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Una banda di street-racer, capeggiata da un certo Packard Walsh, si diverte ad adescare degli sventurati ragazzi con auto costose per farli gareggiare in corse clandestine. Per fare questo la banda non disdegna di minacciare le loro ragazze. Lo scopo finale è far perdere (anche slealmente) i malcapitati per aggiudicarsi le loro auto, le quali verranno smantellate e rivendute per poter trarre profitto dalla vendita dei bolidi o di parti di essi.

La prepotenza, l'arroganza e, soprattutto, la violenza di Packard fanno sì che tutta la cittadina lo tema, consentendogli così di mantenere il suo atteggiamento da bullo in un clima di sostanziale omertà. Senza veri capi d'accusa, lo sceriffo Loomis non può far altro che limitarsi a tener d'occhio le strade e tentare, con i pochi strumenti a disposizione, di arginare le corse clandestine.

Ma un giorno arriva in città un misterioso pilota a bordo di una potente e velocissima fuoriserie nera e, da quel momento in poi, il passato della banda riaffiorerà pian piano e si ritorcerà contro i suoi stessi componenti. Infatti, gli sgherri della banda periranno tutti, uno dopo l'altro, in incidenti causati da questo misterioso ed abile guidatore nelle varie gare. Costui, alla fine, otterrà la sua vendetta e svelerà il suo vero segreto nel finale del film. Infatti, egli non è altro che un replicante di un ragazzo ucciso anni prima dalla banda, tornato in vita per riprendersi la sua ragazza, nel frattempo corteggiata senza successo dal suo assassino Packard Walsh.