dal blog http://guerrillaradio.iobloggo.com/
Giulio Andreotti (Roma, 14 gennaio 1919) è un politico, scrittore e giornalista italiano, uno dei principali esponenti della Democrazia Cristiana.
Andreotti è stato al centro della scena politica italiana per tutta la seconda metà del XX secolo. Ha ricoperto più volte numerosi incarichi politici: è stato sette volte Presidente del Consiglio, otto volte ministro della Difesa, cinque volte ministro degli Esteri, due volte ministro delle Finanze, ministro del Bilancio e ministro dell'Industria, una volta ministro del Tesoro e ministro dell'Interno. È sempre stato presente nel Parlamento italiano dal 1946, ed è senatore a vita dal 1991.
Alla fine degli anni novanta ha subito un processo per associazione mafiosa. Assolto in primo grado nel 1999, la Corte d'Appello di Palermo nel 2003 ha confermato l'assoluzione solo per i fatti posteriori alla primavera del 1980, ritenendo che prima di allora Andreotti abbia dimostrato una "seria, concreta e continuata collaborazione con personaggi legati alla Mafia". I suddetti reati, commessi prima del 1980, sono però estinti per prescrizione. Nel 2004 la Corte di Cassazione ha poi confermato in diritto la sentenza della Corte d'Appello.
È soprannominato in ambito giornalistico Divo Giulio, soprannome che prende spunto da Giulio Cesare per evidenziare la sua "sacralità" nell'ambito della storia politica repubblicana italiana.
dal sito che s'indigna e denuncia con Marco Travaglio http://guerrillaradio.iobloggo.com
Giulio Andreotti (Roma, 14 gennaio 1919) è un politico, scrittore e giornalista italiano, uno dei principali esponenti della Democrazia Cristiana.
Andreotti è stato al centro della scena politica italiana per tutta la seconda metà del XX secolo. Ha ricoperto più volte numerosi incarichi politici: è stato sette volte Presidente del Consiglio, otto volte ministro della Difesa, cinque volte ministro degli Esteri, due volte ministro delle Finanze, ministro del Bilancio e ministro dell'Industria, una volta ministro del Tesoro e ministro dell'Interno. È sempre stato presente nel Parlamento italiano dal 1946, ed è senatore a vita dal 1991.
Alla fine degli anni novanta ha subito un processo per associazione mafiosa. Assolto in primo grado nel 1999, la Corte d'Appello di Palermo nel 2003 ha confermato l'assoluzione solo per i fatti posteriori alla primavera del 1980, ritenendo che prima di allora Andreotti abbia dimostrato una "seria, concreta e continuata collaborazione con personaggi legati alla Mafia". I suddetti reati, commessi prima del 1980, sono però estinti per prescrizione. Nel 2004 la Corte di Cassazione ha poi confermato in diritto la sentenza della Corte d'Appello.
È soprannominato in ambito giornalistico Divo Giulio, soprannome che prende spunto da Giulio Cesare per evidenziare la sua "sacralità" nell'ambito della storia politica repubblicana italiana.
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