Roma, 5 ott. (askanews) - E' nato nell'ex Carcere Pontificio di Velletri ed è appena approdato a Parigi il progetto di Sergio Mario Illuminato "IOSONOVULNERABILE, fallire è una conquista - arte è amare l'errore". Un gruppo di artisti ha lavorato per mesi tra le rovine del carcere abbandonato e ognuno di loro, attraverso la pittura, la danza, la fotografia, la musica, ha elaborato una propria riflessione sulla vulnerabilità umana come strumento di coesione sociale e civile. Il progetto ora è arrivato all'Istituto italiano di cultura della capitale francese dove è stato presentato e resterà fino al 29 novembre: un percorso alla scoperta dei diversi "dispositivi artistici", realizzati con formati e linguaggi transdisciplinari. "IOSONOVULNERABILE parte innanzitutto dal mettersi in crisi e cercare di capire che percorso stai facendo nell'arte per poter poi raggiungere la gente, poi dall'incontro con i giovani, le accademie, per fare in modo che quello che tu senti possa essere ben trasmesso nel processo creativo" ha spiegato Illuminato.Pittura, scultura, musica, fotografia, coreografia sono gli strumenti attraverso i quali vengono comunicate le emozioni vissute durante il processo creativo all'interno del carcere, e creano un cortocircuito estetico ed etico con lo spettatore. Il cortometraggio di Illuminato "VULNERARE", girato nell'ex penitenziario di Velletri, mostra le tracce di un doloroso passato, mentre le sue opere realizzate con pigmenti organici, nel giardino dell'Istituto, sembrano cadute dal cielo ed evocano le rovine della quotidianità contemporanea. Tra i vari dispositivi artistici presentati a Parigi c'è anche "Sciangai", opera collettiva a cura delle giovani artiste dell'Accademia di Belle Arti di Roma. Dopo la Francia il progetto "IOSONOVULNERABILE" arriverà il 6 dicembre a Roma, nel Museo Storico di Villa Altieri, e poi approderà in altri Istituti italiani di cultura nel mondo.
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