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Dopo il grande successo di pubblico e critica ottenuto la scorsa estate al Festival della Versiliana, approda al Teatro Vittoria di Roma dal 19 novembre "CATTIVI", scritto e interpretato da Gennaro Duccilli, con Eleonora Mancini e Giordano Luci. Un viaggio nel labirinto della memoria di un attore sul finire della vita, che immerge lo spettatore nei recessi più oscuri e intimi del Teatro e della natura umana.

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Trascrizione
00:00Non solo Roma, le notizie dalla regione con Elisa Mariani. Bentornati, ultima parte di Non
00:08solo Roma e ancora continuiamo a raccontarvi la nostra capitale e il nostro territorio anche
00:15attraverso la cultura. Chi ci segue ormai lo sa l'ultima parte di queste nostre puntate è quasi
00:21sempre dedicata un po' a temi che noi definiamo di alleggerimento, cioè vi raccontiamo poi gli
00:27spettacoli teatrali che sono in previsione soprattutto nella capitale nelle prossime
00:32settimane. Ebbene ce n'è uno che andrà in scena dalla 19 novembre al 24 novembre che ha un nome
00:38un po' particolare, si chiama Cattivi l'incanto dell'ombra, perché effettivamente negli spettacoli
00:45si parla tanto della tipologia del personaggio, ma quante volte abbiamo effettivamente assistito
00:52ad un spettacolo teatrale interamente incentrato sulla figura del cattivo per antonomasia o meglio
00:59dei cattivi che sono stati un po' portati in scena nel corso della storia del teatro. Sono
01:04tantissimi, tutti diversi tra di loro e tutti meriterebbero di essere menzionati, ma capite
01:09insomma bene che sono davvero tanti. Però noi ci concentriamo ora su questo spettacolo che andrà
01:14in scena al Teatro Vittoria di Roma tra pochissimi giorni e abbiamo in collegamento video Gennaro
01:21Duccilli, Eleonora Mancini e Giordano Luci che ci racconteranno qualche dettaglio in più. Buongiorno
01:26a voi. Buongiorno Lisa, buongiorno, buongiorno. E' un grandissimo piacere per me avervi insomma
01:33tutti insieme qui per farci raccontare un po' questo spettacolo che sembra innovativo devo dire.
01:40Sì, sì lo è assolutamente originale, davvero originale, però voglio dirti una cosa, tu più
01:48che intervistare in questo momento degli attori, stai intervistando dei personaggi perché noi tre
01:54minuti fa eravamo in scena e quindi siamo cattivi proprio, guarda, guarda. Ah, siete ancora dentro?
02:00Un po' sì, un po' sì, devo dire sì. E' abbastanza difficile per gli attori effettivamente certe
02:12volte uscire dal personaggio quando si è entrati dentro, ce l'avete questa difficoltà voi? Lo è
02:18infatti non siamo usciti, stiamo ancora a mezza strada, quindi se ti diciamo delle cose cattive
02:24ci devi perdonare perché non siamo noi. Guarda, guarda come ci trasformiamo in un attimo, guarda.
02:30E' vero, è vero. Come vedi insomma non siamo gli attori ma siamo più i personaggi. No, comunque
02:38grazie per l'invito, è un piacere essere qui. Ecco, noi porteremo questo spettacolo al Vittoria
02:46dal 19 al 24, uno spettacolo che io sento come visionario. E' un viaggio nel labirinto della
02:57memoria di un attore sul finire della sua vita, sul finire del suo percorso, no? E c'è questo
03:06Daimon di accezione ilmaniana che per lui la spinta creativa gli dà la possibilità di ritornare
03:14sulle scene, di esprimersi fino all'ultimo secondo perché sente di poterlo aiutare in quel
03:23momento e qui abbiamo Eleonora Mancini che interpreta proprio il Daimon, cioè questo Daimon
03:28che poi può essere inteso come Angelo, come Genius. Ecco, noi intanto stiamo facendo vedere un po'
03:36il trailer. Prego Eleonora, raccontaci un po' anche la complessità del tuo personaggio che immagino
03:41non sia facile da interpretare. No, non lo è perché appunto si parte dal corpo, un corpo molto
03:51vivo che cerca di accompagnare l'attore e lo deve fare ascoltandolo fino in fondo, ascoltandolo col
03:59corpo, con la mente, col cuore per cercare di caricarlo e ridare energia, riceverla e ridarla
04:05indietro. Un lavoro attoriale molto complesso ma estremamente interessante e sperimentale. Sì,
04:11assolutamente sperimentale, come dicevi tu, innovativo per certi versi e comunque noi ci
04:16misuriamo con una serie di personaggi cattivi quasi infinita. Sì, sono tanti. Da letteratura
04:28al fumetto al cinema e quindi insomma si affacciano tantissimi personaggi parecchio inquietanti ma
04:36straordinariamente belli e incisivi. Quindi lo spettacolo sarà per lo spettatore una immersione
04:45in un mondo fatto di mille cose, di mille suggestioni, contaminazioni e quindi ecco,
04:53sono sicuro come è capitato in Versilia dove abbiamo fatto un'anteprima quest'estate in un
04:59festival straordinario, la versiliana, ecco gli spettatori sono rimasti incollati sulle sedi e
05:06pure c'erano ben 30 gradi per quasi due ore. Qual è il personaggio cattivo più difficile da
05:15interpretare secondo voi? Lo chiedo insomma a tutti e tre chi vorrà rispondermi. Sì, sì, sì, ecco,
05:21ognuno risponderà. Ecco, partiamo da Eleonora che ha un bel personaggio cattivo. Sì, allora,
05:27per quanto mi riguarda in questo spettacolo ci sarà una figura di Salome, di Oscar Wilde,
05:34filtrata attraverso gli occhi dell'attore e del daimon dell'attore, quindi una cosa
05:40estremamente complessa e mai vista, quindi è stato un bel viaggio in questo abisso, sinceramente.
05:47Poi? Giordano Luci che interpreta non solo Il Suggeritore Morte, ma anche Ambert Ambert di
05:56Lolita, di Nabokov e di Kubrick. Ecco, lui Il Suggeritore Morte, quindi soprattutto Ambert che
06:04mi uccide almeno quattro o cinque volte lì, non è cosa bella. No, per niente. Anche lì Giordano,
06:12insomma, non proprio difficile da sostenere come personaggio, eh? No, anzi, il personaggio di
06:18Ambert è un personaggio molto tormentato e come un degno antagonista fa alla fine, insomma,
06:30che si merita. Non solo è tormentato, ma è anche un tormentone, perché continuamente arriva in scena
06:36e mi spara, mi uccide. Quindi, insomma, è un tormentone, tanto è vero che, insomma, a un
06:41certo punto il pubblico sorrideva perché ritornava continuamente a sparare. Era tragicomico,
06:47insomma, un po' sotto sassicurazione. Alla fine diventa un po' tragicomico. Questo per dire che
06:53lo spettacolo non è solo drammatico, ma è anche brillante e quindi, insomma, qualcosa di molto
07:00godibile a vari livelli. E poi c'è un quarto personaggio, un jukebox. Un jukebox realizzato
07:08da Sergio Gotti che si occupa per noi, la nostra compagnia, di realizzare per noi le scene che
07:14sono delle vere e proprie opere d'arte. Ha realizzato questo jukebox, un jukebox enorme,
07:20anni 50, che fa da colonna sonora al nostro spettacolo, alla memoria dell'attore,
07:28lo accompagna. E' il quarto attore, ecco, il quarto attore ed è un personaggio importante fin dall'inizio.
07:35Beh, allora è davvero proprio innovativo come spettacolo, perché effettivamente, ecco, qualcosa di
07:42questo tipo non l'avevo mai sentito negli spettacoli teatrali a Roma. Ecco, quindi vieni a
07:46vederci Elisa, te aspettiamo. Vengo molto volentieri. Io vi devo confessare che qualche giorno fa,
07:54parlando, insomma, con un'attrice teatrale, lei mi ha confessato questo aspetto. Lei dice quando io
08:00faccio cinema, insomma, so che sono di fronte alla telecamera, la difficoltà è un po' minore,
08:05ma a teatro è tutto un pochino più difficile, perché so che ci sono tanti occhi che mi guardano.
08:10È anche per voi così? Ecco, aspetta, la paura fa parte del gioco. Addirittura c'è il terrore,
08:21ancora adesso, insomma, io ho qualche anno e ancora adesso la paura è tanta prima di
08:27entrare in scena. Paura, mista, adrenalina. Eh, chiaramente. La differenza maggiore rappresentata
08:35dal pubblico rispetto al cinema. È una bella differenza. È positivo? Sì, straordinariamente
08:46bello, perché è un rito che accomuna gli attori e i tecnici e il pubblico. È un vero e proprio rito.
08:54Certo, ed è, secondo me, la vera bellezza del teatro che dobbiamo tornare a far rivivere. Io
09:03mi faccio aiutare anche da voi, insomma, torniamo a far rivivere anche i piccoli teatri che a Roma
09:07piano piano stanno scomparendo e questo ci fa davvero spezzare il cuore, posso dirlo? Brava,
09:13Elisa, noi infatti abbiamo aperto ai Castelli Romani uno spazio off che si chiama magazzini
09:20teatrali. Sì, è la terza stagione e noi come compagnia ce la mettiamo tutta per far rivivere
09:25anche questi piccoli spazi che hanno bisogno di essere riempiti di gente, di amore, di persone
09:30che vanno a teatro, perché il pubblico è importante. Senza pubblico non si può fare teatro.
09:35Sì, come senza luce. Senza luce e senza pubblico non si può fare. È un modo anche per fare sentire i nuovi talenti che stanno emergendo in questo panorama.
09:49È vero, anche perché, insomma, bella la tecnologia, bella la comodità di stare a casa sul divano,
09:55però, insomma, anche l'atmosfera teatrale, secondo me, ha tutto un altro sapore. Ragazzi,
10:01io in chiusura vi ringrazio di cuore. Allora, dal 19 al 24, Cattivi, al Teatro Vittoria di Roma.
10:09Ecco, vi stiamo facendo vedere brevemente la locandina. È stato un piacere. Buon calore.
10:13Anche per noi. Grazie Elisa, buon lavoro. Grazie a voi, a presto.
10:19Non solo Roma. Le notizie dalla regione con Elisa Mariani.

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