A due anni dal passaggio al Festival di Venezia 2022, domani 18 luglio esce finalmente al cinema Padre Pio. Il film di Abel Ferrara – sceneggiato dal regista insieme a Maurizio Braucci – è ambientato all’indomani della Prima Guerra Mondiale, nel 1920, quando inizia la storia del religioso interpretato da Shia Labeouf.
Arrivato in uno sperduto convento di Cappuccini a San Giovanni Rotondo, sulle montagne del Gargano, Padre Pio darà inizio al suo ministero e al suo cammino religioso personale – in cui la misteriosa apparizione delle stimmate coinciderà con un tragico evento che cambierà il corso della storia mondiale.
[caption id="attachment_2374600" align="alignnone" width="1024"] Shia LaBeouf in "Padre Pio". (Echo Group)[/caption]
[idarticle id="1965477" title="Shia LaBeouf si converte al cattolicesimo interpretando Padre Pio"]
Il film è una libera interpretazione e un ritratto il più possibile fedele dei primi anni di PIo. Del suo ministero a San Giovanni Rotondo e delle vicissitudini che lo legarono agli abitanti del luogo. Tra povertà, malattie e disordini politici, l’arrivo del frate sarà fondamentale per riavvicinare alla religione quel luogo di devastazione all’apparenza dimenticato da Dio e i suoi abitanti. Nell’assistenza ai poveri e agli ultimi, con amore ed empatia, dopo la devastazione della prima guerra industriale, Padre Pio troverà la sua vocazione, ma dovrà anche affrontare inquietanti visioni, tormenti personali e le sue debolezze di uomo terreno.
Padre Pio, la trama
È la fine della Prima Guerra Mondiale. E i giovani soldati italiani tornano a San Giovanni Rotondo, una terra di povertà, violenza storica e dominio ferreo della Chiesa e dei suoi ricchi proprietari terrieri. Le famiglie sono disperate, gli uomini sono distrutti, ma vittoriosi. Arriva anche Pio in uno sperduto convento di Cappuccini, per iniziare il suo ministero evocando un’aura di carisma irresistibile, santità e visioni di Gesù, Maria e del Diavolo stesso. La vigilia delle prime elezioni libere in Italia fa da sfondo a un massacro storico, un evento tragico che cambierà il corso del mondo.
Arrivato in uno sperduto convento di Cappuccini a San Giovanni Rotondo, sulle montagne del Gargano, Padre Pio darà inizio al suo ministero e al suo cammino religioso personale – in cui la misteriosa apparizione delle stimmate coinciderà con un tragico evento che cambierà il corso della storia mondiale.
[caption id="attachment_2374600" align="alignnone" width="1024"] Shia LaBeouf in "Padre Pio". (Echo Group)[/caption]
[idarticle id="1965477" title="Shia LaBeouf si converte al cattolicesimo interpretando Padre Pio"]
Il film è una libera interpretazione e un ritratto il più possibile fedele dei primi anni di PIo. Del suo ministero a San Giovanni Rotondo e delle vicissitudini che lo legarono agli abitanti del luogo. Tra povertà, malattie e disordini politici, l’arrivo del frate sarà fondamentale per riavvicinare alla religione quel luogo di devastazione all’apparenza dimenticato da Dio e i suoi abitanti. Nell’assistenza ai poveri e agli ultimi, con amore ed empatia, dopo la devastazione della prima guerra industriale, Padre Pio troverà la sua vocazione, ma dovrà anche affrontare inquietanti visioni, tormenti personali e le sue debolezze di uomo terreno.
Padre Pio, la trama
È la fine della Prima Guerra Mondiale. E i giovani soldati italiani tornano a San Giovanni Rotondo, una terra di povertà, violenza storica e dominio ferreo della Chiesa e dei suoi ricchi proprietari terrieri. Le famiglie sono disperate, gli uomini sono distrutti, ma vittoriosi. Arriva anche Pio in uno sperduto convento di Cappuccini, per iniziare il suo ministero evocando un’aura di carisma irresistibile, santità e visioni di Gesù, Maria e del Diavolo stesso. La vigilia delle prime elezioni libere in Italia fa da sfondo a un massacro storico, un evento tragico che cambierà il corso del mondo.
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