Gli Anni '90 italiani tra costumi e società nell'ultimo romanzo di Roberto Costantini: "Le allegre comari di Windows"
Ospite in collegamento Roberto Costantini, scrittore
“Raccontare questa storia non è stata una scelta, per trent’anni l’ho portata in grembo e ho solo scelto il momento per farla nascere”. Con queste parole lo scrittore di Formia, Roberto Costantini, ha annunciato il suo ultimo romanzo “Le allegre comari di Windows” (Genesi Editrice, 2024).
Scenario centrale gli anni Novanta italiani, anni difficili per la libertà sessuale, per i temi legati all'omosessualità e transessualità. Proprio in quegli anni era praticamente normale vivere in una sorta di oblio, se non altro per sopravvivere ad una realtà immatura e spesso violenta.
L’Italia degli anni Novanta, il suo costume e la sua socialità, non sono solo una cornice alla storia di Andrea Pinona (il protagonista) e di tutti i personaggi collaterali, ma è un tempo vissuto e ricostruito con meticolosità dall’autore: ci sono le dediche a Mimì, la TV col tubo catodico, i primi Computer, il festival di Sanremo del 1996 con la Giorgia di “Come saprei” e così via.
Il libro è concepito come un “antiromanzo” – come ha sottolineato anche l’editore – in cui la trama e l’intreccio risultano ingarbugliate tra fatti, chiacchiere, andirivieni di ricordi e telefonate/soliloqui che si alternano a messaggi in chat e dialoghi diretti.
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L’Italia degli anni Novanta, il suo costume e la sua socialità, non sono solo una cornice alla storia di Andrea Pinona (il protagonista) e di tutti i personaggi collaterali, ma è un tempo vissuto e ricostruito con meticolosità dall’autore: ci sono le dediche a Mimì, la TV col tubo catodico, i primi Computer, il festival di Sanremo del 1996 con la Giorgia di “Come saprei” e così via.
Il libro è concepito come un “antiromanzo” – come ha sottolineato anche l’editore – in cui la trama e l’intreccio risultano ingarbugliate tra fatti, chiacchiere, andirivieni di ricordi e telefonate/soliloqui che si alternano a messaggi in chat e dialoghi diretti.
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00:27piccolissimo passo indietro. Gli anni 90 sono stati indubbiamente, specialmente
00:31per la mia generazione, generazione proprio degli anni 90, insomma degli
00:35anni molto affascinanti, ricchi di cambiamento, di novità, colorati, forse
00:39li potremmo definire così, ma sono stati anche anni indubbiamente molto difficili
00:44per chi voleva perseguire in un certo senso la propria libertà affettiva, il
00:49proprio orientamento affettivo. Anni insomma che hanno contribuito anche a
00:53cambiare le cose, anche in questo senso, chiaramente a piccolissimi passi. Ebbene
00:58proprio su questa scia si basa l'ultimo romanzo, è stato definito in realtà
01:02antiromanzo, dello scrittore di Informia, Roberto Costantino, che è il nostro
01:07ultimo ospite oggi, ci racconta qualcosa in più. Buongiorno Roberto, e ben
01:12ritornato a Non solo Roma. Buongiorno Lisa, grazie, grazie mille.
01:18Grazie a te, insomma tu sei stato già nostro ospite per parlare di una tua
01:21precedente uscita. Allora questa ha un titolo un po' particolare, si chiama
01:27Le allegre commari di Windows. Io partirei proprio da qui chiedendoti, insomma come
01:31mai questo titolo che fa sorridere. Si fa sorridere perché? Perché in realtà è un
01:38romanzo, come dicevi, ambientato negli anni 90 e che tratta diciamo di vicende
01:45personali sicuramente, del protagonista Andrea e di vari personaggi che ruotano
01:49intorno a lui, ma tratta della nascita di una comunità soprattutto, cioè la
01:55rinascita di una comunità, in particolare quella degli omosessuali che si
02:00trovavano in quel momento ad avere dei grossi problemi di aggregazione dovuti a
02:04la condizione sociale che si era determinata a causa dell'avvento
02:11della malattia dell'AIDS, insomma perché in quegli anni essere comunque omofili o
02:17omosessuali era sinonimo di essere non portatori di HIV, come oggi finalmente
02:23siamo riusciti a capire, ma malati di AIDS e quindi c'era proprio anche un
02:28timore reverenziale nei confronti della malattia. Chiunque volesse anche solo
02:34tentare o concepire di esporsi in quel periodo non poteva e non voleva farlo
02:38perché c'era comunque un fortissimo pregiudizio. Windows, perché Windows?
02:43Perché in quegli anni sono nate le prime chat.
02:46Noi oggi apriamo il cellulare e siamo pieni di social, di app, di incontri e quant'altro.
02:50Anche troppe forse. E se ne fa anche un uso, non dico distorto, ma sicuramente
02:57probabilmente anche un po' avventato, laddove invece negli anni 90
03:03proprio la nascita di questo strumento ha dato la possibilità a molte
03:07persone di iniziare a dialogare, a colloquiare, ha dato modo a delle
03:12amicizie di nascere. Amicizie che prima erano relegate in alcuni ghetti e alcune
03:18realtà abbastanza squallide o quantomeno meno esposte, meno visibili, meno
03:23esponibili, meno presentabili e quindi anche il trovare una dignità
03:28nell'incontro e nella nascita di un sentimento di amicizia, come appunto è
03:32successo in quegli anni, appunto succedeva sulla piattaforma Windows.
03:37Greco Mario in realtà sono il gruppo di amici tra i quali ci sono, nel romanzo io,
03:43un traccio dei personaggi che in realtà sono tuttora miei amici e questa
03:48amicizia è nata 30 anni fa su Windows appunto, quindi diciamo che c'è una certa solidità.
03:53Ci fa pensare un po' alle vecchiette fuori dal portone che chiacchierano
03:59tra di loro. Anche l'ora del tè, sì esattamente, si facevano tante belle
04:06chiacchiere, c'era una condivisione di interessi quantomeno abbastanza
04:09articolati, veramente si poteva parlare un po' di tutto.
04:12Ecco perché nel romanzo proprio ho anche teso a ridurre molte di quelle chat e io
04:18sono 30 anni che lavoro a questo libro e per cui ho anche fatto a volte dei copie
04:23in colla testuali di quelle che erano le chat del periodo. Quindi mi piace poter
04:29raccontare alle persone che non hanno vissuto questa transizione, questo momento
04:33di passaggio che si è consumato veramente molto in fretta e che oggi
04:36hanno tutto grazie appunto a questa abbondanza di social e di app.
04:42Che cosa invece è successo prima? Dove noi altri siamo stati un po' i
04:47precursori di quella che è stata questa realtà, laddove prima di noi i precursori
04:53erano gli eroi dei moti di Stonewall che insomma hanno poi appunto finalmente
04:58reso visibile il sentimento dell'omofilia, cosa che prima era
05:03assolutamente oggetto di pergiudizio sotto tutti i punti di vista.
05:07Assolutamente Roberto, ma come mai secondo te si tendeva ad associare proprio
05:11sistematicamente senza neanche rifletterci un omosessuale a una persona
05:16malata? Perché doveva essere per forza così? Queste due cose non
05:20erano necessariamente collegate tra di loro, una persona poteva essere
05:24omosessuale senza essere insomma sieropositivo? Come era nella maggior
05:29parte dei casi, ma tu ricorderai anche gli spot dell'epoca dove
05:32praticamente se lo conosci lo eviti, le persone avevano l'aura, un Kirlian viola,
05:37un Kirlian malato come lo chiamo appunto nel romanzo ed è praticamente quello il
05:44discorso. Non c'era informazione perché la malattia era nuova, era esplosiva,
05:48uccideva senza poter essere studiata o capita. Ci abbiamo messo tanto per capire
05:53che cos'è l'HIV e come si tratta, ma all'epoca il terrore, perché le categorie
06:00erano queste, quando facevi il test alla fine degli anni 80 dovevi dichiarare se
06:05eri tossicodipendente o omosessuale, non c'era altra possibilità per fare quel
06:09test all'epoca. Quindi c'è poco da fare, insomma oggi siamo più informati, c'è
06:14stata fortunatamente tanta ricerca. Ecco lo stiamo facendo vedere, infatti un
06:18pezzettino di spot, ringrazio la regia ovviamente velocissima in questo. Secondo
06:22te Roberto c'è ancora quel giudizio oggi però un pochino sì, io ricordo una
06:27giornalista insomma di una rete molto famosa che lei soltanto
06:32recentemente ha dichiarato di essere sieropositiva e che non l'aveva fatto
06:35prima per paura di essere scansato dal mondo mediatico, quindi secondo me
06:41ancora un po' c'è. Però ci sono invece altri personaggi anche pubblici e qui
06:47voglio ringraziare il gesto che ha fatto Antonello Dose quando ha pubblicato
06:51la rivoluzione del coniglio, dove appunto racconta come il buddismo gli
06:54abbia cambiato la vita, ma parla anche di questa sua condizione in maniera serena,
06:58assolutamente serena, perché Antonello è un uomo sereno con la fortuna di
07:01conoscere. Quindi voglio dire è chiaro che il pregiudizio può sopravvivere, ma di
07:07pregiudizi ormai ce ne sono anche altri in altre forme. Il pregiudizio non muore
07:11mai, la scusa all'epoca era l'AIDS, adesso chissà che cos'altro ci
07:16attaccheremo pur di. C'è ancora il pregiudizio sulle persone omosessuali
07:20secondo te Roberto? Secondo me sì. Più che altro se ne può parlare, oggi almeno
07:25c'è la libertà di poterci mettere la faccia come sto facendo io. Fino a pochi
07:28anni fa era veramente impensabile tutto questo. Io tra l'altro colgo questa
07:33occasione per ringraziarvi per avermi inserito in questa puntata delle news
07:37dove si parla di maternità. Dove si parla di maternità dall'inizio alla fine
07:40con tutte le problematiche e tutta l'intensità di questa esperienza, perché
07:45è l'argomento centrale anche del mio romanzo, in cui appunto c'è il protagonista
07:50Andrea che è un uomo che decide di operare una transizione sessuale di tre
07:54donne, o almeno ci prova, per vivere anche solo di riflesso l'esperienza della
07:58maternità. Perché questa è l'unica esperienza che noi uomini non potremo mai
08:02avere nella vita. E quindi con tutte le problematiche annesse e connesse,
08:08è uno degli argomenti, la maternità, la transizione di genere, ma
08:12ce ne sono altri anche abbastanza forti, come la prostituzione massiva, i morti sul lavoro e c'è
08:17veramente tanta roba. Beh, hai toccato davvero tantissimi temi. Ti chiedo, Roberto,
08:21come mai hai deciso di pubblicarlo dopo 30 anni? Tu hai detto che ci ha messo 30
08:26anni, è come se l'avessi fagocitato dentro in un certo senso, no?
08:30È stato un parto lungo, tanto per non uscire di metafora. Essenzialmente perché?
08:36Perché i tempi sono maturi. Non tanto i tempi del lettore, i tempi della società. I miei
08:41tempi erano maturi per affrontare questo argomento e scriverlo. Io devo poi, tra
08:45l'altro, la pubblicazione di questo romanzo al mio editore, Genesi, editrice,
08:49nella persona di Sandro Grospietro, che oggi compie gli anni e gli mando gli
08:53auguri. Ancora prima, assolutamente sì, perché ancora prima che io finissi di
08:59scrivere questo romanzo, quando gliene ho parlato, lui mi conosceva per le poesie,
09:03ma mi ha fortemente incitato a terminarlo, a portarlo a termine per
09:07pubblicarlo. Quindi, devo dire, avere anche il sostegno di una casa editrice che
09:14accoglie questi temi e li rende romanzo pubblicato e distribuito, insomma,
09:19diciamo che forse appartiene più ad alcune case editrici di micchia, ma una
09:23casa come Genesi, che si occupa veramente a 360 gradi di tutto, anche solo
09:29per l'editore è stato un gesto coraggioso. Questo voglio sottolineare.
09:32Ecco, devo dire che è un aspetto molto importante, che hai fatto bene a
09:35sottolineare, Roberto, perché siamo in un momento di difficoltà anche un po'
09:38dell'editria, comunque del libro, della lettura in generale, e quindi avere
09:42anche il coraggio, ecco, effettivamente di pubblicare i temi, insomma, forti, perché
09:46tu hai deciso di pubblicare comunque un tema molto forte e importante, però io
09:50voglio chiudere, visto che mi rimani pochissimo tempo a disposizione, con una
09:54nota di colore, in un certo senso, perché so che all'interno del tuo libro ci sono
09:57anche, diciamo, delle parti dialettali, romanesco, quindi c'è anche molto
10:02speso. Certo, sì, le Comari in realtà parlano tutti i dialetti d'Italia, proprio
10:08perché quel punto d'incontro virtuale racchiudeva tutta Italia, insomma, però
10:12vuoi che io, che insomma è romanesco-lomastico, vuoi che non metto a
10:17frutto tutta la ricchezza e tutta la potenza di questa lingua, voglio dire, ci
10:22sono dei giochi di parole che sono introducibili in italiano, e quindi sì,
10:26grazie per averlo sottolineato, mi sono divertito molto, perché sì, è vero che la
10:35storia è tragica, però è scritta in forma di commedia, tutto sommato c'è
10:39questo grande dono del sorriso che mi è stato lasciato dalla persona al quale
10:42ho dedicato il romanzo, e quindi ho deciso proprio di raccontare una storia
10:47anche scabrosa, forte, d'impatto, con sempre un linguaggio assolutamente
10:52ironico, fino anche comico in alcuni passaggi. Suscitare tutte le emozioni
11:00secondo me è sempre il modo migliore per far arrivare il messaggio, no? Quindi
11:04insomma, complimenti ovviamente. Vediamo se ci sono riuscito, a lettore d'alta certezza.
11:09Ti ringrazio di cuore, Roberto, sarà un piacere. Grazie, grazie per l'occasione, grazie per
11:15l'occasione di poterne parlare in pubblico. A presto, ciao Roberto. Grazie,
11:19arrivederci, alla prossima. Ebbene, anche oggi Non Solo Roma termina qui, noi
11:24torniamo domani per l'ultima puntata della settimana e poi, insomma, ci
11:28salutiamo e ci diamo appuntamento alla prossima. Appuntamento a domani,
11:32sempre a partire dalle 13, in diretta qui sul canale 14 della Digitale
11:36Terrestre. Vi lasciamo al ricco palincesso delle nostre reti e, appunto,
11:40buona giornata e grazie per essere stati in nostra compagnia.
11:45Non Solo Roma, le notizie dalla regione con Elisa Mariani.