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NovitàTrascrizione
00:00L'Institute for Management Development, un centro di ricerca in Svizzera, da qualche
00:06anno pubblica un indice di competitività di molti paesi del mondo basato sull'elaborazione
00:12di alcuni dati che riguardano i governi dei singoli paesi, riguardano le loro finanze,
00:18il loro prodotto interno lordo e la loro situazione in genere di infrastrutture,
00:24sanità ma anche capacità di fornire un buon stile di vita ai cittadini. Nel suo complesso
00:32l'Italia quest'anno è stata valutata 42esima su 67 paesi, quindi non una posizione particolarmente
00:41buona. Sotto all'Italia si trovano a livello dell'Europa soltanto i paesi dell'Europa orientale
00:49e la Grecia. Dobbiamo quindi migliorare questo indice. Per migliorarlo bisogna aumentare gli
00:55investimenti in ricerca e sviluppo e gli investimenti in infrastrutture. Giusto per
00:59fare un esempio contemporaneo, investire molto denaro in un ponte sullo stretto di Messina che
01:07collega due regioni non gestite, non dotate di una rete infrastrutturale forte, non aumenterà
01:16sicuramente la competitività del paese. Bisogna invece migliorare tutta la rete ferroviaria
01:22autostradale del paese, bisogna migliorare l'accesso alle risorse energetiche, bisogna
01:27investire di più nelle università in ricerca e sviluppo. Questo sarà il seme per il nostro
01:33futuro. Se questo avverrà anche i salari aumenteranno. I salari sono direttamente
01:38proporzionali alla produttività e la produttività è data da quanto un paese è in grado di sfruttare
01:45le nuove tecnologie. In Italia siamo indietro da questo punto di vista. È una sfida importante
01:51per qualsiasi governo presente e futuro.