• 3 mesi fa
Era già successo nell’estate del 2022. Con il gran caldo e l’afa che non accenna a diminuire, gli sciami di cavallette sono tornati a invadere le campagne romagnole. E le conseguenze non sono, come è facile immaginare, di poco conto. Questi insetti che proliferano grazie alle alte temperature divorano spesso tutto ciò che «travolgono» al loro passaggio lungo i campi: quest’anno soprattutto a Faenza ma anche nel Riminese stanno divorando frutteti e coltivazioni di erba medica e in particolare pesche, susine e albicocche tardive. «Parliamo di una vera e propria calamità che sta spingendo gli agricoltori ad accelerare nelle operazioni di raccolta per evitare di perdere l'intera produzione», spiegano Coldiretti. Le ragioni dell’allarme sono molteplici: da una parte i danni visibili, con le coltivazioni danneggiate con ricadute inevitabili sul raccolto e sulla vendita dei prodotti coltivati, dall’altra l’ennesima stangata sul territorio. A patire le cavallette sono le coltivazioni che lo scorso anno erano finite sott’acqua durante le drammatiche alluvioni di maggio.

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