• 3 mesi fa
Il ragazzo selvaggio
(L'enfant sauvage)

Il ragazzo selvaggio è un film di genere drammatico del 1969, diretto da François Truffaut, con Cambourakis e Jean Pierre Cargol. Durata 90 minuti. Distribuito da DEAR UA - MGM HOME ENTERTAINMENT, L'UNITA' VIDEO (GLI SCUDI).

Regista: François Truffaut
Genere: Drammatico
Anno: 1970
Paese: Francia
Durata: 90 min
Distribuzione: DEAR UA - MGM HOME ENTERTAINMENT, L'UNITA' VIDEO (GLI SCUDI)

Nel 1798, alcuni contadini catturano, nei boschi dell'Aveyron, in Francia, un ragazzo dell'apparente età di undici anni. Abbandonato molto tempo prima dai suoi genitori il bimbo, salvatosi per chissà quale circostanza, è cresciuto nella solitudine e nella paura; non ha, nell'aspetto, quasi più nulla d'umano; cammina come gli animali e si esprime soltanto mugolando. Avuta notizia di questo ritrovamento, un medico parigino, il dottore Jean Itard - che si occupa di ragazzi sordomuti - riesce a farsi affidare il "ragazzo selvaggio", che tutti i medici da cui era stato fino ad allora visitato avevano giudicato come un idiota irrecuperabile. Rifiutandosi di condividere una diagnosi così sommaria e affrettata, Itard si prende cura del ragazzo da lui chiamato Victor.

https://www.comingsoon.it/film/il-ragazzo-selvaggio/8452/scheda/
Trascrizione
00:00Vittor è con noi da sette mesi e non sono sicuro di poterlo tenere ancora qui.
00:17Da questa mattina madame Gray è in lacrime.
00:19Devo recarmi a Parigi per perorare la causa di Vittor presso sua eccellenza,
00:23in quanto l'amministrazione si è lasciata convincere dall'analisi pessimista del cittadino
00:26Pinel.
00:27Le osservazioni che ha raccolto a Bisetra sui bambini affetti da idiotismo confermato
00:31l'hanno portato a fare dei raffronti tra quei giovani idioti e il selvaggio della Veron.
00:34Questa identità porta necessariamente alla conclusione che Vittor è incapace di sociabilità
00:38e che non ci si può aspettare nulla da un'istruzione metodica e proseguita più a lungo.
00:57Sua eccellenza non ha potuto ricevermi, rimango nella pensione.
01:27Sì, è il tuo modo di parlare, ma anche la parola è una musica, Vittor, forse un giorno
01:56lo apprezzerai.
01:57Avanti, Vittor, metti le lettere, quelle nuove, mettile bene.
02:15Bravo, no, non ti sto domandando l'alfabeto, no, sbagli, Vittor.
02:25Ecco, ora ricomincia.
02:27Valle, subito a riprendere.
02:32Vieni nello stanzino buio.
02:48Gli scatti d'ira di Vittor ci interrompono spesso nel bel mezzo dello studio, tento di
03:07porvi rimedio non con la dolcezza, dalla quale c'è ben poco da sperare, ma con un procedimento
03:10perturbatore come quello adoperato da Berhave nell'ospedale di Harlem, però non devo esagerare
03:14con lo stanzino buio, se questo mezzo non raggiunge lo scopo mi rendo conto che qualunque
03:18trattamento della stessa natura diventerà inutile.
03:20Su, vieni, Vittor, non piangere, Vittor, non piangere più, lo sai fare, su, vieni.
03:34Avanti, lo puoi fare, bene.
03:45Bene, Vittor.
03:51Questo è per te, quando avrai finito.
04:00Bene.
04:05Oggi per la prima volta Vittor ha pianto.