L'attrice Giovanna Lombardi ha presentato da "i Perrollas" lo spettacolo teatrale, di cui è protagonista, "Love's Kamikaze" che sarà in scena a Roma al Teatro Ecuba dal 25 al 27 Marzo 2022.
LOVE’S KAMIKAZE” racconta la straziante storia d’amore tra un’israeliana e un palestinese a Tel Aviv, “risucchiati” da un conflitto ancora irrisolto nonostante siano trascorsi più di settant’anni.
LOVE’S KAMIKAZE” racconta la straziante storia d’amore tra un’israeliana e un palestinese a Tel Aviv, “risucchiati” da un conflitto ancora irrisolto nonostante siano trascorsi più di settant’anni.
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NovitàTrascrizione
00:00Questa è Radio Roma, questo è il weekendone dei Perrollas, Valentina Olla, Federico Perrotta al microfono
00:05e accolgono gli ospiti. Ci piace sempre parlare di gran teatro, di spettacolo dal vivo, di artisti
00:14che portano in scena soprattutto delle storie molto importanti. È il caso di Giovanna Lombardi
00:20con la quale parliamo di Loves Kamikaze. Buongiorno! Buongiorno a voi, bentrovati, buongiorno. Benvenuta
00:28all'interno di questo contenitore condotto da marito e moglie che amano litigare davanti agli
00:36ospiti e metterli a disagio. Grazie, sono molto felice di questo. Non vedevi l'ora stamattina di
00:44fare una cosa del genere. Allora, siamo a meno da una settimana del debutto di questo Loves Kamikaze
00:49che andrà in scena al Teatro Ecuba giusto di Roma la settimana prossima, venerdì, sabato e domenica
00:5525, 26, 27 marzo. Questo testo, il testo di Moretti, giusto? Cosa racconta? Il testo di Mario
01:04Moretti racconta una storia d'amore appunto, come tra marito e moglie, di due innamorati che
01:12utilizzano il contesto scenico per poter discutere, fare l'amore, giocare, come fanno gli innamorati.
01:21Ed è una storia ovviamente che mette in evidenza l'amore più che la guerra, perché Loves Kamikaze
01:31magari si pensa a un discorso di guerra, in realtà quello che viene messo in evidenza anche
01:38grazie alla regia di Mila Moretti è il messaggio di pace che diamo con questo spettacolo, soprattutto
01:44in questo momento storico dove c'è bisogno di questo tipo di messaggio. A proposito dei pianeti,
01:53Marte e Venere, l'uomo c'è sempre Marte e la guerra e quindi in questo testo c'è Abdu che
01:59verso la fine dello spettacolo compie un gesto un po' diciamo estremo. La donna che contiene
02:08Venere, la bellezza che è quella che spesso accoglie, che mette un po' le pezze nelle
02:13relazioni. Siamo condannate a mettere le pezze. E che è brava e quindi si avvicina Noemi al suo amato e con
02:23lui compie un gesto che è un gesto di passione, di coraggio, perché per essere coraggiosi bisogna
02:31sapere usare il cuore e la donna spesso ha questo coraggio e quindi Noemi che è il personaggio
02:38dello spettacolo, che sarei io un ebrea, Abdu un palestinese, si amano profondamente durante la
02:45guerra. Quindi è un testo molto attuale ma la cosa che poi emerge è proprio un unico palpito,
02:52un palpito d'amore, perché comunque è sempre attraverso le azioni, i corpi, che si compiono
02:57le rivoluzioni. Quindi quello che si mette in evidenza in questo testo più che il politico,
03:02come spesso si dice, è una passione civica, quindi è un qualcosa dove tutti i pensieri sono
03:08ammessi, dove c'è uno scambio di idee e non di ideologie, dove comunque c'è il rispetto per la
03:14diversità, per le distinzioni di etnia, di religione, di genere. E tutto questo viene
03:19compiuto attraverso il sacrificio, perché se non facciamo un sacrificio nella vita, quindi un
03:24rendere sacra, sacrum facere, la vita, non possiamo ovviamente lasciare un segno. Quindi questi due
03:31personaggi, che sono due eroine, quindi è una sorta di Romeo e Giulietta moderno, lasciano un
03:37segno, un segno comunque attraverso il gioco, perché l'attore gioca, joué. Joanna però non ci
03:44raccontare tutto, sennò poi... No, no, però è una grande occasione, questo spettacolo mi permetto di
03:50dire personalmente, è una grande occasione per cogliere i punti di vista di queste due parti
03:56sempre in contrapposizione, però appunto come l'hai definito tu, un incontro, scontro dal
04:02punto di vista civico e non dal punto di vista solamente ideologico, come siamo abituati ad
04:06analizzarlo, è un'esperienza per lo spettatore. Quindi di rivedere all'interno della pièce
04:10teatrale, affrontati una serie di dinamiche, che molto spesso vediamo solamente a telegiornale,
04:17non comprendiamo umanamente. Invece l'attore è portato a riproporre umanamente tutti questi
04:24contrasti e a farli comprendere in maniera più emotiva allo spettatore. Quindi complimenti, è un
04:28lavoro che a me piace tantissimo, è un testo che a me piace tantissimo e verrò a vedervi. Scusi,
04:34è un testo che è stato realizzato già altre volte, ma quello che tendo a precisare è nella
04:39regia di Mila Moretti, che è la figlia di Mario, è stata fatta un'azione di riduzione molto potente
04:45del testo, proprio per togliere la verbosità e la pretesa intellettuale, perché io ho collaborato
04:50con Mario fino a poco prima della sua dipartita e ho fatto dei testi che trovo molto più politici
04:57di questo, dove c'erano espressamente delle battute anche in fedo, in testi comunque che di politico
05:04avevano ben poco, ma con battute di riferimento politico, come spesso Mario faceva, di denuncia
05:12al momento, ai politici, anche in modo umoristico. In questo testo, dove appunto si parla di una
05:23guerra, questa guerra è risolta tra israeliani e palestinesi, il testo è politico, ma in realtà
05:29non è politico come è realizzato. Nella quotidianità delle azioni, nella quotidianità
05:37dell'educazione dei due popoli a confronto, quindi declinati in questi due uomo-donna che
05:43si amano nonostante la loro provenienza, ma sono diciamo costretti a non vivere alla luce del sole
05:50questo rapporto con tutto ciò che ne consegue. Un rapporto clandestino, come spesso gli innamorati
05:55fanno e che comunque emerge un palpito, il palpito del cuore, quindi è un impulso alla vita attraverso
06:03poi degli atti erotici, perché attraverso la sessualità si esorcizza la guerra, si esorcizza
06:11la morte, questo connubio tra Eros e Thanatos, non c'è la morte, non c'è la vita e quindi è un'azione
06:19nel presente, perché noi ora non possiamo desiderare un futuro, vista anche la condizione che viviamo,
06:24ma possiamo agire nel presente, agire nel presente attraverso i corpi, perché comunque quello che
06:29muove tutta l'azione scenica è non tanto il movimento, perché al movimento non diamo una
06:35motivazione, ma ci sono delle azioni sceniche ben precise che abbiamo tutte motivate con dei ricordi,
06:41partendo da un metodo Grotowski. Guarda, noi siamo purtroppo obbligati dai tempi
06:47radiofonici. Ricordiamo l'appuntamento, così gli ascoltatori che sono sempre qui.
06:54Venerdì 25 alle ore 21, sabato 26 alle ore 21, domenica 27 alle 17.30. Siamo in via Placido
07:04Martini. Se volete vi do anche il telefono del teatro. Sì, vai. 320 320 690 4949 e se
07:14qualcuno che ci ascolta vuole chiamare, diamo la possibilità di avere quattro riduzioni per
07:21lo spettacolo. Noi ti ringraziamo di questa riduzione per gli ascoltatori di Radio Roma,
07:30che accorreranno numerosi. Le abbiamo abituati e ci corrispondiamo. Noi facciamo teatro,
07:37quindi siamo sempre molto attenti a tutto ciò che arriva dall'ambito dello spettacolo.
07:42Giovanna Lombardi e Claudia Contartese. Noi proveniamo dalla stessa scuola. Questa era una
07:58cosa bellissima. Abbiamo studiato con l'Idea Biondi, che ha formato i Momics, quindi un lavoro
08:04sul corpo, il mimo. Abbiamo studiato con tutte persone e me che non ci sono più. Quindi siamo
08:10molto fortunati. Veniamo da questa formazione comune, quindi è un bagaglio culturale che ci
08:15appartiene. Quindi possiamo riportare in scena tutto questo. E come spesso accade. Quindi l'ideale
08:21di pace, di amore. Oggi più che mai c'è bisogno di questo, di un'unità e non di guerra. Di
08:28divisione. Assolutamente. Noi lo affrontiamo come riusciamo ad affrontarlo. Nel senso,
08:34anche attraverso il linguaggio del teatro. E quindi un grande in bocca al lupo da parte
08:38di Radio Roma. Lupo, tanta merda si dice in teatro. I nostri ascoltatori sono ormai abituati,
08:46li abbiamo sdocanati tutti questi termini. Ciao e buona giornata e grazie di essere
08:50stata con noi. Grazie, buon proseguimento. Vi aspettiamo numerosi in teatro.