http://www.pupia.tv - Ragusa - George Mustafa, rumeno, di 30 anni, domiciliato a Ragusa, è stato arrestato dalla polizia: deve scontare la pena in carcere per il reato di violenza sessuale ed atti osceni in luogo pubblico.
Nel 2011 era diventato il terrore delle giovani donne ragusane che orbitavano nella zona di via Palma di Montechiaro, in particolar modo delle studentesse minorenni. Le seguiva, le fermava, toccava e si masturbava.
Gli uomini della squadra mobile di Ragusa avevano effettuato appostamenti per individuare il ricercato, dopo averne fatto un identikit. Anche delle donne della Polizia avevano fatto da “esca” per poterlo scovare ma a nulla erano valsi i primi tentativi perché l’uomo si era allontanato da Ragusa.
Riconosciuto dalle vittime, Mustafa era stato comunque colpito da un’ordinanza di custodia cautelare eseguita dopo che il rumeno aveva fatto rientro a Ragusa. Dopo un primo periodo di custodia cautelare in carcere e la successiva condanna per violenza sessuale e atti osceni in luogo pubblico per tre anni e sei mesi, l’uomo era prima rimasto in carcere e poi in detenzione domiciliare.
Tornato in libertà per effetto della liberazione anticipata, Mustafa si rendeva subito irreperibile non rispettando le prescrizioni del magistrato di sorveglianza. Il Tribunale di Sorveglianza ha quindi ordinato la cattura del rumeno al fine di far scontare la pena residua nel carcere di Ragusa.
Le fasi della cattura, avvenuta venerdì, sono state particolarmente movimentate, in quanto Mustafa, non appena ha riconosciuto gli investigatori che all’epoca lo avevano catturato, si è subito dato a precipitosa fuga spintonando i passanti e facendoli cadere a terra. C’è stato un inseguimento a piedi in via Diaz, via Rapisardi, via San Francesco, terminato in via Scipio dove gli agenti lo hanno accerchiato e neutralizzato. (13.02.16)
Nel 2011 era diventato il terrore delle giovani donne ragusane che orbitavano nella zona di via Palma di Montechiaro, in particolar modo delle studentesse minorenni. Le seguiva, le fermava, toccava e si masturbava.
Gli uomini della squadra mobile di Ragusa avevano effettuato appostamenti per individuare il ricercato, dopo averne fatto un identikit. Anche delle donne della Polizia avevano fatto da “esca” per poterlo scovare ma a nulla erano valsi i primi tentativi perché l’uomo si era allontanato da Ragusa.
Riconosciuto dalle vittime, Mustafa era stato comunque colpito da un’ordinanza di custodia cautelare eseguita dopo che il rumeno aveva fatto rientro a Ragusa. Dopo un primo periodo di custodia cautelare in carcere e la successiva condanna per violenza sessuale e atti osceni in luogo pubblico per tre anni e sei mesi, l’uomo era prima rimasto in carcere e poi in detenzione domiciliare.
Tornato in libertà per effetto della liberazione anticipata, Mustafa si rendeva subito irreperibile non rispettando le prescrizioni del magistrato di sorveglianza. Il Tribunale di Sorveglianza ha quindi ordinato la cattura del rumeno al fine di far scontare la pena residua nel carcere di Ragusa.
Le fasi della cattura, avvenuta venerdì, sono state particolarmente movimentate, in quanto Mustafa, non appena ha riconosciuto gli investigatori che all’epoca lo avevano catturato, si è subito dato a precipitosa fuga spintonando i passanti e facendoli cadere a terra. C’è stato un inseguimento a piedi in via Diaz, via Rapisardi, via San Francesco, terminato in via Scipio dove gli agenti lo hanno accerchiato e neutralizzato. (13.02.16)
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