• 2 mesi fa
A parlare delle difficoltà e dei disagi causati per la mancanza dei servizi di trasporto e assistenza è Maria Di Bella, mamma di una diciassettenne disabile che non ha ancora potuto iniziare il quarto anno di scuola al Liceo Basile. Ha deciso di non rimanere in silenzio di fronte a quella che ritiene una gravissima ingiustizia nei confronti della figlia e di tutti i ragazzi con disabilità.

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Trascrizione
00:00Io sono amareggiata perché non capisco la ragione, cioè qual è la ragione reale per cui i ragazzini disabili non possono cominciare la scuola lo stesso giorno dei coetanei.
00:14L'inizio dell'anno scolastico si sa sempre con larghissimo anticipo, alla fine le problematiche puntualmente ogni anno sono sempre le stesse.
00:24La data dell'apertura delle buste spesso coincide con la data di inizio scolastico già avviato, quindi ogni anno ogni mamma nelle mie condizioni si chiede
00:37ma perché ormai abbiamo imparato queste parole, la sensibilità, l'inclusione, l'integrazione, ogni due mesi è meglio dirne una piuttosto che un'altra.
00:48Però poi in concreto tutta questa sensibilità dov'è? Non c'è. Io chiedo soltanto chiarezza innanzitutto e velocità, cioè che qualcuno prenda di petto la situazione
01:00in modo che tutti i ragazzini che oggi sono costretti a stare a casa possano andare a scuola, perché solo questo chiediamo, la parità.
01:07Anche se io oggi non lavorassi, la porto io a scuola per farla andare, avrebbe solo ed esclusivamente l'aiuto dell'insegnante di sostegno che non fa parte del suo ruolo quello di assisterla
01:20se non accompagnarla nel suo percorso di studio.
01:25Lei nel frattempo ha perso già più di una settimana di scuola, vuole andare a scuola?
01:31Assolutamente sì, i primi giorni ho un po' imbrogliato, la scuola ancora non è cominciata, dobbiamo pazientare qualche giorno perché speravo che fosse proprio un ritardo di qualche giorno.
01:44Ora comincia onestamente a pesare, non chiedo miracoli, non chiedo cose straordinarie, solo una normalità.

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