• 2 mesi fa
Trascrizione
00:00Benvenuti a questo video introduttivo del progetto viaggio della storia del cinema
00:09che riguarda il film Giorni d'amore girato da Giuseppe Lesantis e che uscì nelle salle nel
00:161954 quindi esattamente 70 anni fa. Giuseppe Lesantis è stato un regista tra i più importanti
00:27della storia del cinema italiano e fece parte di quella corrente che è stata denominata dagli
00:34storici del cinema come neorealismo. Il neorealismo è stato un periodo molto importante della storia
00:40non solo del cinema italiano ma a livello internazionale perché ha influenzato le
00:46cinematografie di tutto il mondo nel corso dei vari decenni. In sintesi perché dobbiamo come
00:54dire sfiorare soltanto alcuni argomenti il neorealismo è stato quel momento di rottura
01:03con il cinema del passato che ha consentito al cinema di diventare moderno perché rifiutò
01:10l'impostazione falsa, artificiosa del cinema dei cosiddetti telefoni bianchi, cinema del fascismo
01:18in cui mancava la realtà nella rappresentazione dei fatti e introdusse appunto i temi che
01:27ricordavano la vita reale delle persone, la povertà, la disoccupazione, le ambientazioni
01:33reali dove vivevano i personaggi e quindi fu veramente un momento di svolta importante che
01:41ha cambiato la storia del cinema ripeto non solo nazionale ma a livello internazionale
01:45influenzando ad esempio la Nouvelle Vague francese, le cinematografie dell'est europeo
01:52fino anche alcuni cineasti giapponesi, molte cinematografie del Sud America, del continente
02:00africano eccetera. De Santis nasce a Fondi nel 1917, l'11 febbraio del 17, va a studiare poi
02:11a Roma negli anni dell'adolescenza e quando è diciamo un po' più grandicello conosce a Roma
02:21un conterrano. Questo conterrano era libero di libero, poeta, scrittore, critico d'arte anche
02:28gli di Fondi che diventò una sorta di chioccia di diversi artisti perché oltre a De Santis c'era
02:36in quegli anni a Roma Domenico Purificato altro figlio illustre di questo territorio e ci fu una
02:45sorta di sodalizio che andò al di là delle comuni radici come infatti vedremo. De Santis fa la sua
02:53esperienza come critico nella rivista Cinema dove nasce su basi teoriche l'elaborazione di quello
03:00che poi diventerà il neorealismo. Inizia a girare film che lo porteranno all'attenzione della critica
03:07ma soprattutto del pubblico nazionale e internazionale. Il suo film d'esordio è Caccia
03:12Tragica del 1947 ma la pellicola che lo portò all'attenzione mondiale Furriso Amaro del 1949
03:22per il quale vinse, ebbe scusate la nomination all'Oscar per il miglior soggetto scritto da lui
03:29e da Carlo Rizzani che per tanti anni fu un suo collaboratore e poi realizzò per la prima volta
03:37un film nella sua terra Non c'è pace tra gli ulivi girato soprattutto a Fondi e a Sperlonga a cui
03:47seguì poi un film cittadino Roma ore 11 dove affrontava i temi del dopoguerra, la povertà,
03:55la disoccupazione, il ruolo della donna nella società, a proda nel 54 a Giorni d'amore. Ecco qui
04:04ritorna il discorso su Libero De Libero perché De Libero aveva cosceneggiato con altri anche
04:11Non c'è pace tra gli ulivi, tra gli sceneggiatori di Giorni d'amore c'è Gianni Puccini che fu a
04:17lungo un collaboratore del regista Fondano e un giovane che poi è diventato uno dei registi
04:24italiani più importanti del mondo Elio Petri che vinse l'Oscar da regista per un film intitolato
04:32Indagine sul cittadino al di sopra di ogni sospetto con Gian Maria Volontè. Elio Petri si fece le
04:38ossa nel cinema proprio grazie a De Santis perché? Perché quando De Santis preparò la sceneggiatura
04:47del film di cui vi ho accenato prima, Roma ore 11, incaricò proprio un giovanissimo Elio Petri,
04:54che era un giornalista dell'Unità, di realizzare un'inchiesta preparatoria sulla vicenda, sul fatto
05:00di cronaca che era accaduto a Roma pochi mesi prima. Era crollata una scala sotto il peso di
05:07centinaia di ragazze che attendevano di essere esaminate per un posto da dattilografa e questo
05:13giovane Elio Petri andò casa per casa a intervistare le ragazze e i familiari di queste
05:20ragazze e questo materiale vero, questo materiale reale, magmatico, caldo, costituì una sorta di
05:27ossatura sulla quale De Santis e i suoi collaboratori scrissero la sceneggiatura di Roma ore 11.
05:35Ebbene per giorni d'amore dove Peppe De Santis decise di tornare di nuovo nel suo paese nativo
05:42a Fondi per girare un film, affidò di nuovo a Elio Petri il compito di realizzare un'inchiesta
05:50preparatoria e Petri si trasferì a Fondi per diverse settimane con il compito di raccogliere
05:58quante più testimonianze possibili su una consuetudine locale, quella che vedeva due
06:05fidanzati mettere in atto la cosiddetta fuitina, cioè fuggivano con annessa simulazione o no
06:14diciamo consumazione del matrimonio, poi a seconda dei casi, per sposarsi in sordina perché non
06:22avevano i soldi per coprire le spese delle nozze. Questa fuga era attuata da ragazzi indigenti ma
06:31anche da quei giovani, da quegli innamorati che non avevano l'avallo delle famiglie per sposarsi,
06:37magari perché le famiglie erano illite tra di loro come vedrete nel film per antipatie varie
06:44eccetera ed è stato un costume locale che si è protratto per molti anni, addirittura anche
06:50negli anni 70-80 a Fondi ci sono state ancora le fuitine. L'inchiesta di Elio Petri riguarda
07:01diversi personaggi locali, il parroco per esempio Don Gennaro Iovine, il parrocchiere Lasarta,
07:07descrive la chiesa dove si svolgerà la scena del frugale matrimonio tra i fidanzati eccetera
07:17e l'insieme di questa inchiesta offre uno spaccato veramente come dire antropologico
07:23su un paese dell'Italia centro-meridioniale quale è Fondi a cavallo tra i primi anni 40 e i primi
07:31anni 50, visto che la vicenda è ambientata appunto nei primi anni 50. Un altro conterraneo che
07:40collaborò alla realizzazione di Giorni d'amore fu Domenico Purificato di cui vi parlavo prima,
07:46il pittore, perché Giorni d'amore è il primo esempio nella storia del cinema italiano e
07:53internazionale in cui viene affidato ad un unico esperto, in questo caso al pittore Domenico
07:59Purificato, il compito di sovrintendere alla scenografia, ai costumi e al colore perché
08:07Giorni d'amore è uno dei primi film della storia del cinema italiano ad essere girato su pellicola
08:13a colori, la gloriosa Ferrania Color che poi non ebbe una vita molto lunga perché era una
08:19pellicola, come dire, complicata da gestire per l'illuminazione. Purificato e De Santi sapevano
08:26già collaborato insieme nel 1949-50 per le riprese di Non c'è pace tra gli olivi ma in quel caso
08:34Purificato si era limitato a livello di collaborazione alla scrittura delle strofette
08:40popolari. In Giorni d'amore invece la presenza del pittore fu molto consistente perché pensate
08:47la prima impressione che avrete nel vedere questo film è quella di trovarsi di fronte a un grande
08:54affresco dipinto, prima che ad un film sulla condizione di due giovani fidanzati della
09:01ciociaria dei primi anni 50, perché la storia viene narrata seguendo i moduli della commedia
09:07dell'arte dell'opera buffa goldoniana, ne ripropone se vogliamo i ritmi, le cadenze, il gioco degli
09:15equivoci e stupisce prima di tutto l'innaturalità dei colori perché non sono colori reali sono dei
09:23colori che vanno oltre il reale e l'organizzazione delle inquadrature si ha quasi l'impressione di
09:31trovarsi di fronte a dei quadri che improvvisamente si animano davanti alla macchina da presa e
09:38proseguono in un certo senso l'azione che l'occhio di un artista aveva deciso di cristallizzare
09:46nella tela del quadro che stava componendo, quindi i colori, le disposizioni delle scene
09:53d'insieme, i gesti, le espressioni dei personaggi, ecco tutti questi elementi tradiscono da subito la
10:00presenza attenta dell'occhio di un pittore oltre che dell'occhio ovviamente di un regista e la
10:07consulenza per il colore era una cosa assolutamente nuova e lo stesso purificato fu a diciamo la
10:14persona che la propose a De Santis, l'intenzione era quella di conservare nell'inquadratura
10:20cinematografica il rapporto cromatico che sta alla base della pittura e il film vinse proprio
10:28il premio per il colore al festival di San Sebastian in Spagna. Gli esterni del film furono
10:36girati tutti a fondi ad eccezione però fateci caso durante la visione del film del vicolo in
10:43cui abitano le famiglie di Angela e Pasquale che sono i protagonisti due fidanzati e ad esclusione
10:50anche dell'interno delle abitazioni dei protagonisti perché per necessità di azione per il
10:58piazzamento della macchina da presa, dei riflettori anche di prospettiva e quindi ricostruite
11:06completamente in un teatro di posa negli studi della Titanus a Roma il vicolo va praticamente
11:13a restringersi verso la via di fuga diciamo così consentendo l'aggressione di una prospettiva che
11:21viene valorizzata dalla macchina da presa. Vi racconto anche un aneddoto che riguarda la
11:27lavorazione del film lo vedrete c'è una scena in cui i due protagonisti sono in bicicletta e
11:34attraversano un filare degli aranci ebbene questa scena fu girata a novembre ma a novembre sugli
11:43alberi c'erano già le arance mature la fioritura era avvenuta molto prima non c'erano più i fiori
11:50ma la sceneggiatura prevedeva che appunto i due protagonisti attraversassero questo filare
11:55dell'aranceto quando gli alberi erano in fiore e che cosa accadde al proprietario che affittava
12:02il giardino alla produzione del film fu chiesto di raccogliere tutte le arance di staccare dagli
12:09alberi e a Roma vennero costruiti dei fiori d'arancio di stoffa che poi tutta la troupe
12:17presi questi scatoloni di arancio finti posizionò attaccò ad uno ad uno ai rami per creare questa
12:27scenografia straordinaria che quando guarderete il film non vi renderete conto che sono appunto
12:33finti questa è la è la magia del del cinema ovviamente come vedrete all'inizio del film
12:43c'è una sorta di cornice canora che fa da apertura e poi da chiusura alla vicenda c'è
12:49un cantastorie che ci illustra i personaggi principali e l'indica con un bastoncino sulle
12:57immagini che sono affisse ad un pannello e questo è una sorta di derivazione della tradizione
13:03popolare che avveniva nei secoli scorsi per cantare per esempio le geste eroiche di personaggi delle
13:11fiabe oppure della storia romanzata o di cavalieri che sconfiggevano i draghi oppure della vita dei
13:19santi eccetera ecco De Santis riassorbe e recupera questa tradizione popolare ed è una cosa molto
13:25bella e la porta all'interno della vicenda che lui sta per raccontare a noi spettatori. E ancora
13:33come in tanti film De Santisiani anche in Giorni d'Amore la figura femminile assume una preeminenza
13:42notevole e tra tutte le protagoniste del suo cinema è probabilmente proprio ad Angela la
13:50protagonista di Giorni d'Amore che De Santis rivolge lo sguardo più affettuoso in un certo
13:57senso. Angela ha questa ossessione del giorno delle nozze è il suo sogno ricorrente dice so anni che
14:05penso alla sfilata per la piazza con i fiori d'arancio e tutti che guardano però per ristrettezze
14:12economiche di entrambe le famiglie l'abito bianco la sfilata e i fiori d'arancio sono destinati a
14:19rimanere delle illusioni di questa povera ragazza. Una notazione sul protagonista maschile del film
14:26che è diventato l'attore italiano più famoso di tutti i tempi stiamo parlando ovviamente di
14:32Marcello Mastroianni che prima di Giorni d'Amore aveva già dato prova del suo talento ma grazie a
14:40questo film ripeto nel 1954 vinse il premio il nastro d'argento per la migliore interpretazione
14:49e fu il primo di una lunga serie di premi che Mastroianni raccolse meritoriamente nel corso
14:56della sua lunga e straordinaria carriera. Ultimo appunto sul film perché li vedrete nel corso
15:06delle varie sequenze molti dei protagonisti del film furono interpretati da personaggi difondi
15:15come per esempio il fratello di Angela che si chiamava Fernando Iacovolta, il giovane seminerista
15:21questo pretino cicciottello Leopoldo che è interpretato da Franco Avallone e la mamma di
15:28Pasquale che si chiamava Angelina Chiusano ed era una vera e propria forza della natura che quando
15:35si trattò di doppiare il film negli studi a Roma stupì per la sua bravura e c'è un aneddoto con cui
15:43chiudo questa introduzione al film durante le riprese De Santis ovviamente dava le indicazioni
15:51sia agli attori professionisti sia ai non professionisti su come interpretare le scene,
15:57su come dire le battute e sembra che più di una volta la signora Angelina Chiusano che appunto
16:04nel film vedrete come mamma di Marcello Mastroianni si sia tra virgolette ribellata a De Santis
16:12dicendo ma com' tagge tono d'ambraccio, tagge tono d'ambraccio significa che era stata la donna
16:19che lo aveva allattato quando De Santis era neonato gli aveva dato il suo latte ed era una
16:25sorta di rimprovere come a dire ma proprio io che sono stata la tua nutrice devo ricevere delle
16:32istruzioni su come recitare delle scene, ecco questa è una cosa che De Santis raccontò diverse
16:39volte e dà proprio l'idea della genuinità e della spontaneità di questi personaggi presi
16:46dal vero che costituiscono uno degli elementi sicuramente più più importanti della vicenda
16:53che Peppe De Santis racconta in Giorni d'amore. Buona visione a tutti!

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