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Nuova Era con Massimiliano Cacciotti - Puntata di Mercoledì 23 Agosto 2023

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Trascrizione
00:00Nuova era, alle frontiere della conoscenza, con Massimiliano Cacciotti
00:06Benvenuti, benvenuti a Nuova era alle frontiere della conoscenza. C'è chi la definisce un modo
00:17per rispettare la sensibilità delle minoranze, c'è chi invece la definisce come una nuova forma
00:25di iconoclastia. Stiamo parlando della cancer culture, un fenomeno che è nato negli Stati
00:30Uniti ma che si è diffuso in vari paesi del mondo occidentale. Per parlare di cancer culture
00:38avremo nuovi ospiti oggi qui a Nuova era, ma prima di introdurli io andrei a far vedere
00:46la scheda che abbiamo preparato. Il termine arriva dagli Stati Uniti dove questa tendenza
00:53si è sviluppata prima di arrivare in Europa e tradotta significa cultura della cancellazione.
00:56Si tratta della possibilità di bloccare personaggi pubblici che avviendono con il
01:00favore di aver offeso o discriminato qualcuno, scegliendo loro il suo segnale di amore.
01:04Ma cadere vittime della cancer culture non sono solo le persone. In America sono state
01:14abattute di un antestato di Filippo Colombo, un territorio simbolo del colomerismo bianco.
01:17Il 4 luglio a Baltimore e Manchester hanno abbattuto l'antestato che la città gli aveva
01:20dedicato ai tempi di Reagan, dalla celebrazione della scoperta dell'America alla vendetta degli
01:24indiani che furono sterminati per conquistarla. Un fenomeno che si è accentuato nel 2020 a seguito
01:28della morte dell'atto americano George Floyd, con la rimozione di monumenti considerati eredità
01:32di un passato stellista e razzista. E quando la storia si svolta cominciano a venire giù le
01:36stanze. E' accaduto nell'exunione sovietica con le statue di Lenin. E' accaduto in Iraq nel 2003
01:41con la statua di Saddam Hussein. C'è quasi un'estetica dell'abbattimento che si ripete.
01:44Chi rifiude la cancer culture ritiene che sia un mezzo per combattere le disinguaglianze
01:48razziali, di genere ed economica. Inoltre oggi bisogna fare conto di una maggiore percezione
01:51del rispetto anche contro gli altri. Per esempio nel linguaggio, privastelo più inclusivo,
01:55ampio e percettuoso delle diverse sensibilità. In conclusione, se un componente del sette
01:59definisce se è spesso omosessuale, transgender o asessuale, c'è la questione fondamentale
02:03delle divinenze. Io sono stata, io non stato. Ecco no, noi favoriamo il bidle più corretto
02:08che privo di genere, stato. Quindi per voi è meglio se uno dice ammerdu. La critica più
02:14frequente è che la cancer culture voglia cancellare il passato, eliminando quindi tutti
02:17quegli atteggiamenti, comportamenti e prese di posizione che non sono più linee con i
02:20valori di oggi. Il rischio è che questa tendenza diventi una moderna caccia alle streghe, con
02:24derive ideologiche molto precolose. I romani la chiamavano d'annazio memorie, ma a parte
02:28le vetracce del passato più o meno recente resta un paradosso che una civiltà che tutto
02:31recupera e tutto conserva. E così anche la testa di Lenin a Berlino-Est, ravaggiuta con
02:35la caduta del muro, è finita ora in un museo. E ora sapresti spiegare cosa è la cancer culture?
02:42E allora, per parlare cancer culture è tornato con noi un amico di nuova era, c'è qui con
02:51noi infatti Enzo Kermol, autore di un articolo che uscirà sul prossimo numero della rivista
03:01Nexus che noi abbiamo colto in anteprima, un articolo che parla per l'appunto di cancer
03:07ma Kermol, lei ne parla in una maniera molto ampia, cioè parte addirittura di quelle che
03:15sono le dinamiche, le metodologie del marketing e della psicologia persuasiva fin dagli inizi
03:21del novecento per arrivare poi a questo fenomeno. Sì, chiaramente è un fenomeno che nasce
03:30molto lontano, almeno come origine o come struttura. La psicologia può spiegare molto
03:37bene, ma non solo la psicologia, anche la biologia. Noi sappiamo che determinati i
03:45nostri comportamenti sono determinati appunto da fattori di origine biologica, ad esempio il
03:54proteggere un neonato di qualsiasi specie appartiene a questa categoria. Vediamo anche
04:03questi nei filmati, la leonessa che protegge la piccola gazzella, oppure quel senso di protezione
04:12che noi sviluppiamo quando vediamo un bambino molto piccolo. Perché questo? Perché alcuni
04:19tratti facciali in tutte le specie sono comuni nel neonato, come l'occhio più grande, oppure la
04:27pelle più morbida, il volto tondo e così via, che automaticamente ci fanno proteggere questo neonato
04:36di una specie per evitare che si estingua. Parallelamente abbiamo anche altri fenomeni,
04:42come ad esempio il riconoscimento della bellezza biologica. La bellezza biologica ha una funzione
04:49riproduttiva, cioè quando individuiamo certe categorie sul volto o nel corpo di una persona,
04:57che sono differenti tra maschi e femmine, noi siamo attratti da queste caratteristiche perché
05:05indicano che vi è una capacità riproduttiva. Tutto ciò si innesta su quelli che sono gli studi
05:16che nascono nel secolo scorso dell'applicazione della psicologia nel campo non solo della vendita
05:25del marketing, ma soprattutto in quello della psicologia delle masse, cioè cercare in qualche
05:32modo di condizionare il comportamento di tutti coloro che appartengono a un gruppo. Un gruppo
05:39che può essere molto piccolo, come può essere anche un intero Stato, un intero continente o
05:44l'umanità nel suo complesso. Io la interrompo un attimo perché mi pare che lei stia facendoci
05:52intuire che il fenomeno del cancer che poi è diventato famoso in tutto il mondo dopo la morte
05:58di George Floyd, l'afroamericano che è stato ucciso dalla polizia qualche anno fa, non è
06:06un fenomeno così spontaneo ma è anzi un fenomeno indotto dalle strategie di marketing e di
06:16propaganda. Ma a proposito di questo fenomeno io andrei a far vedere un altro video in cui
06:23della cancer culture ci parla un noto storico e comunicatore ovvero Alessandro Barbero.
06:32Facendo un grande sforzo posso arrivare a trovare delle ragioni che spiegano, non giustificano,
06:41ma spiegano una tendenza che mi sembra completamente catastrofica e delirante
06:47della nostra epoca. Posso arrivare a capirlo in questo senso, che nella nostra pedagogia da
06:56sempre c'è stata una certa confusione fra lo studiare qualcosa e il celebrare qualcosa come
07:04modello da sempre. In realtà occidentale si è costruita una pedagogia fatta di modelli,
07:09di grandi uomini nei confronti dei quali l'atteggiamento era reverenziale. Un residuo
07:17di questo atteggiamento che dovrebbe essere morto e sepolto dal pensiero critico moderno,
07:24il quale dovrebbe aver chiarito una volta per tutte che noi studiamo Giorgio Washington non
07:30perché pensiamo che grande uomo era, vorrei essere come lui, ma perché pensiamo che conoscere il
07:37passato della nostra specie su questo pianeta sia una cosa utile, forse perfino necessaria.
07:43Posso capire lo shock di chi poco dotato di strumenti critici scopre che la grande opera
07:51esprime anche pensieri o valori non uguali ai nostri, scopre che il grande uomo possedeva
07:57schiavi e allora va nel panico perché non dispone della maturità critica per dire ma
08:05chi se frega non è mica per quello che io lo studio. Io non studio mica i greci perché vorrei
08:11che il mondo fosse ancora come i loro tempi, ma studio i greci perché hanno prodotto delle cose
08:16fondamentali che sono senza conoscere le quali sono più indifeso nel capire il mondo. Ecco c'è
08:23questa forma di incredibile ingenuità e immaturità sui motivi per cui si studiano e si conoscono.
08:30Forse un antidoto siccome diciamo in queste battaglie culturali si combattono anche un
08:35po' scioccando gli avversari quando si riesce, io credo che sia il caso di ripetere questo
08:42atteggiamento diffuso oggi per cui noi guardiamo ad altre civiltà, quelle del passato nel caso
08:48specifico, dicendo come siamo superiori a loro, come li disprezzo per il fatto che i loro valori
08:55e comportamenti non sono i nostri. Ecco questo è lo stesso identico atteggiamento che gli occidentali
09:02cent'anni fa avevano non verso il passato ma verso le altre civiltà del presente, i neri,
09:08i gialli, tutti inferiori, la civiltà occidentale è superiore, i nostri valori sono migliori. Oggi
09:15noi non vorremmo mai ripetere gli stessi sbagli degli occidentali che dicevano io sono bianco,
09:21tu sei nero, è chiaro che sei inferiore. E nello stesso istante diciamo io vivo adesso,
09:26tu vivi nell'antica Grecia, è chiaro che sei inferiore. Forse questo discorso potrebbe
09:33arrivare a far dubitare qualcuno. Una roba ridicolissima secondo me, anche perché si
09:39basa sull'idea che certe cose ci offendono e rischiano di offendere i nostri ragazzi che
09:45sono sempre visti come se fossero fragilissimi. Allora ultimamente pare che riscrivano i romanzi
09:50di Agatha Christie e allora adesso l'idea è non dobbiamo offendere chi leggerà, quindi
09:56cambiamo queste parole. Peccato che non usano anche Shakespeare naturalmente, quindi modificheremo
10:01anche Shakespeare, anzi certe cose di Shakespeare, il mercante di Venezia dove il protagonista è un
10:06ebreo cantivo. Uno storico serio dovrebbe dire ci sono sicuramente ragioni profonde e possiamo
10:11imparare moltissimo analizzando quello che sta succedendo. Però in realtà la prima tentazione
10:18dello storico è di dire semplicemente sono diventati scemi. Ci sono ragioni profonde o
10:24sono diventati scemi come diceva Alessandro Barberolo. Chiedo Enzo Kermol che è in collegamento
10:30con noi. Bisogna fare anche un accenno indubbiamente a quelle che vengono chiamate
10:39le operazioni psicologiche. Operazioni psicologiche che nascono come propaganda
10:47nel regime nazista e quindi tutti gli scienziati che la studiavano vengono immigrati più o meno
10:55a forza negli Stati Uniti e nell'Unione Sovietica dell'epoca, dando vita a quelle che sono appunto
11:02le tecniche di manipolazione delle masse in maniera scientifica. Non è un caso che se
11:10negli anni, fine anni 40, erano poche decine di psicologi che si applicavano a questo settore,
11:21attualmente abbiamo migliaia di psicologi negli eserciti di tutto il mondo e anche in altri gruppi
11:31che si occupano esclusivamente di trasmettere determinate informazioni che possono modificare
11:39in un modo o nell'altro la percezione delle popolazioni. E qui chiaramente di fronte a
11:48una strutturazione così complessa che va dai media ai testimonial e così via, ai quotidiani. Cioè
11:58qualsiasi tipo di strumento che possa raggiungere anche l'ultimo degli abitanti, quello che magari
12:07vive isolato in un piccolo comune, in un'abitazione che non ha tanti collegamenti con l'esterno,
12:15deve venire raggiunto da qualsiasi tipo di metodologia di persuasione.
12:22Allora questo argomento adesso lo approfondiremo meglio fra poco,
12:28subito dopo qualche istante di pubblicità.
12:45Siamo a frontiere della conoscenza, oggi stiamo parlando di cancel culture, lo stiamo facendo con il primo
12:52degli ospiti di questa puntata, lo vediamo adesso inquadrato Enzo Kermol che poco prima nella pubblicità
12:58ci stava facendo capire come questa cosiddetta cultura della cancellazione abbia alle spalle una storia
13:07molto lunga e delle strategie di comunicazione, delle strategie marketing, delle strategie psicologiche
13:17per in qualche modo indirizzare il pensiero delle masse.
13:23Ci stava dicendo Kermol che addirittura c'è un legame nell'immediato secondo dopoguerra con alcune scienze,
13:35con alcune metodologie che non state applicate nella Germania nazista.
13:39Sì, abbiamo questa operazione, si chiamava operazione Paperclip, che portò 6.000 studiosi,
13:51tra cui Werner Von Braun che è il più noto perché poi fu il padre della missilistica statunitense.
13:59Ma assieme a lui ogni settore chimici, fisici e anche responsabili sia della propaganda
14:08che dei servizi segreti che operavano all'epoca.
14:15Tutte queste tecniche ottennero un grande sviluppo, ci sono i documenti desecretati dal Senato degli Stati Uniti
14:23che sono liberi, si possono scrivere nella rete, in cui ci sono tutti i progetti che vennero finanziati
14:31dalla CIA o nelle grandi università americane, sempre sotto l'egita del segreto,
14:40per ottenere dei condizionamenti molto forti sulla popolazione.
14:49Non solo sulla popolazione, ma vennero poi anche applicati in tecniche di interrogatorio e di intervista
14:57per soggetti non resistenti, ma che in qualche modo collaboravano in casi in cui venivano richieste informazioni supplettive.
15:12Vediamo tutto questo complesso che arriva a creare dei falsi bisogni.
15:21C'è un famoso sociologo, Veblen, che dice che la teoria dello sciuppio vistoso, anche in questo caso,
15:31cioè dobbiamo consumare o dimostrare delle cose al fine di sembrare maggiormente attinenti a un progetto o a un'idea.
15:43E quindi la Cancel Culture, come si vuole pronunciare, con tutti i suoi fenomeni succedanei,
15:53diventa semplicemente un'operazione che, a differenza, come è stato già citato, del passato,
16:02non viene operata nella distruzione di icone, statue, libri e così via da nuovi gruppi di potere,
16:13ma da chi già gestisce il potere al fine di far sembrare che in qualche modo si rende disponibile in maniera molto plateale a una modifica.
16:28In realtà è una falsa modifica, semplicemente è un tentativo di occupare un ulteriore spazio
16:39e evitare che effettivamente ci sia un qualche tipo di critica o qualche tipo di modifica reale nei rapporti sociali.
16:51Ci sta dicendo che in questo fenomeno non c'è assolutamente quello che invece i fautori della Cancel Culture
17:03o quantomeno di una diversa visione del passato ci dicono che sia il motivo principale di questo fenomeno,
17:13ovvero una nuova forma di sensibilità e di rispetto nei confronti delle culture minoritarie
17:21la cultura nera degli Stati Uniti, per la quale poi sono state abbattute le statue di George Washington considerato schiavista,
17:32quella dei nativi americani e in quel caso le statue che sono state abbattute sono quelle di Cristoforo Colombo.
17:40Lei ritiene che non ci sia questo nel fenomeno?
17:45Innanzitutto in psicologia i cosiddetti fenomeni dal basso non esistono,
17:53come vari studiosi, Juergen per primo, dimostra che si tratta sempre di un passaggio di informazioni dall'alto verso il basso.
18:03L'esempio è molto semplice, pensiamo all'esercito, pensiamo a una struttura ospedaliera, pensiamo a un'università,
18:11le informazioni provengono da chi le dirige, non certo dallo studente, dal paziente in ospedale o dall'ultimo dei soldati
18:20e quindi è facile dire che questa cosa è molto buona, si crea una rete verso il basso
18:28e quindi si fa sembrare come un'idea che è partita in qualche modo da un semplice cittadino,
18:37cosa che in realtà da tutte le strutture di comunicazione che esistono attualmente è praticamente impossibile.
18:45L'altro elemento che ha una certa importanza è che alcuni dei dati che vengono portati sono paresemente falsi,
18:59pensiamo ad esempio al caso del movimento sui diritti degli afroamericani che in realtà nasce negli anni ancora 60 del secolo scorso
19:14e in questo caso si basa su un unico esempio di violenza compiuta su un afroamericano che era già pregiudicato precedentemente.
19:31Proprio a proposito di questo io farei vedere una breve clip di questo fenomeno,
19:40cioè quello che è accaduto nel 2020 all'afroamericano di cui si parlava, cioè George Floyd.
20:01Il ginocchio sul collo, come molti delle spettatori sapranno nel 2020 ci fu questo caso eclatante,
20:13una persona di colore che era stata fermata dalla polizia e come si è visto poi in alcune immagini che sono state diffuse in rete,
20:23uno dei poliziotti aveva messo un ginocchio sul collo di George Floyd provocandone poi il soffocamento,
20:32almeno questo è stato poi il risultato anche del processo che è avvenuto nei confronti di questo poliziotto.
20:41Lei ci sta dicendo che però il fenomeno dell'Arkansasville Culture che si è scatenato in maniera eclatante
20:48con quegli abbattimenti delle statue che abbiamo visto anche nelle immagini precedenti di copertura,
20:55questo fenomeno non nasce da lì ma è un fenomeno che invece è stato indotto da altri meccanismi.
21:02Sì, nel caso specifico ricordiamo che con una popolazione di poco superiore all'11%
21:12la popolazione di derivazione afroamericana abbiamo quasi il 60% dei reati compiuti dallo stesso gruppo.
21:21Se dobbiamo cercare un gruppo che in teoria potrebbe avere un analogo tipo di comportamento
21:32in realtà dovrebbero essere gli americani di origine tedesca che sono quasi la metà
21:37ma in realtà sono quelli che delinquono di meno.
21:41Adesso io faccio un po' l'avvocato del diavolo, c'è chi dice che non è che delinquono di più o di meno
21:48ma semplicemente che la polizia va a colpire soprattutto quelli e quindi poi nelle statistiche
21:54risultano i più cattivi, detto fra virgolette.
21:59Se non sbaglio il 57% degli omicidi viene compiuto da afroamericani,
22:04lì poco si può modificare le statistiche perché gli omicidi complessivi sono ben codificati.
22:16Per cui è chiaro che sarebbero altri meccanismi per migliorare le condizioni di vita,
22:26non certo abbattere statue o incendiare grandi magazzini, negozi o altre strutture
22:35che spesso sono gestite anche da altri afroamericani.
22:40Riguardo all'abbattimento della strada di Colombo ricordiamo che quelli che vengono spacciati
22:47per nativi americani non lo sono perché provengono da un passaggio dello stretto di Bering
22:54in un periodo che va dai 7 ai 13 mila anni precedenti.
22:59Per cui anche in questo caso, se vogliamo essere precisi,
23:03tutti coloro che hanno abitato gli Stati Uniti e le due Americhe nel complesso
23:11sono in realtà degli immigrati con un periodo medio che va da alcune migliaia d'anni a alcune centinaia.
23:21Si tratta di immigrazioni successive che hanno avuto degli esiti più o meno fortunati
23:31e in qualche modo si sono semplicemente sovrapposte nel corso degli anni.
23:37Tra l'altro per quanto riguarda Cristoforo Colombo c'è anche da aggiungere che
23:44Cristoforo Colombo ha aiutato la comunità italo-americana a integrarsi meglio
23:52nella realtà statunitense, proprio il poter avere l'orgoglio di essere i discendenti
24:00in un certo senso di Cristoforo Colombo ha permesso a una comunità che all'inizio
24:05era abbastanza emarginata come lo è o lo è stata sicuramente la comunità afroamericana,
24:13di diventare una delle comunità poi meglio integrate all'interno del territorio americano.
24:22Siamo quasi in chiusura di questa parte della nostra trasmissione,
24:31prima di salutarla vorrei parlare con lei ancora di una cosa,
24:38cioè di come si differenzia la cazzo del cazzo da quella che un tempo veniva chiamata
24:44la damnazio memorie, però per fare questo io attenderei ancora qualche istante,
24:50qualche istante di pubblicità e poi torneremo con voi, a fra poco.
24:54Nuova Era, alle frontiere della conoscenza con Massimiliano Cacciotti.
25:03Ben ritrovati su Nuova Era, oggi stiamo parlando di cancel culture,
25:09la cultura della cancellazione, abbattimento di statue, riscrittura di opere letterarie,
25:16stiamo facendo tutto questo insieme a Denzo Chermo, l'autore di un interessante articolo
25:22che apparirà sul numero in uscita della rivista Nexus.
25:26Allora Chermo, prima della pubblicità dicevamo che c'è una differenza
25:32fra quella che una volta si chiamava damnazio memoria,
25:36cioè l'annullamento, la cancellazione di qualcosa che veniva considerato errato
25:43di qualche personaggio storico, di qualche politico importante dell'imminente passato
25:51e invece questo fenomeno è la cancel culture,
25:54o sono due fenomeni in qualche modo, due modalità simili e che hanno lo stesso obiettivo?
26:03Uno storico potrebbe rispondere meglio di me su quanto veniva nella Roma imperiale,
26:11io ne parlo dal punto di vista psicologico,
26:14lì si trattava di soggetti, poi chiaramente veniva anche lì sfruttato, manipolato,
26:21ad uso di qualcuno, ma si trattava di soggetti che in qualche modo avevano svolto singolarmente
26:29un'azione contro lo Stato, contro il sistema che reggeva l'impero.
26:38Poi molto spesso veniva anche dopo qualche anno cambiare imperatore,
26:45venivano in qualche modo riportati in auge coloro che in passato erano stati soggetti
26:55a questo tipo di cancellazione.
26:58Nel caso attuale abbiamo invece una struttura che appoggia queste forme di azione
27:12verso soggetti tutto sommato alquanto vaghi, in cui si attribuiscono delle colpe
27:22che non sembrano essere presenti solo in questi soggetti, ma complessivamente,
27:29ripeto qui è sempre lo storico che sarebbe più adatto,
27:34ma che erano uso comune in quell'epoca, per quale motivo?
27:38Lo sappiamo, ma non certi soggetti che singolarmente commettevano un reato,
27:50un'azione riprovevole nel periodo in cui erano vissuti.
27:53Per cui rientrano piuttosto in tutte queste operazioni di cambio regime,
28:00in cui appunto abbiamo visto, cambia i regimi comunisti, cadono le statue,
28:07cambia il nazismo, vengono abbattute le statue,
28:12i Khmer Rossi in Cambogia distrussero tutto ciò che era occidentale,
28:18insomma, cambio di sistema si elimina ciò che in qualche modo appare come nostalgico.
28:29Nel caso della Roma imperiale semplicemente veniva in qualche modo condannato all'oblio
28:36colui che si era comportato male, tra virgolette, rispetto al sistema dell'impero.
28:44Quindi vediamo che ci sono delle differenze molto marcate,
28:48anche se poi nel complesso l'abbattimento di statue, la distruzione di libri,
28:56la distruzione di documenti, chiunque la compia in realtà fa un'operazione esecrabile
29:04perché ogni documentazione ci porterebbe a non ripetere errori del passato
29:10o a modificare meglio la vita attuale.
29:14Non avendo più documentazioni e altro, ogni volta si ricomincia
29:20e si fanno gli stessi errori che si sono fatti nel passato
29:25e magari in maniera ancora più marcata.
29:30Grazie Enzo Kermod di essere stato qui con noi,
29:34spero di riaverla ancora ospite in una delle prossime puntate.
29:43Dopo aver salutato Enzo Kermod si è parlato molto di storia,
29:49si è detto che forse uno storico potrebbe parlare meglio di alcuni argomenti
29:54e proprio con colui che per molti anni ha guidato una rivista che si chiama Storie in rete
30:02parleremo fra poco, ma prima andrei a far vedere un altro personaggio storico
30:11che è stato al centro di alcune polemiche e che è stato il bersaglio
30:17della cosiddetta cancel culture, il personaggio storico in questione è Napoleone.
30:32Questa qua, l'altra parte, quale sarà?
30:38Questa parte che non parte, io la cerco da ogni parte
30:42a proposito di parte, con Abate dove sta?
30:47Sul cappello dei propri archipugiari
30:51è piedato stare a sede
30:55Napoleone, Napoleone, Napoleone
30:59Nel caffè e latte io ci metto tricannon
31:03il nemico me lo mangio con la panna e col cialdon
31:07Napoleone, Napoleone, Napoleone
31:11Nel 2005 uno scrittore francese, Claude Fribbe, accusò Napoleone
31:16di essere non soltanto un despote, un tiranno, questa è un'accusa un po' inflazionata
31:20devo dire che gli tirano addosso da circa due secoli, ma di essere anche uno schiavista
31:25forse, ovviamente bianco maschilista tiranno
31:29le cui truppe hanno indrettato le camere a gas
31:33Ho paura di aver fatto una certa confusione
31:37Napoleone, Napoleone, Napoleone
31:41Napoleone, secondo Claude Fribbe, fu il modello di Hitler
31:45e non solo perché Hitler ammirava tantissimo il genio militare di Napoleone
31:49questa in realtà è una notizia confermata
31:53non per l'egrenaggio sulla tomba di Napoleone, ma perché Hitler avrebbe preso a modello
31:57il comportamento di Napoleone e delle sue truppe per avviare
32:01le sue politiche di genocidio. Ora, che Claude Fribbe non sia uno storico
32:05beh, questo è evidente, altrimenti avrebbe dovuto trattare in maniera più filologica
32:09il concetto di genocidio, ma la notizia vera è che Claude Fribbe ha fatto storia
32:13in qualche modo, nel senso che queste accuse sono state riprese ancora più recentemente
32:17Ho paura di aver fatto una certa confusione
32:21Ho paura di aver fatto una certa confusione, Napoleone, Napoleone, Napoleone
32:25In un articolo pubblicato sulle pagine del New York Times
32:29nel marzo scorso, Marlène Doux, una studiosa della University of Virginia
32:33ha ripreso le accuse di genocidio perpetrato
32:37dalle truppe di Napoleone. Ha scritto un lungo articolo in cui
32:41invitava la Francia, si dirigeva direttamente a Emmanuel Macron a non celebrare
32:45Napoleone come un eroe, ma in realtà se proprio si voleva ricordare
32:49l'opera di questo tiranno, di questo despota, ha enfatizzato i clini
32:53crimini contro l'umanità, crimini contro il genere
32:57Perché? Perché Marlène Doux nel corso del suo lungo articolo usa una serie di termini
33:01apparentemente fuori luogo, forse non solo apparentemente, ma in realtà totalmente
33:05anacronistici. Accusa Napoleone di essere, ancora una volta, schiavista
33:09maschilista, sessista, tiranno, despota, eccetera
33:13e ovviamente riprende la teoria del genocidio perpetrato
33:17ad Aite e Guadalupe dalle truppe francesi che cercavano di reprimere
33:21la ribellione degli schiacci.
33:23Ho paura d'aver fatto una certa confusione
33:27Napoleone, Napoleone, Napoleone
33:31Che la ribellione ad Aite e Guadalupe
33:35sia stata la miccia di una campagna di repressione da parte delle truppe
33:39francesi particolarmente brutale, beh, su questo non ci sono dubbi e bisogna dire che i ribelli
33:43non erano da meno in realtà, tant'è che forse se si deve usare la parola genocidio
33:47dovrebbe essere piuttosto applicata alla scomparsa della popolazione bianca
33:51da quei territori, ma questo è un altro paio di maniche. Il fatto è che le accuse
33:55di Marlène Do non stanno in piedi, non stanno in piedi non solo perché usa delle categorie totalmente
33:59anacronistiche, come si fa ad accusare un politico vissuto
34:03tra la fine del secolo cento e gli inizi dell'ottocento di maschismo
34:07è semplicemente una categoria che non si può usare in quell'epoca
34:11Marlène Do evidentemente non è una storica di professione e lo si vede benissimo
34:15perché altrimenti avrebbe dovuto ricordare le parole di Marc Bloch
34:19che in un mestiere di storico invita lo studioso che si vuole confrontare criticamente
34:23col passato a comprendere prima di cercare di giudicare
34:27in poche parole, a studiare misurandoci col contesto mentale e culturale
34:31degli uomini dell'epoca che affronta, non cercando
34:35di misurare tutto con la propria sensibilità di contemporaneo
34:39Ho paura di aver fatto una certa confusione
34:43Napoleone, Napoleone, Napoleone
34:47E abbiamo visto anche Napoleone quindi
34:51è finito nel mirino della Cancel Culture
34:55e per parlare ancora di Cancel Culture abbiamo
34:59con noi il secondo ospite di oggi
35:03è anche l'autore di un libro che si chiama
35:07L'Iconoclastia e l'Iconoclastia della Cancel Culture
35:11è quella di cui vogliamo parlare insieme a Emanuele Mastrangelo
35:15Benvenuto
35:19Buonasera, salute e grazie di avermi invitato
35:23Piccola precisazione, coautore perché il libro l'ho scritto insieme all'amico Enrico Petrucci
35:27con cui abbiamo fatto tanti lavori insieme
35:31Abbiamo adesso un minuto prima
35:35del break pubblicitario, abbiamo visto Cristoforo Colombo
35:39abbiamo visto Giorgio Washington, abbiamo visto Napoleone
35:43che sono finiti tutti quanti nel mirino di questa cosiddetta
35:47Cancel Culture, un fenomeno che come abbiamo
35:51detto è nato negli Stati Uniti ma ha avuto anche degli sviluppi
35:55qui da noi, per esempio qualche anno fa
35:59si parlò moltissimo di fare i conti
36:03con il passato imperiale
36:07anche del nostro paese, con il passato coloniale
36:11tant'è che ci furono delle polemiche che riguardarono ad esempio
36:15la strada di Roma che si chiama Via dell'Ambaradan
36:19e anche la fermata metropolitana che lì era prevista
36:23Ecco, nella prima parte con Enzo Chermoli, il primo
36:27ospite che abbiamo avuto, si è parlato del fatto che il fenomeno
36:31il cancel force non è un fenomeno così spontaneo ma
36:35probabilmente è molto indotto, sei d'accordo con questa lettura?
36:39Sì, ho sentito prima l'intervento
36:43di Chermoli, sono molto d'accordo con quello che ha detto lui
36:47il fenomeno non è affatto spontaneo ma è spintaneo
36:51noi, Enrico Dio nel libro e
36:55anche in quelli che stiamo per pubblicare, dovrebbero uscire adesso
36:59fa settembre-ottobre, analizziamo anche le radici storiche
37:03di questo fenomeno che nasce essenzialmente nei campus americani
37:07e qui si marca la prima grande differenza, sentivo prima
37:11Chermoli che parlava della differenza tra l'iconoclastia, a cui noi abbiamo
37:15dato il titolo, e la dannazione morie, nei confronti
37:19invece della cancel culture. Siccome è un tema che mi interessa
37:23io ne parlerei più approfonditamente fra poco, ora solo
37:27qualche istante di pubblicità.
37:39Ben ritrovati a Nuova Era alle Frontiere della Conoscenza
37:45in quest'ultima parte della nostra puntata, stiamo
37:49parlando con Emanuele Mastrangelo, autore di un libro
37:53co-autore, come ci ho tenuto a specificare, di un libro
37:57che si intitola Iconoclastia, che analizza proprio il fenomeno
38:01della cancel culture. Poco prima della pubblicità stavamo
38:05vedendo, analizzando meglio quella che è la differenza
38:09fra l'iconoclastia, di cui si parla anche nel titolo del libro
38:13e invece il fenomeno della dannazione morie
38:17quello che avveniva in epoca romana. Tu che
38:21per anni hai in qualche modo guidato una rivista
38:25che si chiamava Storia in Rete, di storia
38:29insomma ne mastichi abbastanza. Qual è questa differenza?
38:33La rivista la guidava Fabio Andreola, il mio direttore, io ero
38:37l'umile redattore capo. Noi come rivista
38:41siamo stati probabilmente i primi in Italia a parlare di questo fenomeno
38:45quando ancora non si chiamava cancel culture, perché il nome
38:49cancel culture viene applicato alla distruzione della storia, dei monumenti
38:53praticamente dalla campagna elettorale di Trump del 2020, è stato lui
38:57insieme al senatore Cotton, repubblicano, a affibbiare
39:01questo termine alla distruzione dei monumenti che
39:05già era iniziata negli Stadioni di a partire dal 2015, altra campagna elettorale
39:09e che comunque ha radici ancora più
39:13profonde, ma come dicevamo nella prima parte di questa
39:17chiacchierata è spintanea, non è spontanea.
39:21Trump utilizza il termine cancel culture che
39:25fino a quel momento veniva utilizzato essenzialmente per operazioni
39:29come quella che abbiamo visto in questi giorni con il generale Vannacci, cioè la
39:33cultura della cancellazione era una forma di ostracismo nei confronti
39:37di quelle persone, delle minoranze
39:41molto agguerrite che si organizzavano attraverso Twitter
39:45che era la corazzata dell'intelligenza
39:49woke libera all'americana, queste persone venivano letteralmente
39:53distrutte, nel fatti specie il caso più
39:57eclatante fu quello di Harvey Weinstein, il produttore
40:01che per quelli che vengono definiti dei comportamenti inappropriati
40:05dal punto di vista sessuale con le attrici
40:09lui è un produttore di Hollywood, sappiamo benissimo quello che avviene sui divani di pelle
40:13di un produttore di Hollywood, lui è stato letteralmente distrutto
40:17gli hanno distrutto la vita, gli sono stati tolti tutti gli incarichi
40:21ha perso la sua società, è stato addirittura
40:25poi processato, condannato a una pena che probabilmente
40:29non si dà nemmeno a chi prenda a coltellate qualcuno
40:33e tutto questo è avvenuto con delle mobilitazioni intesi a distruggere
40:37l'individuo, quindi questa era la cancellazione della cultura
40:41il merito di Trump è stato essenzialmente quello di avere individuato lo stesso
40:45meccanismo applicato alla storia, tant'è che noi in italiano
40:49utilizziamo il termine cancel culture che però ha questo doppio
40:53significato, cioè cultura della cancellazione, intesa come
40:57cultura del voler cancellare qualcuno perché ci sta antipatico
41:01pannacci che ha scritto cose particolarmente fastidiose
41:05secondo l'ideologia wokeista
41:09poi c'è la cancellazione della cultura, ovvero la distruzione del passato
41:13perché ci offende, che è quello che sentivamo prima nel
41:17servizio... Tu hai citato anche Hollywood
41:21io andrei a far vedere un video di un'altra
41:25delle amiche di Nuova Era, conosciuta come
41:29Pablo, il suo vero nome è Paola Cercantoni, che ha parlato di un
41:33di un altro fenomeno, quella rivisitazione
41:37della storia che avviene anche attraverso i film e le serie
41:41hollywoodiane. Lei è la protagonista del nuovo
41:45docufilm su Cleopatra, attenzione non serie tv
41:49non film, ma docufilm, cioè che ha la pretesa
41:53di essere proprio un documentario sulla figura storica di Cleopatra
41:57ideato niente po' di meno che dalla moglie di Will Smith
42:01il trailer del docufilm si sente esplicitamente non importa cosa
42:05dicono i libri di storia, Cleopatra è nera
42:09se non importa più che cosa dice la storia
42:13allora qui che stiamo a fare sbaracchiamo baracche e burattini
42:17questo è quel processo che porta all'abbattimento di statue, perché l'uomo moderno
42:21non sa fare i conti e non vuole farli con il suo passato storico
42:25perché ve potete pure strappare i capelli, Cleopatra non era
42:29non è e non potrà mai essere questa, perché era
42:33GRECA!
42:37discendente della dinastia tolemaica, in sintesi tutto parte
42:41dalla morte di Alessandro Magno, la grande espansione territoriale di tutte le sue
42:45conquiste rimane senza una guida, i generali di Alessandro Magno
42:49cominciano a litigare per spartirsi quei territori tra di loro
42:53e l'Egitto va ai Tolomei, quindi ripetiamolo insieme
42:57GRECI!
43:01non può essere, perché i Tolomei erano talmente
43:05tanto fissati all'idea di governarli gli egiziani senza mai mischiarsi
43:09con loro, per mantenere la linea di sangue si sposavano e si
43:13riproducevano tra fratelli, la statuaria, la numismatica, lo studio
43:17delle iconografie ci ricostruiscono questi tratti
43:21e questo volto, UEEE CARMELA! simile ad una
43:25trapanese che hanno tra l'altro uno sputo di mare, che è questa
43:29prima i personaggi dei cartoni animati, del fantasy, della letteratura
43:33dagli Hobbit a Trilli alla Sirenetta, poi siamo andati
43:37addirittura a scomodare il mito omerico, Achille e Zeus
43:41e alla fine abbiamo invaso anche la storia, ve sblocco un ricordo
43:45con Giovanna d'Arco, ma oppure Cleopatra, e basta no, datevi
43:49una calmata, e che, e che, oh
43:53diamoci una calmata, Greca era la sua cultura, Greca era
43:57la sua formazione, Greco era anche il suo nome, Cleos
44:01Patros, che significa gloria del padre, quindi questo
44:05biaco tentativo di riscrittura storica è reso ancora più grave
44:09dal fatto che il tutto vuole darsi il tono documentario
44:13quando in realtà si tratta soltanto di blackwashing, che volenti o
44:17nolenti è la cinematografia che crea icone, se chiudiamo gli occhi
44:21e immaginiamo Achille, immaginiamo Brad Pitt, se chiudiamo gli occhi
44:25immaginiamo un gladiatore, immaginiamo Russell Crowe, è questo l'enorme
44:29potere della cinematografia, quello di creare icone
44:33infatti è proprio sulla cinematografia che la cultura woke insiste
44:37molto, è quella corrente ideologica che ha a che fare con lo stay awake
44:41lo stare svegli insomma, nei confronti dei diritti
44:45e delle ingiustizie sociali, un'ideologia che dai principi dell'integrazione
44:49e della tutela delle minoranze ha fatto presto asciuparsi
44:53finendo per diventare un atteggiamento di vendetta, assolutamente
44:57non inclusivo, che tradisce gli stessi valori per cui dice di esser
45:01nato, dal desiderio di uguaglianza a quello di prevaricazione
45:05e l'innesco di una vera e propria guerra culturale, il passo è stato brevissimo
45:09questo desiderio di prevaricazione culturale passa su ogni piano
45:13possibile, fatto sta che tutto sto casino con sto docufilm
45:17fatto per dare dignità ad una donna egizia, dignità
45:21alla sua figura storica, al suo popolo, quel popolo l'ha fatto
45:25solo che incazzare, infatti un avvocato egiziano di nome
45:29Mahmood Alsemari ha intrapreso un'azione legale contro la piattaforma
45:33di streaming Netflix, ma non è bellissimo? La psicosi
45:37del politically correct, la volontà di non offendere mai
45:41nessuno? Questa cartoccia su se stessa rende il politically
45:45correct già nella sua essenza un'offesa di per sé
45:49Allora, un paradosso del politically
45:53correct, come si diceva Pabol
45:57sei sorpreso anche tu da questa glopatra nera?
46:01Io la seguo quando posso, è bravissima
46:05ogni tatto quando ha molte tolle dupizie di storia, perché poi lei
46:09è laureata in storia, quindi parla con competenza
46:13certificata, e ha detto effettivamente tutto quello che c'è da dire
46:17parliamo di blackwashing, di tentativo di cancellazione
46:21della storia attraverso la mistificazione, che è uno degli altri strumenti
46:25che impiegano i wokeisti per distruggere il nostro
46:29passato, potremmo dire qual è lo scopo di tutto questo
46:33vediamo chi c'è dietro, il livello più basso è il livello
46:37politico, le sinistre a partire dagli anni 90
46:41del XX secolo hanno essenzialmente abbandonato
46:45le classi lavoratrici e si sono riciclate
46:49come portatori d'acqua del capitale, dovendo però dare
46:53qualcosa in pasto ai propri elettori, essenzialmente
46:57non gli possono dare le brioche, gli danno statue da battere, e questo
47:01l'abbiamo visto, è iniziato con la Spagna di Zapatero, se voi ci
47:05pensate la Spagna finisce la sua esperienza dittatoriale franchista
47:09nella metà degli anni 70, finisce senza guerre civili
47:13con un passaggio di poteri in dolore quasi
47:17per 30 anni non si parla di distruggere
47:21i monumenti lasciati da Franco
47:25anzi durante questo, un po' meno di 30 anni, durante i 25 anni
47:29post Franco fino alla fine del millennio, per 14 anni
47:33governa il Partito Socialista che è molto più a sinistra
47:37di quello nostro, e non pensano minimamente di distruggere le vestigia
47:41franchiste, però è un partito socialista vero, quando poi arriva il
47:45zapaterismo, che è una costola del clintonismo, quello che in Italia è stato
47:49il veltronismo, in Inghilterra il blairismo
47:53questa sinistra liberal e non più la sinistra
47:57socialista o socialdemocratica, quindi senza più argomenti
48:01sociali, bisogna dare in pasto al popolo qualcos'altro, e allora si comincia con
48:05i nuovi diritti, quindi il matrimonio gay
48:09le droghe libere, l'eutanasia, cose di questo genere
48:13e poi dai al fascista
48:17quindi in Spagna sono i franchisti, in Italia arriverà
48:21molto tardi questa cosa, ma più che col fascismo, detto bene
48:25tu all'inizio, si inizia con il passato coloniale, perché da noi nessuno
48:29lo vuole difendere, perché a scuola ci hanno inopinatamente insegnato
48:33che il nostro era un colonialismo straccione, e non è vero, e negli Stati Uniti
48:37lo si è fatto con l'eredità suddista
48:41l'eredità confederata, e tutto ciò inizia peraltro con la campagna
48:45elettorale del 2015-16, quando
48:49Obama, Obama è il presidente che fa il discorso per
48:53l'apertura dei 150 anni dall'inizio della guerra di secessione
48:57dicendo che blu e grigi, cioè nordisti e suddisti
49:01oggi vivono sotto la stessa bandiera, quindi finita la guerra civile
49:05siamo tutti fratelli, e nel 2015
49:09quattro anni dopo questo discorso, dice che
49:13Dio gli ha dato il compito di rimuovere la bandiera confederata
49:17ovunque in quanto segno di odio, il discorso
49:21lo potete trovare perché viene pronunciato al funerale delle vittime di una delle
49:25tante stragi che accadono in America ogni tanto quando un pazzo
49:29decide di sparare addosso a gente inerme
49:33quindi un Obama che era in visibile difficoltà e che doveva
49:37tenere la volata alla Clinton, candidata del
49:41Partito Democratico
49:45decide di buttarla sull'UOC, quindi c'è
49:49un nemico interno, il nemico interno è il passato confederato
49:53schiavista degli Stati Uniti e da essenzialmente in là
49:57alla distruzione di quell'enorme patrimonio culturale
50:01statuario, monumentario, addirittura dei cimiteri
50:05e che poi questa cosa si allarga a tutto, agli insegnamenti scolastici, alla toponomastica
50:09è un macello, un massacro. Io ricordo anche
50:13che tra l'altro negli Stati Uniti ci fu una pacificazione che sembrava quasi
50:17da esempio anche per noi che per esempio dopo
50:21150 anni siamo ancora in discussione fra
50:25neoborbonici e
50:29sabaudi per quanto riguarda l'unificazione italiana, lì sembrava che
50:33questo problema non ci fosse, invece è riemerso in questi
50:37ultimi anni. Io ti ringrazio moltissimo, grazie per essere
50:41stato con noi e ringrazio anche tutti coloro che ci hanno
50:45seguito, appuntamento alla prossima puntata di Nuova
50:49Era e arrivederci!
50:59Grazie!

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