Cara Giorgia, e se avesse ragione la Russia? (Con Franco Battaglia)

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In questa puntata presentiamo il libro del prof. Battaglia “Cara Giorgia, e se avesse ragione la Russia?”, con la presentazione di Alexey Paramonov, ambasciatore della Russia in Italia.
In questo libro, indispensabile per comprendere gli avvenimenti storici che hanno portato alla guerra, il prof. Battaglia passa in rassegna le date più significative, dividendo la storia negli anni delle promesse e in quelli dei tradimenti, anche tramite documenti degli archivi e documenti de secretati, aggiungendo così anche un risvolto di indagine.
#Russia #Ucraina #usa #UE #NATO
https://www.radioroma.tv/2024/10/11/se-avesse-ragione-la-russia/

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Novità
Trascrizione
00:00Buonasera e benvenuti a questa nuova puntata di Avviso Scoperto, l'informazione senza veli.
00:14Questa sera torniamo a parlare di Russia e Ucraina, ma lo facciamo in maniera diversa,
00:20cioè non andremo ad analizzare le cose che succedono sul campo, ma daremo una lettura
00:25invece più in chiave storica e lo faremo grazie a un bellissimo libro che ha scritto
00:29il professor Franco Battaglia, professore di Chimica e Fisica dell'Università di Modena,
00:34nonché membro di Clinton Italia, a cui do il benvenuto.
00:37Buonasera, professore.
00:38Buonasera a voi, grazie.
00:40Il professore ha scritto un bellissimo libro che si intitola, se la regia può mettere
00:45intanto in sovraimpressione, vediamo la copertina, Cara Georgia, e se avesse ragione la Russia,
00:53edizioni ventunesimo secolo.
00:55Tra l'altro c'è una bella presentazione, se la regia mette la prossima slide, dell'ambasciatore
01:00di Russia in Italia, Alexei Paramonov, e ve la leggo.
01:04L'Italia è ancora uno dei pochi paesi dell'Occidente collettivo, ove, grazie a solide basi umanistiche
01:11e civili e alla tradizione politica del dopoguerra, non sono ancora state messe a tacere le voci
01:17di studiosi, ricercatori, analisti e giornalisti in buona fede, che, perseverando la propria
01:23integrità professionale, si sforzano di comprendere le cause oggettive che sono all'origine
01:28dell'attuale crisi geopolitica.
01:30Franco Battaglia è uno di quelli studiosi che, fin dall'inizio della fase acuta del
01:36conflitto in Ucraina nel febbraio 2022, ha saputo mantenere equilibrio e imparzialità
01:42nel proprio lavoro, nonostante la complessità del contesto politico e mediatico interno.
01:48Il suo libro è un serio tentativo di invitare alla riflessione e al dialogo, senza i quali
01:54la comprensione reciproca, la fiducia e la cooperazione tra i cittadini, società e stati
02:01sono impossibili, grazie regia.
02:04Allora, in questo libro il professore, adesso poi ci spiega, ma comunque ripercorre le tappe
02:10storiche e si va molto molto indietro nel tempo, non è un'analisi delle vicende militari
02:16degli ultimi 30 mesi, non c'è nessun giudizio morale sulle atrocità di una guerra che,
02:23secondo l'autore, si sarebbe potuta evitare se solo gli uomini avessero mantenuto le promesse
02:28fatte in precedenza.
02:29Su questo ci sono i documenti scritti ed è proprio qui, professore, che lei è andato
02:35a fare questa, che poi alla fine è una ricerca storica e ha suddiviso un po' questo, mi
02:39correga se sbaglio, questo suo libro negli anni delle promesse e poi negli anni delle
02:44promesse tradite, dei tradimenti di queste promesse.
02:47Sì, esattamente, il libro in realtà è una sorta di raccolta di articoli che io ho scritto
02:54sin dal primo giorno dell'operazione militare speciale della Russia, cioè quell'operazione
03:03cominciava il 24 febbraio del 2022, il primo articolo io lo scrivevo, veniva pubblicato
03:09il 27 febbraio, quindi tre giorni dopo.
03:14Allora io mi sono messo con l'idea di avere la mente, la predisposizione, diciamo, dello
03:22storico fra cento anni, quindi fra cento anni gli storici che discuteranno di questo conflitto
03:31saranno naturalmente sufficientemente distanti nel tempo da evitare ogni presa di posizione
03:39di parte. E cosa fa lo storico?
03:42Lo storico studia i documenti scritti, la storia comincia con la scrittura, se non c'è
03:46scrittura non c'è storia e io sono andato a guardare i documenti scritti che hanno portato
03:53alla fine a questo disgraziato conflitto che poteva benissimo evitarsi.
04:00E se noi ripercorriamo alcuni anni cruciali, forse capiamo le cose un po' meglio.
04:09Certamente, ecco, io tra l'altro questo libro proprio perché ripercorre delle tappe, delle
04:14date, che stasera in parte ripercorreremo insieme al professore, dà una visione oggettiva,
04:21quindi se una persona vuole vederci chiaro e avere un quadro complessivo di questa brutta,
04:27bruttissima guerra, beh direi che questo è il metodo migliore per documentarsi, è anche
04:31un po' il modo per uscire dai dibattiti nei quali purtroppo assistiamo, che sono un po',
04:37io credo, di basso livello, ecco, chi dice qualcosa a favore della Russia diventa un
04:42filo putiniano, c'è una narrazione assolutamente pro-Ucraina, ma insomma poi bisogna andare
04:48a vedere le date.
04:50Professore, qual è il suo punto di vista, dopo aver scritto questo libro, di tutta questa
04:58questione?
05:00Certo, certamente, allora la questione è questa, ripercorriamo un attimo gli anni storici
05:08sin dal cosiddetto inizio, perché poi l'inizio, i rapporti tra Russia e Ucraina sono rapporti
05:14plurisecolari che non serve molto andare ad analizzarli troppo nel passato, però cominciamo
05:25con il 1917, lo stato di Ucraina per la prima volta nella sua storia si è formato nel 1917
05:33ed era una sorta di piccola Svizzera attorno, all'interno di quella che è l'attuale Ucraina,
05:41non c'era neanche Kiev in quello stato del 1917, però uno stato che durò poco, perché
05:49nel 1922 l'Ucraina divenne parte, aderiva alla Unione Sovietica, quindi la Repubblica
05:57Popolare d'Ucraina, formata nel 1917, nel 1922 divenne Repubblica Socialista Sovietica,
06:06nello stesso momento in cui aderiva all'Unione Sovietica, la Russia, l'Unione Sovietica e
06:16la Russia in particolare, allargava i confini di questo piccolo territorio di Ucraina con
06:25dei territori a nord, che includevano anche Kiev, e dei territori a sud e a est, a est
06:34il Donbass, a sud i territori che confinano con il Mar Nero e a nord dei territori che
06:44confrontano tutti i territori russi, i territori del sud est erano territori che la Russia
06:50aveva riconquistato dall'impero ottomano due secoli prima, i territori al nord erano
06:56territori che la Russia aveva pagato con denaro assolante alla Polonia, in seguito a una serie
07:01di vari conflitti, ma questo non ci interessa, comunque era territorio russo, nel 1922 questo
07:09territorio invece va ad allargare la Repubblica Socialista Sovietica d'Ucraina, poi ulteriormente
07:17quando poi finì la Seconda Guerra Mondiale, l'Ucraina fu allargata ulteriormente con alcuni
07:24territori che venivano dalla Polonia e che furono annessi all'Unione Sovietica e che naturalmente
07:33divennero parte della Repubblica Socialista Sovietica d'Ucraina e poi nel 1954 fu ceduta la Crimea,
07:42fu trasferita la Crimea dalla Repubblica Socialista Sovietica di Russia alla Repubblica Socialista
07:48Sovietica di Ucraina, fu una sorta di regalo, io sono andato a guardare i documenti, sono entrato
07:56negli archivi dei parlamenti di Mosca e di Kiev del tempo, quando Mosca fa questa donazione
08:03e l'Ucraina ringrazia, graziosamente ringrazia e accetta e poi c'è il Soviet Supremo che ratifica
08:12il tutto all'unanimità, quindi la Crimea diventa parte della Repubblica Socialista Sovietica
08:19d'Ucraina. A questo proposito vale la pena dire una cosa, che Putin dice che quell'accessione
08:26era illegittima perché si sarebbe dovuto svolgere un referendum confermativo dei territori interessati,
08:37in realtà non è così perché la Costituzione Sovietica del 1936 per questi trasferimenti
08:46interni non prevedeva alcun referendum, fu la Costituzione emendata poi nel 1977 che prevedeva
08:54questi referendum, quindi l'accessione della Crimea fu un'accessione pienamente legittima.
09:00Cosa accadde poi? Accadde che nel 1989 cade il nuovo diperdito, le due Germani si riuniscono,
09:15Gorbachev fa delle obiezioni a questa riunione, in particolare all'adesione al patto atlantico,
09:22alla Nato perché la Germania Oste stava nella Nato già dal 1955, tuttavia dissero a Gorbachev
09:31noi ti garantiamo che la Nato non fa alcuna ulteriore espansione a est della Germania,
09:39tu porta via i 300.000 soldati che ci sono nella Germania Est, facciamo riunificare le due Germanie,
09:46la Germania Unica fa parte della Nato e noi ti promettiamo questa non ulteriore espansione della Nato a Est.
09:55Di questi colloqui ce n'è la ricostruzione, la trascrizione stenografica che è stata conservata
10:04alla George Washington University e poi recentemente dopo 25 anni erano prima documenti classified
10:18e ora sono diventati documenti leggibili e io sono andato a guardare anche questi documenti
10:23ed effettivamente questa promessa fu effettivamente fatta.
10:30Ancora per continuare con le promesse, nell'anno successivo alla caduta del muro di Berlino
10:40i capi diciamo di Bielorussia e Ucraina si riuniscono da qualche parte in Bielorussia
10:50e decidono di dissolvere, di sciogliere l'Unione Sovietica.
10:56La Unione Sovietica fu sciolta per volontà di questi tre, praticamente fecero fuori Gorbaciov
11:02che era dell'Unione Sovietica presidente o comunque il capo.
11:07Con questa Unione Sovietica sciolta le varie repubbliche tornavano a essere ognuno per i fatti propri nei loro territori.
11:20Nel momento in cui si doveva definire il territorio dell'Ucraina e l'Ucraina entrava in Unione Sovietica
11:27come dicevo prima una piccola Svizzera, la figura numero 25 del mio libro
11:33fa vedere appunto questa piccola Svizzera attorno all'attuale Ucraina
11:39però fu allargata con territori che erano della Russia.
11:46Allora professore fermiamoci un attimo che dobbiamo andare in pubblicità.
11:49La cartina che fate vedere voi.
11:52Allora facciamola vedere un attimo prima di andare in pubblicità.
11:54Esattamente. I territori in rosa sono stati aggiunti nel 1922.
12:00L'Ucraina quando entrò nel 1922 era la parte gialla e in realtà c'era anche qualche pezzo della parte verde.
12:15Comunque anche se prendiamo tutta la parte verde non c'era in realtà il territorio di Kiev ad essere sinceri.
12:22Comunque ad ogni modo l'Ucraina entrava nell'Unione Sovietica
12:29in un territorio che era la metà di quello attualmente rivendicato.
12:35Allora su questo abbia pazienza, dobbiamo fermarci un attimo per la pubblicità.
12:38Restate con noi riprendiamo subito dopo.
12:40Ecco siamo di nuovo in onda con il professor Battaglia.
12:43Insomma ci ha spiegato, ricorda autore di questo libro che si chiama
12:49Cara Giorgia e se avesse ragione la Russia, ripercorre storicamente le varie tappe del amore-odio tra Ucraina e Russia.
13:00Ci ha appena spiegato che insomma nel 1922 l'Ucraina entrò a far parte dell'Unione Sovietica
13:06ed era un territorio molto piccolo.
13:08Gli sono stati donati dall'Unione Sovietica alcuni territori e poi in seguito anche la Crimea.
13:15Putin ha detto che non era una cosa legittima, mentre invece il professore ha spiegato che per le leggi in vigore all'epoca nell'Unione Sovietica era assolutamente legittimo.
13:25Abbiamo visto anche la cartina, prego professore.
13:28Sì allora, quindi forse in questa figura, ecco la parte rossa è l'Ucraina quando entrò nel 1922 a far parte dell'Unione Sovietica.
13:41Tutti i territori intorno, quelli a nord sono tutti della Russia, quelli a nord le furono dati nel 1922, quelli a sud-est pure, la Crimea nel 1954
13:55e gli territori a ovest, quelli in verdino, le furono poi annessi con la fine della Seconda Guerra Mondiale.
14:05Ora il punto è questo, quando poi si è disciolta l'Unione Sovietica, che cosa doveva essere l'Ucraina?
14:12Allora a quel punto si arrivò ad un accordo, si disse l'Ucraina rimane esattamente così com'è con i territori della Repubblica Socialista Sovietica
14:24però nella sua dichiarazione di sovranità all'articolo 9 garantiva solennemente, e sta scritta la parola solennemente, due cose.
14:35Garantiva primo di essere un paese denuclearizzato, c'era un arsenale nucleare della Russia che stava allocato nel territorio ucraino
14:48e secondo garantiva la neutralità militare, queste due garanzie stanno scritte nella dichiarazione di sovranità del 1990, 16 luglio 1990.
15:01Poi nel 91 fu fatto il referendum e la gente votò naturalmente a favore e si costituì definitivamente questo stato d'Ucraina
15:13e tre giorni dopo il referendum la Russia fu la prima al mondo a riconoscere l'indipendenza, la sovranità e l'intangibilità territoriale dell'Ucraina
15:24così come noi la conosciamo al 2022.
15:31Cos'è successo dopo?
15:35E quindi abbiamo qua quest'altra promessa da parte della Russia, una promessa ribadita nel 1994 con gli accordi, il memorandum di Budapest
15:48con il quale l'Ucraina definitivamente cedeva, si dismetteva il proprio arsenale nucleare
15:57ottemperando così alla prima parte della promessa fatta nel 1990.
16:03In quell'occasione la Russia ribadì nuovamente il riconoscimento dell'intangibilità territoriale dell'Ucraina così come era formata.
16:15Cos'è successo poi dopo?
16:18Quindi le promesse della NATO di non espandersi, la promessa da parte dell'Ucraina di rimanere neutrale
16:29e la promessa da parte della Russia che riconosceva l'intangibilità territoriale.
16:36Questi sono gli anni delle promesse, dal 1922 fino al 1991.
16:45Se non sbaglio l'Ucraina questa promessa l'ha mantenuta a metà perché in effetti si è denuclearizzata, ha restituito all'Unione Sovietica.
16:55Esatto, col memorandum di Budapest del 1994 ha restituito l'arsenale nucleare alla Russia, in parte l'ha smantellato, in parte l'ha restituito.
17:05Quindi si è denuclearizzata.
17:07Denuclearizzata significa che ha promesso di non comprare, di non costruire e di non accettare armi nucleari.
17:15Punto.
17:16E questa promessa è stata mantenuta.
17:19Che cos'è successo nel 1997?
17:22A Washington la NATO americana si riunisce con un convegno titolato Espansione della NATO.
17:32Il titolo è inquietante perché la NATO aveva promesso che non si sarebbe espansa.
17:36Fanno questa conferenza.
17:38Interviene in questa conferenza Joe Biden, che allora era senatore del Delaware.
17:45Fa un lungo intervento di un'ora e mezza.
17:48Io do il link dove si può ascoltare questo intervento.
17:51E ad un certo punto per rispondere alla domanda di una giornalista lui dice sostanzialmente questo.
18:03Le parole precise le posso leggere nel mio libro.
18:05Ma dice se vogliamo fare nervosire la Russia dobbiamo fare aderire alla NATO gli stati del Baltico.
18:16E non lo disse con l'aria di dire attenzione non facciamo aderire, non allarghiamoci perché altrimenti la Russia si arrabbia.
18:23Ma la disse vogliamo far arrabbiare la Russia poi facciamo aderire gli stati del Baltico.
18:28Questo nel 1997.
18:30E infatti due anni dopo, sotto la presidenza Clinton, la NATO fa aderire Polonia, Repubblica Ceca e Ungheria.
18:42E poi negli anni successivi la NATO si allarga, includendo anche gli stati del Baltico, Estonia e Lituania.
18:53Ecco sì, professore.
18:55Quindi insomma è una decisione, mi perdoni la parola, unilaterale degli Stati Uniti.
19:00Però nella NATO c'è il diritto di veto se non erro.
19:03Quindi la domanda è, volendo, qualsiasi paese avrebbe potuto opporre il veto all'entrata di questi paesi?
19:10E infatti questa comincia ad essere anche una responsabilità dei paesi della NATO.
19:15Perché per esempio, per far parte della NATO ci si fa parte innanzitutto su invito.
19:22Non è che un Stato dice voglio far parte della NATO.
19:25L'articolo 10 del patto atlantico dice ci si fa parte della NATO soltanto primo su invito.
19:32Su invito ai paesi europei, quindi per far parte della NATO bisogna essere un paese europeo.
19:39Su invito è su invito unanime.
19:42Per esempio, Cipro non fa parte della NATO perché la Turchia si oppone.
19:47Di conseguenza bastava che uno solo dei membri della NATO, quasi 30, ora sono una trentina,
19:54ma a quel tempo erano di meno, si fosse opposto,
19:59avesse avuto la lungimiranza e la forza morale di opporsi agli Stati Uniti.
20:04Perché poi la NATO è un'alleanza militare.
20:07Ma sostanzialmente chi comanda sono gli Stati Uniti.
20:12Se uno solo si fosse opposto non sarebbero successe le cose che sono successe.
20:18Ora, la storia non si fa coi sè, però certamente c'è questa grande responsabilità.
20:24Dopodiché cos'è successo?
20:26Quindi rimaneva soltanto l'Ucraina.
20:29L'Ucraina, purtroppo, nacque già male anche come paese,
20:40perché nel 1996 ha approvato una Costituzione
20:45dove all'articolo 10 della Costituzione sta scritto
20:49che la lingua ufficiale dell'Ucraina è l'ucraino,
20:53e è un articolo che, messo nelle mani sbagliate, è prodromico di guerra civile.
20:58Perché? Perché in Ucraina ci sono quasi la metà della popolazione russa, parla russo.
21:05Quindi mettere questa limitazione sulla lingua di Stato
21:11significa appunto creare problemi.
21:15La Svizzera è un paese dove le lingue sono 10% italiano, 30% francese e 60% tedesco.
21:25E nella Costituzione svizzera, articolo 70, se non ricordo male,
21:29dice che le lingue ufficiali della Svizzera sono le tre, tedesco, francese e italiano.
21:35Addirittura nella Costituzione svizzera dice che per gli atti legislativi
21:40in cui è coinvolta la popolazione di lingua romancia,
21:43che sono l'un per cento, quegli atti devono essere scritti anche in lingua romancia.
21:49Bene, invece con l'Ucraina le cose sono andate diversamente.
21:54Facciamo perdere per un attimo la questione della lingua.
22:00Nel 2004 ci fu le elezioni.
22:08L'Ucraina politicamente è divisa in due grandi partiti, chiamiamoli così.
22:14Poi ce ne sono altri, però ci sono due grandi fazioni, chiamatele come volete.
22:18Quella filo occidentale e quella filo russa.
22:22E se uno va a guardare, nella figura numero 45 del mio libro,
22:28faccio vedere la divisione dell'Ucraina, come votano, dove si vota.
22:35I pro occidentali, dove si votano pro russi.
22:38E l'Ucraina è divisa in due parti.
22:41La parte occidentale vota pro occidentale e la parte sudorientale vota pro russa.
22:47E le due parti, nell'altra cartina si vede,
22:51quali sono le lingue parlate a casa della gente in Ucraina.
22:58Nella parte occidentale si parla ucraino e nella parte sudorientale si parla russo.
23:04Quindi c'è una divisione in fazioni che corrisponde alla divisione sostanzialmente linguistica.
23:11Insomma c'è una spaccatura evidente in questo senso.
23:14Diciamo che circa la metà della popolazione è più filo occidentale e circa la metà è più filo russa.
23:19Però in generale è una popolazione che negli anni è sempre andata d'accordo.
23:23Insomma fino a poi, adesso poi lei ci spiegherà quando sono poi successi gli scontri per l'indipendenza del Donbass.
23:31Insomma russi e ucraini possiamo dire che sono da sempre stati anche parenti.
23:36Immagino che un ucraino, molte famiglie siano miste,
23:39quindi facciano parte sia di lingua ucraina con magari un marito o la moglie russa e viceversa.
23:47Esattamente, ma diciamo le dinamiche sono quelle solite che ci si può attendere.
23:52Ci può essere che da alcune parti, alcune famiglie, alcuni individui
23:58possono averci la morte con i russi per ragioni epaviche che ora ai tempi di Stalini
24:03che ora è inutile stare a rivangare.
24:05Però sostanzialmente il paese ha vissuto degli anni abbastanza relativamente tranquilli.
24:14Nel 2004, alle elezioni del 2004, ci sono le votazioni e i vincoli filo russi.
24:21A quel punto però ci fu una sorta di tentativo di colpo di Stato che non finì con colpo di Stato
24:29perché le proteste cosiddette arancione, anziché evolversi in colpo di Stato,
24:35si decise di rifare le elezioni.
24:38Si rifecero le elezioni e stavolta con le nuove elezioni vinsero i pro occidentali.
24:45Le proteste arancioni, c'è da dire che c'è la documentazione, sono state fomentate dagli Stati Uniti.
24:51Ecco, professore, le chiedo scusa, dobbiamo ancora fermarci per la pubblicità.
24:55Restate con noi che andiamo avanti subito dopo.
24:59Ecco, siamo di nuovo in onda.
25:01Allora, professore, stiamo andando avanti nel suo racconto.
25:05Eravamo nel 2014, se non sbaglio.
25:07Viene eletto Yanukovych che è filo russo, partono le proteste e si rifanno le elezioni.
25:15Nel 2004 si rifanno le elezioni, vincono stavolta i filo occidentali.
25:24La Russia sostanzialmente non si muove.
25:26Comunque, il paese continua nei suoi anni di vita più o meno normale con le ingerenze dall'Occidente e dalla Russia, indubbio, ma nulla di particolarmente interessante.
25:43Nel 2010 c'è il momento in cui si rifanno le elezioni e vince di nuovo Yanukovych.
25:51Però stavolta vince in modo così schiacciante da non giustificare alcun rifacimento di elezioni.
25:58E lui governa, fino a che alla fine del 2013, all'inizio del 2014, succede che gli si venivano fatte le proposte di sottoscrivere accordi commerciali con l'Unione Europea che lui si rifiutava di firmare.
26:18E si rifiutava in modo legittimo, era il presidente e quindi quella era l'azione politica che aveva deciso di intraprendere.
26:27Però ci furono ancora di nuovo delle proteste contro questa sua intenzione a non firmare accordi con l'Unione Europea e stavolta le proteste, nel 2014, degenerano di fatto in colpo di Stato.
26:44E qui c'è da dire alcune cose. Primo, quelle proteste non erano motivate perché l'anno dopo ci sarebbero state le nuove elezioni e la questione se prendere accordi o no con l'Unione Europea poteva benissimo far parte della normale dinamica democratica.
27:02Alcuni partiti dicevano di sì, alcuni dicevano di no, poi chi avrebbe vinto le elezioni avrebbe preso questi accordi oppure no.
27:10Ci furono le proteste, proteste che degenerarono appunto in colpo di Stato.
27:15Ci furono cecchini che cominciarono a sparare tra la folla, Yanukovic fu costretto, di fatto deposto.
27:26A Kiev venne celebrato un processo per stabilire le responsabilità di quelle azioni violente a Piazza Maidan nel febbraio del 2014.
27:42Il processo si è concluso nell'ottobre del 2023 con un verdetto che ha scagionato completamente Yanukovic e il governo e ha debitato la trasformazione da protesta presumibilmente pacifica a protesta violenta fino a colpo di Stato ad elementi esterni.
28:04Elementi esterni di fatto significa gli Stati Uniti, per ammissione della stessa sottosegretaria agli affari eurasiatici dell'America, Victoria Luland, l'America disse lei abbiamo speso 5 miliardi di dollari per cercare di portare l'Ucraina nella sfera occidentale.
28:26A questo punto c'è da dire una cosa, perché nel 2014 la Crimea si unilateralmente decide con il referendum di staccarsi dal governo centrale?
28:44La ragione è questa, affinché l'America potesse gestire, potesse in qualche modo ingerire gli affari dell'Ucraina con azioni contrarie alla Russia, l'America aveva la necessità di accompagnarsi con elementi locali antirussi.
29:12Chi sono gli elementi locali antirussi in Ucraina? Purtroppo sono gli eredi dei nazisti ucraini.
29:24Bisogna avere anche il coraggio di dirle queste cose, diciamo che il mainstream le nega a tenda di negarlo.
29:33C'è una ragione storica per questo, perché quando Hitler con l'operazione Barbarossa pensava di invadere la Russia doveva passare per l'Ucraina e per passare l'Ucraina doveva accordarsi con elementi in Ucraina che fossero antirussi.
29:49Avevano tutte le ragioni per essere antirussi perché erano stati martoriati da Stalin, ma questa è un'altra storia.
29:56Sta di fatto che questi antirussi per poter favorire l'invasione tedesca in Russia dovessero accordarsi con i nazisti, divennero nazisti essi stessi, furono responsabili di quello che si chiama Olocausto Ucraino con oltre un milione di ebrei mandati a finire nei forni crematori.
30:20Poi la guerra, Hitler la perse, vinse la guerra naturalmente la Russia, questi elementi antirussi tornarono sostanzialmente nell'ombra ma sono rimasti e sono rimasti e avevano giurato fedeltà a Hitler.
30:41Tra questi c'era tale Stepan Bandera, che poi fu aiutato dagli americani a fuggire, si rifugiò in Germania, a Monaco e poi fu fatto fuori da un agente del KGB.
30:55Però il punto è che il governo che si era insediato dopo la protesta arancione, che erano proteste supportate da filo nazisti e che portò al potere elementi filo nazisti, gente che si presentava in pubblico e salutava col braccio teso a 45 gradi, ci sono le foto nel mio libro, le riporto.
31:24Nel 2010, prima ancora Yushchenko, quello che andò al potere dopo le proteste arancione, nel 2010 nominò eroi nazionali Bandera e ci sono attualmente in Ucraina statue, vie e piazze dedicate a questo neonazista.
31:49Il quale prefigurava sicuramente un'Ucraina indipendente, ma addirittura un'Ucraina indipendente ma anche etnicamente pulita, dove etnicamente pulita significava fuori gli ebrei e fuori i russi.
32:05Fuori nel senso di a morte. Questo è quello che era nella testa di questi signori e gli eredi di questi signori sono quelli che sono andati al potere prima nel 2004 e poi col colpo di Stato nel 2014.
32:23Allora, visto che quindi si prefigurava col 2014 un governo fatto di elementi decisamente ostili alla popolazione russa, la popolazione russa, i cittadini russofili che avevano votato Iallucovici in Crimea e nel Donbass pensarono sia di protestare sia di separarsi.
32:52In Crimea nel 2014 si separarono con referendum. Ci furono anche un referendum nel Donbass, nelle prefetture di Kharkiv, di Donetsk e di Lugansk, dove votarono oltre l'80% per la separazione dal governo centrale.
33:11A Kharkiv in realtà il referendum non fu valido, nel senso che non si raggiunse il quorum, votò il 47%, ma di quelli che avevano votato oltre il 60% avevano votato.
33:25Kharkiv sta fuori, Donetsk e Lugansk invece c'erano referendum validi, validi da un punto di vista numerico, cioè il quorum si era superato, sono andati a votare l'80-90% dei cittadini, il 90% dei quali votò appunto per la indipendenza.
33:46Ci furono anche delle proteste, per esempio la clamorosa fu quella di Odessa, la strage di Odessa, una protesta pacifica contro il colpo di Stato e però i contestatori, quelli che protestavano, furono attaccati dai nazionalisti.
34:05Furono costretti a rifugiarsi in un edificio, la casa del sindacato, i nazionalisti gli dettero fuoco per stanarli e gli sparavano le spalle ai fuggitivi.
34:18Insomma fu appunto una cosa vergognosa. Comunque comincia poi, dopo che la Crimea si era separata col referendum, quando fu indetto il referendum nel Donbass, il governo centrale mandava i carri armati a bombardare il Donbass.
34:38Il presidente Poroshenko nel 2014 aveva deciso di interrompere ogni trasferimento di risorse, di denaro, di stipendi, di aiuti finanziari, insomma isolò il Donbass e fece anche un discorso anche vergognoso.
35:04Io riporto le parole di questo discorso nel mio libro.
35:13Un discorso che possiamo definire chiaramente razzista, insomma in cui augurava le peggio cose ai russofoni sostanzialmente.
35:20Esattamente. Dal 2014 in poi ci fu la guerra civile, guerra civile sulla quale l'Occidente ha tenuto la testa messa sotto la sabbia come gli struzzi.
35:34Per otto anni c'è stata una guerra civile senza che se ne preoccupasse nessuno. Ci sono state interrogazioni sia al Parlamento europeo, ci sono state delle interrogazioni di Amnesty International per le atrocità che venivano commesse dallo stesso governo centrale di Kiev contro il Donbass.
35:59Nel 2019 si fanno di nuovo le elezioni e vince stavolta Zelensky con la promessa e vince a furor di popolo, il 75% fu a suo favore. Ma lui perché? Perché aveva promesso che avrebbe interrotto questa guerra civile.
36:23La promessa la fece ma non la mantenne. I cosiddetti accordi di Minsk che prevedevano l'interruzione della guerra civile e la garanzia di autonomia, di larga autonomia al Donbass, un po' come ce l'abbiamo noi in Italia, il Suttirolo che è una regione di lingua tedesca, ha grandi autonomie.
36:52Ecco allora su questa promessa di Zelensky di mantenere la pace, di porre fine alla guerra civile e di dare autonomia al Donbass ci fermiamo un secondo per la pubblicità, restate con noi che andiamo avanti.
37:03Siamo di nuovo in onda, allora dicevamo viene eletto Zelensky perché promette la pace, promette di mettere fine alla guerra civile in Donbass e promette l'autonomia al Donbass con gli accordi di Minsk, giusto professore?
37:15Esattamente, ma questi accordi di Minsk a un certo punto c'è proprio nello stesso febbraio del 2022 quando poi comincia l'operazione militare speciale di Mosca, all'inizio di febbraio c'è Macron che era presidente di turno dell'Unione Europea, tutto contento, annuncia al mondo intero che si firmano questi accordi di Minsk e accanto a lui sta in piedi Zelensky.
37:45Zelensky che conferma la sottoscrizione di questi accordi ma il giorno dopo Zelensky manda comunicato stampa, non se ne fa niente, quindi questi accordi di Minsk saltano.
37:58Ma per ammissione dell'Angela Merkel, di Hollande e dello stesso Poroshenko questi accordi di Minsk erano semplicemente un modo per perdere tempo e per dare all'Ucraina il tempo di armarsi.
38:14Di questa cosa ne divenne consapevole Putin e capì che a quel punto lui si chiedeva e l'aveva già chiesto negli anni precedenti alle riunioni sulla sicurezza internazionale, lui chiedeva per quale motivo vi state armando, per quale motivo vi sta alla NATO, vi state espandendo contro chi vi state armando.
38:41Siccome la Russia aveva subito storicamente l'invasione una volta di Napoleone, poi di Hitler, non so se si può definire paranoia o no, sta di fatto che se fosse paranoia di Putin c'è da dire che nel 1962 c'era stata la paranoia di Kennedy perché quando Khrushchev voleva mettere i missili a Cuba Kennedy disse facciamo la terza guerra mondiale o ti porti indietro.
39:12Khrushchev si portò indietro quei missili, in cambio l'America ritirò i propri missili dalla Turchia e con un compromesso non ci fu nessuna terza guerra mondiale.
39:25Oggi la situazione è questa che peraltro proprio pochi mesi prima che Zianensky diventasse Presidente, quello precedente Poroshenko aveva promulgato delle leggi anti-lingua russa.
39:46Praticamente in Ucraina stava appunto implementando il famoso articolo 10 della Costituzione, quello che io ho detto messo nelle mani sbagliate diventa prodromico di guerra civile.
39:58E' esattamente quello che fece Poroshenko perché si vietava formalmente la lingua russa in tutti gli atti pubblici e chi il russo non lo parlava, peggio per lui doveva andare a studiarsi il russo.
40:12Quelli di lingua russa non avevano spazio nella vita pubblica, non potevano essere assunti neanche come medici condotti e quindi si sono create delle condizioni da guerra civile.
40:30Che cosa ha fatto Putin? Putin quando ha avviato la propria operazione militare speciale, peraltro prima del 24 febbraio 2022, c'erano stati il 17 febbraio 2022 i carri armati di Zianensky che andarono di nuovo con un'altra operazione militare a bombardare il Donbass.
40:55Putin nel 2000 quando il suo intendimento erano tre. Primo smantellare l'apparato militare ucraino che si stava sviluppando perché l'Ucraina si stava armando e non si capiva bene la cosa che non era gradita ovviamente a Putin.
41:19Secondo denazificare l'Ucraina cioè togliere dai centri di potere questi elementi neonazisti e fortemente antirussi che prefiguravano una Ucraina etnicamente pura.
41:49Quindi denazificare e terzo indurre l'Ucraina a mantenere la famosa promessa del 16 luglio del 1990 di essere stato neutrale, di non adesione alla Nato.
42:06Sempre nel 2019 Poroshenko oltre a promulgare leggi contro la lingua russa aveva anche emendato la Costituzione dell'Ucraina perché la Costituzione dell'Ucraina del 1996 ribadiva l'impegno di essere neutrale.
42:30Invece in quell'emendata nel 1919 la Costituzione è stata cambiata e si può leggere che l'obiettivo, il percorso naturale dell'Ucraina per Costituzione deve essere l'appartenenza alla Nato.
42:46E poi ha anche vietato la lingua russa con questo emendato.
42:50Ha vietato la lingua russa, c'è una legge ben precisa, c'è un capitolo del mio libro che riporta testualmente alcuni articoli di quella legge.
43:03In tutto questo discorso perché io lo faccio? Non è che io non voglio fare l'avvocato difensore di Putin e anche quando ho l'avvocato difensore anche di Czechosquartatore non può essere preso come complice, no? Naturalmente.
43:19E ognuno, anche Czechosquartatore ha il diritto alla difesa. Il mio punto è questo. Affinché ci sia la pace è necessario comprendere quali sono le ragioni di tutti gli attori nel conflitto.
43:36Non si può dire, come viene detto, Putin ha torto perché ha aggredito uno stato sovrano. Uno deve andare a chiedersi perché, per come, per qual motivo Putin ha operato questa aggressione.
43:53Ecco, io credo che semmai si riuniranno al tavolo della pace la prima domanda che farà Mosca agli altri, scusate, vi dovete spiegare che cosa ne è della solenne promessa del 16 luglio 1990. Vale o non vale? Questo è il punto.
44:15E quando la Russia accettò nel 1990 un'Ucraina così allargata rispetto ai territori che aveva quando entrò, la Russia è un paese di 17 milioni di chilometri quadrati, se non ricordo male, cosa volete che siano 200 mila chilometri quadrati in più o in meno, no?
44:41La Russia preferiva lasciare questi territori ad un altro paese, in questo caso l'Ucraina, purché quel territorio fosse dichiarato neutrale.
44:53In Europa noi abbiamo la Svizzera, abbiamo l'Austria, non fanno parte della NATO, sono felicemente neutrali e si vive in pace. Quindi lì ci sono state tutta una serie di operazioni premeditate con lo scopo premeditato di fare, uso le parole di Biden, non sono parole mie, con lo scopo premeditato di fare innervosire la Russia e io non capisco per quale motivo.
45:22Quindi ci sono stati morti migliaia di morti, migliaia di mutilati, una strage soltanto per l'incapacità dell'Occidente di governare la pace.
45:36Ecco, intanto se la regia per favore mette in pressione il bel libro, importante libro del professore, ve lo ricordo, cara Giorgia, e se avesse ragione la Russia.
45:46Insomma, insieme al professore abbiamo fatto un riassunto ovviamente dei contenuti del libro che ovviamente è molto più dettagliato sia dal punto di vista delle date e molto più approfondito perché poi è ricco di immagini, documenti e quant'altro.
46:05E quindi, ripeto, se qualcuno vuole farsi un'idea oggettiva partendo da dati storici, da documenti ufficiali del perché ci troviamo in questa situazione tra Russia e Ucraina sicuramente questo è il modo migliore o almeno uno dei modi migliori per farlo.
46:25Professore, insomma abbiamo toccato una serie di argomenti, innanzitutto è importante sottolineare che in Ucraina c'è un problema di nazismo per quanto venga negato, ci sono anche i battaglioni neonazisti negli anni precedenti all'inizio dell'operazione speciale, insomma anche il mainstream occidentale ne parlava apertamente.
46:44Poi c'è stato questo referendum, la popolazione del Donbass ha detto vogliamo essere indipendenti, non lo hanno riconosciuto, alla fine bastava rifarlo.
46:54Allora, c'è da dire una cosa, innanzitutto in Ucraina non è che sono nazisti, il problema è che in Ucraina c'è una piccolissima minoranza di simpatizzanti nazisti che però si ritrovano al potere.
47:07Il sindaco di Kiev, Klitschko, faceva parte della banda simpatizzante con questi neonazisti, tanto per dirne una.
47:21Ora io capisco che se in Italia il Suttirolo si volesse separare con il referendum, è chiaro che sarebbe un referendum illegittimo, su questo non c'è dubbio, però com'è che in Suttirolo ci sono stati movimenti separatisti con atti di terrorismo?
47:41Però in quel caso l'Italia non è che ha mandato i carri armati a bombardare il Suttirolo, ha concesso tante di quelle autonomie, per cui in Suttirolo anche quando si facesse un referendum quelli del Suttirolo preferiscono stare con l'Italia dove sono una felice minoranza anziché stare con l'Austria dove non avrebbero neanche il privilegio di essere minoranza.
48:05Una cosa però vorrei dire, perché il titolo del mio libro, Cara Giorgia, perché Cara Giorgia? Per due ragioni, prima perché Giorgia è il nostro Presidente del Consiglio, se fosse stato Pinco Pallino avrei scritto Caro Pinco Pallino,
48:20ma perché Giorgia Meloni nel 2014 fece un bellissimo intervento in Parlamento contro le sanzioni alla Russia e a favore dell'autonomia della Crimea 2014, io l'intervento della Meloni lo riporto nel mio libro.
48:38La Meloni invece oggi ha completamente cambiato a 180 gradi la sua posizione, per ragioni probabilmente comprensibili, se vuole sopravvivere come Presidente del Consiglio in Italia probabilmente, non so quali sono i ricatti che si possono avere dagli Stati Uniti in queste circostanze, quindi comprensibilissima, però i fatti sono quelli che sono e su questo non ci posso far niente.
49:08Eh sì, in effetti la Meloni ha fatto un'inversione a U su questo, almeno su questo punto. Il tempo praticamente è finito, però volevo fare ancora una domanda, se l'Occidente vuole la pace deve tornare sui propri passi?
49:38L'Ucraina torni ad essere quel piccolo territorio che c'è nel centro dell'Ucraina e il resto dei territori tornino alla Russia così come erano, però penso che la cosa migliore è lasciare l'Ucraina così com'è e a questo punto visto che questa cosa non si è fatta in modo pacifico e visto che c'è stata di fatto una guerra per due anni,
50:08tutti i territori che ormai la Russia ha inglobato dovrebbero restare nella Russia come succede in tutte le guerre perdute, perché questa è una guerra che l'Occidente farebbe bene a perdere per la pace di tutti.
50:27Putin ha dato una risposta agghiacciante all'osservazione di qualcuno che gli ha chiesto, presidente ma si rende conto che se noi facciamo un conflitto nucleare ne va di mezzo l'intero pianeta? Putin ha risposto, alla Russia non interessa un pianeta senza la Russia.
50:52Insomma più chiaro di così e quindi insomma anche questo fa capire di come comunque l'Occidente stia giocando con il fuoco e se si volesse la pace si sarebbe potuto ottenere fin dall'inizio proprio di questa operazione speciale.
51:07Regia per favore ancora se può mettere in sovrimpressione, ricordiamo questo libro importante, per chi vuole vederci chiaro nella situazione che si è creata tra Russia e Ucraina che poi è sfociata nella guerra, il libro del professor Franco Battaglia, Cara Giorgia e se avesse ragione la Russia edizione XXI secolo.
51:26Grazie regia, professor Battaglia è stata una puntata come sempre quando lei è ospite in trasmissione interessantissima, la ringrazio e le auguro una buona serata e un buon lavoro.
51:35Grazie a voi, buonasera.
51:37Una buona serata anche ai nostri telespettatori come sempre io vi aspetto dal lunedì al venerdì alle 23.

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