https://www.pupia.tv - Saronno (Varese) - Una banda di spacciatori è stata sgominata dai carabinieri di Varese che hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di 9 persone, tra i quali tre fratelli gemelli. Uno di loro è il trapper, produttore di musica hip hop e fashion blogger "Oscaritoss Way". Quarantenne, molto noto sui social, aspirante influencer di scarpe sportive (6 mila follower su Instagram), aveva anche partecipato come comparsa nel ruolo del "boss" nel video di uno degli ultimi brani pubblicati dalla cantante Malika Ayane, "Wow".
Secondo quanto emerso dalle indagini, la banda spacciava cocaina, marijuana e hascisc, incuranti che i clienti fossero maggiorenni o minorenni. I tre, residenti a Uboldo, smerciavano e 'tenevano' droga in grandi quantità per conto di "organizzazioni malavitose della zona", per poi rivenderla per conto di alcuni degli indagati, secondo quanto ipotizzano gli investigatori coordinati dalla pm Nadia Calcaterra. A carico di due di loro anche un arresto in flagranza per droga, ma le intercettazioni hanno portato a ricondurre a questioni di spaccio un accoltellamento, in cui due fratelli furono protagonisti. In quel caso la vittima era stata reticente con i carabinieri perché minacciata dagli aggressori.
L'attività intorno allo stupefacente aveva un volume d'affari di circa 30mila euro a settimana e lo spaccio avveniva anche vicino alle scuole. "Costine, piatti, sassi o bistecche" erano gli appellativi che nelle venivano usati per indicare i diversi tipi di droga, tra cocaina, hascisc e marijuana. Alcuni di loro, peraltro, erano già stati sottoposti a misure di prevenzione o agli arresti domiciliari, ma questo non fermava la loro attività. (10.07.20)
Secondo quanto emerso dalle indagini, la banda spacciava cocaina, marijuana e hascisc, incuranti che i clienti fossero maggiorenni o minorenni. I tre, residenti a Uboldo, smerciavano e 'tenevano' droga in grandi quantità per conto di "organizzazioni malavitose della zona", per poi rivenderla per conto di alcuni degli indagati, secondo quanto ipotizzano gli investigatori coordinati dalla pm Nadia Calcaterra. A carico di due di loro anche un arresto in flagranza per droga, ma le intercettazioni hanno portato a ricondurre a questioni di spaccio un accoltellamento, in cui due fratelli furono protagonisti. In quel caso la vittima era stata reticente con i carabinieri perché minacciata dagli aggressori.
L'attività intorno allo stupefacente aveva un volume d'affari di circa 30mila euro a settimana e lo spaccio avveniva anche vicino alle scuole. "Costine, piatti, sassi o bistecche" erano gli appellativi che nelle venivano usati per indicare i diversi tipi di droga, tra cocaina, hascisc e marijuana. Alcuni di loro, peraltro, erano già stati sottoposti a misure di prevenzione o agli arresti domiciliari, ma questo non fermava la loro attività. (10.07.20)
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