Un coro fatto dalle donne per le donne. «Ninna Nanna di tutti li matri» è stato composto da Serena Ganci e 30 donne si sono esibite con lei presso l’unità operativa di Ostetricia e Ginecologia dell'ospedale Civico di Palermo.
Una ninna nanna dedicata alla madre che ha perso il suo bambino per soffocamento lo scorso gennaio dopo essersi addormentata stremata alla fine di un lungo travaglio, ma è dedicata anche a tutte le mamme del mondo. Il brano si colloca al di fuori dei luoghi comuni con cui si narra ancora una maternità stereotipata. La performance delle 30 musiciste vuole essere anche un modo per sensibilizzare le istituzioni e l’opinione pubblica sul supporto adeguato da dare alle mamme nella cura e gestioni dei figli appena nati.
«Ninna Nanna di tutti li matri» è un urlo, un pianto, un messaggio sociale e politico. È un inno per tutte le mamme, per le loro imperfezioni, un inno per gli ultimi della terra, per i bambini mai nati, per i dimenticati, per i figli di nessuno. L’artista dichiara: «Il canto vuole essere un gesto di denuncia ma anche di speranza. Una sorta di preghiera collettiva nel senso più profondo del rito fuori da ogni credo. Sono convinta che l'arte sia sempre il luogo giusto dove svegliare la collettività, il luogo giusto per risanare ciò che è stato distrutto, il luogo giusto per poter credere in un futuro migliore per i nostri figli».
Il reparto di Ginecologia e Ostetricia del Civico, diretto dal dottor Antonio Maiorana, è stato tra i primi della città ad avere modificato l’assistenza alle donne nel peri-parto concedendo, pur nell’attuale momento pandemico con le dovute cautele, la possibilità di ingresso di un’accompagnatrice durante la degenza ordinaria. «Dopo un momento drammatico per l’ostetricia – commenta il dottor Maiorana - arriva un canto indirizzato a tutte le mamme che abbiano avuto una gravidanza felice, ma anche non felice o negata. È una preghiera laica, un canto che esprime tanta forza comunicativa ed è la prima volta che questa forza viene indirizzata ad un reparto che è quello di maternità dove il miracolo della vita si ripete».
Serena Ganci e le artiste si sono esibite per la prima volta sabato scorso al Cre.Zi. Plus ai Cantieri Culturali della Zisa. Il coro è composto da: Serena Ganci, Alessandra Salerno, Daria Biancardi, Elisa Parrinello, Gisella Vitrano, Chiara Muscato, Alessandra Mirabella, Chiara Minaldi, Chiara mortale, Alessia Quattrocchi, Claudia Sala , Irene Ientile, Tiziana Venturella, Eleonora Tomasino, Florinda Piticchio, Giorgia Meli, Giulia Militello, Germana Di Cara, Noa Flandina, Alessandra Ponente, Margherita Riotta, Federica Gargano, Jerusa Barros, Loredana Grimaudo, Roberta Sava, Simona Trentacoste, Teresa Sousa, Valeria Graziani, Nancy Ferraro, Monica Alagna, Luisa Hoffman, Daniela Macaluso.
Nel video Serena Ganci e il dottor Antonio Maiorana.
Una ninna nanna dedicata alla madre che ha perso il suo bambino per soffocamento lo scorso gennaio dopo essersi addormentata stremata alla fine di un lungo travaglio, ma è dedicata anche a tutte le mamme del mondo. Il brano si colloca al di fuori dei luoghi comuni con cui si narra ancora una maternità stereotipata. La performance delle 30 musiciste vuole essere anche un modo per sensibilizzare le istituzioni e l’opinione pubblica sul supporto adeguato da dare alle mamme nella cura e gestioni dei figli appena nati.
«Ninna Nanna di tutti li matri» è un urlo, un pianto, un messaggio sociale e politico. È un inno per tutte le mamme, per le loro imperfezioni, un inno per gli ultimi della terra, per i bambini mai nati, per i dimenticati, per i figli di nessuno. L’artista dichiara: «Il canto vuole essere un gesto di denuncia ma anche di speranza. Una sorta di preghiera collettiva nel senso più profondo del rito fuori da ogni credo. Sono convinta che l'arte sia sempre il luogo giusto dove svegliare la collettività, il luogo giusto per risanare ciò che è stato distrutto, il luogo giusto per poter credere in un futuro migliore per i nostri figli».
Il reparto di Ginecologia e Ostetricia del Civico, diretto dal dottor Antonio Maiorana, è stato tra i primi della città ad avere modificato l’assistenza alle donne nel peri-parto concedendo, pur nell’attuale momento pandemico con le dovute cautele, la possibilità di ingresso di un’accompagnatrice durante la degenza ordinaria. «Dopo un momento drammatico per l’ostetricia – commenta il dottor Maiorana - arriva un canto indirizzato a tutte le mamme che abbiano avuto una gravidanza felice, ma anche non felice o negata. È una preghiera laica, un canto che esprime tanta forza comunicativa ed è la prima volta che questa forza viene indirizzata ad un reparto che è quello di maternità dove il miracolo della vita si ripete».
Serena Ganci e le artiste si sono esibite per la prima volta sabato scorso al Cre.Zi. Plus ai Cantieri Culturali della Zisa. Il coro è composto da: Serena Ganci, Alessandra Salerno, Daria Biancardi, Elisa Parrinello, Gisella Vitrano, Chiara Muscato, Alessandra Mirabella, Chiara Minaldi, Chiara mortale, Alessia Quattrocchi, Claudia Sala , Irene Ientile, Tiziana Venturella, Eleonora Tomasino, Florinda Piticchio, Giorgia Meli, Giulia Militello, Germana Di Cara, Noa Flandina, Alessandra Ponente, Margherita Riotta, Federica Gargano, Jerusa Barros, Loredana Grimaudo, Roberta Sava, Simona Trentacoste, Teresa Sousa, Valeria Graziani, Nancy Ferraro, Monica Alagna, Luisa Hoffman, Daniela Macaluso.
Nel video Serena Ganci e il dottor Antonio Maiorana.
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