Roma, 11 set. (askanews) - Diego Abatantuono nei panni di un anziano scrittore, stanco di vivere, che mentre pensa al suicidio si ritrova per forza di cose a dover fare il nonno, vivendo poi una sorta di rinascita. Al cinema (dal 12 settembre), dopo essere stato presentato in anteprima al Giffoni Film Festival, "L'ultima settimana di settembre", esordio alla regia di Gianni De Blasi, tratto dall'omonimo libro di Lorenzo Licalzi.Un road movie che vede protagonisti Abatantuono e il nipote cinematografico interpretato da Biagio Venditti, ragazzo rimasto orfano e costretto a una convivenza forzata con il nonno che fino ad allora per lui era quasi un estraneo. Un film giocato sul rapporto tra i due; il regista ha spiegato come non è stato facile trovare l'equilibrio tra dramma e commedia. "Attraverso una sequenza di scene che avessero lievissimi movimenti di avvicinamento tra nonno e nipote, non situazioni rocambolesche dirompenti, volevamo strutturare una morbidezza che si muovesse in punta di piedi; ecco, nonno e nipote si dovevano muovere in punta di piedi".Il personaggio di Diego Abatantuono, dopo aver perso già la moglie deve affrontare la perdita della figlia, con tutte le conseguenze, proprio mentre pensava lui di farla finita. Un film sugli scherzi del destino. "Il destino è crudele al punto tale che, se vuoi toglierti la vita, il destino ti obbliga a dover volere bene e a dover amare, a fare quello che non volevi fare, perché lui si voleva togliere di mezzo perché non riusciva più ad amare, per stanchezza, invece di colpo ha un adolescente da accudire e questo è il massimo che può succedere, è una cosa dolorosa, perché il dolore di essere cinico e cattivo per uno che non lo è dentro ., a quel punto questo ti porta a un'esasperazione tale che poi l'apertura del rapporto con lui e del film verso un finale diverso..., insomma capisci quanto è bello star bene quando sei stato male".
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00:00Massiello, il ragazzo non può stare con me. Diego Batantuono ne panne di un anziano scrittore
00:07stanco di vivere che, mentre pensa al suicidio, si ritrova per forza di cose a dover fare
00:12il nonno, vivendo poi una sorta di rinascita. Al cinema, dopo essere stato presentato in
00:18anteprima al Giffoni Film Festival, l'ultima settimana di settembre, esordio alla regia
00:23di Gianni De Blasi tratto dall'omonimo libro di Lorenzo Licalzi. Un road movie che vede
00:28protagonisti a Batantuono è il nipote cinematografico interpretato da Biagio Venditti, ragazzo rimasto
00:34orfano e costretto a una convivenza forzata con il nonno, che fino ad allora per lui era
00:39quasi un estraneo. Un film giocato sul rapporto tra i due, il regista ha spiegato come non
00:44è stato facile trovare l'equilibrio tra dramma e commedia.
00:48Attraverso una sequenza di scene che avessero dei lievissimi movimenti di avvicinamento
00:54tra nonno e nipote, non quindi delle situazioni rocambolesche, dirompenti, ma veramente al
01:01contrario, volevamo strutturare una morbidezza che si muovesse in punta di piedi. Ecco, nonno
01:08e nipote si dovevano muovere in punta di piedi. Il personaggio di Diego Batantuono, dopo aver
01:14perso già la moglie, deve affrontare la perdita della figlia con tutte le conseguenze, proprio
01:19mentre pensava lui di farla finita. Un film sugli scherzi del destino.
01:24Il destino è crudele. È crudele al punto tale, delle volte, che se tu vuoi appunto
01:31toglierti la vita, non ti impediscono di farlo, ma ti impediscono e ti obbliga il destino
01:40a voler bene, a dover amare, a dover fare proprio quello che non volevi fare. Infatti
01:48lui si voleva togliere di mezzo perché non riusciva a amare più, perché non riusciva
01:53ad avere i sentimenti, per stanchezza. Tu sei stanco e di colpo dici adesso invece devi
01:59stare in forma. Perché? Perché di colpo hai una persona adolescente che di per sé già
02:06è un mondo a sé, è un film a sé, da acudire. Questa cosa è il massimo che può succedere,
02:14perché già l'inizio, già la tragedia della moglie, poi ci metti questa cosa che è dolorosa,
02:24dolorosissima anche perché il dolore di riuscire a essere cattivo per uno che non lo è, di
02:32essere cinico per uno che non è proprio cattivo dentro, lui era cattivo con sé stesso, inaffettivo
02:39con gli altri, invece a quel punto deve veramente diventare, quindi questo ti porta a un'esasperazione
02:46tale che poi l'apertura del rapporto con lui e l'apertura di tutto il film con questo
02:52viaggio verso un finale, ti fa venire voglia proprio di, capisci quanto è bello star bene
03:00quando sei stato male, tu esci dal cinema che stai meglio di quando sei entrato.