L’antropologo francese Marc Augé diceva: “l’idea di una città in cui prevale la bicicletta non è pura fantasia.” È ancora presto per dire se aveva ragione o meno, ma quel che è certo è che si sta lavorando per far sì che questo diventi realtà. D’altronde molti sono i vantaggi dello girare in bicicletta: si riduce, per esempio, l’impatto ambientale derivante dalla mobilità sia delle persone sia delle merci, fa bene alla salute, promuove uno stile di vita più ecologico, permette di vedere le città sotto un altro punto di vista.
Ma ci sono ostacoli – e non pochi – che si frappongono tra il dire e il fare. Pensiamo alle strade, al traffico, alle poche tutele per il ciclista, alla percezione di pericolo che porta spesso a rinunciare alla bici. O ancora, alla mancanza di strutture adeguate per poter girare in sicurezza oppure all’incidentalità ciclistica. La vera sfida risiede proprio qui, quindi, nell’abbattere questi ostacoli.
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Ma ci sono ostacoli – e non pochi – che si frappongono tra il dire e il fare. Pensiamo alle strade, al traffico, alle poche tutele per il ciclista, alla percezione di pericolo che porta spesso a rinunciare alla bici. O ancora, alla mancanza di strutture adeguate per poter girare in sicurezza oppure all’incidentalità ciclistica. La vera sfida risiede proprio qui, quindi, nell’abbattere questi ostacoli.
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NovitàTrascrizione
00:00radio roma speciale
00:03l'evoluzione della bicicletta dai primi esemplari che erano semplicemente privi
00:07di pedali
00:15nel 1839 apparve questa antenata con manubrio poggiante su una biforcazione
00:20in ferro e un primordiale sistema di pedalaggio su ruote di legno
00:24nel 1860 nacque il velocipede e quest'esemplare che ricorda una carrozzella
00:28dopo pochi anni comparve quest'altro tipo che fu battezzato scuoti ossa
00:32munito di pedali applicati alla ruota anteriore ecco il modello denominato
00:36straordinario
00:37del 1878
00:39la ruota anteriore aveva un metro di diametro mentre quella posteriore si
00:42contentava di 50 centimetri e per salire sul sellino era necessaria
00:45un'abilità acrobatica il primo tipo a catena fece la sua apparizione nel 1879
00:50ecco il triciclo dotato di una grande ruota posteriore e di due piccole
00:54anteriori che potevano accostarsi per permettere al velicolo di circolare in
00:58uno spazio ristretto dopo due anni ecco apparire il di ciclo con due grandi
01:02ruote laterali che sostengono il sellino un modello del 1885 già munito di
01:06fanale e dal caratteristico sellino ed uno del 1890 dotato di freno sulla
01:11ruota anteriore dal cosiddetto cavalluccio di legno si è giunti così
01:14alla bicicletta e dal tandem al moderno agile pratico e veloce veicolo dei
01:19nostri giorni
01:25l'antropologo francese Marc Auger diceva l'idea di una città in cui prevale la
01:32bicicletta non è pura fantasia è ancora presto per dire se aveva ragione o meno
01:37ma quel che è certo è che si sta lavorando per far sì che questo diventi
01:41realtà d'altronde molti sono i vantaggi dello
01:44girare in bicicletta si riduce per esempio l'impatto ambientale derivante
01:48dalla mobilità sia delle persone sia delle merci fa bene alla salute promuove
01:52uno stile di vita più ecologico e permette di vedere le città sotto un
01:56altro punto di vista
02:22ma ci sono ostacoli e non pochi che si frappongono tra il dire e il fare
02:32pensiamo alle strade al traffico alle poche tutele per il ciclista alla
02:36percezione di pericolo che porta spesso a rinunciare alla bici o ancora alla
02:41mancanza di strutture adeguate per poter girare in sicurezza oppure
02:45all'incidentalità ciclistica la vera sfida quindi risiede proprio qui
02:49nell'abbattere questi ostacoli
02:56il concetto di mobilità può essere definito come la capacità di viaggiare e la possibilità per chi si sposta di decidere dove andare e come muoversi
03:25da sempre è un elemento fondamentale della qualità di vita e allo stesso
03:29tempo svolge un ruolo cruciale rispetto alla crescita economica e sociale delle
03:33aree urbane e non
03:35molto spesso e in particolare negli ultimi tempi si sente parlare di
03:39mobilità sostenibile
03:40all'obiettivo di garantire che i sistemi di trasporto corrispondano ai bisogni
03:45economici sociali e ambientali della stessa società provando nel frattempo a
03:50portare al minimo tutte le ripercussioni negative sull'economia la società e
03:54l'ambiente è di fatto uno degli argomenti più dibattuti nell'ambito
03:58delle politiche ambientali locali nazionali e internazionali
04:02soprattutto in virtù degli obiettivi fissati nell'agenda 2030 per lo
04:06sviluppo sostenibile
04:23ma la mobilità come concetto deve essere accostata ad un tema che va in
04:27simbiosi con lo stesso ovvero la sicurezza
04:30i due ambiti vanno di pari passo quando si tocca il tema del codice della strada
04:34in particolare se si parla di utenti che si muovono in bicicletta
04:37affidabilità del mezzo, sport, salute, urbanistica, sostenibilità
04:43ecco alcune realtà che girano attorno al mondo delle due ruote un mondo in
04:47espansione con sempre più utenti che scelgono di utilizzare per etica
04:51preferenza o morale questo mezzo rispetto ad altri
04:58non per niente molti di loro rivendicano codici comportamentali e norme per la
05:02sicurezza stradale al fine di tutelare l'incolumità del popolo in bicicletta
05:07tutto questo e molto altro è stato affrontato durante la conferenza
05:11nazionale sulla mobilità e la sicurezza in bici organizzata dall'Axi nella
05:16giornata del 20 marzo scorso al salone d'onore del CONI, un'occasione più
05:20unica che rara per poter riflettere su quanto è stato fatto e quanto ancora
05:24c'è da fare soprattutto nell'ambito della cultura
05:27cerchiamo con questo convegno di lanciare l'idea di cambiare la politica
05:33del movimento, la cultura del movimento perché altrimenti intasiamo le città
05:37roviniamo l'aria e facciamo danno più che fare bene alle persone
05:41spostarsi da un punto A ad un punto B salendo in sella significa venire a
05:51contatto con un mondo che con altri mezzi di trasporto resterebbe a noi
05:55ignoto pensiamo anche solamente al tipo di esperienza che ci regala
05:59costantemente a contatto con l'ambiente circostante
06:02so che lei è venuto in bici sì sono venuto in bici mi sposto in bici quindi
06:06diciamo cerco di coniugare quella che è una passione un'abitudine per me con la
06:11attività che faccio che è quella della ricerca scientifica dell'insegnamento
06:15all'università e Roma a mio avviso ha fatto grandi passi avanti
06:20c'è da investire risorse e c'è anche da procedere con un'operazione culturale
06:27importante che tenda a cambiare le abitudini io venendo qui per dire ho
06:33potuto apprezzare una Roma colorata di primavera facendo tutta la banchina del
06:38Tevere per una decina di chilometri è un'esperienza interessante ma bisogna
06:42conoscerla e quindi c'è da una parte un impegno importante da seguire
06:47nell'investimento che purtroppo fatica e dall'altra parte anche è molto
06:54importante insegnare cominciando dalle scuole per arrivare sino all'università
06:59adeguare quindi il comparto di cui si è a disposizione è il primo passo verso il
07:04cambiamento ma questo richiede tempo ed è un investimento a lungo termine
07:08ancora prima quindi è necessario lavorare sul senso civico che muove tutte le
07:12azioni ossia su quell'insieme di comportamenti che alla base hanno il
07:16rispetto degli altri e delle regole su cui si fonda una comunità il senso
07:20civico è un valore che vale sempre in particolar modo nei confronti della
07:25strada la strada come dice il codice della strada scusi il gioco di parole è
07:29un bene che possono usare tutti pedoni animali addirittura chiaramente quando
07:36il codice è nato c'erano ancora i calessi trainati gli animali comunque e
07:40i veicoli quindi la strada deve avere la possibilità di essere utilizzata da
07:44tutti in maniera corretta rispettando ognuno le regole ma come dire la regola
07:50principale è la tolleranza il rispetto reciproco il senso civico la volontà di
07:56utilizzare un bene che è di tutti di utilizzarlo appunto nel modo appropriato
08:19c'è un altro fattore da non sottovalutare la consapevolezza della
08:24propria responsabilità un termine che porta con sé l'accettazione di ogni
08:28conseguenza di un'azione in questo caso il focus è la responsabilità di chi si
08:33mette alla guida di un qualsiasi veicolo si può controllare quello che possiamo
08:37fare noi ma non quello che fanno gli altri tante volte no quindi bisogna avere
08:41responsabilità giusto sempre responsabilità dobbiamo pensare che nel
08:4594 per cento dei casi gli incidenti sono causati dal comportamento umano quindi
08:52da un comportamento errato e quindi noi possiamo con il nostro comportamento
08:59diciamo essere attori protagonisti in termini di sicurezza e magari ecco
09:06proprio grazie al nostro comportamento accorto e prudente possiamo prevenire i
09:12comportamenti scorretti altrui. I pericoli a cui va incontro un ciclista
09:16sono molti forse più di chi decide di muoversi con un auto o per mezzo di un
09:20trasporto pubblico. Chi guida un'automobile si porta in giro circa
09:25mille chilogrammi e chi guida una bici oltre il proprio peso ha in genere una
09:32divisa di pochi millimetri di spessore e il codice della strada va a tutela
09:41dell'utente più debole ma questo fino ad oggi lo dicono le statistiche
09:46purtroppo che negli ultimi anni non hanno modificato i loro numeri terribili non è
09:50stato sufficiente.
10:09Ad oggi i numeri parlano di 17 mila incidenti con la bicicletta e 10 mila
10:15con ciclomotori, numeri importanti che richiedono quindi un intervento più
10:19mirato forse più stringente per tutelare l'utente della strada che non
10:23si sente sicuro principalmente in un contesto urbano.
10:27Quello che non dà sicurezza è proprio l'ambito urbano perché giustamente chi
10:31prende la bici soprattutto in un contesto di metropoli di grande città
10:35ma anche di città medio grande è proprio quell'ambito che non dà sicurezza
10:41perché comunque ci si intreccia in problematiche che devono
10:47essere analizzate forse anche in maniera singola perché di fatto bisogna andare a
10:52fare coesistere quelli che sono i diritti di persone e di mezzi che sono
11:00comunque riconosciuti dal codice della strada e quindi mi riferisco alle
11:04automobili ma mi riferisco anche alle biciclette che il codice della strada
11:07chiama ancora velocipedi.
11:09Bisogna conoscersi e riconoscersi tra utenti
11:12della strada perché si condivide uno spazio comune quindi è necessario essere
11:16consapevoli dei comportamenti e delle regole da tenere cominciando ad esempio
11:20da un'attività formativa nelle scuole perché d'altronde dare nozioni e regole
11:25della strada ai bambini di oggi significa formare gli automobilisti o i ciclisti di
11:30domani ma ancora prima che nelle regole bisogna lavorare sui valori e quindi
11:34offrire ai ragazzi gli strumenti critici per poter comprendere la società e i
11:38suoi cambiamenti e come lo si può fare tramite lo sport che da sempre
11:42rappresenta un'attività fondamentale di aggregazione e di collaborazione oltre
11:47che di una cura per la propria salute.
11:49Le attività modoria la facciamo anche
11:51attraverso le passeggiate al centro, al mare, nella natura
11:55quindi conciliamo sia diciamo la scienza modoria con l'educazione civica, il
12:01valore alla sostenibilità ed anche con le scienze ambientali quindi per noi è
12:05importante diciamo che noi siamo molto fortunati di avere un istituto
12:08bellissimo con tanti campi sportivi attrezzature sportive e questo lo
12:11dobbiamo alla fondazione Cappelludi, alla signora qui Adriana Cappelludi
12:15siamo anche fortunati quest'anno per avere il professor Spadea che è campione
12:19di windsurf e con i nostri appunto studenti porterà avanti il progetto di
12:24windsurf oltre a essere promotore dei 100 passi.
12:26Noi abbiamo curato molto fin
12:29dall'inizio gli spazi esterni proprio per dare la possibilità ai ragazzi di
12:35avere questa attività motoria che è importantissima
12:39abbiamo infatti una palestra grandissima dove fanno anche fitness e
12:47poi gli spazi esterni sono attrezzati per campo di calcetto, tennis, la corsa, il
12:55salto in lungo
12:56lo sport quindi è uno strumento importante di coesione perché oltre a
13:13insegnare la bellezza dello stare insieme, il rispetto delle regole
13:16quotidiane e le basi del lavoro di squadra promuove una maggiore
13:20conoscenza e consapevolezza di sé e dell'altro.
13:23L'attività motoria è fondamentale soprattutto in età evolutiva per quanto
13:28è fondamentale dovrebbe essere forse una delle materie principali a scuola
13:31cosa che noi in Italia ancora non abbiamo compreso perché il linguaggio
13:34motorio è il primo linguaggio che noi assumiamo dopo la curiosità di assaggiare
13:39i bambini la prima cosa che fanno si muovono e poi parlano quindi è
13:42necessario che noi andiamo a rivalutare l'importanza dello sport come linguaggio
13:46come strumento riabilitativo perché molte persone attraverso lo sport
13:50ritrovano se stesse ritrovano il proprio potenziale scoprono un potenziale
13:53nuovo ma soprattutto danno la possibilità ai ragazzi soprattutto in
13:56età evolutiva di conoscersi conoscere le proprie abilità scoprire speciali
14:01abilità e uniforma per assurdo la società quindi non ci divide in
14:05categorie ma ci rende tutti uguali nello stesso campo
14:20fare sport è importantissimo per la salute della persona e noi siamo
14:38fortunati ad anzi ad avere un impianto sportivo fantastico dove i ragazzi sono
14:42invoiati a fare attività motoria quando siamo nelle sedi succursali
14:50attuiamo il progetto 3.000 passi ci sono alcuni studenti che vengono anche in
14:56bici a scuola sicuramente le strade non sono così sicure
15:01perché le macchine hanno invaso praticamente tutti gli spazi magari negli
15:05anni 50 quello era un luogo condiviso dal pedone dal ciclista al giorno d'oggi le
15:12le auto sono ovunque e quindi le piste ciclabili marcia piedi sono fondamentali
15:20e sì perché la bicicletta è un mezzo molto antico e ce lo ricordano alcune
15:24manifestazioni che riportano in auge il ciclismo di una volta. L'eroe è nata nel
15:2997 da due atti d'amore fondamentalmente il primo nei confronti di un territorio
15:34bellissimo che si rischiava di vedere trasformato in brutta periferia
15:39il mio Chianti allora e comunque le terre di Siena in genere e quindi anche
15:44da lì l'idea della salvaguardia delle ultime strade bianche era molto
15:49collegata a una certa idea di ciclismo eroico
15:52il secondo atto di amore nei confronti di un grandissimo sport che ci aveva
15:56trasmesso valori immagini letteratura storia assolutamente straordinari era lo
16:02sport dei nostri babbi e nonni e quindi tutto quello che ci era stato trasmesso
16:08in termini di passione ha fatto sì che noi si cercasse con la messa in campo
16:13dell'eroica di recuperare la radice autentica l'anima di un grande sport
16:19come il ciclismo ben sapendo che tutto il resto praticamente del cosiddetto
16:23sport stava diventando produzione di spettacolo a volte bello a volte meno
16:28ma fondamentalmente è tutta legata alle logiche televisive di business
16:34questa grande idea poi piano piano dal primo anno in partenza di 90 persone su
16:40Gaiola Inchianti è praticamente esploso e piano piano il movimento oggi è
16:46arrivato ai 9 mila che è il numero che abbiamo su Gaiola Inchianti
16:51questo grazie non solo al valore del ciclismo che comunque è bello
16:56importante ma soprattutto al valore proprio di un movimento che abbiamo
17:00costituito in questi 26 anni
17:31viviamo in un'epoca in cui sostenibilità ecologia riciclo e conservazione del
17:36territorio sono espressioni piene di significato e costantemente al centro
17:40dei dibattiti questo perché ora più di prima è necessario riportarle
17:44all'attenzione non solo mediatica ma anche delle scelte quotidiane tra valori
17:49sociali e morali quindi si muove una comunità che tutti i giorni prende una
17:53decisione per sé e soprattutto per gli altri tra cui quella di preferire un
17:57mezzo piuttosto che un altro qualora possibile
18:00i numeri parlano di un popolo in movimento sulle due ruote sempre più
18:04cospicuo anche se molti hanno la bicicletta ma non la usano regolarmente
18:08la bicicletta è un dispositivo democratico diciamo così perché è un
18:12po' alla portata di tutti più o meno alla portata di tutti quindi dà la
18:15libertà e fa vedere l'ambiente non ha emissioni inquinanti quindi la
18:20bicicletta è un mezzo ideale per muoversi per vedere il paesaggio italiano che è
18:24un paesaggio stupendo e per stare bene con se stessi quindi all'aria aperta non
18:29per niente durante la pandemia le bici potevano uscire e quindi già ha un
18:33significato importante e da dopo la pandemia il mondo della
18:38bici è cresciuta sono cresciute le vendite delle bici sono cresciuti i ciclisti c'è
18:41tanta gente che si muove in mobilità. Se quello che Marc Auger diceva diventerà
18:45mai realtà ossia che l'idea di una città in cui prevale la bicicletta non è pura
18:50fantasia all'ora di lavoro ce n'è ancora tanto e interessa vari ambiti la
18:55mobilità in bici d'altronde può essere vista come uno strumento di libertà e
18:59allo stesso tempo un impegno ambientale ma questo richiede il sostegno non solo
19:03della società e dei media ma anche e soprattutto delle istituzioni pubbliche
19:08e private
19:11radio roma speciale