Si può ormai considerare conclusa, e conclusa bene, la disavventura del Modern Express, il cargo dell’armatore sudcoreano Cido immatricolato a Panama rimasto in balia dell’Atlantico da fine gennaio.
La nave di 164 metri è entrata ieri nel porto di Bilbao trainata dai rimorchiatori spagnoli. Per almeno 3 giorni, a causa delle proibitive condizioni meteo del Golfo di Guascogna, si era temuto che il Modern Express andasse a insabbiarsi sulle coste francesi delle Landes.
Fino a lunedì mattina, quando gli specialisti olandesi della compagnia Smit Salvage sono riusciti ad agganciare la nave, in balia delle onde e con un’inclinazione di quasi 50 gradi, e cominciare la delicata operazione di traino.
Il naufragio, il 26 gennaio, è stato causato da un brusco spostamento del carico: circa 3.600 tonnellate di legname e macchinari partiti dal Gabon e diretti in Francia. I 22 membri dell’equipaggio erano stati tratti in salvo con un intervento congiunto dei soccorsi francesi e spagnoli.
La nave di 164 metri è entrata ieri nel porto di Bilbao trainata dai rimorchiatori spagnoli. Per almeno 3 giorni, a causa delle proibitive condizioni meteo del Golfo di Guascogna, si era temuto che il Modern Express andasse a insabbiarsi sulle coste francesi delle Landes.
Fino a lunedì mattina, quando gli specialisti olandesi della compagnia Smit Salvage sono riusciti ad agganciare la nave, in balia delle onde e con un’inclinazione di quasi 50 gradi, e cominciare la delicata operazione di traino.
Il naufragio, il 26 gennaio, è stato causato da un brusco spostamento del carico: circa 3.600 tonnellate di legname e macchinari partiti dal Gabon e diretti in Francia. I 22 membri dell’equipaggio erano stati tratti in salvo con un intervento congiunto dei soccorsi francesi e spagnoli.
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