• 4 mesi fa
Nella docuserie "La dimensione umana", Alice Sotero racconta della sua preparazione verso i Giochi Olimpici. Dai primi passi mossi nel nuoto nella sua Asti e passando ai centri di preparazione olimpica di Roma e Montelibretti, le parole dell'atleta di pentathlon, dei suoi allenatori, preparatori e amici, voce di queste tappe di una lunga carriera

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Sport
Trascrizione
00:00Quando è arrivato il pass per la mia terza Olimpiade è un'immensa gioia. Pensare che sia la terza per me è un'emozione pazzesca.
00:09Oltretutto è arrivata con tutta la mia famiglia accanto a me. Tutti sapevano la fatica che avevo fatto durante la gravidanza, nel post gravidanza,
00:18e quindi tutti hanno partecipato con me a questa gioia in maniera consapevole.
00:24Sapevano quanto io ci avessi messo per raggiungerlo.
00:39Il nuoto è il punto di forza di Alice. Spesso, bracciata dopo bracciata, costruisce le sue rimonte verso il podio,
00:48verso la metaglia, o ancora meglio, verso il meglio che può dare, perché questa è la vera vittoria per un atleta.
00:56Lei, che è nuotatrice, nasce nella sua asti. E poi il nuoto è anche metafora, forse, dell'intero Pentatron,
01:04perché è fedeltà assoluta a quella linea nera che scorre sul fondo della piscina.
01:10Mentre nuoti, bracciata dopo bracciata, il risultato finale ancora non lo vedi, ma sai che è lì, nel momento in cui tocchi la piastra.
01:17È lì che comincia a costruire quel sogno del podio, quel sogno di una medaglia che corona gli sforzi di cinque straordinarie prove
01:27riunite in questa meravigliosa disciplina.
01:31Sono Alice Sutero, sono nata il 28 maggio 1991 ad Asti.
01:36Se devo descrivermi con tre parole, utilizzerei abitudinaria, diretta, determinata.
01:44Come atleta d'ispirazione, fin da giovane, ho avuto Federica Pellegrini.
01:49Questa sua attività è stata un'attività che mi ha aiutata molto,
01:55Come atleta d'ispirazione, fin da giovane, ho avuto Federica Pellegrini.
02:00Questa sua determinazione nel raggiungere sempre l'obiettivo che si era prefissato, un po' come provo a fare io nel mio piccolo.
02:11Lei ha iniziato il suo percorso nel pentito moderno iniziando con il nuoto.
02:18Era inserita in un gruppo di ragazzi pari età, masche e femmine, molto interessante.
02:24Siamo stati compagni di corsia, mi ricordo, perché quando noi nuotavamo
02:30era sempre nella mia corsia e diceva che apprezzava tantissimo la mia scia.
02:36Cosa che poi, fortunatamente, non ha più seguito perché in scia fondamentalmente si allena meno.
02:48Alice Sotero fa del nuoto la sua specialità regina.
02:52Nelle competizioni di solito in questa disciplina lei primeggia sempre.
02:58Anche perché lei nasce come nuotatrice, poi tramite anche delle amicizie al liceo scientifico
03:04decide di trasferirsi nella multidisciplina del pentaton e lì comincia una nuova carriera.
03:10Alice Sotero è stata portata a questa disciplina da Francesca Gandolfo
03:15tutte e tre andavano a scuola insieme alle superiori.
03:18Gli allenamenti erano duri, solitari e quindi lei ha convinto,
03:23cioè Francesca Gandolfo ha convinto Alice ad entrare a fare questo sport
03:27perché Alice arrivava dal mondo del nuoto.
03:29Lei però inizialmente svolgeva sia l'attività di nuoto che l'attività di karate.
03:35Col passare del tempo si è più appassionata al nuoto,
03:39si vedeva più nuotatrice che non tanto pentatleta all'inizio della sua carriera.
03:43I risultati del nuoto non sono mai arrivati.
03:46Quando avevo 16 anni più o meno ho iniziato a stufarmi di questa disciplina.
03:52Era una che gli piaceva scappare un po' e non fare poi tantissimo.
03:59Correre subito dopo aver affrontato un allenamento di nuoto mi sembrava pesantissimo.
04:03Ci sono stati sicuramente un po' di titubanza all'inizio.
04:14Quando penso ad Alice e al suo rapporto con il nuoto,
04:18la sua crescita sotto il profilo di questa disciplina,
04:21mi viene in mente un aneddoto.
04:23Alice Franco.
04:25Alice Franco è una delle più grandi atlete che la città di Vittorio Alfieri
04:29abbia creato negli ultimi anni.
04:31Una grande nuotatrice specializzata sui chilometraggi lunghi,
04:37le acque libere.
04:39Tanti successi per lei a livello europeo, a livello mondiale.
04:44E' un grande rammarico quello di non aver raggiunto le Olimpiadi,
04:48a differenza dell'altra meravigliosa Alice, Alice Sottero,
04:52che ha disputato due Olimpiadi e ora arriva la terza.
05:01E' stato proprio difficile far combaciare scuola e allenamenti.
05:06Oltretutto i professori non hanno quasi mai aiutato,
05:09nel senso che se andavamo alle mie interrogazioni
05:11dicevano sempre, eh però Sottero, sarebbe stato meglio
05:15che avessi studiato di più e avessi fatto un po' meno sport.
05:19Questo mi faceva sempre stare un po' male.
05:22Dopo Rio, una professoressa di matematica,
05:24mi scrisse tramite il profilo di suo figlio,
05:26dicendomi, guarda, scusami se in quel periodo
05:30non ho capito quello che stavi facendo,
05:33quella a cui vorrei arrivare.
05:35Ora che sei lì alle Olimpiadi ho capito a cosa puntavi
05:39e quindi mi scuso di aver incalciato, tra virgolette, il tuo percorso.
05:48Sicuramente avere già una società di pentathlon nel territorio
05:51è stato fondamentale per la mia crescita.
05:53Un atleta difficilmente riesce a gestire
05:56tutti gli spazi di cui ha bisogno per questo sport.
06:00Le tante strutture erano vicino a casa mia,
06:02tipo la piscina, il campo, anche l'equitazione,
06:06era circa un quarto d'ora.
06:08Invece, per quanto riguarda la scherma,
06:10dovevamo spostarci su Casale Monsterrato,
06:12che era circa 40 minuti in macchina.
06:15Oltretutto era sempre la sera a tardi,
06:17quindi mia mamma o mio papà mi prendevano,
06:20mi portavano a Casale,
06:22e loro andavano a fare la spesa per un giro
06:25o leggevano un libro lì in sala, mi aspettavano.
06:30Poi tornavamo la sera verso le otto e metà,
06:33quindi comunque rientravamo a casa tardi
06:35e loro dovevano tornare a lavorare la mattina dopo,
06:37quindi è stato impegnativo anche per loro.
06:39Tutte le cose possono funzionare con due cose fondamentali,
06:44avere le strutture e persone competenti
06:47che lavorano in queste strutture.
06:48A prescindere di quello che tu fai,
06:50creare le idoneità adatte,
06:53quindi avere la struttura, l'ambiente e i tecnici,
06:56in questo caso adatti per migliorare
06:58l'attività dei giovani.
06:59E non è detto che i giovani debbano diventare
07:02tutti quanti dei campioni.
07:05Il mio compito è far diventare i campioni,
07:07ma un altro mio compito,
07:08perché io mi reputo anche un educatore,
07:10è creare delle persone, quindi uomini e donne,
07:12che in un futuro migliorino questa società.
07:16Io ho vissuto a Roma nel periodo dal 2014 al 2016.
07:22Nel 2014 ho fatto le mie prime prove di Coppa del Mondo,
07:26dove sono andata realmente bene,
07:28dove sono entrata a far parte del Giro della Nazionale
07:31in pianta stabile.
07:33Da lì a casa ad Assi non ero strutturata abbastanza bene
07:37per riuscire a concentrarmi esclusivamente sullo sport.
07:40Qui c'erano persone di cui ho parlato,
07:42di cui mi fidavo moltissimo.
07:44Lei è una di quelle ragazze che ha sacrificato tanto
07:47per venire a Roma da giovanissima ed allenarsi qui.
07:51Effettivamente le disponibilità che offre una città come Roma
07:54sono ampiamente più vantaggiose
07:57di quelle che offre una città molto più piccola come Assi.
08:01Tanti ragazzi, come dicevo prima,
08:02hanno sacrificato tanto per venirsi ad allenare qui
08:05e Ali era una di loro.
08:13Quando sono arrivata a Montelibretti avevo pensione completa,
08:16quindi colazione, pranzo e cena,
08:19in un ristorante lì vicino.
08:21All'inizio mi accompagnavano perché non avevo la macchina qua,
08:25comunque non avevo uno stipendio,
08:26mi aiutavano molto i miei a livello economico,
08:29non pretendevo neanche che mi prendessero una macchina qua
08:32e quindi mi aiutavano molto le persone che c'erano
08:34e che ci sono ancora al centro di Montelibretti
08:36a cui sono molto affezionata.
08:38Successivamente, dopo la qualifica per Rio de Janeiro,
08:41mi hanno spostata qui all'Acqua Cetosa.
08:44Mi allenavo quasi esclusivamente qua,
08:46a parte per quanto riguarda gli allenamenti di equitazione
08:49che tornavo comunque a Montelibretti.
08:50Sono due centri importanti per noi,
08:53basi di allenamenti veramente importanti.
09:00Sicuramente per me arrivare a Roma è stata una svolta
09:03perché ho capito come ci si allena.
09:05Poi in quel periodo eravamo un bellissimo gruppo
09:08con tutte le mie coetanee,
09:10mi divertivo veramente tanto,
09:12cioè il mio allenamento era super super divertente
09:14e mi fidavo ciecamente degli allenatori che mi seguivano,
09:18del mio commissario tecnico, del coordinatore.
09:20È stato in quegli anni che ho veramente capito
09:23come poi mi sarei voluta allenare successivamente
09:26tornando a casa.
09:27Mi hanno fatto capire l'organizzazione della settimana,
09:30degli allenamenti, l'alimentazione,
09:32il fisioterapista che io assolutamente non sapevo l'esistenza
09:36e invece ho capito che era fondamentale.
09:38Mi ha cambiato un po' l'ottica di come ci si allena
09:42anche in maniera professionale.
09:44Sicuramente è fondamentale per l'Italia
09:47avere questi centri di preparazione.
10:08Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
10:38Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org

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