La bella giornata, il raduno con gli amici, il vento fra i capelli, il terribile urto, la morte: sono i frames dell'ultimo giorno di vita di Salvo Tantillo e Alessio Fardella, i due amici di 19 e 35 anni che hanno perso la vita ieri, in una terribile domenica di aprile.
Si erano visti presto e avevano fatto un giro tra Isola delle femmine, Capaci, Carini. La loro esistenza e i loro sogni si sono fermati nell'ultimo tratto Anas dell'autostrada A29 prima dell'ingresso a Palermo. Ad attenderli, mascherata da una fatale coincidenza, c'era la morte. Il guasto di un'auto, la sosta in corsia d'emergenza: un sos che non è arrivato in tempo per cambiare gli eventi.
Salvo Tantillo e Alessio Fardella a bordo di una moto Honda hanno centrato in pieno la Bmw. Alla guida c'era il più grande dei due, Alessio, anche perché Salvo non aveva ancora preso la patente. Era il suo sogno: guidare quelle moto che lo appassionavano tanto. Un amore trasmesso dal padre, morto a gennaio di un anno fa a causa del covid. Una perdita che lo aveva segnato enormemente ma che lo spronava a diventare presto grande, anche per dare una mano alla sua famiglia.
"Salvo era un ragazzo d'oro, d'altri tempi, legato alla sua famiglia, ai suoi due fratelli e soprattutto al padre, morto un anno fa di Covid - racconta Tiziana Lo Bianco, amica della famiglia Tantillo -. Da quel giorno aveva preso lui le redini della famiglia. Lavorava e studiava per crearsi un futuro dignitoso. La sua passione erano le moto e le macchine e fin da piccolo aveva lavorato con il padre. Avrebbe compiuto 20 anni a maggio - continua - e si sarebbe diplomato quest'anno. Poi avrebbe preso servizio alla Honda".
Forse non a caso Salvo si era legato ad Alessio. Erano entrambi di Cruillas, avevano entrambi la passione per le moto, condividevano tanti momenti e a Salvo mancava maledettamente il padre.
Saranno uniti anche nel giorno del funerale. Non è ancora stata stabilita la data perché le salme sono ancora a disposizione del medico legale che farà l'esame autoptico, ma la chiesa è già stata decisa. L'ultimo saluto a Salvo e ad Alessio sarà dato al Cep, nella chiesa di San Giovanni Apostolo.
Abbracci e pianti, ma tanta compostezza al Policlinico di Palermo. Davanti alla camera mortuaria ci sono familiari, amici e gente che ha conosciuto quelle due vittime andate via troppo presto. Le casse dopo il riconoscimento sono chiuse.
"Una famiglia distrutta - commenta Tiziana Tantillo, la zia di Salvo -. Dopo la morte di mio fratello questo è un altro colpo durissimo" .
Si erano visti presto e avevano fatto un giro tra Isola delle femmine, Capaci, Carini. La loro esistenza e i loro sogni si sono fermati nell'ultimo tratto Anas dell'autostrada A29 prima dell'ingresso a Palermo. Ad attenderli, mascherata da una fatale coincidenza, c'era la morte. Il guasto di un'auto, la sosta in corsia d'emergenza: un sos che non è arrivato in tempo per cambiare gli eventi.
Salvo Tantillo e Alessio Fardella a bordo di una moto Honda hanno centrato in pieno la Bmw. Alla guida c'era il più grande dei due, Alessio, anche perché Salvo non aveva ancora preso la patente. Era il suo sogno: guidare quelle moto che lo appassionavano tanto. Un amore trasmesso dal padre, morto a gennaio di un anno fa a causa del covid. Una perdita che lo aveva segnato enormemente ma che lo spronava a diventare presto grande, anche per dare una mano alla sua famiglia.
"Salvo era un ragazzo d'oro, d'altri tempi, legato alla sua famiglia, ai suoi due fratelli e soprattutto al padre, morto un anno fa di Covid - racconta Tiziana Lo Bianco, amica della famiglia Tantillo -. Da quel giorno aveva preso lui le redini della famiglia. Lavorava e studiava per crearsi un futuro dignitoso. La sua passione erano le moto e le macchine e fin da piccolo aveva lavorato con il padre. Avrebbe compiuto 20 anni a maggio - continua - e si sarebbe diplomato quest'anno. Poi avrebbe preso servizio alla Honda".
Forse non a caso Salvo si era legato ad Alessio. Erano entrambi di Cruillas, avevano entrambi la passione per le moto, condividevano tanti momenti e a Salvo mancava maledettamente il padre.
Saranno uniti anche nel giorno del funerale. Non è ancora stata stabilita la data perché le salme sono ancora a disposizione del medico legale che farà l'esame autoptico, ma la chiesa è già stata decisa. L'ultimo saluto a Salvo e ad Alessio sarà dato al Cep, nella chiesa di San Giovanni Apostolo.
Abbracci e pianti, ma tanta compostezza al Policlinico di Palermo. Davanti alla camera mortuaria ci sono familiari, amici e gente che ha conosciuto quelle due vittime andate via troppo presto. Le casse dopo il riconoscimento sono chiuse.
"Una famiglia distrutta - commenta Tiziana Tantillo, la zia di Salvo -. Dopo la morte di mio fratello questo è un altro colpo durissimo" .
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