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CortometraggiTrascrizione
00:00benvenuti a questo secondo video del progetto viaggio nella storia del cinema in cui
00:12introdurremo la proiezione del film il monello the kid film di charlie chaplin che uscì nelle
00:19sale nel 1921 quindi oltre 100 anni fa charlie chaplin è stata una delle personalità più
00:27importanti della storia del cinema attore sceneggiatore regista compositore montatore
00:34di molti dei suoi film e il monello è sicuramente il film più noto tra quelli dedicati alla
00:42rappresentazione dell'infanzia nell'ambito del cinema muto ma non solo la storia del
00:48rapporto tra il vagabondo charlotte che è il personaggio di chaplin e questo trovatello è
00:55diventata una vera e propria icona dell'immaginario cinematografico del ventesimo secolo per la prima
01:03volta nella sua carriera e nel suo primo lungometraggio cioè un filmato della durata
01:09di oltre un'ora chaplin ha superato i limiti della maschera perché perché dopo sei anni di
01:17attività il primo rullo cioè il primo cortometraggio comico a cui lui partecipò quando si trasferì
01:25dall'inghilterra agli stati uniti è del 1914 si concede un intero anno di riflessione e ormai
01:34sicuro delle proprie possibilità e seguito da un pubblico fedele a 31 anni compie un salto
01:42indietro nel tempo si potrebbe dire perché ricostruisce negli stati uniti gli ambienti
01:48della sua infanzia povera oltre atlantico infatti era nato a londra nel 1899 era stato strappato la
01:58madre a sette anni e mandato in un orfanotrofio per bambini poveri e il film la lavorazione del
02:08film durò ben nove mesi tranne una pausa di un paio di settimane per accontentare i distributori
02:15con un breve film comico perché volevano sempre da lui dei cortometraggi di successo e per girare
02:22il monello chaplin utilizzò una quantità di pellicola 50 60 volte più lunga del film definitivo
02:31che dura circa un'ora quindi pensate che girò 50 60 ore di girato per arrivare poi al montaggio
02:41definitivo perché era un film a cui teneva in maniera particolare ed è a tutt'oggi il più
02:49grande successo commerciale della carriera di chaplin al centro di questo melodramma capovolto
02:57lo possiamo chiamare così cioè la comicità che entra nel dramma c'è la figura di un bambino di
03:03cinque anni ed è probabile che le naturali qualità mimetiche di questo attore bambino
03:12jackie coogan la sua capacità di conferire una naturalezza sbarazzina anche ai momenti più
03:21patetici abbiano consentito a chaplin non tanto di trasformare il bambino in un attore perché
03:28attore nato praticamente coogan lo era già quanto di estrarre dal melodramma gli elementi di critica
03:38sociale per usarli in funzione comica ad esempio l'inizio del film è un melodramma classico una
03:46donna abbandona il neonato questo lo vedete nel primo minuto di film lo abbandona in un auto
03:53elegante e questo appartiene alla struttura classica del melodramma una madre che si separa
03:58dal bambino ma ecco subito la contraddizione il capovolgimento due ladri rubano la macchina
04:05e depositano il bambino in un bidone di rifiuti da lì nasce poi tutta la lossatura comica del
04:14film al centro di questo film c'è l'affetto reciproco che si instaura tra un adulto e un
04:22bambino che si ritrovano malgrado le intenzioni iniziali dell'uomo a costruire una famiglia e
04:30quindi l'adozione diventa il mezzo attraverso cui si afferma una relazione che diventa tutti gli
04:38effetti il rapporto tra un padre e un figlio indipendentemente dalla presenza o assenza di
04:46reali legami di sangue pensate che oltre cento anni fa Chaplin aveva individuato un tema che
04:54poi è diventato molto importante nel dibattito contemporaneo l'affetto paterno da un lato
05:04l'affetto filiale dall'altro diventano nel film la forza di questa famiglia incompleta diciamo
05:10cioè quello che permette a questa famiglia di resistere alle mille difficoltà che incontra
05:16sul suo cammino e tra queste difficoltà c'è la povertà lo vedrete nelle scene girate nella
05:25soffitta che è molto squallida eppure nonostante tutto è al suo modo confortevole oppure altre
05:33scene come il dormitorio pubblico eccetera ma il nemico peggiore contro cui il padre e il figlio
05:39chiamiamoli così si ritrovano a combattere sono le istituzioni perché le istituzioni sono state
05:47sempre al centro della critica sociale di Chaplin che vengono rappresentate ad esempio dalla figura
05:53del poliziotto cioè la persona che deve vigilare sulla sicurezza delle persone ma che diventa
05:59quello strumento delle istituzioni che va contro le classi più disagiate ecco le istituzioni sono
06:07incapaci di comprendere la realtà di cui si devono occupare anche in termini affettivi perché se il
06:15vagabondo è un disoccupato e il bambino di cui si fa carico non è il suo figlio le istituzioni
06:22prevedono che il bambino deve essere tolto a questa figura paterna quindi c'è una riflessione
06:30sociale che non manca mai nei film chapliniani così come è importante la rappresentazione della
06:38periferia della città dove ci si confronta tutti i giorni con le grandi e le piccole violenze di cui
06:45si è già responsabili e vittime al tempo stesso e così questo monello ha solo i cinque anni da una
06:51parte un piccolo criminale tra virgolette perché come vedrete collabora con questo padre adottivo
06:57per portare il pane a casa non vi dirò come se non avete ancora visto il film dall'altro però
07:04deve confrontarsi con dei bambini più grandi che lo provocano e quindi nascono degli scontri
07:13tra persone che vivono in quartieri malfamati. Il film poi non trascura il tema del senso di
07:21colpa e del dolore materno così come del peso che ha nella formazione dell'individuo l'appartenenza
07:29a un gruppo sociale rispetto che a un altro sono proprio questi compiti che si assume il montaggio
07:36alternato cioè quel montaggio che ci permette la simultaneità della vicenda ma una diversa
07:46ambientazione di due trame all'interno della stessa vicenda questo montaggio alternato consente
07:54a Chaplin di collegare il mondo sottoproletario diciamo dei due protagonisti padre figlio adottivo
08:02a quello della madre e vedrete perché la madre che aveva abbandonato questo ragazzino. Cos'altro
08:09possiamo dire sul film visto che un film del periodo muto molte sequenze come vedrete si
08:16aprono si chiudono con l'iride. L'iride era un sistema di appunto apertura e chiusura dell'immagine
08:23molto utilizzato nel periodo del cinema muto così come vedrete che il film è contrappuntato
08:31da didascalie in assenza del parlato sapete probabilmente che il sonoro entrò nella storia
08:39del cinema nel 1927 anno in cui approdò nelle sale il primo film sonoro nella storia del cinema
08:46il cantante di jazz quindi in assenza del parlato si ricorreva ovviamente alle didascalie per
08:54introdurre ad esempio i personaggi in questo caso troverete la ragazza madre, l'uomo, il
09:01vagabondo eccetera oppure didascalie che descrivono sviluppi della storia riguardo ad alcuni personaggi
09:09per la ragazza madre abbandonata eccetera eccetera non vi racconto poi gli altri per non
09:15svelarvi alcuni aspetti della vicenda e poi anche se è un film come dire che tratta temi di
09:23importanza sociale Chaplin ovviamente è un attore che nasce dal comico dalla comicità e quindi è un
09:33film che è pieno di gag, gag che appartengono alla cosiddetta slapstick comedy ovvero quel
09:41tipo di comicità basata sul linguaggio del corpo dove c'è un grande uso della gestualità ancora
09:51un'ultima cosa con riferimento allo sguardo di Charlie Chaplin spesso noterete che lo sguardo
10:00di charlot del personaggio del vagabondo è diretto verso la macchina da presa cioè guarda
10:07direttamente negli occhi gli spettatori questo perché Chaplin vuole un coinvolgimento ancora
10:15più diretto dello spettatore nella vicenda crea una sorta di sintonia guardando nell'obiettivo e
10:23rivolgendosi praticamente a noi spettatori. Un'ultima considerazione che si può fare
10:30rispetto al film è relativo alla sua struttura questo è il classico esempio di film che è
10:37strutturato in tre atti che cosa vuol dire è il modello più tradizionale di sceneggiatura
10:44cinematografica dal punto di vista dell'organizzazione dei contenuti narrativi e costituisce una sorta
10:52di guida alla costruzione e all'organizzazione dei passaggi drammaturgici allo scopo di narrare
10:59una storia in modo efficace ebbene la teorizzazione della forma in tre atti deriva dalla poetica di
11:07Aristotele, stiamo parlando del 330 avanti Cristo circa, secondo Aristotele ogni dramma ha un inizio
11:15ha un mezzo e ha una fine e le parti devono essere tra loro proporzionate. Che cosa vuol dire che la
11:22divisione in atti si basa sull'attivazione di meccanismi narrativi fondamentali ossia una
11:28premessa alla storia che sia espressa diciamo in termini di conflitto, un progredire della
11:36storia che sviluppa il conflitto centrale e infine la risoluzione del conflitto. Questo vuol
11:45dire che nella prima parte del film ad esempio del Monello, ma questa struttura è applicata
11:50in migliaia e migliaia di film della storia del cinema, il primo atto chiamiamolo così è
11:56dedicato all'introduzione dei personaggi, ha una sorta di funzione preparatoria cioè la storia che
12:03si va a delineare deve portare lo spettatore a identificarsi con il personaggio principale,
12:08la cui azione è spinta dal conflitto a cui questo protagonista principale è esposto. Non vi dico nel
12:17dettaglio cose che riguardano il film per non sciuparvi il piacere della sorpresa ma sappiate
12:23appunto che il primo atto introduce i personaggi della vicenda. Il secondo è l'atto dello scontro
12:30e della lotta, cioè parte dalla definizione del problema e dalla necessità di risolvere un
12:37problema e vedrete nel film qual è questo tipo di problema, è una sorta di, si dice, far progredire
12:45il personaggio, cioè una sorta di evoluzione del personaggio all'interno della storia e
12:52il terzo atto è quello della cosiddetta risoluzione della crisi, ovvero ha la funzione di risolvere
13:00la storia e di rispondere, usiamo questo termine, a tutte le domande sollevate nel corso della
13:08storia. Quindi anche nel Monello vedrete che ci sono tre snodi principali, l'introduzione dei
13:15personaggi, lo sviluppo della vicenda, una parte centrale che appunto non so spiegarvi, in cui si
13:24evolvono i personaggi principali che sono, diciamo, la coppia padre figlio e la donna che
13:33all'inizio ha abbandonato il bambino e poi c'è una parte finale risolutiva. Caso vuole che questo
13:40film che dura circa un'ora presenta le tre parti con una durata quasi esatta di 20 minuti ciascuna,
13:4720 la prima, 20 la seconda e 20 la terza, quindi è proprio l'applicazione, se vogliamo anche
13:52matematica, della poetica aristotelica della struttura in tre atti e il totale corrisponde
14:02appunto a un'ora alla compiuta evoluzione del film. Ma questa è soltanto una casualità perché ci
14:09possono essere film di durata ovviamente superiore, come si usa oggi nel cinema sonoro, in quelle
14:17parti non sono così aritmeticamente divise ma più o meno i blocchi narrativi hanno una durata
14:25simile. Vi lascio dunque la visione del film Immonello che è veramente uno dei film più belli
14:30della storia del cinema e probabilmente il capolavoro, se non uno dei capolavori,
14:37di questo grandissimo artista totale che è stato Charlie Chaplin. Buona visione!