Viaggio a Traversara dopo l'alluvione, il video e il racconto: «Lì c'era la nostra casa, esisteva da 150 anni. Non c'è più nulla»

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Non solo fango nelle strade e case inagibili ai lati, con i pochi negozi, come un supermercato, che impiegheranno settimane prima di poter tornare operativi. Traversara è diventata il territorio simbolo della terza alluvione che ha colpito la Romagna in sedici mesi perché da questa piccola frazione del comune di Bagnacavallo, nella bassa Ravennate, sono arrivate immagini inedite per chi da lontano ha seguito il dramma delle alluvioni sia nel 2023 che la scorsa settimana. I fotoracconti e i video girati qui e poi diffusi su su social, giornali e telegiornali mostrano case dai tetti scoperchiati o letteralmente abbattute dalla furia della pioggia e del vento, e dell’acqua che ha invaso le strade minando le loro fondamenta. Fabrizio è, assieme al fratello e alla madre il proprietario di una delle abitazioni che non ci sono più. «In questa casa, ci viveva mia madre, 76enne. Assieme a me e a mio fratello era la proprietaria di questa casa ereditata dai nostri avi che l’avevano da 150 anni. L’argine è letteralmente esploso e le macerie delle abitazioni, qui vicino al fiume sono arrivate fino al campo sportivo». Il campo sportivo in questione è infatti ridotto a un cumulo di fango melma e macerie. «Mia madre è stata evacuata che era in pigiama e ciabatte, ha avuto giusto il tempo di prendere il suo portafoglio. Si può dire che ha perso tutto», racconta ancora Fabrizio. 

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