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La sera di lunedì 3 giugno in duemila hanno partecipato alla fiaccolata in ricordo di Giada Zanola a Vigonza (Padova), il paese in cui lei viveva con il compagno Andrea Favero, sospettato di averla gettata giù da un cavalcavia sull'autostrada A4. In testa al corteo il padre della ragazza, Gino, il fratello Daniel e la sorella Federica. Con loro anche Gino Cecchettin: «Rivivo la mia tragedia, il silenzio è d’obbligo». Poi ha preso la parola lo zio materno Ivo Mauret: «È stata una settimana tremenda, avevo sentito Giada un mese fa e mi aveva detto che andava tutto bene, sua madre è morta a dicembre e ora siamo sconvolti». Il parroco don Alessandro: «Preghiamo perché il Signore accolga Giada e tutte le donne vittime di violenza tra le sue braccia, e tocchi il cuore di Andrea e di tutti coloro che si rendono responsabili di violenze contro le donne. Preghiamo anche per il figlio di Andrea e Giada: trovi mani che lo accolgano, adulti che lo proteggano e una comunità che lo aiuti a crescere».

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