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L’intervento è stato condotto dalle unità del Reparto Operativo Aeronavale di Bari, chiamato a contrastare i traffici illeciti via mare diretti in Puglia, in collaborazione con quelle del Gruppo Aeronavale di Taranto specializzato in operazioni a largo raggio nonché Centro di coordinamento locale per l’operazione “Triton” dell’Agenzia Europea Frontex e del Gruppo Esplorazione Aeromarittima di Pratica di Mare impiegato nella sorveglianza aerea nei vari teatri operativi nazionali ed esteri. L’allarme è scattano nella tarda mattinata di martedì quando è stato avvistato da un velivolo, a oltre 100 chilometri al largo delle coste italiane, un gommone di quasi 10 metri di lunghezza e dotato di due potenti motori fuoribordo, che dirigeva a velocità sostenuta verso la provincia barese. Sono state quindi dirette in zona le motovedette in servizio di perlustrazione nell’area allo scopo di eseguire un controllo come previsto dalle norme internazionali. Alla vista delle vedette, il gommone ha invertito la rotta puntando verso le coste nel tratto di confine tra Albania e Montenegro, aumentando la velocità. Ne è scaturito un inseguimento ingaggiato dalle veloci motovedette della Guardia di Finanza che sono riuscite ad avvicinarsi al grosso gommone visibilmente carico di involucri normalmente usati per il trasporto della droga. Per sfuggire alla cattura, gli scafisti si sono liberati dell’intero carico di droga, gettandolo in mare, e hanno attuato pericolose manovre per sfuggire al controllo dei mezzi militari. L’inseguimento è durato alcune ore ma l’alleggerimento dal voluminoso e pesante carico che aveva permesso al potente gommone di raggiungere la massima velocità e la vicinanza con le acque territoriali albanesi e montenegrine hanno costretto i mezzi delle Fiamme Gialle ad interrompere le operazioni. Le Autorità Albanesi e Montenegrine, tempestivamente allertate, hanno attivavano le ricerche del mezzo fuggitivo con i propri dispositivi di polizia. Il VIDEO diffuso in queste ore dalla GF:
In fase di rientro le unità navali della Guardia di Finanza sono riuscite a recuperare quasi completamente il carico di cui si erano disfatti i trafficanti in fuga, costituito da decine di grossi involucri galleggianti. La droga, del peso complessivo di poco inferiore a sei quintali, è risultata marijuana e sottoposta a sequestro.
Sono state immediatamente avviate indagini tese ad individuare i responsabili dell’illecito traffico, gli eventuali fiancheggiatori nonché la destinazione dello stupefacente che, se fosse giunto al mercato al dettaglio avrebbe fruttato all’organizzazione criminale oltre 5 milioni di euro.
Il contrasto al traffico di droga, il rischio di una ripresa del flusso di migranti clandestini via mare, l’allarme terrorismo hanno di recente portato ad una ulteriore intensificazione della sorveglianza su coste e mare da parte dei mezzi aeronavali delle Fiamme Gialle.
E nell’ambito di questa intensificazione che, nella stessa giornata di martedì, al largo delle coste salentine adriatiche, un pattugliatore d’altura del Gruppo Aeronavale di Taranto aveva intercettato e fermato un secondo gommone, di circa 5 metri di lunghezza che, con due occupanti, dirigeva verso le coste albanesi.
A bordo del gommone venivano rinvenute numerose taniche piene di benzina e gli occupanti, che dichiaravano di essere di nazionalità albanese e di aver da poco acquistato il natante in Italia, risultavano sprovvisti di documenti personali e del mezzo.
Il gommone, quindi, veniva condotto al porto di Otranto dove gli accertamenti, eseguiti in collaborazione con i Finanzieri della locale Sezione Operativa Navale, permettevano di sequestrare il mezzo e le taniche con il combustibile e denunciare per ricettazione e violazione delle norme sulla sicurezza della navigazione, i due soggetti, M. F. di anni 23 ed E. K. di anni 55.
Quest’ultimo veniva anche colpito da un decreto di espulsione dal territorio nazionale in quanto clandestino.
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In fase di rientro le unità navali della Guardia di Finanza sono riuscite a recuperare quasi completamente il carico di cui si erano disfatti i trafficanti in fuga, costituito da decine di grossi involucri galleggianti. La droga, del peso complessivo di poco inferiore a sei quintali, è risultata marijuana e sottoposta a sequestro.
Sono state immediatamente avviate indagini tese ad individuare i responsabili dell’illecito traffico, gli eventuali fiancheggiatori nonché la destinazione dello stupefacente che, se fosse giunto al mercato al dettaglio avrebbe fruttato all’organizzazione criminale oltre 5 milioni di euro.
Il contrasto al traffico di droga, il rischio di una ripresa del flusso di migranti clandestini via mare, l’allarme terrorismo hanno di recente portato ad una ulteriore intensificazione della sorveglianza su coste e mare da parte dei mezzi aeronavali delle Fiamme Gialle.
E nell’ambito di questa intensificazione che, nella stessa giornata di martedì, al largo delle coste salentine adriatiche, un pattugliatore d’altura del Gruppo Aeronavale di Taranto aveva intercettato e fermato un secondo gommone, di circa 5 metri di lunghezza che, con due occupanti, dirigeva verso le coste albanesi.
A bordo del gommone venivano rinvenute numerose taniche piene di benzina e gli occupanti, che dichiaravano di essere di nazionalità albanese e di aver da poco acquistato il natante in Italia, risultavano sprovvisti di documenti personali e del mezzo.
Il gommone, quindi, veniva condotto al porto di Otranto dove gli accertamenti, eseguiti in collaborazione con i Finanzieri della locale Sezione Operativa Navale, permettevano di sequestrare il mezzo e le taniche con il combustibile e denunciare per ricettazione e violazione delle norme sulla sicurezza della navigazione, i due soggetti, M. F. di anni 23 ed E. K. di anni 55.
Quest’ultimo veniva anche colpito da un decreto di espulsione dal territorio nazionale in quanto clandestino.
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