• 5 mesi fa
Lui è Luca Barbareschi. Lei è Catherine McCormack (Braveheart, Spy Games). In The Penitent di e con Luca Barbareschi (anche produttore) sono il protagonista e la moglie. Lui è lo psichiatra che si è rifiutato di testimoniare al processo che vede imputato un suo ex paziente, responsabile della morte di diverse persone. Chiamato a testimoniare per la difesa, ha detto no. E questa scelta ha fatto crollare il suo mondo professionale e privato. Perché? C'entra qualcosa la sua appartenenza alla comunità ebraica di New York? E il fatto che l'accusato sia membro di quella LGBTQ+? Siamo nella New York/America/mondo di oggi: la stampa, complice un errore "redazionale", sbatte il nuovo mostro in prima pagina. L'accanimento giudiziario corre e monta in parallelo. Ma chi è il mostro? Il medico che si trincera dietro il giuramento di Ippocrate? Il paziente con la sua storia personale? I media? La Giustizia sempre "meno cieca"? Forse la domanda è "chi è la vittima? Chi è l'innocente?" sembra chiedersi David Mamet, il grande drammaturgo americano (ebreo, newyorchese). Premio Pulitzer che firma la sceneggiatura tornando a collaborare con Barbareschi. A Mamet piacciono i dilemmi morali annegati nella contemporaneità. Negli anni 80/90/2000 ha firmato, con la scientificità di un entomologo umano/sociale, capolavori come American Buffalo, Perversione sessuale a Chicago, Glengarry Glen Ross (il Pulitzer), Olenna. Diventati pièce teatrali e/o film (su tutti l'all star Americani di James Foley, da Glengarry Glen Ross). Portati in scena in Italia, questi e altri, da Barbareschi... The Penitent, dopo la première Fuori Concorso al Festival di Venezia 2023, arriva nei cinema il 30 maggio.

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