• 15 anni fa
L’autoritratto come ri-creazione di sé. Atto ricreativo e rigenerativo. E allora c’è ansia creativa. Quella che non fa stare fermo, mai. E non so-stare. Poi c'è il reale, quello che è. Ed io, il filtro che lo rende surreale.
Un percorso che procede per similitudini, metafore visive, e giunge a svolgersi per mutazioni. La natura si nutre dei mutamenti che produce. Io la imito. E’ l’evoluzione che la caratterizza. Così naturalmente un individuo arriva ad essere ciò che è. Così immaginificamente io arrivo ad essere me.

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