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Per la rubrica sui Diritti Civili, in collegamento Skype, Mauro Cioffari con il quale si è parlato di 8 Marzo e della Giornata internazionale della Donna.

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Trascrizione
00:00Siamo arrivati, lo ringraziamo perché noi siamo abituati ad averlo in studio, però oggi è in
00:04collegamento con noi a Radio Roma su Skype e diamo il buon pomeriggio a Mauro Cioffari. Buon
00:11pomeriggio Mauro. Buon pomeriggio Alessandra Paparelli, buon pomeriggio Esmeralda e ciao Chiara.
00:20Ciao Mauro. Ciao Mauro, siamo abituati ad averti in studio da tanti mesi, è bello sempre di
00:26trovarti. Allora, ricordiamo Mauro, tu sei una formatore a GEDO e un attivista LGBTQ. Allora,
00:35io entrerei, siamo ormai alle porte dell'8 marzo, il mese di marzo solitamente lo dedichiamo alle
00:41tematiche della donna, le tematiche relative proprio alle donne, tematiche femminili. Che
00:468 marzo sarà quest'anno? Con una guerra anche nel cuore... Per 5 secondi di aggiungere una
00:52cosa rispetto a quello che stavate dicendo su Michelangelo. Su Michelangelo, come al pari di
00:58Leonardo, sono state formulate diverse ipotesi circa la sua presunta omosessualità. È importante
01:06ricordare questa cosa, che tra l'altro è anche molto probabile vista la storiografia più recente,
01:12poiché non è possibile diciamo affrontare un argomento di arte, di letteratura, un autore,
01:20un artista, se si nega questa sua parte, il suo orientamento sessuale. Le rime di Michelangelo,
01:29come anche le sculture, come i sonetti, come anche i suoi dipinti, non possono essere compresi se si
01:38rinuncia a ricordare il suo aspetto omoaffettivo. Guarda, hai anticipato una delle nostre domande,
01:47perché noi siamo nella rubrica dei diritti civili, naturalmente, quando ci sei tu con noi,
01:52e quindi hai anticipato una delle domande che volevamo farti. Hai fatto bene a ricordarlo.
01:58Partiamo anche da una considerazione su questo 8 marzo. Che 8 marzo sarà?
02:04Allora innanzitutto sicuramente è un 8 marzo e non è l'unico. 8 marzo è segnato dalla guerra e
02:15il nostro pensiero sicuramente va a quelle donne ucraine, ma anche russe, che si pongono alla
02:24guerra, le ultime delle quali scese in piazza ed anche arrestate. Ricordiamo le immagini che ci
02:33sono state trasmesse anche dalla stampa internazionale, dai canali ufficiali, in cui si
02:39vedono donne russe scese in piazza contro la guerra. Quindi è un 8 marzo in cui, ancora una
02:47volta, la donna è protagonista per la pace. Io vi voglio fare riflettere su una cosa. Avete
02:54visto le immagini sui cosiddetti incontri per ristabilire la pace, quegli incontri in cui le
03:06delegazioni ucraine, russe, Putin, si sono nei ultimi giorni riuniti per cercare di trovare un
03:15compromesso? Ebbene, non c'era una donna. Ci avete fatto caso? Sì, è vero. L'abbiamo notato.
03:23Deve essere invece ancora il ruolo della donna. Un'altra brevissima riflessione, perché so,
03:29la vostra è una trasmissione anche di flusso, non solo di approfondimento, di informazione,
03:35di magazine, ma anche di flusso. Quindi un altro piccolo contributo, uno spunto,
03:42più che una riflessione, voglio darvi. Lo sapete che le prime dieci legislature del
03:49nostro Parlamento in Italia, quindi ritorniamo in Italia, hanno visto una presenza di onorevoli
03:56parlamentari, sia alla Camera che al Senato, nelle prime dieci legislature inferiore al
04:0510%, ovvero meno del 10% dei parlamentari, dei senatori e delle parlamentari è stato,
04:14per le prime dieci legislature, donna. Questa è un'altra importante riflessione sulla quale
04:20bisogna fare e piano piano, dalla undicesima, dodicesima, tredicesima legislatura, il numero
04:26delle donne è, diciamo, lentamente aumentato. La rappresentanza politica delle donne è ancora
04:34insufficiente rispetto a quello che invece è, anche solo voglio dire demograficamente,
04:40il numero delle donne che partecipano alle elezioni nel nostro Paese. Qui c'è un problema
04:46davvero molto importante, che è quello della rappresentanza e della democrazia. Ancora una
04:53volta il tema è quello della democrazia, laddove in un Paese oggi circa poco meno del 30% delle
05:02parlamentari è donna, abbiamo un problema ed è stata eletta grazie non ad un avanzamento
05:11culturale, ma grazie ad una legge, che è quella elettorale, che obbliga all'alternanza di genere.
05:17Quindi ci siamo arrivati ad una rappresentanza ancora insufficiente, ma sicuramente più dignitosa
05:25rispetto al 2010 legislatore, ma attraverso una legge e non attraverso un cambiamento
05:31culturale. Questa anche deve essere una riflessione, secondo me. Diciamo che sono d'accordo anche se a
05:38me piacerebbe arrivare a vivere in un mondo in cui, soprattutto in politica, le persone che in
05:44qualche modo hanno in mano un Paese vengano scelte non in base al sesso, quindi dovrebbe essere indifferente
05:49il fatto che siano uomini, donne o insomma dovrebbe essere una cosa in più quasi, ma in base al talento,
05:55cioè potrebbero anche esserci dieci uomini o dieci donne, ma tutti bravi allo stesso modo. Quindi questa
06:02è una cosa su cui spesso mi trovo a riflettere, cioè ha senso riflettere soltanto sul dovrebbero
06:07esserci più donne. Io mi sono sempre posta un'altra domanda, cioè sarebbe bello non fermarsi al sesso,
06:15ma l'importante è che abbiano talento, sappiano tenere in mano un Paese. Non so poi voi come la
06:21pensate su questa cosa. Sono d'accordo, io aggiungo anche un'altra cosa, in realtà io in quanto anche
06:30rappresentante di una minoranza sono, volte mi sono anche confrontato con amiche e compagni,
06:38sono contrario proprio alle quote rosa per esempio, nel senso si dovrebbe raggiungere una parità di
06:45rappresentanza e qui invece io torno alla rappresentanza di genere. Senza la necessità. Funzionale, cioè
06:52quello è il discorso, una cosa che funzioni, che sia meritocratica, che abbia poi dei risvolti
06:57pratici, perché ad esempio non è detto che per forza le donne o gli uomini siano migliori,
07:03sembra quasi una lotta così, e chi è che funziona meglio? E se c'è bisogno ancora di una quota rosa
07:09evidentemente c'è qualcosa che non va. Sì, sono d'accordo. Esattamente. Una riflessione anche
07:15sull'attivista femminista iraniana Alina Jad, volevo farti Mauro riflettere un attimo con te,
07:21la sua battaglia contro il velo delle donne. Lei dice che anche quando si incontrano i governi,
07:27le istituzioni occidentali, fanno indossare il velo alle donne, invece di andare al contrario,
07:35di dire no, questa cosa non deve essere fatta, non è una tradizione, una cultura. Volevo sapere
07:40il tuo pensiero. E poi un'altra riflessione, lei dice che alcuni presidenti vengono chiamati
07:45presidenti ma in realtà sono dittatori, bisognerebbe dare il nome giusto, il termine giusto, sono
07:50dittatori non presidenti. Esattamente, soprattutto su questa seconda riflessione voglio prendere
07:58spunto. Le cose vanno nominate per quello che sono in realtà, quindi alcuni presidenti sono
08:05dittatori, vanno chiamati dittatori, alcuni conflitti bellici sono delle vere e proprie
08:13invasioni di alcuni stati nei confronti di altri stati liberi e sovrani, si arriverebbe a chiamare
08:23le cose per il loro nome sarebbe più opportuno. Ma vedete, quello che sta accadendo in Ucraina è
08:32segno proprio dell'imbarbarimento dei tempi, si sta devastando un paese intero e si sta mettendo
08:43in discussione un modello che per quanto abbia i suoi limiti, il modello europeo è fondato sulla
08:51tutela dei diritti civili. Avete presente, proprio per richiamare le cose con il loro nome,
08:57Alessandra, Esmeralda, Chiara, nell'annunciare l'attacco all'Ucraina Putin ha definito
09:04contro natura i valori dell'Occidente e dell'Europa. La popolazione ucraina e le persone LGBT ucraine
09:14rischiano da un giorno all'altro di trovarsi sotto una dittatura repressiva, responsabile,
09:22la dittatura russa, delle torture degli omosessuali in Cecenia, delle assurde leggi anti-gay in
09:30Russia che impediscono a due persone dello stesso sesso anche solo di tenersi per mano,
09:36della repressione della stampa libera e dell'opposizione politica. Il modello russo di
09:44fatto attuale, quello che vorrebbe appunto imporre Putin anche in altri paesi è tutto
09:52tranne che democratico e quindi che cos'è se non una vera e propria imposizione di una dittatura?
09:59La battaglia contro il velo della, appunto dicevamo sempre di lei, dell'attivista iraniana,
10:05femminista? Io concordo con la riflessione per cui chiaramente tutto ciò che è imposizione
10:14andrebbe rimesso in discussione in realtà, che sia appunto un velo, che sia l'impossibilità di
10:22parlare di amore omosessuale. Poi vedi, queste cose vanno sempre di pari passo. La repressione
10:30delle libertà civili, in modo particolare delle libertà delle donne, vanno sempre di pari passo
10:39con l'imposizione di modelli culturali non democratici e la repressione anche di altre
10:48forme di libertà, appunto la libertà di essere ciò che si è, la libertà di amare chi si vuole.
10:56Sono riflessioni importanti. Noi ti aspettiamo in studio per fine mese, se riesci a venire in
11:05studio. Ci lasciamo così, augurandoci buon 8 marzo, buona giornata internazionale delle donne,
11:11facendo il punto con te e ti ringraziamo sempre per il lavoro che svolgi con noi.
11:16Grazie Mauro.
11:17E ricordiamo che sei spesso anche da Andrea Candelaresi a primo mattino, quindi sei proprio
11:22un amico di Radio Roma.
11:23Con un ultimo pensiero, vi volevo veramente salutare. L'8 marzo lo celebro ogni giorno,
11:29e andrebbe celebrato da tutti e tutti ogni giorno, da sempre, apprezzando il lavoro prezioso delle
11:37donne di cui sono circondato.
11:40Grazie, grazie per la tua persona e per le tue pariole e pensieri.
11:45Mauro Cioffari, ti aspettiamo fra un paio di settimane.
11:48Grazie ancora, a presto.
11:51Ciao, ciao Mauro.

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