• 9 anni fa
C‘è chi ha perso la casa o ha paura di tornarvi tra le centinaia di nepalesi che passeranno una seconda notte all’aperto.

Abitanti e turisti hanno allestito un accampamento di fortuna nel centro di Kathmandu. Tra di essi anche un’australiana: “Ha colto tutti di sorpresa, la gente è fuggita dai negozi, le strade erano affollate, le persone si aggrappavano l’una all’altra in attesa che tutto finisse. Una volta finito, fiumi di persone si sono riversati negli spazi aperti”.

All’aeroporto della capitale cominciano ad arrivare gli aiuti, tra cui quelli trasportati dai soldati indiani, che sono impegnati anche nella ricerca dei sopravvissuti, e dai soccorritori turchi.

Si sono impegnati a inviare squadre e beni di prima necessità tra gli altri anche Francia, Regno Unito, Cina, Giappone, Stati Uniti e Venezuela. L’Italia ha disposto un primo fondo da 300mila euro per le attività di soccorso.

All’aeroporto di Kathmandu c‘è anche chi vuole tornare a casa, ma si sono formate lunghe code

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