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Il rotocalco della domenica

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Trascrizione
00:00Buona domenica e bentrovati a TGS7, il nostro rotocalco settimanale.
00:21Ricordiamo anche in questa nostra trasmissione Toto Schillaci che ci ha lasciato il 18 settembre
00:27a 59 anni stroncato da una malattia. Sono state giornate di ricordo, di memoria, di omaggio a questo
00:34grande personaggio palermitano, un giocatore di calcio che ha lasciato davvero le sue impronte
00:41in tutto il mondo grazie ai suoi gol. Alcune immagini per ricordarlo, soprattutto i due
00:47funerali che si sono tenuti a Palermo per dirgli addio in cattedrale nella giornata del 20 settembre
00:56e poche ore prima nel suo quartiere, il CERPO. Queste immagini si riferiscono ovviamente alla cattedrale
01:01dove il rito è stato ufficiato da Monsignor Sarullo, dove la benedizione è stata rilasciata dall'arcivescovo
01:09di Palermo, Monsignor Corrado Lorefice. Sentiamo i cori dei tifosi del Palermo e dei tifosi personali
01:16di Toto Schillaci all'uscita del feretro. Sentiamoli.
01:20Schillaci sempre nel cuore, sempre nel cuore, Schillaci sempre nel cuore, sempre nel cuore,
01:27Schillaci sempre nel cuore, sempre nel cuore, Schillaci sempre nel cuore, sempre nel cuore,
01:34Schillaci sempre nel cuore, sempre nel cuore.
01:50Palermo, Palermo, Palermo, Palermo, Palermo, Palermo, Palermo, Palermo, Palermo, Palermo, Palermo.
02:02Toto Schillaci, lo abbiamo detto a lungo in queste giornate, non è riuscito mai a giocare per il Palermo,
02:07però era rimasto legatissimo a Palermo, era in questa città che aveva inaugurato una scuola calcio
02:13e al CEPL, quartiere dove è cresciuto come atleta, come uomo, come maestro, gli ha reso omaggio.
02:19Qualche ore prima del funerale in cattedrale, ecco qui la sua famiglia, la sua famiglia dietro al feretro,
02:25la moglie Barbara, i figli Mattia, Jessica e Nicole, i familiari più stretti.
02:30Il CEPL ha voluto dirgli addio con una mattinata organizzata per lui, con gli applausi, i cori, anche i fuochi d'artificio.
02:42Ha progetto di intitolargli una palestra, la palestra della scuola Saladino, dove si fa tanto per favorire il riscatto dei ragazzi.
02:53Il riscatto come quello di Toto Schillaci, che è rimasto pur sempre nella sua grandissima semplicità un uomo di grande modestia,
03:01legatissimo alla sua città.
03:03E su questo argomento sollecito per qualche altro istante ancora, per ricordare Toto, il mio ospite in studio,
03:11Carmine Mancuso, grazie di aver accettato il nostro invito.
03:15Grazie per l'invito.
03:16Lei è palermitano doc, come lo è stato Toto Schillaci, ed è anche un grande tifoso del Palermo.
03:21Com'è stato l'addio a questa grande figura di palermitano?
03:25Diciamo che non essere amico di Toto Schillaci sarebbe stato impossibile.
03:30Ci ha fatto sognare, ci ha fatto vivere i momenti indimenticabili dell'epopea d'Italia 90,
03:37e poi per la semplicità che aveva, per il modo d'essere, per l'approccio con chiunque,
03:43ha significato essere veramente legati in maniera affettuosa a sua fraterna Toto Schillaci.
03:48Quindi, se non avete saputo purtroppo la sua prematura scomparsa, è un dolore che difficilmente si può raccomandare,
03:54soprattutto nel mondo sportivo.
03:55E allora, cambiamo registro e voltiamo pagina,
04:00perché la vera ragione per la quale abbiamo invitato Carmine Mancuso in studio riguarda invece la memoria di suo padre,
04:08Lienin Mancuso, che fu strettissimo collaboratore del giudice Terranova.
04:12Cesare Terranova e Lienin Mancuso vengono uccisi in un agguato di Cosa Nostra il 25 settembre del 1979,
04:19una mattina presto, erano usciti insieme, erano una coppia investigativa,
04:25adesso cercheremo di capire perché.
04:27Saranno ricordati il 25 settembre prossimo, cioè la settimana entrante,
04:32non solo nell'anniversario, ma anche perché arriva in città, arriva a Palermo,
04:37viene distribuito un film che gli è dedicato.
04:40Ne parleremo fra poco, ma cominciamo a parlare di questa coppia.
04:44Sono anni che proviamo a fare memoria su Cesare Terranova e Lienin Mancuso
04:48per descrivere una coppia investigativa, come dicevo,
04:51non soltanto una coppia formata da un alto magistrato, tra l'altro anche politico,
04:57e un poliziotto di fatto, era una coppia invece che indagava,
05:01la loro era una collaborazione investigativa a tutti gli effetti, è così.
05:06Cesare Terranova arriva a Palermo i primi anni 60, fine 50 anni 60,
05:11e arriva all'ufficio istruzione, adesso è stabilito.
05:14L'ufficio istruzione era un ufficio che non brillava per quanto riguarda l'intraprendenza,
05:21perché a quei tempi di mafia si parlava poco e niente,
05:24anzi addirittura lo stesso cardinale Ruffini dell'epoca diceva che la mafia non esiste,
05:27rispondendo a una lettera del Papa.
05:29Tra l'altro Cesare Terranova aveva fatto parte della commissione parlamentare antimafia,
05:33con una relazione di minoranza all'interno,
05:35cercò di descrivere l'assetto mafioso di quel tempo,
05:38ma insomma, diciamo la verità, non ebbe un grande successo questa, come dire, iniziativa politica.
05:43Quando lui arriva a Palermo gli assegnano un processo sui Corleonesi,
05:47che erano emergenti fin da allora,
05:49e Terranova era da solo, aveva soltanto un segretario, un cancelliere segretario.
05:54Da solo chiaramente non poteva dimpere e soddisfare le esigenze investigative,
05:59anche perché c'era il deserto, ripeto,
06:01e quindi chiede al capo del suo ufficio di aver assegnato un ufficiale di corrispondenza giudiziaria alla questura,
06:07e viene scelto mio padre, per la sua conoscenza del fenomeno.
06:11Il suo padre era arrivato a Palermo nel 1943,
06:13quindi aveva già vissuto l'epopera della Banda Giuliana.
06:15Perché non era siciliano suo padre?
06:16Era calabresa.
06:17Quindi, insomma, ecco, poi mostreremo...
06:21Sì, adesso le facciamo vedere.
06:22E allora, insomma, si conoscono, si intendono,
06:26incominciano a lavorare insieme e incominciano a esplorare i primi processi di mafia,
06:30che sfociano in due macchiesti processi,
06:32quindi sono stati antesignani anche dei macchiesti processi.
06:34Uno che fu celebrato poi a Catanzaro e l'altro a Bari.
06:38Questi macchiesti processi avevano centinaia di imputati.
06:40Le investigazioni le hanno fatte loro da soli.
06:43Andavano in macchia, uscivano, andavano in giro, controllavano, seguivano, pedinavano,
06:48perché a quei tempi non c'erano i telefonini, non c'erano i computer,
06:50e hanno scritto tutto a mano.
06:52Cioè, delle macchiesti istruttorie, con centinaia e centinaia di imputati.
06:55Stiamo vedendo suo padre, intanto.
06:57Tutte scritte a mano.
06:59Questi sono proprio loro due?
07:01Sì, sono loro due, ho dato una conferenza stampa.
07:03Questa è una conferenza stampa che fu fatta quando scoprirono, purtroppo,
07:07il mostro di Marsala, così detto.
07:09Ecco, questa fu una vicenda particolare, che li unì subito.
07:12Ma il loro incontro è ancora prima, ancora precedente.
07:15Diciamo che dal sessante in poi non si staccano più.
07:18Quindi mio padre diventa consulente pure della Commissione Antimafia.
07:21Loro hanno purtroppo un insuccesso ai processi di Catanzaro e di Bari,
07:27perché vengono tutti assolti.
07:28E la cosa veramente speciosa è che soltanto Totorrina viene condannato,
07:33quindi tutti assolti, Ligio, Badalamenti, Buscetta,
07:36viene condannato per possesso di patente falsa.
07:39Non si riusciva a condannarli per i reati che realmente commettevano.
07:44Facciamo vedere quel collage di foto che invece abbiamo preparato
07:47e che lei gentilmente ci ha parlato.
07:49Queste foto sono foto inedite, mai pubblicate.
07:52Si vedono personaggi, come dire, sono di fatto coloro che hanno composto...
07:58Alla triste storia della nostra epopea siamo di lotta alla mafia.
08:03Queste foto sono contenute in un libricino che lei ha qui con sé
08:06e che suo padre teneva con sé in casa,
08:09dove segnava, dove indicava i boss che aveva in qualche modo indagato se non catturato.
08:14Vogliamo dire un po' chi sono?
08:16La foto molto singolare, quasi inedita, è di Buscetta con i baffi.
08:20Esatto, il secondo da sinistra in basso.
08:22Esatto, perfettamente.
08:24Il primo in assoluto è Giarlando Alberti, detto paccare,
08:27che poi molti non sanno che significa paccare.
08:29Paccare significa zucchero filato.
08:32Siccome lui era originario del quartiere D'Anisimmi,
08:35al quartiere D'Anisimmi, io ero ragazzino, vivevo questo mondo da quelle parti,
08:39si vendeva lo zucchero filato, no?
08:41E siccome lui era dolce, figuriamoci se è uno dei personaggi...
08:44Si chiamavano così.
08:45Perfetto.
08:45Poi abbiamo Pietro Torretta, che era il famoso boss dell'editore,
08:48in sequenza abbiamo Salvatore Greco di Ciaculli,
08:53come se lo avessi incontrassato,
08:55poi c'è Gaetano Badalamenti di Cinesi,
08:58Dontano Badalamenti,
08:59poi c'è un altro greco, detto Circhettetto,
09:01che era il capo della pupola in quel momento, Buscetta,
09:04e poi a seguire in sequenza ancora,
09:06ci sono altri personaggi abbastanza...
09:08Questi erano i personaggi di cui si occupava?
09:11Questi sono i personaggi che insieme ad Alti 52,
09:15di cui abbiamo le foto nel libretto,
09:17sono quelli che erano, come si può dire, il gota della mafia dell'epoca.
09:21Allora io faccio una riflessione.
09:23Se negli anni 60, quando loro indagarono e li denunziarono e li mandarono al processo,
09:27le corti di Assisi avessero condannato,
09:30quanti morti avremmo evitato?
09:31L'epopeta della mafia si sarebbe chiaramente estinta,
09:35o quantomeno si sarebbe dissolta,
09:37se effettivamente in quel periodo...
09:39Ma perché non riuscivano a condannarli?
09:41Allora, una volta Leonardo Sciascia ha una domanda del genere,
09:44quando una giornalista francese, un altro collega francese,
09:47veniva appunto da Antendè,
09:50la televisione francese è molto ricca, molto famosa,
09:52e gli chiese, dice, maestro, ma cos'è la mafia?
09:54Fai capire al popolo francese cos'è la mafia.
09:57A questa ragazza, che si chiama l'operatore,
09:58gli dice, metti una cassetta lunga,
10:00perché pensava che per spiegare la mafia ci volevano ore.
10:03Sciascia disse, la mafia è lo Stato, non è lo Stato.
10:05Lasciò tutti i laconici.
10:07Io credo che sia abbastanza chiaro il significato.
10:09Cos'è la mafia?
10:10Ecco perché non si può battere la mafia.
10:12Anche il processo relativo all'Aguato,
10:14perché suo padre, Cesare Terranova,
10:17fu ucciso in una maniera terribile.
10:19L'Aguato fu veramente tremendo.
10:21Se la sente di raccontarlo?
10:23Sì, come no.
10:23Allora, anzitutto vorrei pure precisare
10:25che al processo, al primo processo,
10:27dove Luciano Liggio fu imputato,
10:29Liggio, alla domanda del Pubblico Ministero,
10:31del Presidente della Corte di Assisi,
10:33di Reggio Calabria, dove fu celebrato il processo,
10:35rispose in maniera talmente chiara,
10:38talmente laconica,
10:40che non lasciò nessun dubbio
10:41che quello che potesse essere una matrice.
10:42Il Presidente gli dice,
10:43lei è stato accusato di aver ucciso
10:45Cesare Terranova e Lenin Mancuso.
10:46Cosa deve dire in merito?
10:48Indiretto, dice il Presidente,
10:50cercatevi nei sacchietti, tradotto.
10:52Significa, cercatevi nelle tasche.
10:54La famosa trattativa stato-mafia,
10:56penso che sia abbastanza emblematica.
10:58Quindi, secondo lei, alludeva al fatto che comunque
11:00erano accorti su cose di questo genere?
11:02Indubbiamente, perché è un delitto
11:04mafioso ma politico.
11:06Ma Liggio è sotto accusa in quel processo?
11:08Liggio fu sotto accusa e poi assolto, chiaramente,
11:10come sempre avveniva nelle Corte di Assisi italiane.
11:12C'è voluto molto tempo perché si arrivasse alla sentenza?
11:14Sono passati trent'anni.
11:16Da dire un'altra cosa.
11:18Quando vengono uccisi Lenin Mancuso e Cesare Terranova,
11:20l'arma che viene usata
11:22è un'arma mai più usata per altri delitti.
11:24È un'arma molto, molto singolare.
11:26Era una carabina Winchester
11:28dell'esercito americano,
11:30che non fu più usata per nessun delitto.
11:32Altra analogia è quella con Piero Torre.
11:34Per il delitto di Piero Torre viene usata
11:36una mitraglietta Scorpion
11:38che non compare mai più in nessun delitto di mafia.
11:40E viene ucciso alcuni anni dopo?
11:42Ma perché? Perché Cesare Terranova
11:44e Piero Torre hanno filmato
11:46la famosa produzione di Mirolanzo nel 1976
11:48dove, a differenza di Buscetta
11:50e dei macchietti processi degli anni Ottanta,
11:52loro fanno i nomi dei politici.
11:54Non fanno soltanto i nomi dei magistrati.
11:56Scusa, non fanno i nomi dei mafiosi.
11:58Ma fanno i nomi dei politici e lo possiamo dire?
12:00Tanto sono morti.
12:02Quindi, se avessero eventualmente sviluppato
12:04quel filone, io credo che si sarebbe arrivato
12:06anche ai vertici romani.
12:08Mi interessa anche ricordare,
12:10perché come tu sai,
12:12ci siamo presi l'incarico
12:14di fare un po' di memoria storica.
12:16Anche la modalità del laguato.
12:18Intanto per raccontare
12:20come hanno cercato di difendersi l'un l'altro
12:22Cesare Terranova e Lienin Mancuso.
12:24Perché guidava Cesare Terranova
12:26che cerca disperatamente di fare marcia indietro
12:28per sfuggire ai killer.
12:30Uno dei quali è Leoluca Bagarella
12:32sventiscimi se sbaglio.
12:34E Lienin Mancuso cerca di reagire
12:36di sparare, ma
12:38non solo non riescono, perché il commando è formato
12:40da più killer.
12:42Per giunta viene dato il colpo di grazia
12:44a Cesare Terranova.
12:46Domanda perfetta, mi dà luogo a chiarire
12:48molti particolari.
12:50Lienin Mancuso non è mai stato a pista di nessuno.
12:52Guidava la macchina per mia madre, quando era libero.
12:54O per noi, per non convenirci a scuola.
12:56Era un incoppio.
12:58La macchina la guidava Cesare Terranova perché era la sua.
13:00Non c'era uno scopo a quel tempo, non aveva neanche un guardia del corpo.
13:02Era un escamotage, per evitare che si lamentassero
13:04i carabinieri prima di ricattura
13:06che Terranova emanava e che dava
13:08comunque è un fatto interno.
13:10Chiedo alla regia di farci rivedere le foto, anche se le abbiamo già viste.
13:12Per ricordarceli.
13:14Il tema qual è?
13:16Che il primo ad essere attinto con questa carabina Winchester
13:18che è un'arma da guerra americana
13:20è mio padre.
13:22Mio padre, benché colpito, ha sangue freddo
13:24ha bruciapelo
13:26e la potenza di fuoco della carabina Winchester
13:28quella dell'esercizio americano
13:30sono due tonnellate quando arriva d'impatto
13:32lui nonostante ciò cerca di prendere
13:34la pistola che portava dietro.
13:37Prende tutto sul corpo di Terranova
13:39per proteggerlo e riceve altri colpi ancora
13:41diretti a Terranova.
13:43Viene decorato per carità con medaglia d'oro.
13:45Se fosse rimasto vivo e rimasto a casa
13:47sarebbe meglio senza la medaglia.
13:49Qualcosa di diverso.
13:51Sono due amici.
13:53E' Cesare Pertini
13:55che poi convoca mia madre
13:57che rappresenta la Repubblica
13:59come conosceva il primo nonno
14:01è stato socialista mio nonno
14:03vuole lui appendere la medaglia d'oro a mia madre
14:05che rappresenta quel grande eroe
14:07che è il suo marito.
14:09Fermiamoci così a proposito del film
14:11visto che lo hai evocato
14:13fra poco vediamo alcune sequenze
14:15una breve pausa
14:17poi apriremo la pagina dedicata
14:19a questo film che ricorda queste due figure
14:21ne è autore Pasquale Scimeca
14:23sarà presentato la prossima settimana
14:25fra poco alcune immagini.
14:35Ospite di TGS7 Carmine Mancuso
14:37figlio di Lenin Mancuso
14:39collaboratore, stretto collaboratore
14:41del giudice Cesare Terranova
14:43ricorderemo questa settimana
14:45le loro due figure
14:47anche attraverso un film
14:49un film firmato da Pasquale Scimeca
14:51un regista di particolare sensibilità
14:53un raccontatore
14:55diciamo così di storia contemporanea
14:57il film si intitola Il giudice e il boss
14:59ha partecipato al Festival del Cinema di Italia
15:01è stato realizzato
15:03al Festival del Cinema di Taormina
15:05ha ricevuto un riconoscimento
15:07recitano bravissimi Gaetano Bruno
15:09Claudio Castro Giovanni
15:11e Peppino Mazzotta
15:13vediamo alcune scene
15:15un film drammatico
15:17del quale chiedo a Carmine Mancuso
15:19è un'operazione di memoria
15:21oltre che cinematografica
15:23che rende onore a queste due figure
15:25forse
15:27non troppo
15:29sufficientemente ricordate
15:31io credo che renda memoria
15:33oltre a loro due
15:35a tutti i dimenticati
15:37purtroppo
15:39la segura delle lapidi è addirittura
15:41agghiacciante
15:43quanti morti
15:45quanta gente che ha dato il suo sangue
15:47per lo Stato e per la difesa
15:49delle istituzioni e della giustizia
15:51e quindi ricordare due dimenticati
15:53assieme agli altri dimenticati
15:55è come se si volesse dare onore e omaggio
15:57a chi ci ha dato la vita per lo Stato
15:59a Taormina perché è stato pure premiato
16:01devo dire mi ha molto emozionato
16:03è chiaro che non posso
16:05e consiglio a chi lo vedrà
16:07di gustare molto perché è stato molto bravo Pasquale Scimeca
16:09nel finale
16:11non lo dico perché
16:13però consiglio a chi
16:15andrà a vedere il film
16:17di applicarsi molto sulla fine del film
16:19il messaggio che Pasquale vuole dare
16:21hai molto coltivato la memoria
16:23di Terranova e di Lenin Mancuso
16:25anche nel tuo impegno politico
16:27l'hai lasciato alle spalle
16:29sei stato tra i fondatori della rete
16:31sei stato parlamentare, senatore
16:33hai lavorato fianco a fianco con
16:35Leo Luca Orlando
16:37c'era bisogno forse in quella fase di impegno politico
16:39per rilanciare la memoria di quegli avvenimenti
16:41oggi invece come si gestisce la memoria?
16:43ecco la memoria si gestisce
16:45con due tipi di antimafia
16:47c'è quella istituzionale
16:49che è quella delle passarelli, ministri
16:51e poi c'è quella sociale
16:53quella sociale è quella del popolo
16:55c'è un popolo per le nuove generazioni
16:57e credo che sia fondamentalmente importante
16:59far sapere cosa è successo prima
17:01perché tutti siamo focalizzati
17:03è giusto che sia così
17:05per Falcone e Borsellino
17:07però non sono soltanto loro
17:09ci sono pure quelli che hanno preceduto
17:11Falcone e Borsellino
17:13e che hanno dato un contributo
17:15basta appunto ricordare
17:17chi sono stati
17:19Terranova e Mancuso
17:21ma c'è un grande giornalista di questo giornale
17:23Borsellino Francese e Boris Giuliano
17:25ci sono investigatori di primissima qualità
17:27Mimmi Cassara
17:29e anche i giovani agenti
17:31Zucchetto, ragazzi di 20-25 anni
17:33Mattane Mondo
17:35ma secondo te questa città
17:37questa nostra Sicilia
17:39tende a dimenticare
17:41diceva Borges che Palermo è una città
17:43che è avvolta nel sonno dei samali
17:45e che ha questo brutto vizio
17:47di essere una città dell'eterno presente
17:49quindi dimentica sempre il passato
17:51grazie al tuo lavoro
17:53perché tu non sei da meno
17:55di dare questo grande contributo
17:57affinché non si dimentichi la storia
17:59perché chi dimentica il passato
18:01difficilmente attraverso il presente
18:03e ancora più difficilmente si presta nel futuro
18:05quindi questo lavoro io credo che sia un esercizio
18:07veramente che sia un grande contributo
18:09alle nuove generazioni
18:11e agli anziani come me
18:13che rinfrescano la memoria
18:15e che quindi ricordano che Palermo è stata una città di mafia
18:17ma è anche una città di autoschillaci
18:19che ha reagito e che ha dato pure i suoi campioni
18:21insomma come contributo a livello mondiale
18:23ti avrei sollecitato su questo tema
18:25e l'accostamento mi trova d'accordo
18:27facciamo sentire un piccolo passaggio
18:29questa è la parte del processo
18:31la difficoltà di ricostruire la verità
18:33in questo doppio agguato
18:35quel signore lì
18:37Leggio Luciano
18:39signor Presidente
18:41che cosa dobbiamo fare
18:43io questa matrice la messo qua
18:45e il savonello che fa
18:47ecco Carmine
18:49siamo arrivati al 2004
18:51non è oggi
18:53non è ieri
18:55una ventina di anni fa
18:57ma il duplice delitto risale dal 1979
18:59perché nel frattempo in tribunale
19:01la verità non è stata accertata
19:03e come dici tu
19:05responsabili di delitti successivi
19:07sono stati liberi per tanto tempo
19:09noi abbiamo la quasi ormai conoscenza
19:11degli esecutori materiali
19:13di tutti i processi
19:15dalla strage di Portella
19:17quindi nel 1943
19:19che ci sia un nome di un mandante
19:21in nessun processo di mafia
19:23è mai comparso un mandante
19:25che sia stato oltre la cupola
19:27e quindi oltre l'ambulanza mafiosa
19:29e siccome siamo del parere
19:31che oltre la mafia
19:33c'è un centro di comando
19:35c'è un centro di potere
19:37che è un cervello politico
19:39perché non si può uccidere
19:41Francese, Giuliano, Terranota, Mancuso
19:43e che Totorrina e i suoi accoliti
19:45con la terza elementare
19:47con l'ignoranza
19:49la crudeltà per carità
19:51ma con l'ignoranza politica loro
19:53potessero essere capaci
19:55di auvere un piano del genere
19:57che è stato destabilizzante per lo Stato
19:59Carmine con questo interrogativo
20:01che ci portiamo appresso ormai da decenni
20:03chiudiamo questa seconda parte
20:05di TGS7
20:07ti ringrazio moltissimo di essere stato nostro ospite
20:09ci impegniamo ad invitarti a parlare di calcio
20:11successivamente
20:13magari nelle prossime puntate
20:15intanto ti saluto, ti dico in bocca al lupo
20:17per questa proiezione
20:19di un film così importante a Palermo
20:21la tua città, la città dove è morto tuo padre
20:23dove è morto Cesare Terranova
20:25grazie di essere stato nostro ospite
20:27e di giornalisti come te
20:29grazie di avermi invitato
20:31è solamente il mio lavoro, grazie Carmine
20:33ci fermiamo, fra poco un altro ospite in studio
20:41giornale di Sicilia
20:43gps.it, tgs, rgs
20:45ci facciamo in quattro
20:47per dirvi tutto
20:51la terza parte di TGS7
20:53è dedicata al mondo
20:55alla gestione
20:57dell'immigrazione nel nostro paese
20:59e nella nostra regione in particolare
21:01che è terra di approdo
21:03lo facciamo con Rino Canzoneri
21:05giornalista, già nostro collega
21:07a lungo nostro collega come cronista di Bianca
21:09del giornale di Sicilia
21:11nel tempo ha sviluppato
21:13un condivisibile interesse
21:15nei confronti di questo fenomeno
21:17e delle sue sfaccettature
21:19delle sue implicazioni sempre più
21:21complesse, è autore
21:23di un cortometraggio
21:25di un lavoro che viene
21:27già distribuito su Youtube
21:29dal titolo Nuovo Mondo, storie di migranti
21:31e di persone che li hanno accolti
21:33un lavoro che ho avuto modo di apprezzare
21:35ti chiedo intanto perché questo titolo
21:37richiama tra l'altro al titolo di un bel film
21:39di Crialese
21:41che raccontava
21:43la storia di una migrazione
21:45verso gli Stati Uniti
21:47quindi quello che abbiamo fatto noi
21:49meridionali a lungo
21:51tra la fine dell'Ottocento e i primi del Novecento
21:53qui invece sono storie
21:55di chi arriva da noi, al contrario
21:57è così. Qui abbiamo una migrazione
21:59al contrario
22:01abbiamo scelto questo titolo
22:03Nuovo Mondo perché
22:05chi parte ovviamente
22:07parliamo di migranti
22:09provvedimente arrivati da
22:11Centroafrica
22:13chi parte
22:15arrivato qui
22:17arriva in un Nuovo Mondo pieno di incognite
22:19non sa quello che può accadere
22:21cosa può succedere
22:23viene da culture
22:25abitudini, situazioni
22:27assolutamente diverse
22:29e quindi per loro
22:31è un Nuovo Mondo
22:33è un film che racconta
22:35il Nuovo Mondo che sa accogliere
22:37tra l'altro se vogliamo
22:39anche ai margini dell'apparato
22:41istituzionale, cioè c'è gente generosa
22:43che ha voglia di dare
22:45che ha voglia di aiutare
22:47questo titolo
22:49ha anche un sottotitolo
22:51che come dicevi tu
22:53è storia di migranti
22:55di ragazze che li hanno accolto
22:57che cosa vogliamo dire
22:59storia di migranti
23:01di ragazze che pensano
23:03che questi migranti sono tutti
23:05persone che
23:07non hanno abilità
23:09che
23:11di scarsa cultura
23:13di essere in sostanza
23:15come degli scarti
23:17della società
23:19invece io attraverso la mia esperienza
23:21in quanto sono anche presidente
23:23di un'associazione che si chiama
23:25prima gli ultimi Nessun Estraniero
23:27e si occupa esclusivamente di
23:29aiutare i migranti
23:31abbiamo scoperto che
23:33arrivano anche
23:35tanti ragazzi
23:37di talento determinati
23:39intelligenti
23:41e quindi
23:43raccontiamo le loro storie
23:45e le loro aspettative
23:47facciamo vedere, facciamo ascoltare
23:49un pezzettino del tuo
23:51lavoro, facciamo sentire la voce
23:53di un giovane immigrato
23:55guardate e sentite come si esprime
23:57e proviamo a capire quale tipo di percorso
23:59è stato avviato per lui, ecco
24:01sono partito
24:03con il sogno
24:05perché ero ancora
24:07anche abbastanza piccolo
24:09senza sapere che sto
24:11venendo in Italia, cioè io sono partito
24:13perché avevo altri problemi
24:15sono stato in Libia per più di un anno
24:17da lì è stato
24:19tipo di un colpo
24:21perché ho avuto lì dei grandi
24:23problemi e sono
24:25venuto in Italia, sono sbarcato
24:27a Trapani e da lì
24:29mi hanno portato a Mazzara del Vallo
24:31da Mazzara non ci stavo bene
24:33e sono
24:35scappato e sono arrivato
24:37a Palermo
24:39stavo fuori, un giorno
24:41una signora mi ha visto, mi ha detto
24:43tu che fai qua, tu sei
24:45ancora minorenni, sei troppo piccolo
24:47per stare qui, mi ha portato
24:49dalla Questura
24:51e in Questura
24:53e loro mi hanno portato in una comunità
24:55e da lì mi hanno iniziato a dare
24:57anche sostegno psicologico
24:59mi portavano da un dottore
25:01che si chiama Dottor Vinci
25:03che era molto bravo
25:05lui mi ha dato
25:07questo sostegno
25:09e dopodiché ho iniziato
25:11la testa in media
25:13e dopo che ho preso la testa in media ho iniziato
25:15i superiori
25:17Ecco questo è l'inizio della storia
25:19di questo giovane che ha avuto
25:21un sviluppo
25:23questo ragazzo ha avuto un sviluppo
25:25grazie a delle persone che lo hanno aiutato
25:27e lui
25:29inizialmente si è diplomato
25:31e adesso è iscritto
25:33al secondo anno
25:35di scienze
25:37infermieristiche
25:39è un ragazzo che alle spalle
25:41ha una storia veramente tremenda
25:43nel senso che ha subito
25:45violenze, è stato sparato
25:47e lui
25:49non voglio entrare nei dettagli
25:51non voglio entrare nei dettagli
25:53una storia di violenza
25:55ma posso dire che ha subito
25:57dei traumi psicologici
25:59molto importanti tant'è che attualmente
26:01deve ricorrere ai psicologi
26:03per andare avanti
26:05ecco di storie come queste ce ne sono tante
26:07sì sì
26:09sono tante di queste storie
26:11poi volevo specificare
26:13la seconda parte del sottotitolo
26:15di storie di persone che le hanno
26:17accolte
26:19cioè mentre c'è molta indifferenza
26:21e molta oscilità
26:23nei confronti di queste ragazze però ci sono
26:25delle nicchie di persone
26:27che decidono di
26:29aiutare questi ragazzi
26:31in vario modo
26:33e anche un piccolo
26:35aiuto può cambiare la vita
26:37e il destino
26:39di queste persone
26:41li hanno aiutati, alcuni sono già laureati
26:43altri si stanno
26:45lavorando, altri hanno
26:47conseguito importanti titoli
26:49professionali
26:51che possono spendere
26:53nel mondo
26:55del lavoro
26:57e il filo
26:59conduttore di tutto questo è
27:01l'accoglienza
27:03secondo me non si è capito
27:05il valore dell'accoglienza
27:07l'accoglienza è una cosa importantissima
27:09perché tu, come dicevo prima
27:11cambi la vita di una persona
27:13e questa è una cosa bellissima
27:15per chi
27:17lo riceve
27:19e per chi
27:21lo fa
27:23perché se tu hai cambiato
27:25il destino di una persona che era completamente
27:27chissà come sarebbe finita
27:29nel mondo dell'illegalità
27:31a fare un lavoro molto umile
27:33e invece gli hai dato questa possibilità
27:35chiaramente è
27:37chi dona
27:39in realtà riceve
27:41molto di più di quello che ha
27:43dato
27:45in questo donare
27:47si giovano
27:49fortissime emozioni
27:51felicità, contentezza
27:53e il docufilm fa vedere
27:57parecchie di queste persone che hanno donato
27:59che dicono
28:01di vivere una condizione di estrema felicità
28:03per fare
28:05quello che stanno facendo
28:07questo cortometraggio
28:09lo si può vedere su Youtube
28:11non è difficile
28:13basta digitare Rino Canzoneri
28:15e il nome anche della vostra associazione
28:17per andare a rintracciarlo
28:19su Youtube è più facile
28:21mettere
28:23docufilm
28:25storie
28:27di migranti
28:29e di persone che le hanno accolto
28:31mettendo questo su Youtube
28:33compare
28:35questo docufilm
28:37che ha la durata di 45 minuti
28:39un'ultima cosa
28:41e poi ti lascio Rino
28:43se si vuole
28:45intraprendere questa strada
28:47così come l'hai fatto tu
28:49ti è venuta voglia di dare una mano
28:51perché come dici tu
28:53dando una mano si riceve forse più di quello che si dà
28:55questo lo posso sottoscrivere
28:57col sangue
28:59perché io ogni giorno
29:01vivo delle emozioni
29:03straordinarie
29:05ogni giorno faccio diversi interventi
29:07in favore di questi ragazzi
29:09che ha bisogno
29:11di un aiuto per la scuola
29:13per un medico
29:15o per qualsiasi
29:17altra cosa
29:19interveniamo anche con piccole risorse
29:21in situazioni di particolare disagio
29:25di alcune di queste persone
29:31e vivo delle emozioni bellissime
29:33le più belle emozioni a me
29:35vengono da questo aiuto
29:37che riesco a dare a queste persone
29:41associazione prima gli ultimi
29:43nessuno è straniero
29:45questa è la
29:47la dizione del nome
29:49della nostra associazione
29:53c'è un numero di telefono
29:55c'è una mail
29:57c'è una mail
30:01basta che ci contattano
30:03noi abbiamo bisogno
30:05moltissimo di volontari
30:07perché io da solo
30:09non riesco a coprire
30:11tutte le esigenze
30:13e tutte le cose che ogni giorno
30:15ci sono da fare
30:17ho un'agenda con una ventina di cose
30:19al giorno che devo fare
30:21mi fa piacere darti spazio
30:23per un ultimo appello
30:25delle istituzioni
30:27quanto sono indietro rispetto a chi
30:29opera dal basso
30:31le istituzioni
30:33qual è secondo te la miopia in questo momento
30:35la miopia è noi abbiamo un grande problema
30:37che le istituzioni
30:39invece di aiutare questo processo
30:41di integrazione
30:43dei migranti
30:45fanno di tutto per ostocolare
30:47questo processo di integrazione
30:49io in sintesi
30:51questa cosa la chiamo
30:53internazionale
30:55faccio un esempio
30:57proprio l'altro giorno
30:59ho accompagnato una ragazza
31:01che ha un bambino piccolo
31:03deve fare un titolo di viaggio
31:05alias passaporto
31:07sarebbe il passaporto per i migranti
31:09si chiama titolo di viaggio
31:11siamo andati in questura
31:13e praticamente
31:15ci hanno dato un appuntamento
31:17per chiedere
31:19questo titolo di viaggio
31:21fra sei mesi
31:23ora dico io ma è mai possibile
31:25che mi devi dare sei mesi
31:27per io poterti chiedere un passaporto
31:29mentre va un italiano una settimana
31:31ce l'ha
31:33ecco un esempio chiarissimo
31:35e poi l'ultima cosa e concludo
31:37rendendo la vita
31:39difficile ai migranti
31:41tu non fai altro che buttarli
31:43nel mondo dell'illegalità
31:45e allora
31:47nel mondo dell'illegalità
31:49per poter sopravvivere
31:51in genere
31:53devi finire in mani
31:55sbagliate
31:57a dei delinquenti
31:59e quindi
32:01abbiamo nel nostro paese
32:03meno sicurezza
32:05e allora poi chi governa
32:07dice ecco
32:09questi delinquono
32:11spacciano droga
32:13insomma alla fine i numeri sono equilibrati
32:15per fortuna o per sfortuna
32:17quella è in crescita
32:19e i numeri sono direi anche
32:21spavorevoli
32:23nel senso che sono più i nostri concittadini
32:25che non gli immigrati
32:27ma mentre i nostri concittadini
32:29finiscono per scelta
32:31gli immigrati ci finiscono per cossizione
32:33ma le povertà sono distribuite
32:35non sanno come vivere
32:37non hanno documenti
32:39non possono avere un contratto di lavoro
32:41non possono avere un medico
32:43diamo una mano anche con questi piccoli sassi nello stagno
32:45grazie Rino Canzoneri complimenti
32:47un bel lavoro vedetelo
32:49lo trovate su Youtube Nuovo Mondo
32:51storie di immigranti e di persone che li hanno accolti
32:53del giornalista Rino Canzoneri
32:55grazie Rino
32:57vorrei ricordare in ultimo una cosa
32:59la regia di Rosario Neri
33:01che era anche
33:03nostro caro collega
33:05operatore e montatore
33:07Rosario Neri un artista
33:09e allora TGS7 finisce qui
33:11grazie per averci seguito
33:13ci vediamo la prossima settimana

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