• mese scorso
Tra i lavoratori dipendenti continua a crescere il malcontento di fronte alle manovre del Governo e a settembre potrebbe essere messa a rischio la tenuta sociale secondo Marco Rizzo.

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Novità
Trascrizione
00:00Questa intervista è diventata viale, no? Questa in cui paventi davvero dei problemi
00:10a settembre su di tenuta sociale. Ci rifai un po' il ragionamento perché hai questo
00:15timore? Questa intervista, in genere io vi racconto,
00:21ogni intervista, ogni presenza televisiva del sottoscritto del nostro partito è strappata
00:28con le unghie e con i denti. Questa volta non è stata richiesta, cioè nel senso non
00:34ho insistito con nessun direttore, non ho telefonato, rotto le scatole. È arrivata
00:41perché è arrivata? È arrivata perché sabato scorso un gruppo di lavoratori, diciamo una
00:52composizione sociale di quello che è, secondo noi, il blocco storico che oggi può dare
01:02un futuro al paese, cioè principalmente i lavoratori delle grandi fabbriche. Poi i lavoratori
01:10tutti, pubblici, privati, poi i lavoratori autonomi, poi le piccole intraprese. Quando
01:16parlo di piccole intraprese non parlo di quelle che hanno, come scrive il governo, 5 milioni
01:21di euro di fatturato l'anno, parlo di piccole unità, due, tre, quattro persone. Tutti questi,
01:28diciamo così, coaggiuvati, hanno chiesto al partito di fare un appello, un documento dove
01:38spiegassero le condizioni del paese e quello che si deve fare per cambiare dal punto di vista del
01:44sindacalismo, dal punto di vista della politica. Concludeva questo documento con la necessità di
01:52costruire lo strumento per questa fascia ampia del popolo italiano, cioè il partito comunista.
01:58Se voi guardate quell'appello è molto interessante perché racchiude principalmente le fabbriche più
02:07grandi. Sono pochissimi nomi, non è un elenco di quelli che sono stati raccolti, è un elenco
02:13ragionato. È un elenco ragionato in cui ci sono le grandi aziende del paese, l'FCA di Mirafiori,
02:22l'FCA di Melfi, l'FCA di Pomigliano, l'Iveco di Torino, la Fincantieri di Genova, l'ATM di Milano,
02:33la più grande azienda di trasporto pubblico nelle città, la Whirlpool, l'Electrolux,
02:41fabbriche di acciai, cioè il nucleo portante di quegli 8 milioni di lavoratori dipendenti,
02:50ma però proprio classe operaia perché sono quasi tutte industrie metalmeccaniche. Attorno a questa
02:57classe operaia lavoratori di ogni tipo, medici, infermieri, osse, insegnanti, precari, disoccupati,
03:08un tassista, un titolare di una piccola impresa con tre persone, cioè un corpo sociale. Sono una
03:16quarantina di nomi, anche meno, e sono presenti però in tutte le regioni, quindi diciamo su
03:27quello dovrebbe essere fatto un sondaggio, perché quelli sono l'80% della popolazione italiana che
03:32vive oggi privazioni maggiori, che vive oggi problematiche maggiori, che se cambiasse la
03:38società vedrebbe il loro futuro di espandersi diversamente. Quindi classe operaia e lavoro
03:46tutto. Ogni regione, l'età, il 60% di quelli che hanno firmato questo appello sono giovani
03:55sotto 35 anni. Quindi c'è tutto e questo appello ha fatto scalpore. Tant'è che un giornale come
04:05La Verità, ma poi è stato ripreso da tutti, addirittura da Dago Spia, che sarà Dago Spia ma
04:13viene letto da molta più gente di tanti altri giornali, quindi è diventata virale un'intervista
04:18complessiva di un'intera pagina dove abbiamo parlato di questi temi. Questo è il motivo per
04:25cui questa intervista ha avuto questo successo e un'intervista che non era non era prevista.
04:33Noi avevamo previsto questo appello, questo documento per dare il senso della lotta nel
04:40paese e abbiamo centrato un piccolo obiettivo.

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