Dapprima la telefonata di un finto carabiniere per avvertire che un familiare aveva avuto un incidente. Poi un falso avvocato che si recava direttamente a casa per riscuotere soldi e oggetti di valore per risolvere la controversia. Una truffa studiata nei minimi particolari soprattutto per colpire persone anziane. Così due pregiudicati campani di 49 e 20 anni, sono stati arrestati dai carabinieri del comando provinciale a Trapani. Il copione applicato in più casi è stato sempre lo stesso. L’incidente, il familiare coinvolto e trattenuto presso una caserma e la richiesta di denaro per liberarlo e chiudere, così, la questione.
In alcuni casi, a fronte della indisponibilità della somma di denaro, è stata richiesta alla vittima la consegna del proprio bancomat, con il relativo codice pin. Secondo quanto hanno scoperto i carabinieri i due pregiudicati avrebbero fatto colpo a Trapani su due anziani ottantenni, facendosi consegnare dapprima 1.470 euro e, successivamente, ulteriori 7.500 euro che l’anziano aveva nel frattempo prelevato in banca. Anche ad Alcamo hanno truffato una 89enne, facendosi consegnare monili e preziosi per un valore di 15.000 euro. I due, arrestati in flagranza, sono stati rinchiusi nel carcere di Trapani.
In alcuni casi, a fronte della indisponibilità della somma di denaro, è stata richiesta alla vittima la consegna del proprio bancomat, con il relativo codice pin. Secondo quanto hanno scoperto i carabinieri i due pregiudicati avrebbero fatto colpo a Trapani su due anziani ottantenni, facendosi consegnare dapprima 1.470 euro e, successivamente, ulteriori 7.500 euro che l’anziano aveva nel frattempo prelevato in banca. Anche ad Alcamo hanno truffato una 89enne, facendosi consegnare monili e preziosi per un valore di 15.000 euro. I due, arrestati in flagranza, sono stati rinchiusi nel carcere di Trapani.
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