Sarà rosso passione il colore dell’abito che vestirà il Teatro Massimo di Palermo per questa nuova stagione di opere e balletti che prenderà il via dal 22 novembre. Dall’elegante e sofisticata caffetteria del teatro il sovrintendente Marco Betta e il presidente della fondazione Teatro Massimo, il sindaco Roberto Lagalla, lanciano il programma 2023/24, all’insegna di due grandi storie d’amore e morte strettamente legate l’una all’altra, ma anche di omaggi e grandi ritorni. A prendere la scena della nuova campagna saranno Romeo e Giulietta e Tristano e Isotta, due storie che affondano le proprie radici nel medioevo, ma ancora oggi di grande attualità. La prima sarà reinterpretata dal regista e coreografo israeliano Idan Choen: la coppia dei protagonisti infatti sarà formata da due donne, che si amano e rappresentano i diversi punti di vista della femminilità. Così, il mezzo soprano russo Maria Kataeva sarà interprete di Romeo, un debutto nel ruolo per lei, che si alternerà con la giovane artista siciliana Anna Pennisi, con già alle spalle un’ottima esperienza internazionale nei panni dell’innamorato di Giulietta. Che sarà invece interpretata da Marina Monzò, anch’essa al debutto nel ruolo, che si alternerà nelle repliche con Francesca Pia Vitale. Le vicende delle due opere pongono in conflitto gli individui e le loro scelte con le pressioni della società che li circonda. Il filone prosegue con Turandot e Madama Butterfly, per rendere omaggio a Puccini nel centenario della sua morte. Queste saranno il centro gravitazionale a titoli meno noti ma che dal capoluogo mancano da troppo tempo: spazio dunque a Elisabetta regina di Inghilterra, opera seria di Rossini, di cui fu protagonista Leyla Gencer nel 1971, e Les pecheurs de perles: le due rappresentazioni erano assenti dal 1966 e a queste di aggiungerà grande novità, il Lady be good di George Gershwin mai stata a Palermo. A completamento del puzzle tre balletti ispirati a personaggi fiabeschi come Biancaneve, la Cenerentola di Prokofiev e un nuovo Peter Pan. «Una nuova grande stagione all’insegna dello spettacolo e dei racconti rimasti nella storia dell’Opera - ha detto il sindaco Roberto Lagalla -, speriamo di ripetere lo stesso successo della stagione appena conclusa. L’arco sotto il quale si dipana questa costellazione di note musicali è quello dell’amore. È un messaggio che vuole richiamare alla coesione al garbo e alla convivenza civile: ancora una volta il Massimo è attrattore culturale che si propone ai palermitani, all’Italia e all’estero». Il nuovo palinsesto prevederà anche un programma di concerti, che prenderanno il via il 15 novembre con Giufà: al pianoforte e fisarmonica ci sarà il maestro e direttore musicale del teatro Omer Meir Wellber che accompagnerà la voce di Mert Sungu. Si proseguirà con l’omaggio a Maria Callas. La presentazione è stata anche occasione di incontro con i sindacati, in stato di agitazione, «con i quali c’è sempre un grande rapporto di dialogo - sottolinea Betta - i lavoratori sono il Teatro Massimo quindi le relazioni sindacali sono costanti e continue. Questa nuova stagione apre una visione importante perché aumentiamo la produzione e abbiamo una serie di centri artistici importanti, non solo Tristano e Isotta ma anche Giacomo Puccini del quale il poroso anno ricorrono i cento anni dalla scomparsa».
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