È stato considerato per nove mesi un’emergenza mondiale: il virus Zika non lo è più, ma resta un problema estremamente importante a lungo termine, da non minimizzare, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Da quando è stato identificato l’anno scorso in Brasile, il virus è stato diagnosticato in una settantina di Paesi, in particolare latinoamericani e caraibici.
“Facciamo fronte a questioni di lunga durata, alla gestione di complicazioni neurologiche nei bambini e negli adulti”, ha spiegato il dottor Peter Salama, direttore del programma Oms per le emergenze. “Poi ci sono le questioni della pianificazione familiare, dei sistemi sanitari, della salute materna e riproduttiva e di un’agenda esaustiva per la ricerca e lo sviluppo che richiederà diversi anni”.
L’annuncio dell’Oms ha già sollevato perplessità: il Brasile teme che per questo Zika non venga più considerato una priorità. Soltanto in questo Paese sono stati registrati circa 2000 casi di microcefalia nei neonati di donne che avevano contratto il virus veicolato dalla zanzara del genere Aedes e trasmissibile anche per via sessuale.
#ZikaVirus & assoc. complications is no longer Public Health Emergency of International Concern #alert— WHO (@WHO) 18 novembre 2016
#ZikaVirus & assoc. complications remain a significant public health challenge requiring intense action https://t.co/rY4zXVLWAE— WHO (@WHO) 18 novembre 2016
Da quando è stato identificato l’anno scorso in Brasile, il virus è stato diagnosticato in una settantina di Paesi, in particolare latinoamericani e caraibici.
“Facciamo fronte a questioni di lunga durata, alla gestione di complicazioni neurologiche nei bambini e negli adulti”, ha spiegato il dottor Peter Salama, direttore del programma Oms per le emergenze. “Poi ci sono le questioni della pianificazione familiare, dei sistemi sanitari, della salute materna e riproduttiva e di un’agenda esaustiva per la ricerca e lo sviluppo che richiederà diversi anni”.
L’annuncio dell’Oms ha già sollevato perplessità: il Brasile teme che per questo Zika non venga più considerato una priorità. Soltanto in questo Paese sono stati registrati circa 2000 casi di microcefalia nei neonati di donne che avevano contratto il virus veicolato dalla zanzara del genere Aedes e trasmissibile anche per via sessuale.
#ZikaVirus & assoc. complications is no longer Public Health Emergency of International Concern #alert— WHO (@WHO) 18 novembre 2016
#ZikaVirus & assoc. complications remain a significant public health challenge requiring intense action https://t.co/rY4zXVLWAE— WHO (@WHO) 18 novembre 2016
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