso parlare di Empatia. Viene utilizzata nel linguaggio quotidiano, e posta prepotentemente al centro di scopi egoistici o di ottenimento di vantaggi a spese degli altri. In alcune dinamiche interpersonali o professionali infatti, si usa far leva sulle emozioni altrui. Si usano comprensione e ascolto come strumenti volti all’ottenimento di potere, controllo o favori. Ma cosa vuol dire realmente empatia?
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TVTrascrizione
00:00a casa di amici, il salotto di
00:04Radio Roma. E oggi andremo a
00:07focalizzare questo spazio su
00:09una tematica che ci riguarda
00:10tutti. Perché le emozioni sono
00:12di tutti e appartengono a
00:13tutti. Oggi parleremo
00:15dell'empatia e lo faremo come
00:16sempre con la dottoressa
00:18Dalina De Vincentis per quanto
00:19riguarda l'angolo del
00:21parent coach. Questa volta come
00:22dicevo in precedenza purtroppo
00:24non sarà in collegamento ma ci
00:26ha mandato un messaggio molto
00:28importante. Ascoltiamo. Eccoci.
00:30Oggi andiamo ad affrontare una
00:32tematica molto molto molto
00:34delicata che è la tematica
00:36dell'empatia. E vorrei
00:39cominciare da da una frase che
00:41trovo veramente molto
00:42interessante che dice questo se
00:45ciò che io dico risuona in te è
00:48semplicemente perché siamo
00:49entrambi i rami di uno stesso
00:51albero. Si sente spesso la
00:54parola empatia. Molto spesso
00:56viene utilizzata forse anche
00:58impropriamente viene utilizzata
00:59al posto di simpatia viene
01:01utilizzata per definire un
01:04discorso molto enfatico. Vediamo
01:08che cos'è l'empatia. L'empatia
01:11è la capacità di porsi in
01:13maniera immediata nello stato
01:15d'animo di un'altra persona o
01:17nella situazione di un'altra
01:19persona. Quindi provare
01:21empatia vuol dire praticamente
01:23trovare un modo per
01:24immedesimarsi. Questa parola è
01:27bellissima perché
01:28l'immedesimazione comporta
01:30proprio un uscire fuori da noi
01:32stessi per andare verso
01:35qualcos'altro. In questo caso
01:37verso il nostro interlocutore.
01:39Provare quindi di entrare in
01:41maniera autentica in quella che
01:43è la vita dell'altro e senza
01:46pregiudizi o giudizi di valore
01:48ma comprendere soltanto
01:50effettivamente quello che
01:52l'altro sta provando. E questa
01:54comprensione non deve essere
01:56fatta solo a livello cognitivo,
01:58quindi non solo a livello
01:59razionale, ma è una comprensione
02:01che va ad ampliarsi su quelli
02:03che sono tutti quanti i sensi
02:05di una persona, tutte quante le
02:07modalità comportamentali di una
02:10persona. E quindi per
02:13comprendere, quindi per entrare
02:15nell'altro, per potersi
02:16immedesimare e quindi provare
02:18empatia, dobbiamo cercare di
02:20entrare in connessione con
02:23quello che è il suo stato
02:24emotivo. Quindi capire se sta
02:26provando vergogna, imbarazzo,
02:29disagio o se invece sta provando
02:31gioia oppure se sta provando
02:33tristezza. Ecco, queste sono
02:35tutte quante forme di
02:37comunicazione che vengono
02:39espresse non a livello
02:41modale, ma da
02:44tanti segni, da quella che può
02:46essere la voce, da quella che
02:47può essere la sudorazione delle
02:50mani, da quella che può essere
02:51l'epidermide, da quella che può
02:53essere il sorriso, da quella
02:54che può essere gli occhi, cioè
02:56tutto ciò che noi abbiamo di
02:57fronte del nostro interlocutore
03:00può essere sicuramente fonte
03:02per poter andare a esprimere
03:05empatia. Ma è fondamentale
03:07dire che entrando in empatia
03:09non è detto che il messaggio
03:11che questa persona sta
03:13esprimendo io lo debba
03:14condividere. Ecco, empatia non
03:17è condivisione, perché entrare
03:19in empatia non vuol dire
03:20pensare che quello che sta
03:21dicendo l'altro, sta vivendo
03:23l'altro sia giusto per me, ma
03:26posso cercare di entrare in
03:28empatia proprio per comprendere
03:30meglio quello che l'altro vuole
03:32spiegarmi, quello che l'altro
03:34sta provando. Parola di prima,
03:36no? Immedesimarsi. Perché nel
03:37momento in cui io mi immedesimo
03:39in una situazione, anche se non
03:41l'ho mai vissuta, ma cerco di
03:43calarmi in quel momento, in
03:45quella particolare situazione
03:48che l'altro sta vivendo, a mia
03:51volta proverò delle emozioni, a
03:54mia volta proverò quello che
03:56potrebbe accadere a noi, quindi
03:58a me stessa, nel momento in cui
04:00mi trovo nella situazione
04:01dell'altro. Ecco perché,
04:03ritornando alla frase iniziale,
04:05noi risuoniamo in uno stesso
04:07albero, in un ramo di uno stesso
04:09albero, perché praticamente noi
04:13comunque, come esseri umani,
04:14proviamo tutti le stesse
04:16emozioni. Quindi se io cerco di
04:18mettermi in empatia e quindi mi
04:20metto in ascolto dell'altro, mi
04:22metto in una modalità di totale
04:27captazione di quelle che sono le
04:30modalità emotive ed espressive
04:32dell'altro, ecco in quel momento
04:35lì io riesco a capire realmente
04:39a introiettare su di me quello
04:41che l'altro prova e quindi
04:45riuscire a stare in connessione
04:48con l'altro, riuscire a stabilire
04:51quel contatto che mi consente,
04:54al di là delle parole, di essere
04:59accanto all'altro e quindi di
05:01essere in empatia. Le parole
05:03arrivano dopo e a volte non
05:05servono neanche, perché
05:06fondamentalmente ci sono dei
05:08silenzi pieni di parole. Quindi
05:11entrare in empatia è ben più di
05:13simpatia, è ben più di stare, ma
05:18fondamentalmente è essere una
05:21persona che ascolta attivamente a
05:25360 gradi, attivando tutti i suoi
05:28canali emotivi per stare in
05:32connessione con l'altro.