• 3 settimane fa
Oggi a Social Trend, il programma di RadioRoma.it dedicato alle ultime tendenze dalla rete e attualità in chiave social, parliamo dei disturbi del comportamento alimentare (Dca) e della loro relazione con i social media. Come evidenziato da alcuni studi, infatti, oltre a diffondere abitudini alimentari scorrette, diete estreme e consumo di junk food, i social network come Instagram e TikTok favorirebbero l’insorgenza dei disturbi del comportamento alimentare (Dca).

Il problema, diffuso soprattutto tra i più giovani, è stato analizzato nella prima parte della puntata da Esmeralda Moretti e poi analizzato nella seconda parte del programma condotta da Costanza Fioriti che ha ospitato la dottoressa Francesca Fregno.

Insieme alla professionista la conduttrice di Radio Roma Television ha voluto approfondire il tema e la relazione tra DCA e social media, è stata data una definizione di DCA e si è fatta una panoramica su quelli che possono essere i trigger quando una persona affetta da un disturbo dell’alimentazione condivide la sua storia con il pubblico. La puntata si è quindi conclusa con un invito ad una maggiore consapevolezza di come vivere la relazione con lo storytelling che si presenta attraverso lo schermo del proprio smartphone.

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Trascrizione
00:00Social Trend, le news a portata di Hashtag con Matteo Acitelli ed Esmeralda Moretti.
00:08Buonasera e bentornati in una nuova puntata di Social Trend. Anche questa sera siete in nostra compagnia, questa sera ci sono io appunto Esmeralda Moretti
00:16e vi accompagno ad affrontare un tema un pochino impegnativo, ma non è la prima volta che affrontiamo questo tema su Social Trend
00:23perché lo avevamo affrontato lo scorso marzo in occasione di quella che è la giornata del Fiocchetto Lilla, ora vi ricordo di che cosa si tratta
00:29e ci eravamo promessi in onda appunto di affrontarlo a più riprese durante l'anno perché appunto l'idea di Social Trend è anche quella di sensibilizzare
00:37su quelli che sono alcuni temi che quotidianamente vanno virali sui social e sul modo in cui questi temi possono essere trattati
00:43e sul modo in cui possono comunicare con noi. La giornata del Fiocchetto Lilla, chi insomma ha visto la puntata dello scorso anno
00:49o chi ha informato sul tema se lo ricorderà, è la giornata mondiale dedicata a quelli che sono i disturbi del comportamento alimentare
00:56quindi parliamo di anoressia, parliamo di bulimia, parliamo di binge eating, ce ne sono tantissime tipologie diverse
01:02e si celebra appunto a marzo. Il punto è che i disturbi alimentari, i disturbi del comportamento alimentare sono un tasto un po' dolente per i social
01:11perché? Perché in qualche modo i social sono diventati da una parte un'occasione molto importante per avere magari una prima idea di quello che si sta passando
01:20quindi di trovare persone che vivono gli stessi sintomi, insomma quindi di trovarsi simili e quindi capire che c'è bisogno di una richiesta d'aiuto
01:27quindi con terapeuti, persone che sono guarite e che condividono la propria esperienza, ma dall'altra il rischio per chi insomma soffre di questa tipologia
01:35appunto di malattia sui social è quella di trovare conferme per quella che è la propria condizione. Mi spiego un pochino meglio
01:43i disturbi del comportamento alimentare, i disturbi alimentari sono stati, sono cresciuti tantissimo soprattutto negli ultimi anni, soprattutto dopo il covid
01:52si stima appunto che i casi di disturbi del comportamento alimentare, che sia bulimia, che sia binge eating, siano raddoppiati dal 2019, quindi dall'anno prima del covid
02:01questo perché sappiamo la pandemia, il fatto di stare tanto tempo soli, tanto tempo lontani dalla vita sociale, chiusi in casa, ha sicuramente peggiorato
02:09tanti tipi di patologie, tra cui anche i disturbi del comportamento alimentare, che come tanti altri si sono aggiunti purtroppo alla lista di patologie che sono davvero tanto peggiorate
02:18e il problema dei disturbi del comportamento alimentare è stato da sempre quello di essere legati tanto a quello che era l'online
02:25ricordo appunto nel 2015-2014 che spopolavano sul web quelli che erano i famosi gruppi pro onoressia, questi network insomma, in cui ragazze malate si davano consigli
02:36su come diventare sempre più magre, questa cosa che è davvero tossica, è davvero pericolosa. I social da una parte sono venuti molto in soccorso al problema dei disturbi del comportamento alimentare
02:47perché introducendo il lavoro di figure specializzate, psicologhe, psicoterapeute, dietiste, dietologi insomma, che raccontano come poter chiedere aiuto quando ci troviamo in certe condizioni
02:58e dall'altra parte appunto raccontando anche l'esperienza di persone guarite, sicuramente i social sono un posto positivo come abbiamo detto
03:04ma rischiano di essere un posto negativo perché siccome i social possono essere utilizzati da tutti, il rischio di imbattersi in qualche profilo di qualche persona, l'avevamo visto anche l'anno scorso questo,
03:14che non è totalmente guarita dalla propria malattia, non è totalmente uscita dalla onoressia e che quindi posta dei contenuti che possono essere pericolosi, potenzialmente pericolosi, potenzialmente dannosi
03:26per tutte quelle altre persone che stanno conducendo una propria battaglia, infatti non è raro sui profili, principalmente su TikTok, ma ricordo qualche anno fa anche tanto su Instagram, non è raro imbattersi in profili dedicati a quello che viene chiamato il recovery
03:40ossia il percorso di guarigione da quella che è una di queste patologie, quindi dall'onoressia o dalla bulimia o da qualunque altra realtà
03:48quando noi parliamo di recovery ci riferiamo a persone che non sono completamente guarite da questa patologia, anzi sono in un percorso che spesso, come qualunque altra patologia, è fatto anche di ricadute, quindi di momenti in cui sembra andare meglio e momenti in cui si torna un po' indietro, ma è normale, fa parte del processo
04:03il far parte del processo però è un momento molto delicato che io credo, e chiederemo poi il parere dell'esperto, io credo che sia molto importante condividerlo dopo, quindi una volta guariti è importante condividere il processo e normalizzare sul fatto che ci sono fasi, che non è facile, che è difficile insomma, ma quando lo si condivide durante il pericolo è quello di dare dei messaggi che siano fuorvianti e che siano addirittura sbagliati
04:26e la terapeuta che venne ospite l'anno scorso ci mise anche in guardia da un altro problema, ossia che le persone che raggiungono un'enorme visibilità sui social condividendo la propria malattia rischiano quasi di raggiungere l'estremo di far fatica a guarire perché si riconoscono in quella malattia inconsciamente e quindi temono di perdere la propria visibilità una volta che non avranno più da raccontare il proprio percorso di guarigione perché saranno guarite, questo è un estremo a cui non avevo mai pensato
04:51e la dottoressa Francesca Bruno che è stata con noi lo scorso anno ci ha fatto riflettere su questo, anzi potete recuperare la puntata, quindi la grande domanda che noi porremo oggi all'esperto insomma che ci sarà nella seconda parte della puntata con Costanza è proprio questa, cioè qual è il modo migliore, qual è il modo più sano, il modo più adatto di affrontare questa tipologia di patologie sui social, c'è un modo o qualunque modo sarebbe sbagliato, dovrebbero parlare solo i professionisti oppure dovrebbero parlare più le persone che sono guarite oppure va bene magari perché potrebbe anche
05:21trattarsi di opinione, magari potrebbero anche dirci che invece va bene condividere il proprio percorso, basta che lo si faccia con determinate accortezze, il pericolo ecco di queste patologie è quello appunto di influenzare chi guarda e noi sappiamo che i social hanno un meccanismo che è a base algoritmica, come funziona un algoritmo, questo è il meccanismo base, poi ovvio che ci sono tutti i segreti per andare virale e l'algoritmo cambia di mese in mese su TikTok, ma di base l'algoritmo funziona così, l'algoritmo di qualunque social, l'algoritmo ci propone contenuti che sono perfettamente in target con quello che ci interessa,
05:50come fa l'algoritmo a capire se un contenuto ci interessa, beh guarda il tipo di interazioni che noi tendenzialmente, abitualmente, insomma quotidianamente consumiamo, quindi se io metto mi piace ogni giorno a 10 post di gattini, è molto probabile che l'algoritmo mi mostri un dicesimo, un dodicesimo, un tredicesimo post di gattini,
06:08ecco quindi che magari commentare o mettere like a contenuti che riguardano i disturbi del comportamento alimentare in tante forme porta le persone ad avvicinarsi a questa nicchia e quindi magari ad incastrarsi in alcuni contenuti che sono un pochino più sensibili e potrebbero risultare urtanti per quelle persone che stanno affrontando un percorso, torniamo sempre qui,
06:30il punto è che qui la questione diventa delicata perché se da una parte non sarebbe giusto censurare determinati contenuti perché i social non sono, non dovrebbero essere censura, d'altra parte non è nemmeno super corretto rischiare che queste persone influenzino, questi contenuti influenzino persone che magari stanno già affrontando un percorso di guarigione e quindi probabilmente la soluzione sarebbe lasciare al buon senso, al buon senso dell'utente, al buon senso del creator, il postare o non postare determinati contenuti,
06:57quindi ad esempio io ammiro molto alcune creator, alcuni creator che soffrono disturbi alimentari e quando affrontano dei periodi di ricaduta dicono io in questo momento non condividerò perché, perché potrei influenzare negativamente, viene da sé, se io ho dei pensieri intrusivi che sono pensieri dannosi, pensieri pericolosi rischi inevitabilmente di comunicarli e quindi di influenzare in negativo le persone che mi stanno guardando,
07:18il punto è che spesso quando si affrontano momenti cupi della patologia si rischia e ne parlo perché ne ho sofferto insomma, quindi è un argomento che mi sta davvero molto a cuore, se no non sarei qui a trattarlo, si rischia di farsi dominare da questi pensieri intrusivi e quindi magari di non riuscire a staccare questi, questi lati e quindi addirittura sui social ci sono dei terapeuti un po' estremi che dicono chi si trova in un periodo buio della malattia dovrebbe proprio avere interdetto l'accesso ai social perché si rischia di diventare poi dipendenti da un certo tipo di messaggio,
07:48il tema ovviamente è impegnativo e non può essere esaurito da noi, noi abbiamo messo sul tavolo una serie di ragionamenti che poi riaffronteremo insieme all'esperta, quindi qual è il modo migliore di affrontare questa patologia e in che cose i social possono aiutare e in che cose invece magari possono essere di ostacolo, perché c'è anche questo tema,
08:05spesso quando si soffre di determinate patologie diventa molto difficile chiedere aiuto perché l'anoressia, la bulimia, gli disturbi alimentari in generale purtroppo e lo so appunto perché sono passata, sono disturbi che tendono a farti credere di non avere bisogno d'aiuto, di non aver bisogno di niente, in realtà di stare bene perché tutto sommato si crea proprio una generale dispersezione di te stesso, di quello che provi e quindi il rischio grande è che in realtà finire nella parte sbagliata dei social
08:34possa soltanto alimentare maggiormente determinati contenuti e ad esempio io ricordo che tanto tempo fa insomma quando impazzava questo problema insomma degli disturbi alimentari perché come oggi anche prima insomma è sempre stato un problema, spopolavano sui social le pagine che facevano vedere le calorie dei cibi e quindi c'erano appunto questi profili che facevano vedere questa merendina ha 33 calorie, questa ne ha 105, questa pasta qui ha queste calorie e quello tende a far generare un disturbo che è quello poi del
09:04conto delle calorie che è uno dei primi sintomi di qualcosa che non va, ovviamente non mi rischio a chi conta le calorie per motivi sportivi, agonistici, per motivi di lieto o qualunque altra cosa ma a chi le conta in modo ossessivo senza saper poi bene ecco dove e perché le stia contando e farsi ossessionare da questa cosa e i social in questo non aiutavano perché io appunto ricordo che ero malata e continuavano a uscirmi questi post di quante calorie a questo, quante calorie a quello, quante calorie dovresti prendere, quante non ne dovresti prendere e quindi io lì poi dopo quando sono guarita insomma a tempo dopo mi sono
09:34accorta di quanto i social abbiano aumentato alcune mie ossessioni e rallentato alcuni miei processi di guarigione e quindi è per questo oggi che noi abbiamo dei social ancora più e più precisi come algoritmo, algoritmicamente mi chiedo che cosa può voler dire se già 5-6 anni fa voleva dire questo, che cosa può voler dire adesso finire in una nicchia che è una nicchia sbagliata e che magari non è per forza la nicchia dei disturbi del comportamento alimentare ma è una nicchia che a chi soffre di quelle patologie sicuramente non fa bene perché
10:04potrebbe essere magari una nicchia di persone che si occupano di sport e di nutrizione ma chi poi ha disturbi alimentari tende a leggere in modo negativo quei contenuti perché è portata a vedere in quei contenuti dei veicoli appunto della propria patologia per contare le calorie e quant'altro, quindi il tema è molto complesso perché appunto siccome l'algoritmo poi ritaglia il nostro social su di noi non si tratta soltanto di postare o non postare i contenuti ma anche di capire come quei contenuti vengono poi recepiti dalla persona che si trova in un momento di difficoltà e che
10:34probabilmente non è in grado di selezionare contenuti che potrebbero ferirla, quindi sarà interessante cercare di indagare questo tema con un'esperta che sicuramente avrà tante cose su cui farci riflettere e che probabilmente riuscirà anche a darci qualche indicazione su come si possa anche stare accanto ad una persona che soffre questa patologia e che magari vediamo fare un utilizzo spropositato dei social ma non perché lo faccia soltanto chiari disturbi del comportamento alimentare ma perché oggi si tende a farlo, solo che il rischio è quello appunto di
11:04finire in nicchie sbagliate, in nicchie pericolose e poi non riuscire ad uscirne da soli e quindi insomma e ovviamente io mi sento di dire questo in clusura di questa prima parte prima di passare la parola all'esperto, non abbiate paura di chiedere aiuto perché è soltanto davvero nel momento in cui si riesce a chiedere aiuto che queste patologie si cominciano a superare, finché non vi rendete conto di avere un problema non se ne esce ed è proprio vero, cioè si può aiutare con la forza quanto volete una persona che soffre di disturbi del comportamento alimentare ma non cambierà niente, si può star vicino quanto volete a una
11:33persona che ha questa patologia ma non potrete far niente se non sarà lei, se non sarà lui a fare un primo passo verso di voi, verso la richiesta di aiuto quantomeno perché funziona così per tutti, ha funzionato così per me e penso per qualunque altra persona che vi chiediate vi risponderebbe la stessa cosa, detto ciò sicuramente si possono adottare delle accortezze o quantomeno cercare di dare delle indicazioni per vivere al meglio quantomeno l'ambiente social e questo insomma lo chiederemo proprio all'esperta di oggi che si occuperà di questo tema insieme a Costanza tra pochissimi minuti dopo la pubblicità, io vi ringrazio per
12:03essere stati con noi, vi rimando a tra poco con Costanza dopo la pubblicità e l'esperto e noi ci vediamo come ogni giorno domani sera
12:34Oggi andremo a parlare di un argomento davvero molto delicato che riguarda il disturbo dell'alimentazione e i social, ora sappiamo tutti che le piattaforme social sono sicuramente un grande mezzo di diffusione delle informazioni, purtroppo però c'è una linea molto sottile tra la diffusione dell'informazione in maniera corretta e una negativa influenza, allora Francesca benvenuta innanzitutto e bentornata presso i nostri microfoni
13:02Allora può darci gentilmente una definizione di DCA?
13:07Allora i disturbi dell'alimentazione sono patologie complesse, invalidanti e potenzialmente mortali, se non vengono appunto trattate tempestivamente con una presa in carico multidisciplinare, colpiscono prevalentemente il sesso femminile, ma anche i maschi e se avviene un'insorgenza precoce interferisce con lo sviluppo biologico sano dell'individuo.
13:37Quindi i più noti disturbi alimentari sono appunto l'anoressia, la bulimia, il disturbo d'alimentazione incontrollata e i segnali di insorgenza sono un'immagine distorta dell'immagine corporea, spesso sono correlati anche con una bassa autostima, disturbi dell'umore e appunto c'è una disregolazione emotiva
14:04della persona che vede la propria immagine completamente distorta da quella che è realmente,
14:12quindi c'è un'eccessiva preoccupazione per le proprie forme del corpo e un vissuto profondo
14:20di inadeguatezza, quindi si modifica anche lo stile di vita dove appunto il cibo diventa
14:28il focus, dove troviamo una restrizione alimentare, un esercizio fisico eccessivo, una rinuncia
14:39alle attività ludiche, ricreative dove appunto si mangia e quindi si ha un fittizio benessere
14:49quando si perde peso. Avviene infatti anche un allontanamento dalla
14:55vita sociale, mi rendo conto, si tende a prediligere la solitudine perché la persona affetta dal
15:05DCA non si senta a suo agio e pensa che anche dall'esterno questo senso di inadeguatezza
15:13puramente fisica venga visto, quindi si nasconde, tende a nascondersi.
15:20Quindi è importante mantenere un dialogo attivo, costruttivo anche con i più giovani
15:26ed educare le famiglie a riconoscere i campanelli d'allarme per intercettare precocemente questi
15:35segnali ed evitare quindi le conseguenze talora drammatiche, se si cristallizza una condotta
15:43alimentare sbagliata. Allora all'interno dei social, l'unico
15:49modo di fare questo è conoscere il nostro corpo, ci sono davvero tantissimi filtri,
15:56ci sono anche tantissime applicazioni che ti permettono di cambiare virtualmente i connotati,
16:04quindi non solo a farti più snella, a farti più alta, a farti più lucida, ma anche ad
16:11andare a cambiare il dettaglio, quindi il naso più in su, il sopracciglio più alto,
16:17l'effetto liftato, tant'è che qualche tempo fa da Instagram era stato inserito un obbligo
16:25di dire, di far vedere all'interno del post, della didascalia, del copy etc., che si stava
16:32usando l'applicazione in questione. Ora è difficile far capire ai ragazzi e alle ragazze,
16:40perché infatti come giustamente ha detto lei, il disturbo può prendere anche l'uomo,
16:46non è puramente femminile questo tipo di disturbo, che quel tipo di corpo non corrisponde
16:54a realtà, quando si è circondati, perché si è circondati da foto e vanti, perché
17:01il più delle volte ci si vanta anche di quel corpo, che però non è vero. Cosa possiamo
17:06fare? Certamente i più giovani utilizzano un uso massiccio, un'esposizione forte all'uso
17:14dei social, perché comunque sono in un'età dove ricercano la propria identità e i social
17:22veicolano dei messaggi molto forti, molto potenti, che se sono mal interpretati, possono
17:29incoraggiare l'insoddisfazione per il proprio corpo. Poi ci sono tante piattaforme dove c'è
17:39la diffusione delle cosiddette diete di esclusione, promosse dal mondo digitale, che ne decanta
17:45gli effetti benefici, invece fanno soltanto dei danni, ci vorrebbe proprio un patentino
17:50per andare sui social e fare anche matura, anche mentre altre pagine divulgano in maniera
17:57scientifica e in maniera sana dei contenuti. Quindi in Occidente dove ci sono questi ideali
18:08di bellezza quasi irrealistici, un adolescente soprattutto, una persona fragile può sviluppare
18:16un confronto malsano, quindi bisogna distinguere la realtà digitale dalla realtà vera e ricordare
18:28che le imperfezioni ci rendono unici, quindi accettarsi per come siamo, questa dinamica
18:36di confronto può diventare l'avamposto poi di un disturbo alimentare.
18:42Allora, all'interno dei social, come abbiamo accennato un pochino prima, si fa anche tanta
18:50diffusione di informazioni, molto spesso insieme alla redazione abbiamo trovato video in cui
18:58ragazze soprattutto, in questo caso erano femmine, erano donne, mostravano il loro percorso sui
19:05social e il tutto era anche poi coronato da un fiocchetto lilla e un cuore lilla che
19:14è il colore del disturbo alimentare. La domanda che io le pongo Francesca è la seguente,
19:23secondo lei ovviamente da una prospettiva professionale, condividere il discorso di
19:30recupero, quindi il percorso del recupero sui social, quanti pro e quanti contro? Perché
19:37può effettivamente anche andare a triggerare un sentimento contrastante? Cosa ne pensa?
19:44Può diventare una trappola appunto, perché il pensiero attivante è perché loro ci riescono
19:52e io no? E quindi si attiva un confronto disfunzionale, questa dinamica di confronto
20:01porta a cristallizzare dei sentimenti di inadeguatezza, ricordiamo che ogni persona è unica nel senso,
20:09quindi non si possono fare dei confronti su che cosa uno mangia, su che bisogni ha quel
20:17tipo di persona, è una realtà fittizia comunque. È una realtà fittizia anche perché poi non
20:25scordiamoci che oltre che a livello fisico abbiamo tutti delle reazioni diverse anche
20:33al percorso alimentare, alla dieta oppure allo sport, diamo dei risultati diversi, anche
20:40a livello emotivo e di lifestyle siamo diversi, quindi quello che può funzionare per la ragazza
20:48o il ragazzo in questione, può purtroppo per fortuna, perché non vuol dire che il
20:53percorso debba essere sbagliato, se è diverso, non funzionare invece per quello che è il
20:59mio caso. Può diventare pericoloso perché diventa
21:04una forza di giudizio, di metodo di giudizio basata sulla comparazione della propria immagine
21:12e della propria mentalità.
21:17Francesca, secondo lei come mai c'è questo grande e forte bisogno di omologazione, come
21:27mai le ragazze e anche i ragazzi in alcuni, sotto certi aspetti non riescono ad apprezzare
21:35quelli che come abbiamo definito prima, possono essere delle caratteristiche uniche nostre,
21:42possono essere magari per la cultura il naso aquilino, comunque il naso, lo chiamano alla
21:49greca, quello un pochino qui leggermente in giù, per noi è considerato un naso brutto
21:57perché poi si fa anche questo tipo di discorso, brutto, bello, quando è secondo me a mio
22:02avviso veramente sbagliato. C'è sempre secondo lei il problema dietro del farsi accettare,
22:09io voglio il nasino all'insù perché in questo modo mi sento più tranquilla nel sociale?
22:14Sì, può essere anche quello, dipende ovviamente poi l'età dove si lascia comunque influenzare,
22:22nel senso che probabilmente chi ha una bassa autostima tende a volersi identificare con
22:34quel modello lì e quindi è soggetto a dei rischi maggiori rispetto a chi magari ha degli
22:43strumenti in più. Assolutamente, quindi in questo modo si sente
22:47più accettato. Esatto, vogliono incarnare un modello di
22:52perfezione irraggiungibile, perché la perfezione non esiste, bisogna accettare anche con i
23:02difetti fisici che tutti noi abbiamo, quindi limitare anche l'uso dei social se diventa
23:10comunque un forte richiamo ad attivare questi pensieri.
23:17Perdonami Francesca, volevo solamente aggiungere che questa parte che lei ha detto è davvero
23:24molto importante, perché purtroppo sono molto addictive i social, quindi limitare l'uso
23:30del social che è giustissimo diventa anche questa una sorta di piccola sfida, perché
23:38soprattutto tra i ragazzi, i teenager o comunque gli adolescenti sono veramente nati di fronte
23:45allo schermo, quindi per loro è quella che è la normalità.
23:50Bisogna immunizzarli, ovviamente le piattaforme online perché c'è la divulgazione, veicolano
23:55dei messaggi anche, trasmettono dei messaggi anche molto importanti, però il rischio è
24:00che se vengono interpretati scorrettamente. Certo, allora io ringrazio Francesca di essere
24:07stata di nuovo nostro ospite e di darci sempre uno spunto professionale su temi molto delicati.
24:13Francesca grazie ancora. Grazie a te e ti saluto.
24:18Amici di Social Trend mi raccomando di rimanere sintonizzati con noi.

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