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Bilbao, 18 ott. (askanews) - Una pittrice innovativa, una donna legata alla ricerca spirituale e all'idea di futuro, un'opera che è stata a lungo conservata e che, pur essendo lei morta nel 1944, è arrivata all'attenzione del sistema dell'arte solo nel XXI Secolo. Il Museo Guggenheim Bilbao dedica una mostra molto importante a Hilma af Klint, artista svedese, esoterica, e anticipatrice, che offre al pubblico una raccolta di opere diverse, ma unite dalla capacità di precorrere i tempi e gli stili."Abbiamo scoperto un lavoro incredibile - ha detto ad askanews Lucia Agirre, co-curatrice della mostra - che era molto più avanzato rispetto al suo tempo, ma anche una donna che è stata molto nel suo tempo. Dobbiamo ancora scoprire tanto di lei che per quello che facciamo in storia dell'arte, Hilma af Klint è una cosa incredibile, meravigliosa, perché è una grande scoperta".Una scoperta che parla anche di spiritismo e di opere realizzate in modo automatico durante le sedute. Così come parla di riferimenti a un futuro diverso, legato al pensiero di Rudolph Steiner, carico di misticismo, che Hilma trasforma in dipinti potenti, siano figurativi o astratti, che hanno la forza di abbracciare molti movimenti, come per esempio il simbolismo o la prima grande stagione dell'astrattismo, e di anticipare il lavoro di tanti grandi artisti venuti dopo di lei."Hilma af Klint - ha aggiunto la curatrice del Guggenheim - era una donna della sua epoca e in questa epoca si erano fatti grandi scoperte scientifiche, e anche gli aspetti di spiritualità, teosofia, antroposofia, erano una cosa molto comune tra le persone delle classi medio-alte, e in particolare dei gruppi che frequentava lei, che lo ha canalizzato con le sue opere d'arte".Opere che, al di là della visione filosofica, hanno grande forza e sono a volte sorprendenti anche per i materiali scelti, come nel caso della carta per dei quadri di grandissima dimensione, che nel primo Novecento erano inconsueti, mentre sarebbero diventati una sorta di standard con il Dopoguerra. E poi c'è il ciclo dei Dipinti per il tempio, una serie di 193 opere destinate a un luogo sacro e che culminano con i lavori che avrebbero dovuto essere le principali pale d'altare della struttura."Le opere più importanti per lei - ha concluso Lucia Agirre - erano quelle che dovevano essere per quel tempio che lei voleva costruire per il futuro, ma che non ha mai fatto. E ora il museo in un certo senso si trasforma nel tempio di Hilma e per noi questo significa portare l'essenza dell'artista nell'edificio di Gehry ed è proprio quello che abbiamo provato a fare".La cattedrale dell'arte contemporanea e di massa più nota al mondo che si offre come tempio per un'opera spirituale di un secolo fa e, grazie all'allestimento, la contiene valorizzandola e, al tempo stesso, mettendo in mostra la bellezza delle sale. Forse basta questo per capire la tensione che anima la mostra e il museo, una tensione che potremmo anche azzardarci a definire trascendentale.

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00:00Una pittrice innovativa, una donna legata alla ricerca spirituale e all'idea di futuro,
00:05un'opera che è stata a lungo conservata e che, pur essendo lei morta nel 1944,
00:10è arrivata all'attenzione del sistema dell'arte solo nel ventunesimo secolo.
00:14Il Museo Guggenheim Bilbao dedica una mostra molto importante a Ilma Afklint,
00:18artista svedese esoterica anticipatrice che offre al pubblico una raccolta di opere diverse,
00:23ma unite dalla capacità di percorrere i tempi e gli stili.
00:26Lucia Ghir, del Museo Guggenheim, ecco curatrice della mostra.
00:30Abbiamo scoperto un lavoro incredibile che è stato molto più avanzato al suo tempo,
00:36ma anche che è stata una donna molto del suo tempo e che dobbiamo ancora scoprire tante cose di lei
00:44che per noi, per quelli che facciamo storia dell'arte, Ilma Afklint è una cosa incredibile e meravigliosa
00:50perché è una grande scoperta.
00:52Una scoperta che parla anche di spiritismo e di opere realizzate in modo automatico durante le sedute,
00:57così come parla di riferimenti a un futuro diverso, legato al pensiero di Rudolf Steiner,
01:01carico di misticismo, che Ilma trasforma in dipinti potenti, siano figurativi o stratti,
01:06che hanno la forza di abbracciare molti movimenti, come per esempio il simbolismo
01:10o la prima grande stagione dell'astrattismo,
01:12ed anticipare il lavoro di tanti grandi artisti venuti dopo di lei.
01:16Ilma Afklint era una donna della sua epoca e in questa epoca stiamo parlando
01:22che si erano fatte grandi scoperte scientifiche, anche che la spiritualità, la teosofia, l'antroposofia
01:29era una cosa che tra le classi mezze e alte era molto normale e formava parte del suo circolo
01:35e lei lo ha canalizzato con le sue opere d'arte.
01:39Opere che, al di là della visione filosofica, hanno grande forza e sono a volte sorprendenti
01:44anche per i materiali scelti, come nel caso della carta,
01:47per dei quadri di grandissima dimensione, che nel primo novecento erano inconsueti,
01:51mentre sarebbero diventati una sorta di standard con il dopoguerra.
01:54E poi c'è il ciclo dei dipinti per il tempio, una serie di 193 opere,
01:59destinate a un luogo sacro e che culminano con i lavori
02:02che avrebbero dovuto essere le principali pale d'altare della struttura.
02:05Le opere più importanti per lei erano quelle che dovevano essere per quel templo
02:10che lei doveva costruire al futuro, che mai lo ha fatto.
02:12E qua il museo in certa maniera si trasforma nel templo di Gilma
02:16e per noi questa era portare l'essenza dell'artista all'edificio di Igeria e quello che abbiamo provato.
02:24La Cattedrale dell'Arte Contemporanea è rimasta più nota al mondo
02:27che si offre come tempio per un'opera spirituale di un secolo fa
02:31e, grazie all'allestimento, la contiene valorizzandola
02:34e al tempo stesso mettendo in mostra la bellezza delle sale.
02:37Forse basta questo per capire la tensione che anima la mostra e il museo.
02:41Una tensione che potremmo anche azzardarci a definire trascendentale.

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