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Roma, 11 gen. (askanews) - Manca meno di un'ora all'appuntamento delle 12.30 e il Pd annuncia il rinvio alle 19 della direzione nazionale del partito. In quel momento non c'è ancora l'intesa sulle regole del voto per le primarie del 19 febbraio: i dem sono infatti spaccati sulla possibilità di aggiungere il voto online ai tradizionali gazebo. A volerlo è la principale sfidante, Elly Schlein, per allargare la platea di votanti anche fra i giovani, e i suoi sostenitori, come la deputata Laura Boldrini: "Non c'è da avere paura del futuro, non c'è da avere paura di quello che ci si prospetta. Già sono state fatte consultazioni online, mi auguro che si possa andare in questa direzione".Contrario invece Stefano Bonaccini, governatore dell'Emilia Romagna e favorito alla segreteria del Pd, assente alla commemorazione di David Sassoli perché impegnato a un evento a Modena. Contro anche l'altra candidata, l'ex ministra dem Paola De Micheli, che uscendo dalla commemorazione al Nazareno ha dichiarato:"Sono contraria al voto online, rimango contraria", ha spiegato."Il flop si evita se facciamo politica, se suscitiamo un entusiasmo, se generiamo un desiderio collettivo di andare avanti con questa nostra comunità, non se rispondiamo a dei desideri individuali", ha attaccato.Una delle ipotesi di mediazione è permettere ai soli iscritti Pd di votare anche online. Matteo Ricci, sindaco di Pesaro, sullo stallo:"Dibattito assurdo sulle regole che non interessa nessuno e ha cominciato a stancare anche i militanti più stretti del partito".

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