Roma, 7 mag. (askanews) - In questi luoghi si dice che "tutto viene dalle montagne". Dai Monti Metalliferi (Erzgebirge), una delle regioni turistiche più popolari della Sassonia, Germania orientale, sono stati estratti per secoli metalli, tra cui uranio e litantrace, tipo di carbon fossile, per lasciare poi posto all'arte dell'intaglio del legno e all'artigianato locale: ora 38 di questi territori assieme a Chemnitz, ex Karl Marx Stadt (1952-1990) e terza maggiore città del Land dopo Lipsia e Dresda, saranno Capitale europea della Cultura 2025 Chi viene da queste parti, può visitare le ex città minerarie, le miniere sotterranee, alcune trasformate in musei come quella di Ehrenfriedersdorf, località nota per i suoi giacimenti di stagno già dal XIII secolo e oggi tra i 17 siti tedeschi eletti patrimonio Unesco nella Erzgebirge.Durante l'ex Ddr, la Germania comunista (1949-1990), l'Urss decise di sfruttare le miniere di uranio, con almeno 40.000 minatori tedeschi dell'est che qui si ammalarono o persero la vita. Dal 1990 in poi queste aree sono state bonificate e il titolo di Capitale europea della Cultura 2025 porterà tantissimi eventi e un percorso di opere d'arte intitolato "Purple Path" che sarà inaugurato ufficialmente il prossimo aprile (11-13 aprile 2025).Tradizione e innovazione convivono nelle botteghe degli artigiani, come nella storica azienda Bergauer a Schneeberg (letteralmente "montagna di neve") che produce a mano guanti in pelle di alta qualità dal 1876. Ora è Nils Bergauer a occuparsene: "Facciamo guanti invernali, guanti per guidare le auto, per andare a cavallo, per golf, scherma", ha raccontato a una delegazione di giornalisti del GTM 2024.Un'azienda artigiana, con la metà delle vendite online e con richieste da tutta Europa, o dal mondo del cinema e del teatro. Un guanto può costare dai 100 ai 350 euro (il cachemire per l'imbottitura viene importato dall'Italia, ndr) e anche Angela Merkel, quando era cancelliera, è stata tra i loro clienti.
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