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Roma, 20 set. (askanews) - "Viviamo in un tempo di grandi sfide, alcune che ci trasciniamo da tempo altre che sono esplose nella loro drammaticità, pensiamo alle guerre che sconvolgono l'ordine geopolitico. Dentro queste sfide poi la grande emergenza climatica, sfida per l'umanità ma anche per l'impresa, per l'economia, per l'innovazione con cui possiamo costruire delle risposte e anche ovviamente per affrontare una condizione che riguarda tutto il mondo, l'aumento delle disuguaglianze, l'esposizione al rischio rispetto alla crisi climatica. Quello che mi auguro è che anche di fronte alla dimensione così travolgente che rischia di sopraffare rispetto alla possibilità di costruire risposte adeguate non venga mai mancare la fiducia, la capacità di fare scelte urgenti, di andare in una direzione precisa e non smarrire la strada. Possiamo ragionare ovviamente su come raggiungere gli obiettivi climatici, non possiamo più però domandarci se dobbiamo agire o no. L'urgenza di una azione è fondamentale, in questo il nostro paese non può essere freno rispetto all'azione europea. C'è un grande dibattito in questi giorni nel nostro paese su quali obiettivi del green deal e su come raggiungerli, penso che non possiamo guardare con lo specchietto retrovisore il mondo ma dobbiamo guardare in faccia alla dimensione delle sfide che abbiamo davanti e avere anche il coraggio di fare scelte radicali, costruendole insieme e tenendo insieme la grande questione della giustizia ambientale e sociale e anche dello sviluppo di un modello di impresa che abbia una responsabilità maggiore nei confronti del paese e della Terra su cui viviamo".Lo ha sottolineato l'on. Chiara Braga, capogruppo del Pd alla Camera, nell'ambito dei lavori delle Giornate dell'Energia e dell'Economia Circolare, che dal 18 al 21 settembre tornano a Trevi (PG), promosse da Globe Italia.

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00:00Viviamo in un tempo di grandi sfide, alcune che ci trasciniamo da tempo, altre che sono riesplose nella loro drammaticità. Pensiamo
00:08alle guerre che attraversano e che sconvolgono l'ordine geopolitico. Dentro queste sfide la grande emergenza climatica, che è una sfida per
00:18l'umanità, ma anche per l'impresa, per l'economia, per l'innovazione, che è un cui possiamo costruire delle risposte e anche ovviamente
00:27per affrontare una condizione che riguarda tutto il mondo, l'aumento delle disuguaglianze, l'esposizione al rischio anche rispetto
00:36alla crisi climatica. Quello che mi sento di augurare è che di fronte anche alla dimensione a volte così travolgente, che rischia di
00:45sopraffare rispetto alla possibilità di costruire risposte adeguate, non deve mancare la fiducia, la capacità anche di fare scelte
00:55urgenti, di andare in una direzione precisa e non smarrire la strada. Possiamo ovviamente ragionare su come raggiungere gli obiettivi
01:05climatici, non possiamo più domandarci se dobbiamo agire o no. L'urgenza di un'azione è fondamentale, in questo il nostro Paese non può
01:16essere freno rispetto ad esempio all'azione europea. C'è un grande dibattito anche in questi giorni nel nostro Paese su quali obiettivi
01:25del Green Deal, come raggiungerli. Io penso che non possiamo guardare con lo specchietto retrovisore il mondo, dobbiamo guardare in faccia
01:33alla dimensione delle sfide che abbiamo davanti e avere anche il coraggio di fare scelte radicali, costruendole insieme, tenendo insieme
01:41la grande questione della giustizia ambientale, della giustizia sociale e anche di uno sviluppo di un modello d'impresa che abbia una responsabilità
01:50maggiore nei confronti del Paese e dell'ambiente della terra su cui viviamo.

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