• ieri
Roma, 30 ott. (askanews) - Le competenze STEM sono sempre più importanti per la competitività dell'Ue, ma in tutto il "vecchio continente" solo il 26,6% degli studenti è iscritto a percorsi di educazione terziaria in ambito tecnico-scientifico. Inoltre, un'azienda su due riporta difficoltà nel reperire risorse STEM. È quanto emerge dal report "Osservatorio STEM 2024 - Empowering the multiple transitions through STEM skills", realizzato da Fondazione Deloitte e dal Public Policy Program di Deloitte, sulla base di oltre 11.000 interviste a giovani e aziende realizzate in 10 Paesi Ue. Il 46% dei giovani impegnati in percorsi STEM lo ha fatto per passione, il 33% per avere prospettive remunerative più alte ma anche, il 31%, nella convinzione di trovare più facilmente lavoro. Oltre la metà degli intervistati riconosce alla famiglia un ruolo determinante nell'orientare la scelta. "Il nostro studio fin dalla sua prima edizione si è concentrato nell'indagare quelle che sono le determinanti della scelta, - dichiara ad askanews Guido Borsani, presidente di Fondazione Deloitte - perché partendo dall'assunto che c'è una carenza di profili e soprattutto mettendo l'accento sul fatto che c'è un significativo ed evidente gender gap, quindi un minore accesso da parte delle ragazze delle studentesse a queste materie, ci siamo fortemente concentrati nell'indagare quelle che sono le determinanti e quelli che sono gli influencer di tali scelte e anche in questa edizione si conferma che uno degli elementi di maggior rilievo, di maggiore influenza nelle scelte che determinano il percorso di studi è proprio la famiglia. Più del 50% degli studenti STEM hanno dichiarato che ha avuto un ruolo determinante, più del 60% dei lavoratori STEM hanno confermato questo dato. Questo vuol dire - conclude - che il rimando anche delle politiche degli interventi sistemici che devono essere fatti per colmare questo gap devono anche risalire fin dai primi anni di studi soprattutto delle ragazze, per intervenire su tutta una serie di bias culturali che non colpiscono soltanto lo studente o la studentessa, ma colpiscono l'ecosistema di riferimento che è quello che fornisce le informazioni, le indicazioni sulla base dei quali poi verranno assunte le scelte dei percorsi di studi".Lo studio evidenza il persistere del divario di genere sia nel mondo del lavoro, con la metà delle aziende intervistate che riconosce l'esistenza di discriminazioni sia dal punto di vista salariale che di opportunità di carriera, sia nel percorso universitario."Dalla ricerca - dichiara ad askanews Silvana Perfetti, People & Purpose Consulting Leader di Deloitte Italia - emerge come il divario di genere rappresenti ancora una grande criticità per il nostro sistema Paese. Nonostante le studentesse universitarie all'interno della totalità degli studenti che hanno scelto la carriera universitaria rappresentino il 55%, solo il 32% ha scelto un orientamento verso discipline STEM. All'interno del paniere di discipline STEM il divario di genere più marcato lo troviamo in relazione all'ICT, alla parte di scienza e di tecnologia che sono competenze fondamentali affinché anche un domani le donne possano avere un ruolo di driver e di governo di quelle che sono nuove tecnologie piuttosto che i temi di Intelligenza artificiale. Ad oggi risulta dalla ricerca che solo il 12% delle studentesse si sono orientate verso un percorso universitario legato alle competenze di ICT. Riteniamo sia necessario affrontare questa criticità con un approccio di ecosistema coinvolgendo tutti gli attori, partendo dal contesto familiare, ma anche terzo settore, imprenditoria, scuola, università, sistema dell'educazione e contrastare eventuali retaggi culturali e bias che inibiscono l'accesso alla partecipazione di giovani donne a percorsi di discipline STEM".

Category

🗞
Novità
Trascrizione
00:00Le competenze STEM sono sempre più importanti per la competitività dell'UM, ma in tutto il
00:05vecchio continente solo il 26,6% degli studenti è iscritto a percorsi d'educazione terziaria in
00:12ambito tecnico-scientifico. Inoltre, un'azienda su due riporta difficoltà nel reperire risorse STEM.
00:18È quanto emerge dal report Osservatorio STEM 2024 Empowering the Multiple Transitions Through
00:26STEM Skills realizzato da Fondazione Deloitte e dal Public Policy Program di Deloitte sulla base
00:32di oltre 11.000 intervisti a giovani aziende realizzate in 10 paesi UE. Il 46% dei giovani
00:39impegnati in percorsi STEM lo ha fatto per passione, il 33% per avere prospettive remunerative
00:45più alte, ma anche il 31% nella convinzione di trovare più facilmente lavoro. Oltre la metà
00:51degli intervissati riconosce alla famiglia un ruolo determinante nell'orientare la scelta.
00:56Il nostro studio fin dalla sua prima edizione si è concentrato nell'indagare quelle che sono
01:01le determinanti della scelta, perché partendo dall'assunto che c'è una carenza di profili e
01:06soprattutto mettendo l'accento sul fatto che c'è un significativo ed evidente gender gap,
01:11quindi un minore accesso da parte delle ragazze e delle studentesse a queste materie, ci siamo
01:16fortemente concentrati nell'indagare quelle che sono le determinanti e quelle che sono
01:20gli influencer di tali scelte e anche in questa edizione si conferma che uno degli elementi di
01:27maggior rilievo, di maggior influenza nelle scelte che determinano il percorso di studi è proprio la
01:33famiglia. In più del 50% degli studenti STEM hanno dichiarato che ha avuto un ruolo determinante,
01:39più del 60% dei lavoratori STEM hanno confermato questo dato. Questo vuol dire che il rimando
01:48anche delle politiche, degli interventi sistemici che devono essere fatti per colmare questo gap
01:52devono anche risalire fin dai primi anni di studi, soprattutto delle ragazze, per intervenire su tutta
02:00una serie di bias culturali che non colpiscono soltanto lo studente o la studentessa, ma colpiscono
02:07l'ecosistema di riferimento che è quello che fornisce le informazioni, le indicazioni sulla
02:11base dei quali poi verranno assunte le scelte dei percorsi di studi. Lo studio evidenza il
02:17persistere del divario di genere sia nel mondo del lavoro, con la metà delle aziende intervistate,
02:22che riconosce l'esistenza di discriminazioni sia dal punto di vista salariale che di opportunità
02:28di carriera, sia nel percorso universitario. Dalle ricerche emerge come il divario di genere
02:33rappresenta ancora una grande criticità per il nostro sistema paese. Nonostante le studentesse
02:38universitario, all'interno della totalità degli studenti che hanno scelto la carriera universitaria
02:43rappresentano il 55%, solo il 32% ha scelto un orientamento verso le discipline STEM.
02:50All'interno del paniere di discipline STEM, il gap principale di divario di genere più
02:55marcato lo troviamo in relazione all'ICT, quindi alla parte di scienza e di tecnologia,
03:01che sono competenze fondamentali affinché anche un domani le donne possono avere un ruolo
03:06di driver e di governo di quelle che sono nuove tecnologie, piuttosto che i temi di
03:10intelligenza artificiale. Ad oggi risulta dalla ricerca che solo il 12% delle studentesse
03:16si sono orientati verso un percorso universitario legato alle competenze di ICT. Riteniamo sia
03:21necessario affrontare questa criticità con un approccio di ecosistema coinvolgendo tutti
03:27gli attori coinvolti, partendo da contesto familiare, materso, settore, imprenditoria,
03:31scuola, università, sistema dell'educazione e contrastare eventuali retagi culturali e
03:37bias che inibiscono l'accesso e la partecipazione di giovane donne a percorsi di discipline STEM.

Consigliato